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mercoledì 15 febbraio 2017

Art Capital al Grand Palais di Parigi: due parmigiane in mostra



Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù espongono ad Art Capital fino al 19 febbraio al Grand Palais di Parigi

La madrina del magmatismo Giovanna Tomasi continua a vivere attraverso le sue opere grazie alla madre Welleda Tomasi Cantù

L'artista Giovanna Tomasi, madrina del Magmatismo

Parigi, 15 febbraio 2017 - Apre oggi a Parigi Art Capital, la prima e più importante mostra d’arte a livello internazionale che si tiene ogni anno nella capitale francese, un evento unificante a cui partecipano artisti provenienti da tutto il mondo e rappresentanti le diverse tendenze artistiche emergenti e che dal 2006 viene allestita nella dimora storica del Grand Palais

Tra le rappresentanti italiane che espongono alla mostra, le artiste parmigiane Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù. 

Giovanna Tomasi, madrina della corrente artistica denominata "Magmatismo" e prematuramente scomparsa qualche anno fa, continua a vivere attraverso le sue opere, che grazie alla madre vengono esposte in importanti kermesse artistiche in Italia e all'Estero.

Art Capital, che fino a domenica 19 febbraio sarà allestita in uno dei più bei palazzi storici di Parigi, è un evento dinamico e multiforme, come l’arte di Giovanna Tomasi, che ha saputo precorrere i tempi e le modalità di espressione artistica contemporanea.

Pittori, scultori, incisori, fotografi, architetti, artisti e talenti in genere, si incontrano ogni anno a Parigi dal 1884, anno di fondazione della Società degli Artisti Indipendenti, che da allora organizza il salone.

L'opera magmata di Giovanna Tomasi esposta ad Art Capital 2017

Giovanna Tomasi, commemorata pochi mesi fa nella Chiesa degli Artisti di Roma a quattro anni dalla prematura scomparsa, espone un’opera circolare, magmata con i colori oro e argento, rappresentante la nascita o meglio la continua rinascita e l’eternità dello spirito che ci accompagna nella vita terrena e ultraterrena.

L’artista parmigiana, a pieno titolo, può essere considerata la fautrice della nuova corrente artistica denominata Magmatismo”, che consiste nel “magmare” appunto gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli con l'oro, l'argento e il rame.

Quel “ferma l’attimo” o “carpe diem” che permette di cogliere e immortalare un istante, una sensazione, un vissuto, per renderlo eterno e fruibile nel tempo.

Tante le sue partecipazioni ad importanti eventi artistici parigini: oltre a varie edizioni di Art Capital e del Salon du Patrimoine Culturel che si tiene al Carousel du Louvre, anche esposizioni a Montecarlo, Firenze e Roma, diventata la sua residenza principale negli ultimi anni.

In realtà, Giovanna Tomasi è sempre stata cittadina del mondo, spesso in viaggio tra la Capitale, Parma - sua città natale - e la tanto amata Isola d’Elba, dove trascorreva le vacanze estive e creava le sue opere più significative, come la “Venere degli Abissi”.

L'artista Giovanna Tomasi con la sua opera "Venere degli Abissi"

Giovanna è figlia d’arte, cresciuta in un ambiente stimolante e ricco di ispirazioni artistiche.

La madre, Welleda Tomasi Cantù, sensibile pittrice di origine parmigiana, ma proiettata da sempre in una dimensione metafisica, propone nei suoi quadri, olio su tela, soprattutto natura e soggetti floreali, in particolare dipinge girasoli, a cui è particolarmente legata.

Il fiore diventa qui simbolo e persona, quasi a voler trasporre su tela emozioni fatte di luce, brezza, colori intensi e percezioni olfattive, cariche di pathos e ricordi.

Welleda Tomasi Cantù, pittrice e madre di Giovanna Tomasi

L'opera in esposizione al Grand Palais di Welleda Tomasi Cantù

Per la partecipazione ad Art Capital Welleda Tomasi Cantù ha preparato un quadro che rappresenta lei e la figlia Giovanna, salita in cielo, ma presente e viva come l’aria che respira. 

Un legame forte che continua a vivere attraverso le loro opere e rappresenta concretamente l’amore eterno tra madre e figlia.

Francesca Caggiati

giovedì 9 febbraio 2017

12/02: il Teatro San Teodoro di Cantù inaugura la mostra della designer Carlotta Modica Amore

Teatro comunale San Teodoro di Cantù e Associazione A.C.G. di Mariano Comense presentano:

CARLOTTA MODICA AMORE   
DESIGNING AFRICA

a cura di Elisa Fusi


Inaugurazione domenica 12 febbraio 2017, ore 19.00


In mostra fino al 10 marzo 2017

Il Teatro comunale San Teodoro di Cantù è lieto di presentare DESIGNING AFRICA, mostra personale della giovane designer e artista Carlotta Modica Amore (Mariano Comense, 1991), a cura di Elisa Fusi, ospitata dal 12 febbraio al 12 marzo 2017.

Tale esposizione nasce dalla collaborazione tra due realtà del territorio comasco: il teatro San Teodoro di Cantù, dal 2014 luogo di ricerca ed esposizione, e l'associazione A.c.g. – Azione Coinvolgimento Giovani di Mariano Comense (Co), attiva dal 2013 sul fronte della promozione dei giovani artisti con la fiera Arte in Villa e dal 2016 con l'assegnazione del Premio Arte in Villa all'artista più meritevole. 

Vinto per l'edizione 2016 da Carlotta Modica Amore, i due enti promuovono insieme la conoscenza più approfondita del lavoro dell'artista grazie a questa esposizione ospitata negli spazi del teatro canturino.

In mostra una selezione di sei installazioni di design pensate e realizzate dall'artista: tre lampade da terra che raffigurano figure totemiche africane, due arazzi di tessuto e vetro e Woodoo Mask, una singolare maschera tribale realizzata trasformando la tradizionale destinazione d'uso di uno sgabello in plastica in un supporto artistico, decorato con corde e piume.

Quello di Carlotta Modica Amore è un design che non si limita a creare solamente degli oggetti d'arte ma si identifica con un'attitudine, un modo singolare di approcciare la creazione e il progetto. L'artista costruisce infatti un'estetica, una narrazione che in questa mostra pone le basi nell'intreccio di differenti passioni: la storia e l'evoluzione del design, il tema del viaggio, la cultura africana, l'antropologia, il tema del riuso.

Designing Africa è, infatti, un approccio antropologico alla cultura artistica, decorativa e iconografica africana, che non si limita alla riproposizione di uno stilema ma rielabora e filtra le influenze ricercate e ricevute. 

Un lavoro che gioca sulla linea di confine tra arte e design senza mai pienamente corrispondere a una delle due discipline ma prendendo dalla prima uno spirito eversivo e critico e dalla seconda la possibile funzionalità dell'oggetto (vedi le lampade).

Così le opere esposte si caratterizzano per una lavorazione artigianale che diviene gioco e sfida con i materiali più disparati, dalla lana al cotone, dal vetro alla corda da arrampicata, offrendo invece alla vista una vocazione tattile che alterna parti ruvide ad altre più morbide, e una colorata e vibrante presenza totemica.

Al recupero dell'artigianalità si associa anche il recupero degli scarti e il riuso di materiali non convenzionali. Woodoo Mask, come si diceva sopra, nasce dal rovesciamento fisico (ma anche concettuale) di uno sgabello per bambini che, impreziosito nel trattamento e alleggerito nelle forme, si trasforma in una grande maschera i cui occhi e bocca nascono da una trama colorata che si avvolge intorno alle gambe della seduta.

 
Note biografiche

Carlotta Modica Amore è nata nel 1991 a Mariano Comense (CO), vive e lavora a Milano.
Ha vinto nel 2016 il premio Arteinvilla dedicato ai giovani artisti e organizzato dall'associazione A.c.g. – Azione Coinvolgimento Giovani presso la Villa Sormani di Mariano Comense). Come designer ha collaborato e collabora tuttora con diversi studi creativi di Milano. Questa è la sua prima mostra personale.

Associazione A.C.G. – Azione Coinvolgimento Giovani
Nasce nel 2012 a Mariano Comense (Co) dall'incontro di un gruppo di ragazzi con background, passioni e interessi differenti allo scopo di generare tra i giovani consapevolezza su tematiche altrettanto varie - attualità, cultura, politica - attraverso iniziative, manifestazioni, raccolte fondi a sfondo sociale e collaborazioni con altre realtà operanti sul territorio di riferimento. Da cinque anni organizza la fiera Arte in Villa presso la storica Villa Sormani di Mariano Comense, occasione di promozione della giovane arte che dal 2016 ha introdotto anche il premo per l'artista più meritevole.


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Carlotta Modica Amore DESIGNING AFRICA
a cura di Elisa Fusi
Inaugurazione: domenica 12 febbraio 2017, ore 19
In mostra fino al 10 marzo 2017
Teatro Comunale San Teodoro, via Corbetta 7, Cantù (CO)
Ingresso libero
La mostra è visitabile negli orari di apertura del teatro, in presenza di spettacoli teatrali e durante gli aperitivi della domenica.
www.teatrosanteodoro.it |  mostre@teatrosanteodoro.it | Tel. 347 8086566

sabato 4 febbraio 2017

Mostra "PROVOCAZIONI E CORRISPONDENZE. Franco Mello tra arti e design" presso la Fondazione Plart

PROVOCAZIONI E CORRISPONDENZE
Franco Mello tra arti e design

a cura di Giovanna Cassese

Fondazione Plart - Napoli

9 marzo – 3 giugno 2017



La Fondazione Plart di Napoli è lieta di annunciare PROVOCAZIONI E CORRISPONDENZE 

Franco Mello tra arti e design a cura di Giovanna Casseserealizzata nel contesto di PROGETTO XXI (ed. 2017)in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee

Questa grande e attesa esposizione è dedicata alle punte d'eccellenza della produzione di Franco Mello, autore d'icone del design contemporaneo – come l'appendiabiti Cactus, progettato nel 1972 insieme aGuido Drocco per l'azienda Gufram – ma, soprattutto, simbolo vivente di designer che ha creduto da subito nel dialogo tra le arti, così come la Fondazione Plartche lo ospita.

L'esposizione inaugurerà il 9 marzo 2017 e abiterà i magnifici spazi della Fondazione Plart nella città di Napoli fino al 3 giugno 2017, con la straordinaria partecipazione del designer durante il vernissage ma anche in occasione del workshop sulla conservazione e il restauro del design, previsto per il 4 aprile 2017

Quella di Mello è una produzione varia e articolata, che spazia dal design alla fotografia, dalla graficaall'editoria, e che lo vede ricoprire i ruoli e le funzioni di di artista, docente, creatore di gioielli e ideatore d'installazioni multimateriche.

La sua attività ha avuto inizio negli anni Settanta, sullo scenario di una Torino all'avanguardia – quella di Germano Celant e dell'Arte Povera – e in dialogo con critici e artisti avanguardisti del nostro paese, di cui ha fatto grande tesoro. D'allora, è al centro di rilevanti rapporti con l'industria italiana, mostrando una mente fertile e una profonda cultura del contemporaneo, capace di tradurre straordinariamente con ironia e leggerezza le grandi possibilità dei materiali plastici

In mostra, armoniosamente allestiti su un supporto espositivo progettato da Felix Policastro, saranno esposti i famosi oggetti-scultura in poliuretano espanso prodotti per Gufram e Dog Design: tra questi, la Seduta Incastro, il Tavolo Erba, il Cactus, presentato in tutte le sue riedizioni prodotte dall'azienda piemontese, fino allo Psychedelic Cactusdel 2016 ad opera dello stilista Paul Smith, le sedute SuburbiaMun e Mun Bis.

Un'altra sezione sarà dedicata all'attività di Franco Mellocome grafico, con l'esposizione di libri d'artistacataloghi e riviste d'arte come i tre numeri della rivista Materiali per l'Arte e i libri curati con Giorgio Maffei e pubblicati dalla Galleria Persano di Torino: Sei Illustrazioni per gli scritti sull'arte antica di Johann J.Winckelmann di Giulio PaoliniL'arte è una scienza esatta di Claudio Parmiggiani e Pantomima di Marco Gastini, tre libri del 1977, di grande formato e distraordinaria qualità di stampa.

In mostra saranno esposti i gioielli di Michelangelo PistolettoEmilio Isgrò, Mimmo Paladino, Marco Gastini, Matteo Bonafede, Aldo Spinelli: una selezione tratta della collezione Sfioro ideata nel 2013 dallo stesso Franco Mello con Mauro Bonafede e Susanna Besio Tosco, in cui ogni artista coinvolto è stato invitato a progettare un gioiello poi realizzato in tiratura limitata con tecniche orafe artigianali quasi dimenticate.

Due video inediti e un'ampia selezione di foto realizzate dall'artista in piccolo e grande formato sono parte del percorso espositivo e scandiranno le voci di una produzione che spazia a tutto campo dall'arte, al design della comunicazione, al product design… perché, come scrive Flaviano CelaschiFranco Mello è un prodotto bellico… che ha avuto la fortuna di vivere i migliori anni degli ultimi secoli… Lo ha fatto senza mai decidere che mestiere fare, senza mai vivere di lavoro, portandosi continuamente da un progetto all'altro in un'ansia di irrequietudine intrisa di pensiero riflessivo, senza mai chiedersi se fosse arte, design, editoria, grafica, televisione, allestimento, architettura, o altro.

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un corposo volume sull'attività di Franco Mello edito da Gangemi Editori. 

Il catalogo conterrà nella prima parte interventi di Giovanna Cassese che attraverserà in un saggio tutta la poliedrica attività di Franco Mello, Cecilia Cecchini e Alba Cappellieri che inquadreranno aspetti specifici della mostra come quello delle plastiche e dei gioielli, e quello di Claudio Germak che inquadrerà la produzione di Mello nell'ambito del design e dell'industria in Piemonte. 

Il catalogo, nella seconda parte, presenterà, grazie al lavoro di raccolta dello stesso Mello, documenti preziosi su tutta la sua complessa  produzione, dalle origini ad oggi, con l'inserimento di alcuni testi critici significativi raccolti nel tempo:  da Francesco Poli a Edoardo Sanguineti, da Paolo  Fossati a Mirella Bandini e  Francesco De Bartolomeis. Così si fa il punto su Mello fotografo, designer, grafico, editore, ideatore di giochi per bambini, creatore di allestimenti e packaging.

Il 4 aprile 2017, nell'ambito della mostra si terrà un workshop sulla conservazione e il restauro del design, a cura di Giovanna Cassese e del Dipartimento di Restauro del Plart

L'evento riprende il tema del convegno Il futuro del contemporaneo Conservazione e Restauro del Designprimo convegno internazionale sul tema tenutosi alla Fondazione Plart nel 2015, nell'ambito del Festival Internazionale di Design. 

Il workshop introdurrà i partecipanti alle problematiche di conservazione del design focalizzando l'attenzione sull'attività di Franco Mello, per comprendere l'intenzionalità delle sue opere, affrontando, nello specifico, i temi dei materiali e della tecnica, della permanenza e della sostenibilità.



INFORMAZIONI UTILI

TITOLO DELLA MOSTRA: 
Provocazioni e corrispondenze. Franco Mello tra arti e design

OPERE DI Franco Mello

PROMOSSO DA: 
Fondazione Plart in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee

A CURA DIGiovanna Cassese

SEDE ESPOSITIVA: Fondazione Plart, via Giuseppe Martucci 48, Napoli, Italia

TEL E INFO: 081-19565703info@plart.it

COSTI INGRESSO: Biglietto d'ingresso alla collezione storica e alla sezione multimediale per visitatori singoli: € 8,00
Per riduzioni e ulteriori informazioni consultare il sito www.fondazioneplart.it

INAUGURAZIONE: 9 marzo

DATE DI APERTURA: 9 marzo – 3 giugno 2017

ORARI DI APERTURA: da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 / ore 15.00 - 18.00
Sabato ore 10.00 - 13.00

DATA DEL WORKSHOP: 4 aprile 2017

PATROCINIO: Regione Campania, Comune di Napoli 

SPONSOR: Aet - Costantinopoli 104

CATALOGO: Gangemi Editore



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Galleria 8,75, Reggio Emilia | Carmen Panciroli | 11 febbraio - 8 marzo 2017

La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia presenta, dall'11 febbraio all'8 marzo 2017, la mostra personale dell'artista Carmen Panciroli dedicata al genere del ritratto, inteso come strumento privilegiato per sondare la profondità psicologica del soggetto. 

L'esposizione sarà inaugurata sabato 11 febbraio alle ore 17.00.



La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) presenta, dall'11 febbraio all'8 marzo 2017, la mostra personale dell'artista Carmen Pancirolidedicata al genere del ritratto, inteso come strumentoprivilegiato per sondare la profondità psicologica del soggetto.

Curata da Agnese Spinelli e Chiara Serri, l'esposizione sarà inaugurata sabato 11 febbraio alle ore 17.00. In mostra, una ventina di opere ad olio su tela di lino di piccolo formatorealizzate nel 2016, tratte dalla serie "Uno, nessuno, centomila".

Il titolo della personale – "Dialoghi inconsueti" – fa riferimento al continuo rimando tra presente e passato, tra volti familiari ed icone della storia dell'arte. 

«Non una citazione vera e propria, scrive Chiara Serri, piuttosto un'ispirazione, la volontà di sottrarre l'arte alla velocità di consumo imposta dalla società contemporanea, attraverso una pittura dai tempi lunghi, stratificati».

La formazione dell'artista avviene, infatti, attraverso la meticolosa copia dei maestri del passato. Ogni opera nasce da un disegno preparatorio, riportato direttamente sul fondoazzurro fiordaliso

Il colore ad olio viene quindi applicato per velature successive, a partire dagli occhi, nei quali si intravede l'anima della persona, in paziente attesa davanti allo sguardo del pittore.

Carmen Panciroli non cerca la bella posa, ma l'espressione, lasciandosi andare anche ad alcuni vezzi che le consentono sperimentazioni tecniche, come la riproduzione delle trasparenze del velo di una sposa (Anna) o di tessuti e pellicce (Marisa, Agnese, Gino), sino all'autoritratto (Carmen) in cui lo sguardo dell'artista, così come nell'"Autoritratto giovanile" di Rembrandt degli Uffizi, è posto in ombra, risultando comunque visibile e magnetico.

L'esposizione, realizzata con il sostegno di NeroModena, sarà visitabile fino all'8 marzo 2017, di martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento. 

Ingresso libero. 

Per informazioni: 
ginodifrenna875arte@yahoo.it 
www.csart.it/875 
www.facebook.com/galleria875.


 SEDE
GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA
Corso Garibaldi, 4 - Reggio Emilia
TITOLO
DIALOGHI INCONSUETI
ARTISTA
Carmen Panciroli
CURATORI
Agnese Spinelli, Chiara Serri
INAUGURAZIONE 
Sabato 11 febbraio, ore 17.00
DURATA
11 febbraio – 8 marzo 2017
ORARIO
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento.
CATALOGO
In galleria


Carmen Panciroli nasce a Scandiano (RE) nel 1952. Diplomata all'Istituto Magistrale, affronta la pittura da autodidatta, esercitandosi nella copia dei grandi maestri dell'antichità. 

Si dedica successivamente all'arte del ritratto, nella quale si distingue per la calibrata distribuzione dei volumi, la scelta cromatica, la perfezione accademica del disegno e lo studio accurato dell'anatomia. 

Prende parte a numerose esposizioni personali e collettive, ultime delle quali "Sotto la pelle" (Sala mostre del Comune, Rubiera, 2006), "Carmen Panciroli" (Palazzo Vecchio al Mauriziano, Reggio Emilia, 2006), "Ali di farfalla" (Galleria d'Arte Metamorfosi, Reggio Emilia, 2009), "Attimi di colore" (Dogana Veneta, Lazise, 2011), "Magnifica Ossessione" (Spazio Vetrina Piazza Prampolini, Reggio Emilia, 2012), "AEmilia Art Quake"(Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia, 2012), "...Veneri e Adoni" (Torre dell'Orologio, Castellarano, 2012), "Nella casa dell'Ariosto" (Il Mauriziano, Reggio Emilia, 2013), "Carmen Panciroli" (Spazio ART È, Reggio Emilia, 2013), "Immagina Ariosto" (Il Mauriziano, Reggio Emilia, 2014),"Donne e Motori. Storie di gioie tra grandi dolori" (Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia, 2015). 

Oltre alla pittura, si è dedicata anche alla realizzazione di mosaici, tromp l'oeil e nuove linee di prodotti (Live, Gli Intarsi Preziosi) per un'importante ditta del comprensorio sassolese della ceramica. Vive e lavora a Bagno di Reggio Emilia.

8,75 Artecontemporanea, Ass. Culturale, Corso Garibaldi 4, Reggio Emilia
Tel. 0522 556806 | Cell. 340 3545183 | www.csart.it/875 | ginodifrenna875arte@yahoo.it


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