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venerdì 27 settembre 2013

FEAR Rassegma Isola Mutante



La paura che attanaglia e immobilizza, che riduce l'ingegno e alimenta il sospetto, che rende aggressivi fino a scatenare conflitti di proporzioni inimmaginabili giustificati dall'autodifesa, è il tema del secondo evento in programmazione per la Rassegna ISOLA MUTANTE, proposta da Askosarte in occasione del decennale della sua attività artistica nella provincia di Oristano.
Gli artisti coinvolti sono invitati a raccontare la paura di crescere, di amare, del futuro, del nulla, dell'altro, di noi stessi.
Centinaia di tipi di fobie, fino ad arrivare al paradosso di avere paura di avere paura.
 
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NONA EDIZIONE
GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
FEAR
29 settembre 2013
Project Space Askosarte
Via Trento, 16
Solarussa
INAUGURAZIONE 29 settembre 2013 ore 18.30
I n f o 3407201761
a cura di Askosarte






CINZIA CARRUS_SARA GIGLIO_IPERPLASTICOL_LUCIDEDDU_DANIELA E FRANCESCA MANCA_
MICHELE MARROCU_TONINO MATTU
_MICHELE MEREU_MOJU MANULI_ALESSANDRO MELIS _GIANMARCO PORRU_
Fear, fear, she's the mother of Violence, making me tense to watch the way she breed. Fear, she's the mother of Violence, You know self-defense is all you need. It's getting hard to breathe, It's getting so hard to believe, to believe in anything at all.
Peter Gabriel, Mother Of Violence
La PAURA è madre di ogni violenza - canta Peter Gabriel in Mother Of Violence - mette ansia guardare di cosa si nutra e di come sia contagiosa, la bocca diviene completamente secca, gli occhi s'iniettano di sangue, capisci che lei è lì presente per quel clima subdolo che si sente nell'aria. Diventa difficile respirare e difficile credere in qualsiasi cosa.

La PAURA è liquida - scrive Bauman - sociologo e attento osservatore del mondo contemporaneo, e quella più temibile è la PAURA priva di un indirizzo e di una causa chiari; la PAURA che perseguita senza una ragione, la minaccia che dovremmo temere e che s'intravede ovunque, ma non si mostra mai chiaramente. Uno stato di timore strisciante, sospeso nell'aria, onnipresente anche in assenza di un rischio concreto, e di conseguenza ancora più subdolo - può uscire da qualsiasi angolo o fessura della nostra casa o del nostro pianeta: dalla strada, dalle persone che conosciamo o dagli sconosciuti, dalla natura, da altri popoli.

La PAURA è determinata dalla consapevolezza dell'ignoranza individuale, di fronte alla continua e caotica accozzaglia d'informazioni somministrate quotidianamente dai media - sostengono gli studiosi dei mezzi di comunicazione di massa – il costante mutamento dei riferimenti culturali, politici e scientifici, rende sempre più difficile fissare una scala di valori, principii e regole e porta, inesorabilmente, verso una destabilizzazione nevrotica, per placare la quale, si andrebbe alla ricerca di un qualsiasi capro espiatorio da disprezzare, identificato, di volta in volta, nello straniero, nel povero, nel delinquente, nell'analfabeta, nell'omosessuale, e perfino in noi stessi.

La PAURA è il principale strumento di propaganda politica e mediatica - rilevano, e senza scoprire l'acqua calda, alcuni ricercatori - perfino piano strategico delle istituzioni moderne, che come già abbondantemente sperimentato dalla Chiesa e dai Signori nel passato cristiano dell'Europa, la diffondono per ricondurre le esigenze dello stato sociale, al bisogno di protezione dell'incolumità dei singoli individui,  pianificandone, dunque, il consenso e il controllo.

La PAURA è pulsione di morte, sentenzia Mr. Freud, che nel 1925, scrivendo a Einstein e riferendosi alle cause della guerra nelle relazioni tra gli uomini, gli spiega, cautamente, che la guerra nasce da questa pulsione, perché sembrerebbe umano ricondurre la vita a cosa inanimata: proteggere la propria vita distruggendone un'estranea, spingendo la vita a una materia informe, inerte, insomma, a una "cosalizzazione". E per Sartre, ne La nausea, esistere corrisponde proprio a fare questa esperienza, il protagonista sperimenta la bruta cosalità della materia che provoca l'angoscia ma che determina, al contempo, un sotterraneo richiamo verso la quiete e l'abbandono, necessari per potersi continuamente riconfigurare.

La PAURA è sentimento dal quale affrancarsi, ammonisce il presidente americano Roosevelt nel lungimirante discorso pronunciato davanti al Congresso degli Stati Uniti nel 1941, ponendo la liberazione dalla PAURA, come meta politica primaria cui ogni paese civile deve mirare, al pari  della libertà di parola, della libertà di religione, e della libertà dal bisogno.

La PAURA è naturale, dice Osho Rajneesh: non è giudicandola o reprimendola che si può gestire, semmai, si può imparare a osservarla in profondità, in modi nuovi e diversi, per provare a usarla come chiave biologica nella conoscenza di se stessi.

La PAURA è traccia, per gli artisti di Askosarte, per presentare la seconda mostra della Rassegna Isola Mutante, che esplora la famiglia, la società e la religione come possibili strumenti inibitori per la crescita personale e creativa. In FEAR, la PAURA è vista come causa prima dell'ansia cronica che rende rigidi e sospettosi, che alimenta il pregiudizio, la violenza e la diffidenza verso le persone nuove, i modi di pensiero diverso, e i differenti stili di vita.
Chiara Schirru_Askosarte


Cos'è ISOLA MUTANTE

Il progetto ISOLA MUTANTE, pensato per festeggiare il decennale dell'attività artistica di ASKOSARTE, propone tre mostre distinte, FATHERS, FEAR, FAITH, che penetrano aree ben definite di pensiero, ma che in realtà, perseguono tutte l'inedita esplorazione del luogo - in questo caso la Sardegna - che è unità di presente ma anche memoria e inconscio culturale.
Gli artisti, attraverso le loro creazioni, indagheranno i segni e i simboli che spesso, e prepotentemente, filtrano dalle loro opere, per individuare cosa è ancora sentita come sacra memoria, cosa è davvero rimasto degli archetipi del passato, saldamente radicato nel DNA di chi appartiene per nascita o per scelta a questa terra, e cosa è invece in trasformazione.
ISOLA MUTANTE prova a porsi come osservatorio di queste massime alterazioni, nella consapevolezza che esista un continuum spazio temporale e che l'intreccio tra memoria e contemporaneo, sincroni nella creatività artistica, obblighi a reinventare un diverso spazio visivo, che fugga le retoriche turistico - celebrative per condurci, invece, in una sorta di segreto e intenso percorso.
A ospitare il ciclo di mostre sarà il Project Space di Solarussa, spazio inquieto e indipendente che agisce con l'unico scopo di promuovere l'arte contemporanea in provincia, favorendo momenti espositivi che stimolino l'incontro e la collaborazione tra artisti, e naturalmente, l'inserimento dell'arte pensata nell'isola, in una dimensione globale, in grado di confrontarsi con la contemporaneità.

giovedì 26 settembre 2013

Mostra "Carlo Roselli | Inconsapevolmente"





CARLO ROSELLI | INCONSAPEVOLMENTE

Dal 4 al 19 ottobre 2013, presso la galleria d'arte contemporanea Edarcom Europa in via Macedonia n. 12/16, si terrà la mostra "Inconsapevolmente" dedicata al lavoro di Carlo Roselli.
A quaranta anni esatti dalla prima personale tenuta nel 1973 alla Galleria Nuova Figurazione 1, Carlo Roselli torna ad esporre presso la galleria Edarcom Europa un nuovo ciclo di trenta dipinti raffiguranti le sue tipiche atmosfere, dalle folle alle strutture urbane, passando per le sale da gioco e i fumosi caffè di inizio '900.


In tutte le opere si coglie il senso dell'inconsapevolezza dell'uomo moderno stordito dal continuo cambiamento di una società che non cambia mai. L'ironia e il gioco sono i binari saldi su cui l'artista fa correre i pennelli di un'immaginazione legata solo figuratamente a epoche passate.

Ida Mitrano, nella presetazione della mostra Ubi Minor scriveva "Carlo Roselli. Personaggio tra i personaggi.

O meglio ancora un replicante di se stesso tra le "abbondanti" figure femminili, anch'esse sempre identiche, che caratterizzano le sue opere. E' un elemento di lettura sul quale riflettere, proprio perchè così sfacciatamente ovvio, palesemente ossessivo nella fissità dei luoghi, delle scene e dei suoi protagonisti".


E Andrea Romoli Barberini, introducendo la mostra Palco-Scenico ammoniva che "questa tendenza all'iterazione, alla rappresentazione di quelli che con le stesse parole dell'artista potremmo definire "i luoghi dell'abitudine", avviene non solo per la vocazione analitica del pittore qui considerato, uomo di scienza oltre che d'arte ma perchè ogni artista, e Roselli non fa eccezione, a prescindere dai codici che adotta, esprime sempre se stesso, la propria esperienza, la propria visione del mondo".


La mostra, curata da Francesco Ciaffi, sarà visibile fino al 19 ottobre 2013.





ARTISTA: Carlo Roselli
MOSTRA: Inconsapevolmente
PERIODO: 4 – 19 ottobre 2013
ORGANIZZAZIONE: Edarcom Europa
INDIRIZZO: Via Macedonia, 12/16
ORARIO: LUN – SAB 10,30/13,00 - 15,30/19,30
INFO: 06.7802620 – www.edarcom.it

Mostra Animali o uomini al Bioparco dal 5 al 9 ottobre




  Da sabato 5 a mercoledì 9 Ottobre 2013
Centro Polifunzionale del Bioparco di Roma
Animali o uomini quale specie è meglio conservare?
a cura di Miriam Castelnuovo
catalogo in mostra
INGRESSO LIBERO

Da sabato 5 a mercoledì 9 Ottobre 2013 all'interno del Centro Polifunzionale del Bioparco di Roma si svolge la mostra "Animali o uomini quale specie è meglio conservare?" a cura di Miriam Castelnuovo. L'iniziativa, a ingresso libero, si svolge nell'ambito della 9° edizione indetta da Amaci per la "Giornata del Contemporaneo". Il primo giorno dalle 10.00 del mattino alle 22.00, con orario continuato, sarà possibile ammirare le opere di 10 artisti contemporanei: Francesca Bonanni, Massimo Catalani, Carlo Cecchi, Valentina de Martini, Irem Inceday, Ana Maria Laurent, Francesco Petrone, Elena Pinzuti, Paola Romoli Venturi e Massimo Vitangeli. 

Tutte le opere esposte, tra cui dipinti, disegni, installazioni, video e performances, contengono un riferimento al mondo animale: mammiferi terrestri e marini, ma anche insetti, rapaci e molluschi di terra e di mare. Lo spazio verde del Centro Polifunzionale, caratterizzato da un'architettura resa trasparente da numerose vetrate, sarà occupato dalle opere d'arte e, poco distanti da quelli dipinti, ci saranno gli animali veri.

Per l'esposizione "Animali o uomini quale specie è meglio conservare?" ciascun artista si è lasciato ispirare dal proprio istinto, elemento portante e in linea con l'intento della mostra. Proprio su questo tema la curatrice, Miriam Castelnuovo, scrive: "Il paradosso tra intelletto e istinto, tra la specie umana e quella animale si scioglie oggi, già come nell'antica Grecia, in una lettura facile e popolare per la società contemporanea e che trova risposta nella dotta citazione di Eraclito e del suo vivere filosofico secondo cui Panta rei, tutto scorre, in un susseguirsi naturale degli eventi e del loro indisturbato procedere".

Il giorno dell'inaugurazione i dieci artisti saranno presenti, al Centro Polifunzionale del Bioparco, per condividere le proprie esperienze con il pubblico in una sorta di mostra-laboratorio e per illustrare i propri lavori anche attraverso cataloghi di mostre passate, scritti, appunti e fotografie personali. Questi elementi, disposti in modo casuale accanto alle opere, sono a disposizione dei visitatori in un unico grande atelier tutto da esplorare, a stretto contatto con le opere e i piccoli pezzi di vita dei singoli artisti.

La prima giornata, il 5 ottobre, della mostra collettiva "Animali o uomini quale specie è meglio conservare?" sarà scandita da diversi appuntamenti. Alle ore 12:00 introdurrà l'esposizione Federico Coccìa, Presidente della Fondazione Bioparco.
 
A seguire ci sarà la lettura degli appunti autografi di Carlo Cecchi dalle sue precedenti pubblicazioni in catalogo "Prima del Mare" e "Pioggia". Alle 12.30 Paola Romoli Venturi interpreterà la Filastrocca "Molti, Molta, Molte" dedicata all'Oceano Pacifico e alla conservazione delle balene, in tema con la sua installazione "Pacific Trash Vortex". Alle ore 17.00-17.30 Massimo Vitangeli proietterà il suo video, dal titolo evocativo, MORNING STAR 2 in cui è riprodotta, con ripresa fissa, una macchina per l'uccisione degli insetti. Alle ore 18.30l'editore Davide Ghaleb presenta il libro di Poesie "La memoria dell'acqua" di Giovanna Iorio con postfazione di Miriam Castelnuovo. Verrà quindi proiettato un cortometraggio dedicato unicamente all'acqua, raccontata attraverso un collage di brevi filmati sul tema. 

"L'acqua nella memoria" installazione video ispirata al libro di Giovanna Iorio " e alle opere di Carlo Vincenti con gli autori presenti Carlo Sanetti, Alfonso Prota, Sara Leoni. La produzione è di Davide Ghaleb Editore con il montaggio di Alessandro Lamoratta. Alle 19.30 l'artista Francesca Bonanni proietterà il suo video/arte "Acqua la rinascita, Rain": otto minuti di acqua ed effetti emozionali girati in quattro continenti, dalle cascate di Iguazù in Brasile, all'Oceano Indiano. Infine, dalle ore 20.30 fino a conclusione della mostra, gli artisti si alterneranno in proiezioni e letture (filmati, scritti, appunti, recensioni collezionate sul tema animale, considerazioni personali sulla mostra).

In mostra sarà presente il catalogo di Davide Ghaleb Editore a cura di Miriam Castelnuovo e con la partecipazione degli scritti autografi e le biografie degli artisti Francesca Bonanni, Massimo Catalani, Carlo Cecchi, Valentina de Martini, Irem Inceday, Ana Maria Laurent, Francesco Petrone, Elena Pinzuti, Paola Romoli Venturi e Massimo Vitangeli.
Il 5 ottobre dalle 10.00 Caffè Fantini accoglierà i visitatori con i suoi prodotti e dalle 16.30 alle 21.30 ci sarà un banco di assaggio con i vini Casale del Giglio.

 

Per saperne di più: www.4coloriprimari.it ; www.amaci.org

Animali o uomini quale specie è meglio conservare?
Centro Polifunzionale del Bioparco di Roma
Viale del Giardino Zoologico- Entrata pedonale Villa Borghese (incrocio Via Aldrovandi-Viale Rossini-Via Mercadante)
Da sabato 5 a mercoledì 9 ottobre
Orari: Sabato 5 ottobre dalle ore 10.00 alle 22.00
Domenica 6 dalle ore 11.00 alle 13.00
Lunedì 7 dalle ore 13.30 alle 15.30
Martedì 8 e mercoledì 9 visita solo per appuntamento telefonando al numero 333 3933179
Biglietto: INGRESSO LIBERO
Info: 333 3933179 - info@4coloriprimari.it

mercoledì 25 settembre 2013

Le Visioni di Medusa, personale di Giorgio Bevignani-Milano, Galleria Restarte fino al 3 novembre

LE VISIONI DI MEDUSA

 

Giorgio Bevignani

 

a cura di Niccolò Moscatelli

 

 

 

 

19 settembre/3 novembre 2013

Milano - Galleria Restarte, Via Massimiano 25

 

 

Giorgio Bevignani, noto scultore dal carattere fortemente sperimentale, inaugura la sua attesa personale monografica dal titolo Le Visioni di Medusa, un percorso espositivo che va dai grandi quadri del '96 fino alle recentissime sculture "Al-Gher". Un'esposizione che conferma il talento poliedrico dell'artista che non smette di stupirci con le sue ambientazioni cosmiche.

La mostra è un cammino in cui l'artista ci accompagna attraverso l'intimo processo creativo segnato dalle varie tappe del suo lavoro. Un'occasione per riconoscere e comprendere, tra differenti materie, medium, forme, colori, la sua inesausta ricerca artistica.

Le Visioni di Medusa è l'opera che dà il titolo alla mostra perchè rappresenta il trait d'union tra le installazioni sospese (come Europa o Jordan's red Water) e le ultime sculture, che provengono da quel mondo sottomarino e ignoto che la Medusa immaginaria di Bevignani, discostandosi dal mito e seguendo Positone in fondo al mare, vede intorno a sé. Ma sono anche e soprattutto le Visioni di Giorgio, bagni di luce primordiale in fondali ancora inesplorati, viaggi in oceani cosmici in cui il cielo si specchia nel mare fondendosi ad esso in un unico atomo primordiale all'origine della luce e della materia.


PATCHBOX PROJECT - II EDIZIONE | OPENING GIOVEDI 10 OTTOBRE 2013 | CARGO - Roma | CS



PATCHBOX PROJECT 2013
II EDITION



Opening: Giovedì 10 Ottobre 2013 | ore 19
CARGO - via del Pigneto, 20 - Roma
www.patchboxproject.com


::

Giovedì 10 Ottobre 2013, il CARGO di Roma inaugura la sua nuova stagione espositiva a cura dello studio creativo elsewhere factory con l'opening della seconda edizione del PATCHBOX PROJECT.

Dopo il successo dell'edizione 2012, sbarca finalmente a Roma la seconda edizione del PATCHBOX PROJECT, progetto espositivo dinamico e dal respiro internazionale appositamente concepito dallo studio creativo elsewhere factory per gli spazi di CARGO.

A partire da Giovedì 10 Ottobre 2013, il locale del Pigneto sin dal 2009 crocevia immancabile nello scenario creativo della capitale ospiterà oltre 100 artwork realizzati da creativi provenienti da ogni parte del globo.

Tutti i lavori esposti saranno riproduzioni uniche di opere inviate in formato digitale dagli artisti aderenti al progetto, e successivamente stampati in un'edizione limitata di 3 esemplari ciascuno, numerati e timbrati dai curatori. Sino al mese di Gennaio 2014, il pubblico del CARGO avrà la possibilità di acquistare le stampe al prezzo simbolico di 10 €, e, come già avvenuto per la prima edizione, tutti i proventi raccolti permetteranno di produrre un catalogo dedicato al progetto.

Ogni creativo coinvolto presenterà tre diversi artwork che saranno esposti alternativamente nell'arco di tre mesi, consentendo una trasformazione continua dell'allestimento: la sostituzione dei lavori avverrà infatti continuativamente, e sarà costantemente monitorata attraverso il sito web ufficiale del progetto.

www.patchboxproject.com


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