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Ultime news di Mostre ed Esposizioni

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venerdì 10 novembre 2017

Oscar Tusquets Blanca allestisce a Bologna la mostra > Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del '900 > opere dall'Israel Museum di Gerusalemme della donazione di Arturo Schwarz


 

A Bologna il grande architetto Oscar Tusquets Blanca allestisce una mostra superba realizzata grazie alla donazione di Arturo Schwarz di arte Dada, surrealista e pre-surrealista all'Israel Museum di Gerusalemme, che a sua volta ha prestato questa incredibile collezione. 

Oscar Tusquets Blanca ha ricostruito a Palazzo Albergati la celeberrima sala di Mae West di Dalì e l'installazione 1,200 Sacks of Coal - il soffitto tappezzato di sacchi - ideata da Duchamp per l'Exposition Internationale du Surréalisme del 1938.

Tra i capolavori: Le Chateau de Pyrenees (1959) di Magritte, Surrealist Essay (1934) di Dalí, L.H.O.O.Q. (1919/1964) di Duchamp e Main Ray (1935) di Man Ray.

Tra gli artisti: Duchamp, Magritte, Dalì, Ernst, Tanguy, Man Ray, Calder, Picabia e molti altri, tutti insieme per raccontare un periodo di creatività geniale e straordinaria.

Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del '900
Palazzo Albergati, Bologna > fino all'11 febbraio 2018

La mostra, curata da Adina Kamien-Kazhdan Senior Curator of Modern Art at The Israel Museum, vede il patrocinio del Comune di Bologna e dell'Ambasciata di Israele ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con l'Israel Museum di Gerusalemme.



Sede
Palazzo Albergati, Bologna

Date al pubblico
fino 11 febbraio 2018


Orario apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni gruppi
T. +39 051 030141


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martedì 7 novembre 2017

Mostra collettiva d’arte. Olio d'Artista al Castello Normanno Svevo di Mesagne (BR)

Olio d'Artista
a cura di Francesco Sannicandro

Castello Normanno Svevo – Mesagne (BR)

dal 16 novembre al 14 dicembre 2017


Testi in catalogo di Francesco Paolo Del Re – Luigi Caricato – Antonio Moschetta


Inaugurazione giovedì 16 novembre 2017 alle ore 18,00

Artisti: Dario Agrimi – Loredana Albanese - Cleto Albi - Franco Altobelli - Evita Andujar – Aurora Avvantaggiato - Giulia Barone - Gianfranco Basso - Antonella Barucchelli - Uccio Biondi - Dario Brevi - Rossana Bucci & Oronzo Liuzzi - Isabella Buccoliero - Antonia Bufi - Antonella Buttari – Peppino Campanella - Alfio Cangiani - Vito Capone - Raffaele Cappelluti - Miki Carone - Giovanni Carpignano - Maria Grazia Carriero - CarteM studio (Meo Castellano & Pino Massarelli) - Mariangela Cassano - Mauro Castellani - Pierluca Cetera - Daniela Chionna - Antonio Cicchelli – Fiormario Cilvini - Mimmo Ciocia - Pietro Coletta - Angela Consoli - Angelo Cortese - Franco Cortese - Francesco Paolo Cosola – Vito Cotugno - Lisa Cutrino - Flavia D'Alessandro - Fernando de Filippi – Mario Red De Gabriele -Guillermina De Gennaro - Antonio delli Carri - Teo De Palma - Paolo Desantoli - Paolo Desario - Gianni De Serio - Amedeo Del Giudice - Angioletta Denitto - Pietro De Scisciolo - Maria Di Cosmo - Laura Di Fazio - Antonio Di Michele - Antonio Di Rosa - Pietro Di Terlizzi - Maria Vittoria Doronzo - Ninì Elia - Gaetano Fanelli - Rita Fasano - Davide Ferro - Assunta Fino - Giuseppe Fioriello – Leonardo Fiuto Cannistrà - Antonino Foti – Carlo Fusca - Maurizio Gabbana - Ignazio Gadaleta - Lorenzo Galuppo - Leonardo Gambini - Francesco Garbelli - Letizia Gatti - Antonio Giannini - Claudia Giannuli - Marco Giberti - Gaetano Grillo - Enzo Guaricci - Nicola Illuzzi - Iginio Iurilli - Yumico Kimura Sato - Beppe Labianca - Dario Lafasciano - Sergio Laterza - Nicola Liberatore - Giuseppe Lisi - Gabriele Liso - Chiara Loiudice - Walter Loparco - Christian Loretti - Salvatore Lovaglio - Paolo Lunanova - Anna Magistro - Vito Maiullari - Marina Mancuso - Cristina Mangini - Maria Martinelli - Michele Martucci - Mimmo Marullo - Jara Marzulli - Vincenzo Mascoli - Antonio Menichella - Mauro Mezzina - Claudio Michetti - Kristina Milakovic - Ezia Mitolo - Enzo Morelli – Antonio Moscariello - Massimo Nardi - Giuseppe Negro - Francesco Paglialunga - Pippo Patruno - Rossella Petronelli - Jasmine Pignatelli - Pino Potito - Mario Pugliese - Massimo Quarta - Daniela Raffaele - Angela Regina - Geremia Renzi - Pietro Ricucci - Tiziana Rivoni - Lucia Rosano - Bianca Roselli & Arcangelo Ambrosi - Lucia Rotundo - Massimo Ruiu - Concetta Russo – Grazia Salierno - Francesco Sannicandro - Luigi Sardella - Grazia Savoia - Laura Scaringi - Annapatrizia Settembre - Roberto Sibilano - Lino Sivilli - Valdi Spagnulo - Maddalena Strippoli - Beppe Sylos Labini - Vania Elettra Tam - Maria Cristina Tebaldi - Paolo Tinella - Tommaso Tosiani - Roberta Ubaldi - Franco Valente - Giuseppe Vallarelli - Antonella Ventola - Claudia Venuto - Zoran Vuckovic - Mara van Wees - Michele Zaza - Liang Zhenru
Antico, prezioso, buono, l'olio d'oliva è elemento vitale per la storia e l'economia della Puglia. Per questo è importante un discorso d'arte che parta proprio dall'olio. Per valorizzare questo prezioso contenuto, ecco l'idea, geniale nella sua semplicità: nobilitare il contenitore, sulle orme di Mimmo Conenna. E così una semplice lattina o una bottiglia d'olio diventa supporto, soggetto interloquente, sostrato e strumento per ricognizioni artistiche di varia e immaginifica duttilità. Il curatore e il promotore, a partire dal 2011, dei numerosi appuntamenti espositivi del progetto "Olio d'Artista" è Francesco Sannicandro, sulla base di un'idea di Marco Tribuzio. Bitontino non a caso, dato il rapporto nativo e fondante che lega il centro barese e la millenaria produzione olearia. Artista, Sannicandro, ma anche instancabile organizzatore culturale, una calamita capace di attirare una miriade di artisti, conquistati dal suo progetto dedicato ai tradizionali contenitori dell'olio. Essenza mediterranea, citazioni e tradimenti della storia dell'arte, poverismo e pittura, esiti scultorei o informali, sacralità senza tempo, grafismi pop, interpretazioni concettuali, ironia e decostruzione illuminano l'oggetto quotidiano con lampi di inesauribile creatività. E il progetto si allarga "a macchia d'olio", ironizza lo stesso Sannicandro. 170 gli artisti partecipanti. Di questi, 150 le lattine d'arte che si ritrovano in mostra a Mesagne. Arte vissuta come momento di incontro e confronto, promozione dell'eccellenza del territorio, sensibilità ecologica, vocazione multidisciplinare sono i punti di forza di un'iniziativa che ha l'encomiabile pregio di legare, parlando a un pubblico ampio, senza barriere. Non c'è dubbio: "Olio d'Artista" meriterebbe un museo dedicato.
Francesco Paolo Del Re


Roma, novembre 2017 




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domenica 5 novembre 2017

A Salerno la chirurgia d'eccellenza del Prof. Antonio Cortese

Salerno: Un altro eccezionale intervento chirurgico del Prof. Antonio Cortese specialista in interventi maxillo facciali al San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona.

Il prof. Antonio Cortese durante i 6 anni di lavoro  al Ruggi ha effettuato  interventi di altissima specializzazione quali traumi cranio-facciali, distrazioni mascellari, chirurgia ortognatica, chirurgia oncologica con ricostruzioni microchirurgiche del nervo facciale e chirurgia  malformativa; tutti interventi che non venivano effettuati prima del suo  trasferimento dall’Università di Napoli “Federico II” all’Università di Salerno, alcuni assolutamente innovativi ed oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste Internazionali ad alto I.F.  Queste  metodiche sono il frutto di intense e proficue collaborazioni con prestigiosi Istituti ed Università  Internazionali.

Tale attività, pertanto, hanno consentito di guadagnare notevole credito presso i colleghi  di ambito Ospedaliero con proficue  collaborazioni in atto anche con Colleghi    di altre discipline come il Dott. Mario Avossa Dirigente della Chirurgia Generale che con il suo impegno e sacrificio ha permesso lo svolgimento di tali attività  assistenziali con importante ricaduta positiva sui pazienti e sul territorio ampiamente riconosciute.      

Sandro Bongiani




Prof. Antonio Cortese / Curriculum
Visit.  docenti.unisa.it/024815/curriculum


sabato 4 novembre 2017

Mostra "25 anni di Fondantico" Galleria Fondantico, Bologna, dall'11 novembre 2017



Galleria d'Arte Fondantico di Tiziana Sassoli
incontro con la pittura 25

25 anni di Fondantico
Dipinti dal XIV al XVIII secolo

Bologna, 11 NOVEMBRE – 21 DICEMBRE 2017

è con la consueta passione e consolidata esperienza di oltre trent'anni di attività che la Galleria d'Arte Fondantico di Tiziana Sassoli organizza nella storica e nobile sede di Casa Pepoli Bentivoglio (Via de' Pepoli 6/E, Bologna) il venticinquesimo "Incontro con la pittura" intitolato 25 anni di Fondantico. Dipinti dal XIV al XVIII secolo.

In questa nuova mostra autunnale, che celebra il 25° appuntamento annuale, saranno esposte circa trentacinque opere realizzate da importanti maestri non soltanto emiliani, com'è stato fin qui nella tradizione di Fondantico, attivi dal Trecento al primo Ottocento.

Apre la rassegna un raro dipinto su tela raffigurante la Madonna dell'umiltà di Lippo di Dalmasio, protagonista dell'ultima stagione del gotico bolognese; seguono nel secondo Cinquecento La Sacra famiglia con Santa Caterina dell'elegante Lorenzo Sabbatini, un rame raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina del suo allievo Denys Calvaert, fiammingo attivo a Bologna e primo maestro di Guido Reni e La Sacra famiglia con santi su rame di Bartolomeo Cesi, che ci mostra una pittura orientata sui nuovi indirizzi della Controriforma. Capolavoro dell'affascinante pittrice Lavinia Fontana è la magnifica Sacra famiglia con i Santi Giovannino e Caterina, dipinto su tela, firmato e datato 1591.

Opera degli esordi di Guido Reni, principale interprete del classicismo locale del Seicento, è una tela con Santa Cecilia, in cui il giovane artista si esercita copiando la celebre figura dipinta da Raffaello nel capolavoro dell'Estasi di Santa Cecilia (Bologna, Pinacoteca Nazionale).

Ad arricchire la quadreria secentesca intervengono le opere di alcuni allievi di Guido Reni: Giovan Giacomo Sementi e Pier Francesco Cittadini, rispettivamente con un dipinto di soggetto allegorico e una deliziosa Santa Barbara. Tra i discepoli di Reni figura anche il fiammingo Michele Desubleo, in grado di combinare nei suoi dipinti classicismo e naturalismo, di cui si espongono due tele: una bellissima Madonna della rosa e una fiera Sant'Orsola.

La prima metà del secolo XVII secolo vede inoltre la presenza di Matteo Loves, un pittore nato a Colonia in Germania ed entrato a far parte della bottega del Guercino, dove acquisisce una personale e suggestiva maniera, ben illustrata da una toccante Madonna con il Bambino.

Nella seconda metà del Seicento si collocano le opere di Flaminio Torri e Lorenzo Pasinelli, entrambi allievi di Simone Cantarini, del modenese Francesco Stringa, rappresentato da una coppia di ovali, di Giovan Gioseffo dal Sole, grande decoratore e anticipatore di soluzioni fatte proprie del secolo successivo, e ancora del giovanissimo Donato Creti, la cui ricercatezza è ben testimoniata da un'intensa Testa di giovane donna.

La scelta antologica prosegue con Giovanni Odazzi, artista romano autore di due ricchi e luminosi quadri con L'adorazione dei Magi e La moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Il versante classicista del Settecento bolognese è rappresentato da Ercole Graziani, mentre quello barocchetto è illustrato da opere di Francesco Monti e Nicola Bertuzzi detto l'Anconitano, del quale figurano in mostra una Rebecca al pozzo e un Martirio di Sant'Anastasia. Lo stesso Bertuzzi collabora in qualità di figurista con Vincenzo Martinelli, il più apprezzato temperista bolognese della seconda metà del XVIII secolo, autore di ariose vedute. Da segnalare poi due dipinti à péndant di Candido Vitali, protagonista in città nel genere della natura morta.

La mostra propone inoltre due opere di grandi dimensioni: un dipinto raffigurante un episodio della vicenda di Rinaldo e Armida trattata nella "Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso, opera del rarissimo Ciro Maria Paris Porroni allievo di Francesco Monti, e la Trasfigurazione del veronese Giambettino Cignaroli, proveniente dalla chiesa di San Salvatore in Corte Regia di Verona e di solenne impianto monumentale.

La mostra si chiude con le opere di due importanti esponenti della corrente neoclassica: Felice Giani, con un delizioso Matrimonio mistico di Santa Caterina, e Filippo Pedrini, autore di un incantevole piccolo rame con Venere e Amore bendato.

Giunto al suo venticinquesimo appuntamento, questo "Incontro con la pittura" della Galleria d'Arte Fondantico si rivelerà come sempre un'importante occasione per far conoscere al pubblico dipinti di notevole interesse scientifico, capaci di affascinare non solo gli studiosi e i collezionisti, ma anche i tanti appassionati di pittura antica. Come nelle edizioni precedenti, anche in questa saranno presenti capolavori inediti e di grande interesse, accanto ad altri già pubblicati da autorevoli studiosi e talvolta esposti in mostre italiane e internazionali.

Lo studio delle opere nel catalogo è curato con il consueto rigore scientifico dal professor Daniele Benati dell'Università di Bologna, che coordina il lavoro di un nutrito gruppo di specialisti.

Inaugurazione: sabato 11 novembre 2017 ore 17.00        
Orari dal lunedì al sabato: 10.00-13.00/16.00-19.00                                  

Fondantico di Tiziana Sassoli
Via de' Pepoli 6/E 40125
Bologna
Tel./fax 051.265980
www.fondantico.it
info@fondantico.it



giovedì 2 novembre 2017

Laura Marmai / “IL MARE INTORNO A NOI”


PERSONALE  DI  LAURA  MARMAI
 “IL  MARE INTORNO A NOI”
Presentazione di Nello  Ferrigno


Vernissage 3 novembre 2017, ore 18.00
FAI – Via Portacatena, 50  SALERNO
Dal 3 novembre al 30 novembre 2017
Aperti ogni mercoledì e venerdì dalle 18.00 alle 20.00


Viene presentata presso la sede FAI di Salerno la mostra personale di Laura Marmai con una ventina di  importanti lavori in ceramica dal titolo: “il mare intorno a noi”, in cui  l’attenzione dell’artista si concentra sul tema del mare mediterraneo diffusore di contatti, bellezza e di amore. 

Scrive Nello Ferrigno in catalogo: “Laura Marmai, friulana, è riuscita a portare nel suo fare ceramica la determinatezza tipica della sua gente, è riuscita a mutare il suo essere  “nordica” con la solarità ed i colori della realtà mediterranea in cui vive da anni: le sue opere, infatti, hanno insite – da una parte - la tradizione vietrese e – dall’altra - il rigore della sua terra”, aggiungendo, “Il suo fare ceramica è un piacere che traspare dai suoi manufatti e che si riflette negli occhi di chi li guarda”. Infatti, “Laura è dotata di abilità pittoriche e di inventiva plastica, per cui la si può definire un’artista erede di antichi saperi della nostra tradizione ceramica”.




La mostra sarà visitabile a Salerno per tutto il mese di novembre 2017

Per informazioni contattare:     
L.Marmai@libero.it   
cell. 3392571800

mercoledì 1 novembre 2017

La memoria delle montagne cilene in mostra: When Landscape Becomes a Memory





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I disegni di Hernán Pitto Bellocchio raccontano il rapporto dell'artista con la natura delle Ande, in un universo di segni e astrazioni dal sapore geometrico
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In mostra a Milano presso lo Spazio 22, fino al 16 novembre, una installazione e una serie di disegni a matita e china su carta giapponese di Hernán Pitto Bellocchio.
L'artista cileno – architetto, classe 1984 – svolge delle riflessioni intorno alla figura geometrica elementare del triangolo - trasposizione simbolica e astratta della montagna - che via via si moltiplica in sistemi sempre più fitti: come la vegetazione di una foresta dalla quale emergono forme archetipe dalle diverse implicazioni.
Il progetto prende forma da un'immagine impressa nella memoria di Bellocchio, quella della Cordigliera Andina che con i suoi alti profili domina l'orizzonte e la morfologia di Santiago del Cile, città natale dell'autore.
In seguito al trasferimento a Milano nel 2013, l'assenza della catena montuosa va ad intensificarne i ricordi che si solidificano diventando sempre più vivi e presenti nella ricerca dell'artista.
Un'attrazione inesorabile lo porta a raffigurare le montagne, quasi ossessivamente, o ricostruirle in spazi aperti tenendole quindi attive nella memoria: "queste forme hanno disegnato la mia infanzia; è impossibile non tenerle nella mia mente", dice l'artista.
SPAZIO 22 in occasione della mostra trasforma la sala espositiva in un ambiente etereo nel quale un'installazione site-specific di leggerissimi fili bianchi disegna lo spazio verticalmente.
Concepita come paesaggio mentale che avvolge il visitatore, la mostra ospita una serie di opere inedite realizzate da Hernán Pitto Bellocchio e Matilde Solbiati, invitati ad instaurare insieme un dialogo creativo.
Ed è in particolare l'idea di memoria nelle sue molteplici sfaccettature, ad essere il perno centrale attorno al quale si muovono le loro ricerche artistiche.
When Landscape Becomes a Memory
Fino al 16 novembre 2017
Spazio 22
Viale Sabotino 22

Hernán Pitto Bellocchio
Matilde Solbiati
progetto di Vittorio Rappa



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Mostra Non è tutt’oro…quel che luccica > 8 - 25 novembre 2017 | Galleria Fatto ad Arte, Milano


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La Galleria Fatto ad Arte e l'Associazione DcomeDesign
presentano la mostra
  
Non è tutt'oro…quel che luccica

A cura di Anty Pansera e Mariateresa Chirico

8 - 25 novembre 2017
Inaugurazione 7 novembre dalle 18.30

Via Moscova 60 - Milano
La galleria Fatto ad Arte, che da sempre porta avanti una ricerca nel campo delle arti applicate, affiancata dall'associazione DcomeDesign, che promuove la creatività femminile nel campo del design, presentano la mostra Non è tutt'oro…quel che luccica. Un titolo che ci trasporta subito nell'ambito dell'alto artigianato artistico e nel campo del bijoux, inteso come raffinato elemento decorativo realizzato è vero con i cosiddetti materiali poveri, ma impreziositi dalle sofisticate tecniche artigianali con cui vengono eseguiti.

Tredici artigiane/artiste/designer, hanno creato dei pezzi unici o in piccola serie, utilizzando i materiali più diversi: dalla ceramica al vetro, dalla porcellana al metallo, dalle resine alla carta al tessuto ricamato, ognuna interpretando il tema della mostra con il proprio linguaggio e con modalità espressive personali. È così nata una esposizione di piccole opere d'arte fatte a mano, che rispecchia la diversa creatività e la progettualità delle designer coinvolte con esiti sorprendenti e affascinanti.

Ogni bijoux racchiude un mondo e ci racconta una storia fatta di intrecci, intarsi, ricami, linguaggi diversi da scoprire e soprattutto da indossare.
La mitica Muky (classe 1926) presenta le sue preziose porcellane, pendantif da portare al collo, che rimandano esplicitamente all'universo femminile; Antonella Ravagli, più sperimentale ed essenziale, ha sfidato i trasparenti "ceramici avanzati", guardando al futuro; Silvia Borghi si ispira alla natura e coniuga l'argilla con il metallo; Eleonora Ghilardi invece lavora con il bronzo e la fusione a cera persa realizzando raffinati "ghirigori"; Nadia Nava supera la bidimensionalità dei tessuti con cui di solito lavora e fa dialogare ottone e ardesia; "cravatte/plastron" con paillettes luccicanti sono la proposta di Francesca Fossati; Lucilla Giovanninetti propone complementi per il corpo, monili dalla materica, plasmabile morbidezza; la carta è la protagonista delle poetiche parures di Angela Simone che con la tecnica del quilling e vernici dorate ne esalta l'eterea consistenza; legno, plastica, carta, cera, ma anche zucchero, caramelle gommose, cioccolato caratterizzano gli oggetti di Barbara Uderzo tra gioco e ironia; contaminazione è la parola d'ordine per Alessandra Alfani che unisce materiali "umili" a ottoni, metallo, plastiche; "manufatti magici" che danno una interpreatazione simbolica della natura sono quelli di Maddalena Monaldi; sempre alla natura, alla sua leggerezza, si ispirano i "gioielli" di Dania Corti, essenziali nelle loro equilibrate, ma "imperfette" dinamiche forme; infine Le Ali, al secolo Alessandra Cossu e Alessandra Raggio, che presentano ornamenti di metallo che richiamano la forza e l'asperità della loro terra di Sardegna.

La mostra Non è tutt'oro…quel che luccica è anche un modo per regalare e regalarsi degli oggetti unici, soprattutto in vista del Natale. Bijoux differenti e originali, ognuno dei quali può essere indossato con outfit diversi e in più occasioni, sempre con un tocco di ironia e con lo stile inimitabile che contraddistingue un manufatto che è anche una preziosa opera d'arte.

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