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lunedì 4 giugno 2018

S OGGETTI. DALLA MOSTRA ALLE PAGINE DEL LIBRO

Raccontare il territorio e la sua comunità. Dalla mostra alle pagine di un libro. Sette fotografi per quattordici autori. Francesco Avallone, Riccardo Berardi, Eddy Ferriero, Marina Murrone, Daniela Paladini, Micaela Pedone, Elisangela Saracino, , allievi di FotoScuolaLecce che, sotto la guida del fotografo Bruno Barillari, hanno messo a fuoco il progetto dal titolo“S Oggetti”. Un lavoro di altissimo livello fotografico, dal taglio antropologico che evidenzia un significativo tassello di storia sociale contemporanea. In mostra nello spazio SET32 di FotoScuolaLecce, in via dei Principi di Savoia, dal 6 giugno al 14 giugno 2018,le fotografie di alcune personalità di spicco della comunità salentina: il coreografo Fredy Franzutti,la scrittrice Luisa Ruggio, la musicista Irene Scardia, il critico d’arte Lorenzo Madaro, la docente Maria Agostinacchio, il giornalista Pierpaolo Lala, l’avvocato Valeria Pellegrino, l’imprenditore Gigi Rigliaco, l’assessore comunale Silvia Miglietta, la responsabile del Museo di storia naturale del Salento Simona Potenza, il giornalista e attore Mauro Marino, l’artista Vittorio Tapparini, l’imprenditore Igor Napolitano,Daniele Ferrocino vicepresidente della Comunità Emmanuel.
Vernissage il 6 giugno ore 20:30 con un calice di Amure, direttamente dalle Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo. Come per tante altre aziende, ci sono state precedenti occasioni di collaborazione tra la nota azienda vinicola salentina e FotoScuolaLecce; collaborazione che prosegue attraverso questo nuovo progetto con la direzione artistica di Bruno Barillari. Il premiato vino bianco innaffierà un fresco aperitivo con i prodotti a km 0 forniti da Passalorto che consegna a domicilio a Lecce le bontà provenienti dalle migliori campagne del territorio. La mostra “S Oggetti” vede,inoltre, nel solco del sodalizio con la casa editrice Il Raggio Verde, la pubblicazione dell’omonimo libro curato da Bruno Barillari e inserito nella collana Libri di fotografia diretta dal fotografo che firma progetto grafico e impaginazione. Un volume di pregevole fattura, a tiratura limitata,oggetto per collezionisti e appassionati. Una bella prova d’autore, tutta da sfogliare e ammirare, una galleria di ritratti, tra parole e visioni, in cui si fondono bellezza e originalità oltre che abilità tecnica, eleganza compositiva e creatività. Rigorosamente in bianco e nero, le foto raccontano, tra luci, ombre e oggetti quotidiani, i soggetti scelti per il primo libro del progetto ideato da Alessandra de Donatis, deus ex machina di FotoScuolaLecce che, oltre a formare, avvicinare e appassionare i suoi allievi alla fotografia, riesce a raccontare per immagini il territorio. Il mondo della cultura, dell’arte e dell’imprenditoria si incontrano tra le pagine di “S Oggetti”mostrando come la stessa de Donatis spiega che “la fotografia è essenza, profondità interiore, emozione”. www.ilraggioverdesrl.it www.fotoscuolalecce.it

giovedì 31 maggio 2018

Gli italiani imparino a votare


Il popolo deve imparare a votare







METODO PONZIO PILATO di Ascanio Celestini
Il popolo è un bambino, non è portato per la democrazia.
Se vuole le racconto una storia.

Si ricorda Ponzio Pilato? Era un intellettuale.
Un giorno prese due delinquenti appena arrestati 
li portò in piazza e si rivolse al popolo
“Scegliete voi tra questi due chi deve essere condannato 
e a chi si può restituire la libertà”

Il popolo è un bambino,
non ci capisce niente.
il popolo è schiavo
munge le vacche, tosa le pecore, zappa la terra.
Il popolo non sapeva rispondere.

Allora Ponzio Pilato disse: "Vi ti do un aiutino.
Alla mia destra c'è Barabba,
alla mia sinistra c'è Gesucristo, adesso lo sapete.
Chi volete condannare a morte?”

Ma il popolo è un bambino.
Va allo stadio, sente le canzonette,
guarda le tette in televisione.
Il popolo tacque ancora.

Allora Ponzio Pilato aggiunse "Vi ti do un aiutino
Gesucristo è Dio sceso in terra,
risuscita i morti e cambia l’acqua in vino,
invece Barabba è un ladro di polli.
Adesso sapete anche questo
A chi volete salvare la pelle?”

E il popolo disse “Salviamo Barabba”,
e se ne torno alla terra e allo stadio,
alle pecore e alle canzonette, alle vacche e alle tette.
Perché il popolo vuole il ladro di polli.
Se ne frega Gesucristo viene nel mondo a lavagli i peccati.
Il popolo vota il ladro di polli 
Il ladro di polli  diventa sindaco,
diventa presidente del consiglio e Papa, amministratore di condominio e re.
Il popolo è un bambino,
se gli chiedi di fare una scelta, fa la scelta sbagliata.

Allora che cosa avrebbe dovuto fare il povero Ponzio Pilato?
Poteva dire “La democrazia è un pregiudizio, se voi salvate Barabba io salvo Gesucristo”
Oppure poteva spararsi un colpo alla testa.
E invece si lavò le mani.
Capisce che gesto straordinario?
Si lavò le mani
Per dire che non si può combattere l’ignoranza del popolo,
ma è ancora possibile combattere contro lo sporco.

La democrazia è indifendibile ma per l’igiene ci si può ancora impegnare!
Capisce?

Anche lei non si affligga.
Il popolo è un bambino e la democrazia non fa per lui.
Se c’è qualcosa che la preoccupa, pensi all’igiene.

Il governo sfascia la scuola pubblica?
Lei sa cosa può fare? Segua il metodo Ponzio Pilato.
Si lavi i denti!
Usi il collutorio, passi il filo interdentale.
La scuola andrà in rovina,
ma il tartaro sarà sconfitto.

Migliaia di posti di lavoro salteranno entro la fine dell’anno,
milioni di lavoratori precari,
famiglie che non riescono a pagare il mutuo.
Sa cosa può fare?
Pensi al metodo Ponzio Pilato.
Si faccia una doccia! Scelga un sapone neutro.
Se non si rispetta la dignità dei lavoratori,
lei almeno rispetti il ph della pelle.

Conosce i dati sulla criminalità organizzata?
Ha mai riflettuto sull’inquinamento dell’aria e dell’acqua?
È indignato vuole intervenire?
Usi il metodo Ponzio Pilato.
Si pulisca le unghie! Basta la punta di un coltellino.
Affronti una battaglia alla sua portata.
La barbaria è inarrestabile,
ma il nero sotto le unghie può essere arginato.

Lei è mai stato in Francia?
Non ci vada. Resti a casa a vedere la televisione.
Esca solo per andare in chiesa, allo stadio e al supermercato.
La domenica sono aperti tutt’e e tre.

Me le rivelo un segreto: i francesi non hanno il bidè!
Gliene rivelo un altro: i francesi hanno fatto la rivoluzione.
Ha capito il nesso?

Le do un aiutino:
in Italia non abbiamo fatto la rivoluzione, ma usiamo il bidè.
Ha capito.

La nostra scelta l’abbiamo già fatta.
Non c’interessa la libertà.
Noi preferiamo pulirci il culo



Utilizzo questo spassosissimo scritto di Ascanio Celestini per cercare di capire la nostra attuale intricata e quasi paradossale situazione politica, allora:
Ammesso e non concesso che il popolo sia quello dei M5S e LEGA, Ponzio Pilato dovrebbe essere il nostro Presidente Mattarella, prima carica dello Stato che però a me sembra, piuttosto che lavarsene le mani, stia facendo tutto e di più, e questo mi parrebbe un bene, dimostrando che ci vuole bene.  Ma il punto che non sono riuscito a risolvere, o meglio, il personaggio da non poco conto, della storia che non ho identificato è la figura di Gesù Cristo. Forse potete aiutarmi voi? Chi potrebbe essere o dovrebbero essere il Salvatore del popolo italiano? Non credo che qualcuno pensi a Renzi o Berlusconi o al povero Cantone tirato in ballo per la qualsiasi con tanto di twitter “Raffaele Santo subito”. Potrebbe essere Cottarelli? A me sembra una responsabilità un po’ grossa anche per lui. Per cui, chi sa? Forse per una volta potrebbe aver ragione proprio quel Popolo. E quindi un po' più di libertà questo giro potrebbe passare proprio per una bella lavata di culo, ma mi raccomando ricordatovi una volta fatto di lavarvi anche le mani, visto che per fortuna il Pilato/Mattarella grazie a Dio (che ancora dobbiamo capire chi è, sia nella storia, che nella vita) lui non l’ha fatto. Ma nessuno ha detto che non possiamo farlo noi, o forse era questo il messaggio di Ascanio?

pino boresta



ps
Il racconto è tratto dal libro “Io cammino in fila indiana” edito da Einaudi.
la foto e una mia opera Omaggio ad Ascanio Celestini.

lunedì 28 maggio 2018

MOSTRA "LA BIBLIOTECA DEL PRINCIPE. LIBRI D'ARTISTA DI VITTORIO FAVA" Roma, Casina delle Civette, 21 giugno - 30 settembre

Alla Casina delle Civette

i Libri d'Artista di Vittorio Fava

 

In mostra è magicamente ricreata una fantastica biblioteca

quale il Principe Giovanni Torlonia avrebbe potuto avere

 

Roma, Musei di Villa Torlonia

Casina delle Civette, via Nomentana, 70

 

21 giugno – 30 settembre 2018

 

 

 

Roma, 24 aprile 2018. La Casina delle Civette - Musei di Villa Torlonia nel suo splendido stile liberty ospita dal 21 giugno al 30settembre 2018 la mostra "La Biblioteca del Principe". Libri d'Artista di Vittorio Fava.


Il percorso si snoda, in continuo dialogo con la Casina, attraverso circa 20 libri d'Artista, tutti sfogliabili; sia la copertina che le pagine interne sono lavorate a mano con disegni, scritte, collage di merletti, bottoni, frammenti di ceramica, legno, medaglie, monete; libri realizzati dal Maestro in vari anni e alcuni proprio per questa circostanza, molti dei quali disposti su un leggio appositamente realizzato dall'Artista. Fava ha voluto ricreare così una fantastica biblioteca quale il Principe Giovanni Torlonia Jr. avrebbe potuto avere nella sua fascinosa Casina.


La mostra, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e ideata e realizzata dalla Cooperativa Sociale Apriti Sesamo, con la collaborazione di RomExpo, è a cura di Stefania Severi e Maria Grazia Massafra e sarà inaugurata mercoledì 20 giugno alle ore 16.00. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

 

Quali saranno state le letture del Principe? Trattati d'arte, di alchimia, di zoologia – alla luce di civette, lumache, serpenti e pipistrelli raffigurati nella casa , botanica, visto il suo amore per le piante; ci sarà stato il libro dell'ospiteCosa è rimasto di tutti questi libri? Nulla. Ed ecco che Vittorio Fava ha ricostruito la biblioteca perduta.


Certamente il Principe Giovanni Torlonia, che tante ore trascorreva nella sua Casina, tra studi esoterici e riflessioni filosofiche, avrà consultato dei libri. Poiché non ci è giunta notizia che nella Casina ci fosse uno spazio destinato a Biblioteca  l'odierna biblioteca, che ospita testi sull'Arte Applicata è stata ricavata nella Dépendance , i libri non dovevano essere molti ma sicuramente quelli che c'erano erano sparsi qua e là nelle varie stanze. 

 

Vittorio Fava è un artista che da molti anni si dedica al libro d'artista. Il libro d'artista, nell'accezione moderna, nasce con ilFuturismo. Non dimentichiamo che il Manifesto del Futurismo fu pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909. Siamo dunque negli anni del Principe Giovanni Torlonia. Il libro d'artista è un libro realizzato interamente a mano dall'artista. Ce ne sono di vari tipi, da quelli più "tradizionali" legati al mondo dell'incisione, ai libri oggetto anche non sfogliabili. Ogni libro è un unicum. Inoltre i libri di Fava hanno il loro titolo che corrisponde, ovviamente, al contenuto.  


L'idea della mostra è maturata in Vittorio Fava lo scorso annoquando, realizzato il "Codice della Civetta diurna" per partecipare alla mostra "Tre civette sul comò" tenutasi nella Casina delle Civette (28 gennaio  30 aprile 2017), lo aveva presentato, disposto su un leggio in legno da lui costruito, nella Hall della Casina. Il pubblico si fermava incuriosito, chiedeva spiegazioni, era affascinato… 


Di qui l'idea di disporre nella Casina dei libri in rapporto con gli spazi e con i gusti e le predilezioni dell'antico proprietario. Qualche esempio: la Civetta Diurna aveva voglia di tornare a trovare le sue amiche e questa volta ha scelto di stare nella loro stanza. Nel Fumoir, pronto ad accogliere gli ospiti, c'è il "Grande Libro della Musica". Nella Stanza del Chiodo, dominata dalla bellissima vetrata di Cambellotti, c'è un libro dedicato a Cambellotti. 


La camera da letto del Principe, di cui era ben nota la predilezione per l'alchimia e l'esoterismo, ospita i libri "Cleopatra alchimista" e il "Grande Libro dell'Alchimia", con una adeguata seggiola per poterlo consultare. Nella Stanza della Fata, c'è un libro sulle loro sorellastre, le Streghe. Nel Bagno del Principe, dove sopravvive un frammento dell'antico rivestimento di ceramica, vi è il "Libro della Ceramica".L'allestimento espositivo e le foto sono dello Studio d'Architettura Mauro Riccioni.


Questi libri hanno tutti un loro leggio di legno, anch'esso un'opera d'arte, fatto di legni assemblati, per lo più parti di vecchi mobili. Già,perché Fava è un maestro del riciclo. Non c'è un frammento che sia di una cosa "nuova" e le plastiche sono bandite!

I libri non sono solo questi, ovviamente; ce ne sono altri, tutti da scoprire. 


Ma di un ultimo bisogna proprio parlare, del libro che sarà posto nella Hall, il "Libro dell'Ospite". Questo libro avrà pagine bianche dove, chi vorrà, potrà scrivere un suo pensiero sulla mostra, sui libri, sulla Casina sulle Civette…, lasciando, sempre se vorrà, la sua mail. 


Tra i testi di coloro che avranno scritto lasciando anche la loro mail, una giuria, formata dall'artista e dalle due curatrici, individuerà i più belli, che saranno letti e premiati il giorno prima della chiusura della mostra.

 

Vittorio Fava, nato a Roma nel 1948, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Roma (A.A. 1968), è un artista versato in varie forme espressive. Ha iniziato negli anni Settanta in ambito neorealista e pop, creando fin d'allora oggetti. Le sue opere hanno un carattere multiforme e vanno dal libro d'artista alle opere pittoriche, incisioni, mobili scolpiti e film dipinti. 


Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia, padiglione della Regione Lazio con sede a Palazzo Venezia a Roma, a cura di Vittorio Sgarbi su proposta del critico Giorgio di Genova. Nel 2012 ha vinto il Premio per la Scultura alla VI Biennale Internazionale d'Arte Sacra di Lecce e ottenuto la Menzione Speciale per la sezione "C-Arte" al Premio Internazionale "LimenArte" di Vibo Valentia. 


Dal 1968 a oggi espone i suoi libri d'artista in numerose mostre collettive in Italia e all'estero (Olanda, Francia, Lituania, Stati Uniti e Cina). Alcune sue opere si trovano nel Museo delle Generazioni del '900 a Pieve di Cento, nell'Archivio Sackner di Miami (USA), nel Museo del Libro d'Artista di Caroline Corre a Verderonne (Francia), nel Museo d'Arte Contemporanea di Matino (LE). Tra le mostre personali: Museo dell'Arte Sanitaria, Roma; Biblioteca Casanatense, Roma; Abbazia di Farfa, Fara Sabina; Biblioteca Nazionale Centrale, Roma. Da alcuni anni risiede a Poggio Nativo nel Reatino.

 

EVENTI

 

In occasione della mostra, i visitatori potranno partecipare alle seguenti iniziative:

Sabato 23 giugno - ore 16.30

Concerto di Musiche napoletane antiche con Valeria Salvatores (voce) e Massimo Aureli (chitarra).

Sabato 30 giugno - ore 16.30 

Visita guidata della mostra con l'artista che legge alcuni suoi testi.

Domenica  2 settembre - ore 16.30 

Visita guidata della mostra con l'artista che legge alcuni suoi testi (domenica gratuita).

Sabato 8 settembre - ore 16.30 

Intervista all'artista con Giorgio Di Genova, Fiammetta Iori, Maria Grazia Massafra e Stefania Severi.

Sabato 29 settembre - ore 11.30 

Lettura dei testi più interessanti lasciati dai visitatori sul Libro dell'Ospite e premiazione del migliore (premio piccolo libro) e del secondo e terzo classificato (premio un libretto-biglietto da visita). La giuria, il cui giudizio è insindacabile, è composta da Vittorio Fava, Maria Grazia Massafra e Stefania Severi.

 

Le iniziative sono gratuite. È necessario essere in possesso del biglietto del museo da acquistare presso il Casino Nobile

 

 


SCHEDA INFO

 

 

Titolo mostra"La Biblioteca del Principe" Libri d'Artista di Vittorio Fava

 

LuogoMusei di Villa Torlonia, Museo della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma

 

Apertura al pubblico21 giugno – 30 settembre 2018

 

Anteprima stampa Mercoledì 20 giugno ore 11.30

 

InaugurazioneMercoledì 20 giugno ore 16.00

 

Orario Da martedì a domenica ore 9.00-19.00

La biglietteria chiude 45 minuti prima

Giorni di chiusura: lunedì; 1° maggio

La biglietteria è presso il Casino Nobile

 

Biglietti€ 6,00 intero; € 5,00 ridotto. 

La mostra è parte integrante della visita.

Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto.

Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell'area della Città Metropolitana la prima domenica del mese

 

Promossa daRoma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

 

Promossa daA cura diStefania Severi e Maria Grazia Massafra

 

Info Mostra 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00) 


 

Servizi museali Zètema Progetto Cultura

 

 

SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI 

 

Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane

 



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