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martedì 21 ottobre 2008

Primo PianoLivinGallery: ARTE CONTEMPORANEA



ANTICO PRESENTE

NARCISO E IL SUO DOPPIO

25 ottobre – 12 novembre 2008

Si inaugura sabato 25 ottobre alle ore 19:30 nella sala Pinacoteca la mostra personale "Antico Presente" dedicata all'artista francese PAUL-LOUIS REBORA (nato a Rabat in Marocco nel 1927, vive ed opera in Francia) che si avvale della presentazione critica e della cura di Dores Sacquegna. In mostra sarà presente la recente produzione dell'artista, dal gusto neo-informale, e caratterizzata dalla concettualità del "reperto" .

"Nelle sue opere si assiste ad una figurazione che va oltre l'immagine rappresentata e raggiunge traguardi catalizzati nella nostra memoria, in un labirintico e ludico percorso all'indietro, saturo di immagini e simbologie che richiamano a sedimentazioni arcaiche, a-temporali…". "Così dai suoi lavori fuoriescono come fantasmi del passato, paesaggi desolati, emersi da disastrose eruzioni vulcaniche dove la presenza dell'uomo è pressoché inesistente, salvo per alcune opere in cui si avverte il passaggio dell'uomo sulla terra come testimonianza di un passato arcaico, primitivo, simbolico. Sono scritture criptiche, anche zen, codici con cui l'artista riesce a catapultare lo spettatore in un futuro remoto, trasformandolo in una specie di archeologo di un era di là da venire, in attesa di una incerta fine del mondo e di un possibile inizio di una nuova era, che emerga in qualche modo dalle rovine del passato-presente, per un ritorno felice alla natura ed ai suoi cicli e al suo ordine".

In contemporanea nella Project Room la collettiva "Narciso e il suo doppio" con le opere degli artisti: Silvia De Gennaro(Roma),Cinzia Fresia (Torino), Maria Luisa Imperiali (Milano), Maggy Jacot (Brussel, Belgio), Dario Manco (Lecce), Teresa Olabuenaga (Città del Messico), Giancarlo Rocca & Alejandro Buonpensieri (Torino, Argentina), Gianluca Russo (Lecce).

"Doppio come trasformazione del sé nel concetto di bellezza e di quotidianeità nell'opera "Beauty"di Silvia De Gennaro.

Cinzia Fresia, gioca sul riflesso allo specchio del Narciso (fiore) riecheggiando il mito delle "Metamorfosi di Ovidio".

Più realistico e pittorico, legato all'iconografia classica, il" Narciso" del duo artistico composto da Giovanni Carlo Rocca e Alejandro Buonpensieri, che negli ultimi anni operano assieme. Due uomini, un'unica opera. Amore e abisso, bene e male.

Ma il tema del doppio offre differenti valenze: non solo vanità, illusione, omosessualità, identità fisica ma anche "Natura dell'Es" e lo dimostra ampiamente l'opera "Es" di Dario Manco. Un'opera anch'essa a metà tra fotografia e pittura, che contraddistingue l'ultima produzione dell'artista pugliese, affascinato dai colori dell'assenza, dai muri scrostati dal tempo e dalle simbologie legate all'" social identity" di oggi. Uno sdoppiamento che emerge anche nell'opera fotografica di Maria Luisa Imperiali in "if you look me I look me" , cioè, se tu mi guardi io mi guardo, mi riconosco. Uno sdoppiamento dovuto più ad una clonazione che ad una riflessione.

E proprio sui cloni e sui gemelli monozigoti, verte da anni oramai la ricerca del pugliese, Gianluca Russo presente con la video-performance" Twins 38, Morso d'amore". Protagonisti due gemelli monozigoti che interpretano una antica danza legata ai culti orgiastici dedicati a Dionisio; il video documenta, la tradizione del tarantismo come esorcismo musicale ma anche il luogo ricco di vegetazione mediterranea, lo specchio per contemplare i movimenti, l'acqua per rinfrescarsi durante la lunga danza e una corda appesa dove lasciare oscillare il corpo e la testa per imitare i gesti del ragno. Antico e presente (tradizione e clonazione). Dalla mitologia greca di "Dedalo ed Icaro" attinge l'artista belga Maggy Jacot, che presenta due sculture in alluminio che si abbracciano sospese nello spazio. Icaro rappresenta col suo volo aereo il sogno dell'adolescente di diventare adulto prima del tempo, Dedalo, omicida per imprudenza del proprio figlio Icaro, è uno scienziato che per interesse o per vanità è in grado di concorrere alla creazione di mostri disumani, come il Minotauro. Imitazione della realtà e al contempo lirismo plastico ed artistico nelle opere di Teresa Olabuenaga, che gioca sull'identità del doppio. Mani e piedi si stagliano su una sorta di arazzo pittorico, nel quale si intravedono ritagli di identità ripetute all'infinito". (Dores Sacquegna)

Informazioni

Inaugurazione sabato 25 ottobre ore 19:30

(alla presenza degli artisti)

Cataloghi in mostra

Date: 25 ottobre – 12 novembre 2008

Giorni & Orari: dal lunedì al sabato dalle ore 17,00 alle 20, 00

Ingresso libero

Sede espositiva e commerciale:

Primo Piano LivinGallery

Arte Contemporanea

Viale G. Marconi 4 Lecce, 73100

Tel/fax:0832 304014


ARTE CONTEMPORANEA Primo Piano LivinGallery Lecce




Si inaugura sabato 25 ottobre alle ore 19,30 nella sala Pinacoteca la mostra personale "Antico Presente" dedicata a PAUL-LOUIS-REBORA (nato a Marat nel 1927, vive ed opera in Francia).

In contemporanea nelle Project Rooms, la bellissima mostra collettiva "Narciso e il suo doppio" con gli artisti: Silvia De Gennaro (Roma), Cinzia Fresia (Torino), Maria Luisa Imperiali (Milano), Maggy Jacot (Brussel, Belgio), Dario Manco (Lecce), Teresa Olabuenaga (Città del Messico), Giancarlo Rocca & Alejandro Buonpensieri (Torino, Argentina), Gianluca Russo (Lecce).

Entrambe le mostre sono a cura di Dores Sacquegna.


Vi aspettiamo!!!

Cordiali Saluti

Primo Piano LivinGallery

lunedì 20 ottobre 2008

VISIONI ORIENTE E OCCIDENTE

VISIONI D'ORIENTE E D'OCCIDENTE

Sezione espositiva della IV Biennale Internazionale d'Arte di Ferrara
con opere di provenienza asiatica (Cina e Corea del Sud), americana (California, Argentina, Nicaragua), europea (Italia, Olanda, Turchia)

patrocini: Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Regione Emilia-Romagna

FERRARA, Palazzo Ex Borsa, Sale Art & Cultura
Largo Castello 20

Dal 24 ottobre al 2 novembre 2008
vernissage: 24 ottobre - ore 17.30

Presentazione critica di Sabrina Falzone, Critico e Storico dell'Arte

Ospiti d'onore: Marco Salvatore Mallamaci e Nadia Presotto, giornalista del Corriere dell'Arte


Espongono:
Ismail Acar, Kareem Ralph Amin, Symona Colina, Paola Colleoni, Kira De Pellegrin, Annunzia Fumagalli, Paolo Ghersi, Donato Lotito, Marco Salvatore Mallamaci, Maria Cristina Martini, Vesna Pavan, Maria Cristina Remondi, Marialuisa Sabato, Kim Sung-Heun, Fabio Usvardi, Dino Ventura, Mariangela Verriello, Duan Xiaoli

Il critico e storico dell'arte Sabrina Falzone, in collaborazione con l'Associazione Ferrara Pro Art, sono lieti di presentare la rassegna di arte contemporanea:

"VISIONI D'ORIENTE E D'OCCIDENTE"


La mostra avrà luogo a Ferrara presso il Palazzo Ex Borsa, in pieno centro cittadino, nella splendida cornice delle Sale Art&Cultura e si inserisce nelle Rassegne della IV Biennale Internazionale d'Arte di Ferrara, svolgendosi nei giorni che vanno dal 24 ottobre al 2 novembre 2008.

Questa sezione della Biennale è dedicata all'Oriente, in particolare al confronto intellettuale tra artisti occidentali e asiatici. Essa rappresenta l'evoluzione ferrarese del progetto culturale "Ponte di tradizioni tra Cina e Italia" di Venezia, patrocinato dall'Ufficio Culturale dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese e curato dal critico d'arte Sabrina Falzone.

Il ciclo espositivo, che si contraddistingue per la connotazione internazionale, mira a favorire gli scambi artistici tra l'Occidente e l'Oriente, due universi culturali ricchi di storia, cultura e tradizioni. Esso ha lo scopo di "costruire" un ponte di comunicazione tra Asia, Europa e America e lo fa sul piano delle arti visive, avulso da qualsiasi pregiudizio culturale.

Il critico Sabrina Falzone ci spiega: <<Ospite d'onore della rassegna, Marco Salvatore Mallamaci, l'artista italiano più famoso in Cina svela un "Mosaico" particolarmente variegato di culture e mostra lo "Scoglio" che occorre superare per ridurre le distanze. La medesima visione del mondo si ritrova nelle opere digitali di Donato Lotito, caratterizzate da un'articolazione più complessa.
Tracce di un "Cammino" spirituale verso l'altro s'imprimono sui sentieri mentali percorsi dalla pittrice Maria Cristina Remondi, che propone un incontro tra Oriente e Occidente sul piano dell'"Anima", le cui distanze geografiche e le diversità etniche trovano la massima espressione nel dittico "Agli antipodi" di Dino Ventura (Mat).
L'azzurro diviene poesia nelle immagini di Marialuisa Sabato, dell'olandese Symona Colina e di Fabio Usvardi, dove velature simboliche rievocano le stilizzazioni floreali nipponiche; mentre tonalità calde ed esotiche affiorano sulle superfici dei lavori di Mariangela Verriello, del californiano Kareem Ralph Amin e di Paolo Ghersi.
Da un "Frammento di sogno" Kira De Pellegrin ci mostra due realtà culturali mediante un linguaggio dicotomico, impostato su ritmi e alternanze bicrome. E se la raffinata pittrice di origini argentine, Paola Colleoni, ci suggerisce uno spazio surreale nel quale proiettare i nostri auspici d'afflato interculturale, l'artista turca Ismail Acar ne coglie le sfumature ironiche.
L'esposizione "Visioni d'Oriente e d'Occidente" non annovera esclusivamente figurativi fortemente radicati alla tradizione, come Annunzia Fumagalli, ma accoglie anche rivoluzionari stili grafici, tra cui vanno menzionate le stilizzazioni eurogiapponesi di Vesna Pavan.
Presso le Sale Art&Cultura sono esposte, inoltre, una preziosa collezione di piatti decorati a mano della poliedrica Maria Cristina Martini, le originali statue del coreano Kim Sung-Heun, nonché le note sculture in bronzo dell'artista cinese Duan Xiaoli, facenti parte di una nota collezione privata, che stanno facendo il giro d'Italia.>>


catalogo: in mostra, Edizioni ProArt
curatore: Sabrina Falzone
email: ufficiostampa@sabrinafalzone.info


INGRESSO GRATUITO


venerdì 17 ottobre 2008

Accademia di Belle Arti di Firenze

I Luoghi di Giovanni Fattori nell'Accademia di Belle Arti di Firenze, passato e presente
I Luoghi di Giovanni Fattori nell'Accademia di Belle Arti di Firenze, passato e presente: una mostra, curata da Giuliana Videtta e Anna Gallo Martucci e promossa da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che invita ad uno sguardo attento alle opere ma anche al luogo fisico che le accoglie.
Il percorso accompagna il visitatore attraverso 60 anni della vita artistica di Fattori ma offre anche un'occasione unica per entrare nella storia di uno degli Istituti più importanti della vita artistica cittadina, l'Accademia di Belle Arti di Firenze, riportata idealmente a quell'unità ancora esistente alla fine dell'800 fra Accademia del Disegno, Accademia di Belle Arti e Galleria dell'Accademia. Sarà possibile visitare:
Sala dell'Accademia delle Arti del Disegno
Giovanni Fattori nell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Maestri e allievi.
Il Chiostro
Il Chiostro dell'ex Spedale di San Matteo era adibito all'esercizio della copia dai gessi: fondamentale pratica di apprendimento. Aula del Cenacolo
Un tempo refettorio dello Spedale di San Matteo è così detta perché presenta una Ultima cena, opera del pittore quattrocentesco Stefano di Antonio di Vanni. Il Salone dell'Ottocento
La Sala oggi fa parte del complesso della Galleria dell'Accademia. L'allestimento delle raccolte ottocentesche di gessi, dipinti e sculture evocano lo studio del maestro Bartolini in Borgo San Frediano. La cappellina di Giovanni da San Giovanni
Gli affreschi di Giovanni da San Giovanni risalgono al 1621 e rappresentano scene della vita della Vergine. Trasportata dal Convento della Crocetta all'Accademia nel 1788, la cappellina è il primo esempio di affresco "staccato".
Aula di Scultura
La didattica e le donne Aula Ghiberti
L'Accademia oggi. Un omaggio a Giovanni Fattori. Biblioteca
Nata nel 1801, conserva rare incisioni originali, manoscritti, numerose cinquecentine, disegni e documenti che interessano Firenze dal 1784.
Completa l'evento espositivo la mostra intitolata L'Accademia oggi. Un Omaggio a Fattori, a cura di Luigi Bernardi, che trova spazio nell'Aula Ghiberti: Omaggio a Giovanni Fattori – Gli allievi dell'Accademia di Belle Arti:
Ania Tomicka - Russia. Ricordi (2008), olio su tela cm 200x150;
Marco Scarpelli - Italia. La pattuglia (2008), olio su tela, cm 60x80;
Diana Milea - Italia. Asino (2008), inchiostro di china su carta intelata, cm 23x36;
Park Yeong-Yae – Corea del Sud. Radici (2008), acquaforte, cm 46x29,57;
Enrico Bertelli - Italia. Alberi (2007), tecnica mista, stampa su fondino, cm 35x50;
Ines Lenz - Svizzera. Paesaggio (2008), acquaforte e acquatinta, cm 49,5x39,5;
Olga Pavlenko - Russia. Paesaggio (2008), olio su tela cm 100x160;
Elisa Puddu - Italia. Esa Domus (2008), 6 tele, ciascuna cm 60x60;
Matteo Grassetti - Italia. Castrol Steak (Omaggio al naturalismo toscano)
(2008), smalto e olio castrol su tela, cm 200x200;
Matteo Ficozzi - Italia. Dog (2008), acrilico su tela, cm 180x115;
Caterina Alessandra Angileri - Italia. Senza titolo (2008), gesso, cm 31,5x38x34,5;
Viviana Bullita - Italia. Senza titolo (2008), foto digitale su pannello di legno, cm 134x134;
Lara Pellegrini - Italia. Senza titolo (2008), inchiostro su tela di lino, cm 80x90, e 3 foto in bianco/nero ciascuna cm 54x37;
Perla Petrucci - Italia. Nudo disteso (2008), acquaforte e acquatinta, cm 9,5x20;
Iraide Bitossi - Italia. Modelli (2008), olio su tela, cm 100x150;
Valentina Colella - Italia. I colori di Fattori (2008), video;
Sara Poggianti - Italia. Paesaggi (2008), installazione;
Sabina Caponi - Italia. Beautiful Mind (2008), video;
Luca Viviani - Italia. Mnemosine (2008), marmo, cm 45x18x40;
Federica Gonnelli - Italia. Memore (2008), installazione multimediale;
Ilaria Biotti - Italia. Fattori e la moglie (2008), installazione, tessuto di vinile, cm 200x150x20;
Anna Capolupo, Simone De Masi, Andrea di Bella, Alberto Gandolfi, Anna Gramaccia, Pietro Manzo, Simone Zaccagnini, Olga Pavlenko - Italia (coordinati dai professori Adriano Bimbi e Maurizio Canale)
Omaggio a Fattori (2008), installazione multimediale.
MOSTRA
fino al 23 novembre 2008
Firenze, Accademia di Belle Arti e Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 66
Orario mostra
Tutti i giorni ore 9 – 19

framing_trouble_spaces • Personale di Giancarlo Baraldo

Giancarlo Baraldo
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solo exhibition

a cura di Riccardo Roma

Inaugurazione/Opening: 24 Ottobre/October 24, 2008, ore 17,00/at 5pm
Posizione/Venue : Galleria Trasparente
Organizzazione/Organized By : RFI e Ass. Tratti Discontinui
Event Description:
Milano, dal 24 Ottobre al 30 Novembre 2008
Milan, From 24th October to 30th November 2008
• Ingresso/Entry point: C.so Buenos Aires ang./cross Viale Tunisia, MM Porta Venezia
• Tutti i giorni/Every day dalle/from 06.00/6 AM alle/to 24.00/12 PM (visibile dalla vetrata/display window view)
Visita su appuntamento/Visit by appointment: Mob. +39 335 677 54 18

R.F.I. e Associazione Tratti Discontinui sono felici di invitarvi alla mostra personale dell'artista torinese Giancarlo Baraldo, che inaugura la nuova veste della Galleria Trasparente, lo spazio espositivo sotterraneo di Milano, progetto che ha come scopo la promozione di un aperto interscambio culturale non solo tra le figure coinvolte ma anche tra i saperi, attraverso tattiche trasversali ai vari campi dell'arte, della comunicazione e dell'entertainment, che vedono le nuove forme della creatività calate al centro del tessuto sociale e della vita ordinaria.
L'esibizione, curata da Riccardo Roma, intende porre in relazione le opere con uno spazio urbano di particolari valenze sociali e percettive, in cui l'arte interagisce violentemente con gli ambienti e verifica il proprio livello di legittimazione linguistica. Quotidianamente, ad ogni ora del giorno la mostra è in grado di riflettere su come l'arte contemporanea e gli spazi pubblici possano trasformarsi vicendevolmente attraverso una progettazione ragionata, allontanandosi dall'arte votiva e monumentale che riempie le piazze d'Italia.
Giancarlo Baraldo è un giocoliere dello spazio pittorico, nella sua ricerca si compenetrano medium classici e materiali di recupero, alternando irrequieti caleidoscopi visivi ad un lucido impianto prospettico di natura documentale. Le campiture cromatiche, dominate da un tratto scostante ed evanescente, inquadrano partizioni visive in cui le immagini, cariche di tensione plastica, si misurano con l'innata vocazione dell'artista di avvolgere lo sguardo in una dimensione di indefinita arrendevolezza.
Gli insiemi che ne scaturiscono schiudono forme ricche di riferimenti informali, optical e pop, che si arricchiscono di un corpus lirico e critico totalmente controllato dal panico emozionale dell'atto creativo.
Esploratore della memoria e archivista del presente, Baraldo realizza narrazioni vaganti sull'orlo di precipizi percettivi, analizza profondità pittoriche ambiguamente datate e frammentarie attraverso una sovrapposizione facoltativa e non lineare, di immagini tratte da svariati contesti visivi, dalla pubblicità, al photoframe ai baratri della memoria individuale. Purché ogni superficie su cui interviene rappresenti la testimonianza di qualcosa ed abbia una presenza storica: la ripetizione, il calcolo evocativo divengono un metodo per restituire la possibilità a ciò che per definizione è impossibile, proprio perché è passato.

giovedì 16 ottobre 2008

FIRENZE PER FATTORI

I Luoghi di Giovanni Fattori nell'Accademia di Belle Arti di Firenze, passato e presente
I Luoghi di Giovanni Fattori nell'Accademia di Belle Arti di Firenze, passato e presente: una mostra, curata da Giuliana Videtta e Anna Gallo Martucci e promossa da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che invita ad uno sguardo attento alle opere ma anche al luogo fisico che le accoglie.
Il percorso accompagna il visitatore attraverso 60 anni della vita artistica di Fattori ma offre anche un'occasione unica per entrare nella storia di uno degli Istituti più importanti della vita artistica cittadina, l'Accademia di Belle Arti di Firenze, riportata idealmente a quell'unità ancora esistente alla fine dell'800 fra Accademia del Disegno, Accademia di Belle Arti e Galleria dell'Accademia. Sarà possibile visitare:
Sala dell'Accademia delle Arti del Disegno
Giovanni Fattori nell'Accademia di Belle Arti di Firenze. Maestri e allievi.
Il Chiostro
Il Chiostro dell'ex Spedale di San Matteo era adibito all'esercizio della copia dai gessi: fondamentale pratica di apprendimento. Aula del Cenacolo
Un tempo refettorio dello Spedale di San Matteo è così detta perché presenta una Ultima cena, opera del pittore quattrocentesco Stefano di Antonio di Vanni. Il Salone dell'Ottocento
La Sala oggi fa parte del complesso della Galleria dell'Accademia. L'allestimento delle raccolte ottocentesche di gessi, dipinti e sculture evocano lo studio del maestro Bartolini in Borgo San Frediano. La cappellina di Giovanni da San Giovanni
Gli affreschi di Giovanni da San Giovanni risalgono al 1621 e rappresentano scene della vita della Vergine. Trasportata dal Convento della Crocetta all'Accademia nel 1788, la cappellina è il primo esempio di affresco "staccato".
Aula di Scultura
La didattica e le donne Aula Ghiberti
L'Accademia oggi. Un omaggio a Giovanni Fattori. Biblioteca
Nata nel 1801, conserva rare incisioni originali, manoscritti, numerose cinquecentine, disegni e documenti che interessano Firenze dal 1784.
Completa l'evento espositivo la mostra intitolata L'Accademia oggi. Un Omaggio a Fattori, a cura di Luigi Bernardi, che trova spazio nell'Aula Ghiberti: Omaggio a Giovanni Fattori – Gli allievi dell'Accademia di Belle Arti:
Ania Tomicka - Russia. Ricordi (2008), olio su tela cm 200x150;
Marco Scarpelli - Italia. La pattuglia (2008), olio su tela, cm 60x80;
Diana Milea - Italia. Asino (2008), inchiostro di china su carta intelata, cm 23x36;
Park Yeong-Yae – Corea del Sud. Radici (2008), acquaforte, cm 46x29,57;
Enrico Bertelli - Italia. Alberi (2007), tecnica mista, stampa su fondino, cm 35x50;
Ines Lenz - Svizzera. Paesaggio (2008), acquaforte e acquatinta, cm 49,5x39,5;
Olga Pavlenko - Russia. Paesaggio (2008), olio su tela cm 100x160;
Elisa Puddu - Italia. Esa Domus (2008), 6 tele, ciascuna cm 60x60;
Matteo Grassetti - Italia. Castrol Steak (Omaggio al naturalismo toscano)
(2008), smalto e olio castrol su tela, cm 200x200;
Matteo Ficozzi - Italia. Dog (2008), acrilico su tela, cm 180x115;
Caterina Alessandra Angileri - Italia. Senza titolo (2008), gesso, cm 31,5x38x34,5;
Viviana Bullita - Italia. Senza titolo (2008), foto digitale su pannello di legno, cm 134x134;
Lara Pellegrini - Italia. Senza titolo (2008), inchiostro su tela di lino, cm 80x90, e 3 foto in bianco/nero ciascuna cm 54x37;
Perla Petrucci - Italia. Nudo disteso (2008), acquaforte e acquatinta, cm 9,5x20;
Iraide Bitossi - Italia. Modelli (2008), olio su tela, cm 100x150;
Valentina Colella - Italia. I colori di Fattori (2008), video;
Sara Poggianti - Italia. Paesaggi (2008), installazione;
Sabina Caponi - Italia. Beautiful Mind (2008), video;
Luca Viviani - Italia. Mnemosine (2008), marmo, cm 45x18x40;
Federica Gonnelli - Italia. Memore (2008), installazione multimediale;
Ilaria Biotti - Italia. Fattori e la moglie (2008), installazione, tessuto di vinile, cm 200x150x20;
Anna Capolupo, Simone De Masi, Andrea di Bella, Alberto Gandolfi, Anna Gramaccia, Pietro Manzo, Simone Zaccagnini, Olga Pavlenko - Italia (coordinati dai professori Adriano Bimbi e Maurizio Canale)
Omaggio a Fattori (2008), installazione multimediale.
MOSTRA
19 settembre
23 novembre 2008
Firenze, Accademia di Belle Arti e Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 66
Orario mostra
Tutti i giorni ore 9 – 19

FRANCESCO PAGLIAZZI "ARMONIE DI FORME E COLORI"


Francesco Pagliazzi
(1910 - 1988)
Armonie di forme e colori

Limonaia di Palazzo Medici Ricciardi
Firenze
18 ottobre - 9 novembre 2008



Nella prestigiosa cornice della Limonaia di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, l'Associazione Culturale Palazzuolo per le Arti organizza, in collaborazione con la Provincia di Firenze - Assessorato Cultura e Turismo e con il Comune di Palazzuolo sul Senio - Assessorato Cultura ed Eventi un'importante esposizione delle opere di Francesco Pagliazzi, pittore vissuto tra il 1910 ed il 1988, attivo tra Firenze, Parigi, Venezia, New York.
La mostra, che sarà inaugurata il 18 ottobre 2008 e terminerà il 9 novembre 2008, riporta l'esperienza pittorica dell'artista, a partire dagli anni della guerra fino alla metà degli anni Cinquanta, racchiusa in una cinquantina di opere tra paesaggi, nature morte, ritratti; sono inoltre presenti le opere ispirate da Palazzuolo, residenza prediletta dell'artista.

Formatosi all'Istituto d'Arte di Porta Romana sotto la guida di Libero Andreotti e di Giuseppe Lunardi, negli anni Trenta Pagliazzi costituì insieme ai compagni ed amici Granchi, Toschi, Pignotti, una sorta di 'gruppo' che per il carattere eminentemente cromatico e luministico della pittura si differenziava dai modelli novecentisti, e venne riconosciuto da critici autorevoli come uno fra i più promettenti della Firenze del tempo.

L'interesse per la pittura impressionista e per le cadenze dell'Ecole de Paris si fanno sempre più riconoscibili nei dipinti di Pagliazzi, che presentati a mostre importanti come le Biennali di Venezia e le Quadriennali romane, vengono apprezzati da critici e collezionisti, che ne lodano l'abilissima fattura, l'espressività comunicativa e la capacità di utilizzare il colore in funzione della luce.

La guerra porta l'artista a Palazzuolo sull'Appenino tosco-romgnolo, dove si dedica essenzialmente al paesaggio e ai quadri d'interno pervasi di una sospesa malinconia; quadri dalle cadenze pacate, di reminiscenza macchiaiola, ed evocativi del clima dell'Ottocento toscano. A Palazzuolo grazie a Edoardo Gordigiani, Pagliazzi scopre il gusto di dipingere en plein-air.
Dal 1950, quando le sue riflessioni sull'attualità dei valori pittorici dell'impressionismo trovano conferma nella critica più autorevole, Pagliazzi ottiene un successo di critica e di pubblico internazionale che lo porterà a lavorare all'estero, a New York in Svizzera, ma soprattutto a Parigi dove espone con cadenza annuale fino al 1972, quando la scomparsa dell'amata figlia Adelina lo induce ad abbandonare la pittura per rifugiarsi a Palazzuolo.

Il catalogo della mostra, edito da Polistampa, Firenze, è curato da Silvestra Bietoletti con la prefazione di Simonella Condemi, vicedirettrice della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti.

Norma Waltmann
Via San Donato 40
40127 Bologna
tel e fax: +39-051-244615, mob.:+39-392-2527126

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