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sabato 16 settembre 2017

Brera Design Days | MOSTRO GRAPHIC DESIGN CAMP - PRIMA EDIZIONE | Laboratorio Formentini e Tim Space | 6-12 ottobre 2017 Milano


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MOSTRO
GRAPHIC DESIGN CAMP MILANO

PRIMA EDIZIONE
6 - 12 OTTOBRE 2017
Brera Design Days

LABORATORIO FORMENTINI - TIM SPACE
 
Inaugurazione 6 ottobre 2017 dalle ore 21 - Lab Formentini
 
MOSTRO - GRAPHIC DESIGN CAMP è un evento dedicato alle arti grafiche e alla comunicazione visiva che si svolgerà a Milano nell'ambito della seconda edizione dei Brera Design Days.
 
Dal 6 al 12 ottobre 2017 una serie di incontri, workshop ed esposizionianimeranno due location d’eccezione - Laboratorio Formentini e TIM Space – con l’obiettivo di ‘mettere in mostra’ il mondo professionale del graphic design e di offrire una panoramica internazionale delle arti grafiche oggi.
 
Curato da Marco Sammicheli, coordinato da Maria A. Di Pierro e con l’art direction di Zup Design, MOSTRO si avvale della collaborazione del Laboratorio Formentini per l'editoria, di Arjowiggings Creative Papers, di Grafiche Paciotti e di VISCOM ITALIA - la Mostra Convegno Internazionale di Comunicazione Visiva che prenderà il via il 12 ottobre, fil rouge ideale che lega il fuorisalone cittadino alla fiera.
 
mostrare v. tr. [lat. monstrare, der. di monstrum: v. mostro2] (io móstro, ecc.). – 1. a. Far vedere, presentare ad altri perché veda, esamini, osservi.
 
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura […] 2. In senso fig.: b. Seguito da una specificazione, persona che possiede certe qualità, positive o negative, in misura straordinaria, molto superiore al normale.
 
MOSTRO nel significato etimologico del termine è sinonimo di prodigio, portento, ma nel linguaggio comune rappresenta spesso un essere deforme, non per forza cattivo, che incute timore e meraviglia insieme. Il cosiddetto fenomeno da baraccone, ruolo cardine in ogni circo ‘paesano’ che si rispetti e anche protagonista di tutta l’immagine coordinata del festival che si ispira appunto all’iconografia circense.
 
MOSTRO - GRAPHIC DESIGN CAMP racchiude in sé entrambi questi aspetti, e racconta, in tutte le sue sfaccettature, il mondo delle arti grafiche e della comunicazione visiva: la disciplina “funzionale” alle altre forme di design, quella che più sfugge alle definizioni, poiché coinvolge competenze molto trasversali, dove i punti di vista cambiano continuamente.
 
Nella società dell’immagine, anch’essa fluida e mutevole per sua natura, le arti grafiche sono lo strumento imprescindibile per dare forma ed espressione a tutto ciò che si vuole comunicare, al mondo dell’informazione. Siano prodotti, eventi, imprese si è alla costante ricerca del volto, del font, della cover, del colore, della forma e delle sembianze adatte strategicamente per “mostrare” la propria immagine e descriverne i contenuti.
 
MOSTRO - GRAPHIC DESIGN CAMP vuole dare voce a professionisti del settore e rappresentare scuole di pensiero e approcci professionali diversi e innovativi, coinvolgendo vari settori dall'editoria, ai musei e al commercio, fino all'urbanistica e alla pubblicità. 
 
Il Laboratorio Formentini per l'editoria, struttura nel cuore di Brera dedicata ai mestieri dell'editoria, è il fulcro della manifestazione attorno a cui ruoteranno i principali eventi. Ospiterà infatti la mostra collettiva Manifesto in cui esporranno gli studi Sarp Sozdinler (Istanbul) – con una selezione di manifesti e poster, Maltatypes (La Valletta) - con la loro mappatura dei font storici della capitale maltese, Onka Allmayer-Beck(Vienna) - presentando alcune declinazioni della sue note illustrazioni, Zaven (Venezia) raccontando il progetto per la fondazione d'arte russa VAC, e Undesign (Torino) – esponendo il libro che passa in rassegna i primi dieci anni di attività dello studio.
 
In programma l’11 ottobre dalle 16 alle 18 anche il workshop Quadentro, curato da Emilio Lonardo in collaborazione con Arjowiggings-divisione arti creative. Il workshop intende dimostrare quella che può sembrare una semplice banalità invece importante: nonostante l’avanzare della tecnologia utilizziamo ancora notebook analogici per annotare i nostri pensieri, ricordi, gli impegni professionali. Quadentro è un luogo dove conservare tutte queste cose, personali e personalizzate, e dove tutto si crea e si trasforma. Il workshop consisterà nella realizzazione del proprio Quadentro personale scegliendo tra copertine, fili, carte interne.
 
Una serie di talk serali, dal 7 al 12 ottobre, accompagneranno il festival per approfondire le storie professionali dei protagonisti invitati e per condividere esperienze di attività analoghe o vicine a MOSTRO, come POST, il festival di grafica di Copenaghen grazie alla testimonianza del suo direttore Peter Folkmar, e VISCOM, fiera dedicata ai mestieri e agli strumenti della comunicazione visiva.
Infine altri due appuntamenti pomeridiani animeranno il TIM Space di piazza Einaudi 8 (MM2 Gioia).

 
www.mostro.design
#mostromilano
 

 
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Marzio Tamer l’artista che ha conquistato Salvatores. In mostra a Milano dal 5 ottobre



Marzio Tamer, l'artista che ha conquistato anche il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores. 
In mostra a Milano dal 5 ottobre



Oltre 60 capolavori dell'artista saranno in esposizione dal 5 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018 al Museo Civico di Storia Naturale di Milano.
Protagonista nella scena internazionale dell'arte figurativa, Marzio Tamer espone per la prima volta in un'istituzione pubblica lombarda, con la più vasta mostra personale mai allestita sulla sua opera. 

Un'occasione imperdibile per ammirare gli stupefacenti acquerelli, tempere e olii dell'artista che ammalia per la poesia e l'originalità con cui interpreta animali e paesaggi.

Proiezione in mostra del documentario The Promise, realizzato dal regista Premio Oscar Gabriele Salvatores, commissionatogli da Almo Nature, promotrice sia della mostra sia della campagna di salvaguardia del lupo.

Intervista a Marzio Tamer:
https://www.youtube.com/watch?v=NAZLlO-hwrE

Conferenza stampa
mercoledì 4 ottobre ore 12:00 presso il Museo di Storia Naturale di Milano.

Inaugurazione
mercoledì 4 ottobre ore 18:30 in presenza dell'Assessore alla Cultura di Milano, Filippo del Corno.


Il 21 settembre al Grande Museo del Duomo di Milano inaugurazione della mostra internazionale "LIMITI-CONFINI" e del 5° premio CRAMUM

 

Il 21 settembre al Grande Museo del Duomo di Milano inaugura la mostra internazionale "LIMITI-CONFINI" che ospita la 5° edizione del Premio CRAMUM

Curata da Sabino Maria Frassà
Artisti in mostra e fuori concorso e in mostra: Magdalena Abakanowicz, Zolt Asta, Ivan Barlafante, Carlo Benvenuto, Laura de Santillana, Matteo Fato, Daniele Fissore, Ivan Grubanov, H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Francesca Piovesan, Daniele Salvalai.
Artisti in mostra e finalisti del 5° premio cramum: Alessio Barchitta, Alessandro Boezio, Francesco Casolari, Andrea Fiorino, Marco La Rocca, Giulia Manfredi, Dario Picariello, Pamela Pintus, Diego Randazzo, Sally Viganò.


21 settembre - inaugurazione. Ingresso libero dalle 18:00 alle 20:00 (ingresso in via eccezionale da Via Pecorari 2).
Dal 22 settembre al 3 ottobre, 10:00 - 18:00. Chiuso il mercoledì. Ingresso da Piazza del Duomo, mostra inclusa nel percorso espositivo del Grande Museo del Duomo di Milano (biglietto euro 3,00).
CRAMUM, con il patrocinio e in collaborazione di Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Fondazione Cure Onlus, Comune di Milano, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Accademia Polacca di Roma, Consolato di Polonia a Milano, Consolato di Ungheria a Milano, Consolato di Serbia a Milano, Ludwig Muzeum, Istituto Balassi di Roma, Studio Museo Francesco Messina, inaugura il 21 settembre 2017 alle 18:00 al Grande Museo del Duomo la mostra internazionale LIMITI-CONFINI, curata da Sabino Maria FrassàLa mostra accoglie al proprio interno anche il 5° premio CRAMUM per giovani artisti in Italia.

Il curatore e direttore del Premio, Sabino Maria Frassà, introduce così la mostra "LIMITI-CONFINI": "Siamo tutti comparse e pubblico allo stesso tempo: nessuno è detentore della Conoscenza. Qualsiasi opera dell’intelletto (sia essa una poesia, una canzone, un’opera d’arte, un film) vivrà al di fuori e al di là del tempo e del pensiero "originale" che l’ha generata. E' fondamentale perciò recuperare un reale rispetto per l'intelligenza del “pubblico”,  rinunciando a qualsiasi aspirazione messianica: l’arte e la cultura non devono mostrare ciò che è al di là del "confine", non devono fornire risposte addomesticate, ma devono educare a farsi domande e a riflettere prima di rispondere per andare veramente oltre i limiti propri e del proprio tempo. Spero che questa mostra emozioni, facendo affiorare dubbi e non certezze."

La mostra è ospitata dal Grande Museo del Duomo di Milano all’interno della Chiesa di San Gottardo in Corte, nota nella tradizione della città appunto come “chiesa degli artisti”, ospita 26 opere di 22 artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui 12 realizzate da artisti di fama internazionale: Magdalena Abakanowicz (Polonia), Zsolt Asztalos (Ungheria), Ivan Barlafante, Carlo Benvenuto, Laura de Santillana, Matteo Fato, Daniele Fissore, Ivan Grubanov (Serbia), H.H. Lim (Cina), Franco Mazzucchelli, Francesca Piovesan, Daniele Salvalai.

Al loro fianco, le opere dei dieci finalisti della quinta edizione del premio CRAMUM: Alessio Barchitta, Alessandro Boezio, Andrea Fiorino, Francesco Casolari, Marco La Rocca, Giulia Manfredi, Dario Picariello, Pamela Pintus, Diego Randazzo, Sally Viganò.

Il giorno dell’inaugurazione sarà nominato il vincitore del premio cramum da parte del comitato scientifico composto da giornalisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali: Matteo Bergamini, Ettore Buganza, Leonardo Capano, Giovanna Calvenzi, Julia Fabenyi, Maria Fratelli, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Michela Moro, Iolanda Ratti, Alba Solaro, Alberto Puricelli, Carlotta Gaia Tosoni, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti.

Il vincitore vince un percorso di crescita professionale e artistica di due anni che culmina con una mostra personale presso lo Studio Museo Francesco Messina. Al vincitore sarà donato anche un cubo di marmo di Candoglia, simbolo del Premio e realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.

Immagini (in ordine di comparsa):
Daniele Fissore, Opposizioni 1973
H.H Lim, Nort-West South East, 2017
Daniele Salvalai, AT-TRAV-ERSO, 2017
Carlo Benvenuto, Senza titolo, 2017 (dettaglio)
Franco Mazzucchelli, Il muro, 2017





con il patrocinio di
CRAMUM è una parola latina che significa “crema”, “la parte migliore”. CRAMUM è un progetto non profit che sostiene iniziative artistiche e culturali in Italia e all’estero, con particolare attenzione ai giovani artisti. Progetto principale di cramum dal 2012 è il Premio cramum, nato per essere un talent-program per i migliori giovani artisti in Italia. Ogni anno il premio mette al fianco dei giovani artisti finalisti artisti di fama internazionale, intellettuali, curatori, collezionisti e giornalisti. Dal 2014 Sabino Maria Frassà è il Direttore Artistico.
Le precedenti edizioni del Premio sono state vinte da: Daniele Salvalai, Paolo Peroni, Francesca Piovesan (oggi in mostra al Museo Francesco Messina con la personale "NOI") e Matteo Fato (oggi in mostra alla Galleria Michela Rizzo "Somersault")
Per informazioni: 334.1539578 infocramum@gmail.com

martedì 12 settembre 2017

Venerdì 6 ottobre ore 18.30 | Palazzo Velli Expo, Roma


Melker Garay
Pensare il non-pensato. Ciò a cui il pensiero non può arrivare


Inaugura venerdì 6 ottobre a Palazzo Velli Expo la prima personale italiana di Melker Garay intitolata Pensare il non-pensato. Ciò a cui il pensiero non può arrivare: quindici tele della serie Monokrom, esposte già a Norrköping e a Mosca, e che voleranno a New York dopo l’esperienza romana. 
In Garay, scrittore cileno naturalizzato svedese, accostatosi alla pittura nel 2013, immagine e parola non possono scindersi: l’una accompagna e completa l’altra, ne arricchisce il senso. Non a caso molte opere sono associate a brani estratti dalle sue raccolte di storie, da romanzi o da riflessioni scaturite dalla pratica artistica. Entrambi mettono a fuoco il dilemma, il paradosso, il dubbio. Il vuoto esistenziale che il gesto della creazione intende colmare.

Sono sette i libri pubblicati, la maggior parte dei quali tradotti in inglese, spagnolo e russo, mentre per l’inverno verranno dati alle stampe in Italia “Lo Spaventapasseri - racconti crepuscolari” e “Il ratto e altri racconti crudeli. Atti a sondare problematiche filosofiche, teologiche e il dualismo vita-morte, presentano una lingua scarna, essenziale, talvolta ironica, e mettono in scena un meccanismo enigmatico-interrogativo attraverso cui setacciare ogni pretesa di verità. Stessi dispositivi sui quali si fondano i quadri. «La pittura è per me la parola impossibile da esprimere in un testo scritto», spiega l’autore, che prosegue: «Si tratta di resistere e di dubitare di ciò che è già scontato, certo, ovvio»; «Un lavoro ha una molteplicità di transiti, sia piccoli che grandi, sia visibili che invisibili, sia consentiti che proibiti. Io intendo un lavoro-travaglio dove ogni emancipazione – sia fisica che psichica – sia, a diversi gradi, dolorosa».
Il titolo della serie, Monokrom, è indicativo, ma l’intera mostra non si esaurisce nella ripetizione del colore unico. Nelle prime tele (2013-14) sperimenta un astrattismo concitato: i toni si accumulano e si fanno stridenti e squillanti; oppure si sovrappongono gli uni agli altri dando vita a pattern geometrici, di trama e ordito, o a movimenti di superficie come mare in tempesta. Nella seconda parte (2015-16), più materica, in cui possono comparire inserti tridimensionali, vi è un effetto magmatico, di cristallizzazione della forma; agglomerato primordiale di senso che dal piano sembra tentare di affrancarsi. Analizzandone le opere Ida Thunström ha parlato di zen e di influenza di questa tradizione. Man mano cominciano ad apparire delle sagome, e siamo di fronte all’ultimo nucleo figurativo, recente. Autoritratti involontari, pappagalli, fiori, galli, e accenni di volti; il tumulto dei colori ricorda i lavori iniziali: il ciclo che ha percorso in tre anni si è chiuso.

Melker Garay è nato da padre svedese a da madre cilena in Cile (Tocopilla) nel 1966. Nel 1970 la famiglia si trasferisce in Svezia, a Norrköping, che da allora è diventata la sua città. Come scrittore ha pubblicato racconti e romanzi, di cui uno, “mcv”, può definirsi come una forma di arte concettuale. La sua letteratura affronta i grandi argomenti e le grandi questioni esistenziali e religiose del mondo contemporaneo. Alcuni racconti sono diventati cortometraggi e hanno partecipato a festival internazionali, non ultimo il Festival del cinema di Göteborg e il Berlinalen. “Kinski and Death” ha anche avuto una trasposizione teatrale. Ha di recente fondato il magazine Opulens.se. La prima mostra personale è del 2014; l’ultima si è tenuta a Mosca nella primavera 2017 presso Central House of Artists.

Info:
Melker Garay | Pensare il non-pensato. Ciò a cui il pensiero non può arrivare

Mostra personale di pittura di Melker Garay

Inaugurazione: venerdì 6 ottobre ore 18.30

7 - 20 ottobre 2017
Dal lunedì al sabato ore 11.00-19.00

Palazzo Velli Expo

Piazza Sant’Egidio 10, 00153 Roma (Trastevere)
Ingresso gratuito

Contatti: +39 06.877.89758 | box11studio@gmail.com | info@palazzovelli.it

lunedì 28 agosto 2017

Mostra 1 settembre Essenze di Tiziana Mele Lecce

Mostra "Essenze" 
di Tiziana Mele
1/10 settembre 2017
Conservatorio Sant'Anna
Via Giuseppe Libertini  Lecce

ingresso libero


I ricordi sono boccioli che mi fioriscono addosso,
quando innaffio il passato con il mio fiato.
Michelangelo Cammarata

Si apre venerdì 1 settembre alle ore 19,00 la mostra di Tiziana Mele "Essenze" con il Patrocinio del Comune di Lecce. Introduce Ambra Biscuso.

Un percorso sensoriale che si snoda nelle quattro stanze del Conservatorio Sant'Anna di Lecce, e narra una storia, la sua storia, forse, in un continuo alternarsi di presente e ricordi: un'introspezione malinconica, profonda, a tratti dolorosa, un'altalena di emozioni in cui il punto di partenza è l'aspettativa e il punto d'arrivo la speranza, un ritornare indietro per poter andare avanti.

È possibile raccontare la propria vita, attraverso le "essenze" e le "assenze" che ci hanno accompagnato e ne hanno caratterizzato i momenti salienti?  

"Ma quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'edificio immenso del ricordo". 

Marcel Proust 



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Londra in Arte 2017. Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea

Dal 9 al 15 settembre 2017  Presso Birla Art Gallery, Londra      

Curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone, la mostra espone la migliore arte contemporanea europea dalla scultura alla fotografia e alla nuova ricerca pittorica.  

Comprende opere di Art Nou, Cinta Agell, Esther Arnuelos, Montse B. Cavedo, Susana Baldis, Vincenzo Bartoli, Carmen Berges, Giorgio Buccolini in arte G.B., Magdalena Florica, Heber L. Gil, Fina Giménez-Checa, Clara Gràcia, Günther K, Krisma, Higuera, Stefano Iosca, Luca Marchetti L M Art, Moirym, Nietto, Daniela Rancati, Roberto Re, Eva Rossi-Kivimaki, Julio Saldaña Manero, Antonio Salinari, Ana Solanas, Georgeta Stefanescu, Franco Trevisan, Andrés Vijande, Gaetano Zaccareo in arte Zag.     

Info:  Vernissage: sabato 9 settembre dalle 17:00 alle 19:00  Indirizzo: 4a Castletown Road, London W14 9HE     

Orari di apertura:   domenica 12:00-18:00, dal lunedì al giovedì 16:00-19:00, venerdì 12:00-15:00  

Ingresso libero


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martedì 22 agosto 2017

A Collecchio (PR) inaugura la nuova mostra del pittore Claudio Cesari



Torna con il consueto appuntamento annuale all'interno del “Settembre Collecchiese” l’esposizione del pittore Claudio Cesari da sabato 2 settembre 2017 alle ore 21.00 negli spazi dell'ex prosciuttificio di via Verdi 9 a Collecchio (PR). 

Il titolo “…e sotto il Maestrale urla e biancheggia il mar…” tratto dalla nota poesia del Carducci, rimanda al tema che caratterizza in prevalenza le oltre settanta opere esposte tra acquerelli, dipinti a smalto e in acrilico su tela e tavola, la maggior parte delle quali inedite


In questa nuova produzione Cesari accantona i colori vivaci per dare spazio alle nuance più scure, alle ombre, alle rifrazioni, ai colori cupi. E si scopre un Cesari introspettivo, a tratti irrequieto e turbato, come il mare in burrasca che ha ispirato questa nuova produzione, ma anche placido, carezzevole e sereno, come il mare al tramonto frequentato da stormi di gabbiani. 


Il tema dell’acqua non è nuovo per Cesari, ma il contesto cambia, passando dai paesaggi fluviali, in particolare del fiume Taro, agli orizzonti marini delle Cinque Terre, di Lerici, Bonassola e Tellaro. 

E' un artista che riesce a trasporre nelle sue opere un mosaico di stati d’animo anche contrastanti fra loro, partendo dalla natura e da momenti di vita vissuta che segnano lo scorrere del tempo. 

Le opere sono raccolte in un catalogo a colori che comprende i contributi dell'On. Giuseppe Romanini, del critico Marzio Dall'Acqua, del Presidente del Circolo “Il Colle” Daniele Ferrari, del Sindaco Paolo Bianchi e dell'Assessore alla Cultura Michela Zanetti

Introdurrà la serata la “Corale Collecchiese Mario Dellapina”, con brani musicali che ripercorrono alcuni secoli a partire dal ‘500 e seguirà al termine della visita un momento conviviale. 

La mostra, patrocinata dal Comune di Collecchio e dalla Provincia di Parma, è organizzata dal Circolo ricreativo culturale e sportivo “Il Colle” e rimarrà allestita fino al 24 settembre 2017 il venerdì, sabato e domenica e nei giorni di sagra 18 e 19 settembre con orario 16.00 - 19.30. Ingresso libero.

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