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martedì 28 aprile 2015

Mostra la Grande Illusione

Casa delle Letterature in occasione del Centenario del
In occasione del Centenario del Primo Conflitto Mondiale 
"LA GRANDE ILLUSIONE" testimonianze di guerra tra opere, testi e figure del presente

"FUOCO" a cura di Graziano Menolascina e Giancarlo Carpi un percorso tutto Futurista attraverso opere di Filippo Tommaso Marinetti, Pasqualino Cangiullo, Angelo Rognoni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Emilio Notte, Mario Sironi, Enrico Prampolini, Ugo Giannattasio e Gerardo Dottori. Inoltre saranno esposti Documenti editoriali dell'epoca provenienti dalla Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte di Palazzo Venezia.
 
"Guerra" a cura di Maria Ida Gaeta in collaborazione con la rivista Viva, poeti e scrittori del contemporaneo, letture di testi narrativi e poetici con Edoardo Albinati, Silvia Bre, Nicola Bultrini, Maria Grazia Calandrone, Claudio Damiani, Paolo Febbraro, Simona Marchini, Antonio Pascale, Aurelio Picca, Paola Soriga.
 
"Suoni Locus Sonus" a cura di Paolo Aita installazione sonora site specific di Simone Bertugno nel giardino e nelle gallerie.
Inaugurazione martedì 5 maggio 2015 ore 19,00
Roma – Casa delle Letterature Piazza dell'Orologio 3
Ingresso libero lunedì-venerdì ore 9.30 – 18-30
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 5 giugno 2015
Organizzazione ZETEMA PROGETTO CULTURA
In collaborazione con: Roma Assessorato Cultura e Turismo Dipartimento Cultura
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte
Rivista Viva
La Nuova Pesa Centro per l'Arte Contemporanea

Mostra "WELOVESLEEP" > fino al 14 giugno nella METROPOLITANA di MILANO














 
WELOVESLEEP

Una mostra per oltre 100.000 persone al giorno
Fino al 14 giugno 2015
Galleria Santa Radegonda, MM1 Duomo Milano


Fino al 14 giugno 2015 la mostra WELOVESLEEP - allestita nella metropolitana di MilanoGalleria Santa Radegonda, fermata Duomo  - continuerà ad offrire ad oltre 100.000 persone al giorno una piacevole pausa all'insegna dell'arte.
Il progetto espositivo, nato da un'idea di casiraghi greco& per il brand Tempur, presenta venti opere, ideate e realizzate ad hoc per l'occasione da importanti artisti contemporanei che rendono omaggio al "dolce dormire" e, data la particolare posizione della sede espositiva, potranno essere ammirate da oltre 100.000 persone al giorno. 

Da sempre presente nella storia dell'arte, l'iconografia del sonno, ha costituito un importante territorio di sperimentazione ed espressione formale per molti artisti: dai sonni tormentati da incubi spaventosi di Füssli, al placido riposo ritratto da Renoir, dai colpevoli sonni della ragione di Goya, fino ai conturbanti sogni da psicanalizzare di Dalí e al sensuale riposo delle ninfe nel bosco della pittura cinquecentesca. Partendo da questo tema così storicizzato e stimolante, nasce il progetto espositivo "We love sleep", da un'idea di casiraghi greco& per il brand Tempur – il marchio di materassi n.1 al mondo, la punta di diamante tecnologica del Gruppo Tempur Sealy. L'evento sarà organizzato in collaborazione con ViDi.

I curatori della mostra, Simona Bartolena e Cesare Casiraghi, hanno selezionato venti artisti eterogenei per età e formazione – Davide Balossi, Thomas Berra, Elisa Bertaglia, Sofia Cacciapaglia, Patrizia Calegari, Andrea Cereda, Cracking Art, Giordano Curreri, Francesca Della Toffola, Manuel Felisi, Armando Fettolini, Federica Ferzoco, Fabio Giampietro, Marla, Matteo Mezzetta, Lorenzo Pacini, Marco Pariani, Alessandro Savelli, Simona Uberto, Mr. Wany - ai quali è stato chiesto di interpretare liberamente, su una tela di 2x1,5 metri, un letto visto dall'alto.
Da questa richiesta sono nate venti opere, molto diverse tra loro per linguaggio, tecnica e interpretazione, che offriranno al pubblico originali chiavi di lettura sul concetto di sonno e di riposo.

Completa il percorso espositivo un interessante video del making of, che mostrerà gli artisti al lavoro nei loro studi e le diverse fasi di creazione di ogni opera esposta. La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato edito da Skira, con testi di approfondimento dei curatori sul tema del sonno, legato all'arte e alla pubblicità.

L'esposizione è visitabile gratuitamente fino al 14 giugno 2015.
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Titolo
WELOVESLEEP

Date
13 aprile – 14 giugno 2015

Sede
Galleria Santa Radegonda, MM1 Duomo
Milano

Orari
Dalle 6.00 alle 21.00

INGRESSO GRATUITO

MOSTRA DELL’ARTIGIANATO DI FIRENZE: GREEN E VINTANGE IN FORTEZZA

L'Ass. Heyart al Padiglione Arsenale presenta il 2° T-Riciclo Green Market dedicato al green e all'ecosostenibilità,  e il debutto di Rendez Vous - Vintage in Fortezza per raccontare con oggetti e capi d'abbigliamento un pezzo della nostra Storia



Una doppia iniziativa sotto l'organizzazione dell'Associazione Heyart prende posto alla Fortezza da Basso di Firenze per la 79ª Mostra Internazionale dell'Artigianato, in programma fino al 3 maggio con orario continuato dalle 10 alle 22.30. Appassionati e curiosi troveranno al Padiglione Arsenale il  2° T-Riciclo Green Market che racconta attraverso 30 selezionati espositori, 10 artisti e laboratori gratuiti tutto quanto riguarda il mondo del riciclo e dell'ecosostenibilità, e il 1° Rendez Vous – Vintage in Fortezza per un percorso nella nostra Storia dal design all'abbigliamento.


T-RICICLO - GREEN MARKET
Design, abiti, accessori, nuove tecnologie: il 2° T-Riciclo – Green Market schiera in Fortezza 30 artigiani da tutta Italia che creano con i loro stand un percorso unico tra oggetti originali realizzati con la pratica del riuso secondo i principi dell'eco-sostenibilità, ossia con materiali naturali e biologici.

La filosofia alla base è quella per cui "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma", restituendo così nuova vita agli oggetti in modo creativo, valorizzando al contempo il senso civico del riciclo e del recupero e promuovendo forme di consumo più consapevole. In primo piano troviamo le filosofie produttive e progettuali ad approccio 'slow' che privilegiano l'esclusività e il dettaglio, l'abilità sartoriale e la personalizzazione.

Al fianco degli artigiani, imperdibili i 10 artisti che presentano le loro opere interamente create con materiali di scarto o di riuso, un'occasione unica per mostrare come il rifiuto possa cambiare significato e, da oggetto da eliminare, diventare materia prima per realizzare un'opera d'arte.

Ma non finisce qui: per tutta la durata della mostra sono in programma anche laboratori gratuiti di riuso creativo a cura di Costanza Savio e Francesca Parrini, pensati sia per gli adulti che per i bambini.


RENDEZ VOUS - VINTAGE IN FORTEZZA
Assoluta novità per la Mostra Internazionale sdell'Artigianato è il debutto di Rendez Vous - Vintage in Fortezza, un'area interamente dedicata al mondo del vintage che mette in mostra oggetti rari e pregiati di varie tipologie: dal design agli accessori fino all'abbigliamento. Una vera e propria rassegna nella rassegna che racconta con 20 espositori da tutta Italia un pezzo della nostra Storia declinato tra moda, modernariato, articoli da collezione, capi sartoriali d'epoca, pezzi di design esclusivi e semplici oggetti d'uso, presentando anche il modo con cui sono stati custoditi, recuperati e riutilizzati.

Rendez Vous – Vintange in Fortezza è un vero e proprio viaggio nel tempo reso possibile dalla sensibilità dei collezionisti, attenti esploratori delle tendenze, con un occhio di riguardo ai molti movimenti artistici e culturali che tanta influenza hanno avuto nell'evoluzione della nostra moda e del nostro modo di vivere. In contemporanea, anche un'incantevole esposizione d'auto e moto d'epoca a cura dell'Associazione Motociclistica Fiorentina.


Informazioni:
Associazione Heyart
t.

Il museo Migliazzi riapre e cambia look

Dopo oltre un mese in cui è rimasto chiuso per lavori, riapre a Pilastro di Langhirano (Pr) il MUSEO MIGLIAZZI (moto d'epoca). Venerdì 1° maggio alle ore 11 con la presenza speciale di Stefano Rumi (figlio di Donnino Rumi) si potrà ammirare il nuovo allestimento e scoprire tantissime novità, come il percorso interno creato per fare conoscere la storia delle marche e dei modelli delle moto in esposizione, ma sopratutto un racconto della prestigiosa azienda bergamasca Rumi presente nel museo.

Il lavoro di ricerca storica è stato realizzato grazie alla collaborazione con addetti del settore e attingendo informazioni dai registri storici. 

Alle ore 12 (aperipranzo) e alle ore 17 (apericena) il ventriloquo Dante Cigarini presenterà uno spettacolo comico per bimbi e adulti. Sabato 2 maggio il museo resterà aperto in concomitanza con il passaggio della corsa ciclistica "1° Memorial Gianfranco Ghidorzi".

Inoltre, tante le iniziative collaterali in programma prossimamente: Domenica 3 maggio A TUTTO SALAME (street food nel cortile della casa museo), sabato 9 maggio alle ore 18 inaugurazione PROPULSIONI mostra collettiva di arte contemporanea degli artisti Lufer, Biglio, Giovanni Barani, Giampaolo Aschieri e Francesca Spezia. La mostra terminerà domenica 31 maggio.

Domenica 10 maggio DOMENICA SPECIAL - alle ore 10 passaggio e visita al museo del BMW Motorrad club di Parma, aperipranzo (anche torta fritta d'asporto) nel cortile della casa museo e alle ore 15 VESPADAY (in collaborazione con Vespa Club Parma) - gli scooter in visita al museo, apericena (anche torta fritta d'asporto) nel cortile della casa museo. 

Collezione Migliazzi
Tel.uff. 0521-631129 - Mob.337-989524
Str. per Parma, 3 - 43013 Pilastro di Langhirano (Pr)
e-mail: info@tetspettacoli.com

Inaugurazione mostra arte contemporanea - 9 maggio casa museo Migliazzi Pilastro di Langhirano (Pr)

Sabato 9 maggio 2015 casa museo Migliazzi Pilastro di Langhirano (Pr).
Ore 18 inaugurazione PROPULSIONI mostra collettiva di arte contemporanea degli artisti Biglio, Giovanni Barani,  Francesca Spezia, Lufer e Giampaolo Aschieri.




Giuseppe Bigliardi inizia a fotografare come tanti giovanissimi amatori della seconda metà del Novecento, scattando su pellicola, poi sviluppando e stampando per conto suo. Ad un certo punto  decide di essere fotografo anche per professione: si iscrive all'Istituto Europeo di Design e dal 1987 avvia collaborazioni importanti con aziende locali e internazionali. 

La formazione, il continuo aggiornamento, i tempi sempre più rapidi imposti dal mercato delle immagini, lo portano ad usare le tecnologie digitali, a comprendere e sfruttarne le possibilità, verso un' immagine sempre più immateriale, proteiforme, staccata dalla fisicità delle cose. Nel corso di questi anni Bigliardi ottiene riconoscimenti importanti (Art Director's Club nel 1993, Media Stars, 2011), ma poi succede qualcosa in territori differenti da quello dell' applicazione commerciale, forse la nostalgia della materia, del tempo lento di un' immagine diversa. In questa ricerca che prende rilievo negli ultimissimi anni sviluppa l'interesse per il materiale di recupero, trovato, la cui grana dialoga con l' immaterialità dell' immagine digitale. 

Costruisce i supporti, spesso con trucioli intrecciati per trame che suggeriscono prospettive o griglie ortogonali, vi riporta la stampa fotografica, miscelando i materiali e riportando a galla la materia del supporto, fino a che l' equilibrio tra illusione fotografica e evidenza della materia corrisponde all' intenzione dell' autore, o ne rivela un aspetto inatteso. In queste opere la fotografia come immagine trapassa in fotografia come oggetto, propone una terza storia pensando la materia delle sue figure. (tratto dal testo critico di Paolo Barbaro).

Giovanni Barani
Nato a Parma , vive e lavora a Monticelli Terme (PR). Ha iniziato i primi lavori verso la fine del 1980, olio su tela e come soggetto era orientato più che altro nel paesaggio basandomi sul colore, per rappresentare luoghi sempre immaginari ma nello stesso tempo familiari e legati ai ricordi della sua terra. Trasfigurazioni infantili di una realtà cara e amica, che nei momenti di riflessione e meditazione ha sempre cercato e amato. Che sia un monte, una collina, un bosco, una pianura coltivata, un prato verde, un fiume, un lago, una strada, un mare, il senso è sempre lo stesso: una ricerca, un incontro, un rifugio naturale, per edulcorare l'anima, il corpo. Successivamente, con l'acrilico è passato a rappresentazioni surreali e metafisiche, protese ad esprimere pulsioni diverse, ancestrali, simboliche e liberatorie. Attraverso una serie di varie fasi ha dato forza e spazio a nuove motivazioni e ulteriori ispirazioni, in una dimensione fantastica, scavata nei recessi più reconditi, nascosti e intimi, del pensiero artistico.

Francesca Spezia
La pittura di Francesca Spezia non è solo ed esclusivamente pittura da appendere alla parete. È essa stessa parete, diaframma, modo di strutturazione dello spazio. Nella costruzione dell'immagine essa evoca l'idea di una soglia, di un'altrove da raggiungere con l'immaginazione. È una pittura che, dal punto di vista iconografico, punta sulla rarefazione e spiritualizzazione della materia, fino alla sua identificazione con la luce. A questo livello essa sviluppa le suggestioni di maestri dell'astrattismo e del surrealismo novecenteschi come Klee, Kandinskij, Malevic, Ernst. Tuttavia il processo di dilatazione fantastica si attua attraverso strumenti che ne rivelano la natura comunque concreta, profondamente radicata nella materia e nel segno. E così la chimica e la fisica dei colori-colori che Francesca elabora sperimentando artigianalmente sempre nuove soluzioni tecniche-non occupano più il retroscena della rappresentazione, non si limitano più a fare da suggeritori nascosti come e' nel normale orizzonte di attesa della pittura da cavalletto. Ma in un certo senso diventano esse stesse il vero soggetto, l'argomento principe della rappresentazione. Dunque la dimensione metafisica trae forza da quella pragmatica e a sua volta quella pragmatica si mostra in tutta la sua pienezza (che è anche pienezza spirituale) nel mentre un piccolo prodigio alchemico si compie sotto i nostri occhi. In questo senso, appunto, i quadri di Francesca non sono solo quadri ma piccoli saggi-campione di come una semplice superficie possa diventare pelle, involucro, luogo in cui le trame della vita si intrecciano e si consolidano. (tratto dal testo critico di Enrico Maria Davoli)

LUfER
Il design è funzionale accessibile ma anche artistico. Espressione della personalità di LUfER, artista e designer eclettico e trasversale. Nato a Langhirano nel 1962, vive e lavora a Parma. Dagli anni '90 LUfER si inoltra nella pittura e scultura, sperimenta tecniche e linguaggi espressivi diversi realizzando le sue prime sculture e pezzi di arredo. Crea sculture, quadri, lampade, sedute, appendiabiti e tavolini con scarti industriali, Il suo "slogan"  diventa "il riciclante ricicla in un istante", e rappresenta la sintesi del suo "modus operandi". Nel 1997 apre la "Visivo-uditivo" galleria d'arte dove presentare i suoi "pezzi unici" realizzati con materiale di scarto. Dal 2007 i suoi oggetti vengono esposti in diverse città italiane all'interno di mostre inerenti il tema del riciclo.

Giampaolo Aschieri
Artista autodidatta parmigiano. Inizia il percorso artistico negli anni 80', la sua ricerca parte dal disegno con matita e china, segni neri per delimitare e riempire la forme. Il passo successivo è la scoperta della materialità, con masse di colore spatolato, per poi giungere alla sintesi di materia, colore e segno con la poetica precisa dell'astrattismo geometrico con rimando futurista. Il movimento è la base di questa opere di geometria astratta, dinamica ed in evoluzione continua. Il colore guizza da una forma all'altra, i cerchi, i quadrati ed i triangoli si rincorrono, danzano, giocano tra di loro e con chi guarda. Si percepisce come una lieve malinconia per i giochi che si facevano da bambini disegnando forme geometriche, oppure colorando i disegni senza lasciare uno spazio bianco, un vuoto. Aschieri preferisce il pieno di colore, il movimento e l'allegria, nel ricercare l'infanzia felice perduta che vive, però, ancora dentro di noi, nascosta in un angolo remoto dell'anima. La ricerca artistica dell'artista verso lo sviluppo delle forme lo porta a trasformare la sua geometria in materia, con la creazione di oggetti di ceramica. Vasi, piatti, basi per lampade sono manufatti artigianali che grazie a tecniche antiche e sofisticate, trasformano oggetti di uso comune in pezzi di design unici, un esempio, quasi unico in Italia, di astrattismo applicato alla ceramica.

Collezione Migliazzi
Tel.uff. 0521-631129 - Mob.337-989524
Str. per Parma, 3 - 43013 Pilastro di Langhirano(Pr)
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