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martedì 3 dicembre 2013

"Alfredino" di Alfredo Aceto: inaugurazione giovedì 12 dicembre ore 18.30 Luce Gallery Torino.




LUCE GALLERY

"Alfredino"

Alfredo Aceto
 
 
Opening: giovedì 12 dicembre ore 18.30
 
In mostra dal 12 dicembre 2013 al 25 gennaio 2014
 
 
Sviluppando la propria opera in un percorso creativo che si articola attraverso le molteplici e mai realmente risolte tappe della crescita, Alfredo Aceto, nonostante la giovane età, matura la propria indagine interrogandosi su se stesso e più in generale sull'ego che prevale, seppur a livello latente, in ciascuna persona. Prende dunque forma un lavoro che trova le proprie basi concettuali nella dimensione inconscia dell'esistenza, resa nelle opere dell'artista talvolta in chiave narrativa, con riferimento a storie di vita vissuta, talvolta seguendo un'ispirazione immaginaria e quasi onirica. Per l'artista la nozione di "identità" è un metodo per fornire un ritratto definito di qualche cosa che in realtà trova difficoltà a delinearsi in una forma precisa. Effettivamente essa può apparire come un modo per essere fintamente esaustivi in un'analisi che rimarrà pur sempre parziale e mal costituita. Quando il rapporto all'identità si introduce in un'opera d'arte, questa diventa un'ambigua superficie incastrata in un loop di rappresentazione di un ego che non si rivelerà nella sua totalità. Spesso la questione dell'identità rimane dietro l'angolo e si intrufola nell'espressione artistica in modalità varie e diversifcate. L'autoritratto entra nel lavoro di Alfredo Aceto in forme che si rivelano in maniera totalmente inaspettata, manifestandosi con una modalità che evidenzia ancor più i limiti dell'identità stessa. L'osservatore si trova di fronte ad una rappresentazione congelata ed immobile ma presto si concede una porta d'entrata in un universo che prescinde dall'artista raffgurato. Quasi come un pretesto, l'autoritratto è strumento per un'analisi in bilico tra autobiografa e astrattismo. Se si osserva una produzione artistica come una frammentata costellazione di oggetti, ci si può accorgere che alcuni di loro possono essere facilmente associati all'autoritratto mentre altri corrispondono a piccoli testimoni di un mondo intimo. 
"Molte mie rappresentazioni portano dentro di sé un ego che si relaziona con i rimasugli di figure mitologiche di ogni epoca che si scompongono lasciando solo il loro profumo nel lavoro. Si tratta di idoli provenienti dall'antichità o dal presente che vengono generati dalla mente nel periodo che precede la conoscenza della loro identità. Ed è proprio grazie a questa conoscenza o approfondimento che la misticità di queste entità si sgretola lasciando nella mia iride uno spettacolo senza paragoni. Credo che il mio lavoro sia il risultato di una narrazione costante che poggia su forme diverse tra loro e in certi casi vede introdursi creature ingombranti in tutti i sensi."
In mostra, la balena in scala naturale, costituisce l'effigie di una scultura anch'essa riferita all'ego, presentandosi in posa ieratica con uno dei due occhi che appartengono all'artista. Quasi priva di espressione, porta a toccare una sorta di spiritualità. Nella mitologia indiana la balena detiene la memoria di tutta la storia umana e ha conosciuto tutti gli esseri viventi che sono transitati sul nostro pianeta, corrispondendo così ad una lotta contro il tempo nello scopo di percepire la vera essenza dell'identità che forse Alfredo Aceto ritrova nelle proprie opere, a volte assunte a testamento artistico come in "Alfredo era un bambino, Sophie una donna affascinante, Paola fece una magia".
 
Alfredo Aceto è nato nel 1991,vive e lavora a Torino e Losanna.
Tra le mostre si ricordano "iii-ooo" (con Peter Hutchinson) Blancpain Art Contemporain - Ginevra; "Lullabies for obsessions" Galleria Changing Role - Roma; "Format à l'italienne" Espace le Carré - Lille; "Special Project", Maison Folie Moulins - Lille; "One Thousand Four Hundred and Sixty Peep-Hole" Peep-Hole - Milano; ARI MORTIS" Museo del 900 - Milano; "There is a différence between a shaky or out-of-focus photograph and a snapshot of clouds and fog banks" ECAL - Losanna; "Fforfake" Belvedere di San Leucio - Caserta; "This is Tomorrow" Galleria Anna Rumma - Napoli; "Nero su Nero" Galleria Franz Paludetto - Torino; "OPS!" Ambassade de France en Italie – Torino.
 
 
LUCE GALLERY
Corso San Maurizio 25
10124 Torino - Italy
orario: dal mercoledì al sabato 15.30 - 19.30
 
 
Alfredo Aceto, Untitled, 2013
Glazed Ceramic
(cm16X36X2)
 

Immagine





Mostra IL CIBO IMMAGINARIO. 1950- 1970 PUBBLICITÀ E IMMAGINI DELL’ITALIA A TAVOLA (3 dicembre - 6 gennaio, Palazzo delle Esposizioni)





 DAL 3 DICEMBRE AL 6 GENNAIO
UNA MOSTRA AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI ROMA
RACCONTA LA MODERNITÀ ITALIANA ATTRAVERSO LE PUBBLICITÀ DEL CIBO.

Il Cibo Immaginario. 1950- 1970 Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola,  mostra ideata e curata da Marco Panella, prodotta da Artix in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana, racconta venti anni di vita e costume italiani attraverso iconografia, stili e linguaggi della pubblicità del cibo e dei riti del mangiare.
Oltre 300 immagini, rendono fruibile per la prima volta al grande pubblico un percorso ragionato che recupera un giacimento culturale che ha segnato la modernità italiana; immagini da osservare una ad una, cogliendone l'evoluzione dei paradigmi di comunicazione e, soprattutto, la portata evocativa ed emozionale; una storia visiva suggestiva, nella quale rintracciare i segni del cambiamento di un'Italia che corre veloce dalla Ricostruzione fino all'Austerity e che, nel cibo e nei modi del mangiare, trova un media fortissimo  e misura il suo affrancamento sociale.

"Il punto di osservazione scelto per il racconto de Il Cibo Immaginario", dichiara Marco Panella "è quello della memoria e del linguaggio estetico delle pubblicità del cibo che hanno sorriso agli italiani dalle pagine dei  rotocalchi, testate con milioni di copie vendute a settimana e che offrivano ai lettori una straordinaria sintesi tra informazione e lettura popolare d'evasione. Da quelle pagine, le pubblicità del cibo precorrevano i tempi, ne esaltavano le tendenze, alimentavano un sistema di ambizione e di rincorsa sociale e, viste oggi, a distanza di decenni, ci restituiscono intatta l'immagine di una Nazione che aveva fiducia in se stessa e che, pur con tutti i suoi tratti d'ingenuità, era in cammino verso la modernità".

Il linguaggio espositivo de Il Cibo Immaginario è quello dei materiali cartacei sopravvissuti e recuperati dalla dispersione, cercati e trovati nelle case e nelle cantine, nei mercatini del piccolo modernariato e sui siti di aste telematiche, materiale povero e al tempo stesso ricco di vita vissuta: riviste, dalle quali sono state tratte le inserzioni pubblicitarie, e poi depliant, cataloghi premio, agende per la casa, calendari, locandine, cartoline illustrate, fotografie,
figurine, fumetti e, a completamento della memoria cartacea, una selezione di piccole latte pubblicitarie, oggetti ed utensili promozionali di quando la parola gadget non era ancora  entrata nell'uso quotidiano.

L'impianto culturale della mostra ha raccolto le immagini in dodici grandi temi: dall'Italia che cambia il suo paesaggio domestico con nuove forme, oggetti e colori all'Italia dei baby boomer, dall'Italia del tempo libero all'Italia degli intenditori, dall'Italia che sogna con i concorsi a premio all'Italia che scopre il risparmio e le offerte speciali, dall'Italia che seduce all'Italia in famiglia.
In ultimo, a fine percorso, 28 fotografie restituiscono l'immagine dal vivo di com'era l'Italia alla quale quelle pubblicità parlavano e che, anche attraverso quelle pubblicità, sognava il suo futuro.

"Dal punto di vista  pubblicitario, venti anni significano una produzione iconografica sterminata e l'evoluzione di stili completamente diversi. La scelta finale delle immagini è stata faticosa e spesso cambiata sino all'ultimo minuto utile, facendo prevalere a volte la logica ed altre la passione" continua Marco Panella "e il tempo passato a cercarle ed a sceglierle è stato un tempo scandito dall'incontro con la creatività degli illustratori, dei grafici, dei pubblicitari che hanno saputo inventare linguaggi e suscitare emozioni.  Grandi firme alcuni, meno noti altri e sconosciuti altri ancora, tutti, però, veri artisti dell'immaginario ai quali va indistintamente il tributo di questo lavoro, che ha la pretesa di raccontare un po' d'Italia e l'ambizione di far sorridere".


Un lavoro che è stato accolto, recepito e sostenuto da due protagonisti dell'immaginario del cibo, Coca-Cola Italia e il Gruppo Cremonini.

"Coca-Cola è un'azienda internazionale fortemente radicata sul territorio italiano, e per questo siamo orgogliosi di partecipare al progetto di Cibo Immaginario" dichiara Vittorio Cino, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Coca-Cola Italia  "Attraverso le pubblicità, questa mostra celebra due decenni di storia e di valori del nostro bellissimo Paese. Anni di grande fermento, di cambiamenti sociali e di fiducia nel futuro, che Coca-Cola ha accompagnato con i valori positivi che da sempre contraddistinguono la marca. Siamo una delle più grandi aziende al mondo, e siamo consapevoli del ruolo che possiamo e dobbiamo ricoprire nelle comunità nelle quali operiamo. Per questo, oggi come allora, con le nostre pubblicità e tutte le nostre azioni, desideriamo condividere la nostra visione del mondo, promuovendo un cambiamento positivo nelle persone."

"Il marchio Montana è stato un protagonista assoluto nella storia della comunicazione d'impresa in Italia" dichiara Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato In.al.ca (Gruppo Cremonini) "dalle iniziali campagne alla fine degli anni '50, al primo spot tv curato da Paul Campani, fino alla nascita del "Gringo", nel 1966, un personaggio entrato profondamente nell'immaginario collettivo, al punto da tornare protagonista anche nelle campagne pubblicitarie più recenti. Per questo riteniamo che la mostra sul "Cibo immaginario", oltre ad avere un forte significato storico, offre alle aziende  nuovi spunti e incoraggiamenti creativi per portare oggi le eccellenze alimentari italiane  nel mondo in un mercato che è diventato globale".


Info:
artix@artixcom.it

lunedì 2 dicembre 2013

Comunicato mostra: "Prospettive urbane" il 6 dicembre a Lecce


Le Ali Di Pandora


presenta


venerdì 6 novembre 2013 ore 20,00


Prospettive urbane. ( Tra questa realtà e un'altra)


di Elisa Albano


Le Ali di Pandora

via Pistoia, 1- Lecce


ingresso libero h. 10/12-17/20

Le Ali di Pandora venerdì 6 dicembre alle ore 20.00, presso "Le Ali di Pandora" - Lecce, presentano la mostra di Elisa Albano "Prospettive urbane. (Tra questa realtà e un'altra)".

Le "Prospettive Urbane", primo genere amato e trattato dall'artista Elisa Albano, propongono città sconosciute, irreali, immaginate e senza tempo. Alcune desolate, altre "animate" da presenze stratificate nella memoria collettiva. Le citazioni ad un mondo dell'arte intrinseco nell'anima dell'artista e intimamente vissuto, accompagnano il visitatore di queste città attraverso architetture improbabili, eppure reali. E' il "genius loci" della "città". Un mondo ideale e colorato dove sarebbe davvero bello poter vivere. Silvana Calò (Archittetto - Critico d'arte - Roma)


AssociazioneSocio Artistico Culturale "Le Ali di Pandora"
Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce
tel.339.5607242 – 347.0851926


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Cnr: Etruschi in mostra al Louvre-Lens

L'antica Caere torna a vivere nei capolavori esposti nella succursale del museo francese, grazie a un grande progetto internazionale partecipato dall'Isma-Cnr, impegnato nella zona sin dagli anni '80 del secolo scorso. L'esposizione giungerà a Roma in aprile

 

L'Istituto di studi sul Mediterraneo antico del Consiglio nazionale delle ricerche (Isma-Cnr)  ha collaborato all'organizzazione della mostra archeologica 'Les Etrusques et la Méditerranée: la cité de Cerveteri' che dagli inizi di dicembre 2013 al 10 marzo 2014 sarà allestita presso la sede del Museo del Louvre a Lens (Francia). La prima esposizione a tema archeologico e in partneriato della nuova succursale, inaugurata nel 2012, vede la partecipazione di Louvre, Palazzo delle Esposizioni di Roma e ministero per i Beni e le attività culturali e permetterà al pubblico francese di conoscere e apprezzare una della città etrusche più potenti del Mediterraneo: Cerveteri, l'antica Caere.

Tra le 400 opere selezionate, ceramiche, oggetti in metallo, vetro, sculture in pietra e terracotta, elementi architettonici in pietra, oreficerie, terrecotte dipinte, monete e utensili da lavoro, che provengono dai musei di tutto il mondo. Fra le altre, il sarcofago fittile 'degli sposi', le lastre dipinte di Parigi, Villa Giulia e Cerveteri, le terrecotte votive del Vaticano e quelle decorative di Berlino e Copenhagen.

"L'Isma-Cnr conduce scavi regolari nell'area urbana di Cerveteri sin dai primi anni '80 del secolo scorso", spiega Paola Santoro, direttore dell'Istituto. "La parte centrale del percorso espositivo è dedicata proprio all'età dell'oro dell'antica città etrusca, l'epoca arcaica, dove spiccano le scoperte effettuate dal Cnr, che ha indagato tutti i siti santuariali illustrati in mostra e contribuito, con le sue ricerche, alla ricostruzione dei vari aspetti della vita urbana: artigianato, urbanistica, culti, viabilità. All'Isma si deve anche la ricostruzione del quadro topografico generale del territorio ceretano".

Il progetto espositivo, che per la prima volta consente di tracciare un profilo generale della grande città etrusca, è scaturito dalla condivisione di interessi e risorse con varie istituzioni. "Il Louvre vanta una delle più ricche collezioni di antichità etrusche provenienti da Cerveteri, in origine appartenute al Marchese Campana; la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale si occupa delle complesse attività di tutela e valorizzazione del territorio", prosegue la ricercatrice. "Attraverso il 'racconto' della mostra, che si terrà in un padiglione in acciaio e vetro adibito progettato a questo scopo dall'agenzia di architettura giapponese Sanaa, il visitatore potrà ricostruire un intero capitolo della storia del Mediterraneo, dall'angolo di osservazione di una delle sue metropoli".

Dopo la tappa francese, la mostra approderà in aprile a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, dove è in calendario fino al 20 luglio 2014.

Firenze / Da domani arte, concerti e aperitivi per il Natale di Villa Bardini - Comunicato + foto

Arte, concerti e aperitivi per il Natale di Villa Bardini

Debutta domani un programma speciale di visite guidate alla mostra sui tesori del museo Jacquemart-André abbinate a esibizioni di giovanissimi virtuosi del Conservatorio Cherubini

 

            FirenzeMentre la mostra Il Rinascimento da Firenze a Parigi viaggia spedita verso le 20 mila presenze, Villa Bardini lancia da domani, 3 dicembre, un programma di visite guidate abbinate a concerti destinato ad arricchire le ultime settimane dell'esposizione, che si concluderà, come noto, con la fine dell'anno. I capolavori di Donatello, Botticelli, Mantegna e Paolo Uccello, ovvero i tesori del celebre museo parigino Jacquemart-André, sposano così la grande musica che, dopo il bel successo della passata edizione, ritrova in inverno la spettacolare cornice che fu dell'antiquario Stefano Bardini.

            Si tratta del ciclo Aperitivi in musica, attraente calendario di appuntamenti che si prolungherà fino alla fine di marzo, sempre di martedì, sempre alle ore 17. Tre, nelle settimane che precedono Natale, le esibizioni affidate a giovanissimi virtuosi allievi del Conservatorio Cherubini.

Debutta dunque domani con un recital mozartiano e rossiniano il mezzosoprano russo Lilly Joerstad, brillante studentessa della Classe di Canto del professor Gianni Fabbrini, che l'accompagnerà al pianoforte. Martedì 10 di scena il sedicenne pianista fiorentino Beniamino Iozzelli, allievo della professoressa Giovanna Prestia e già vincitore di prestigiosi concorsi. Eseguirà opere di Chopin, Liszt e Alkan. Terzo appuntamento martedì 17 con il Concerto di Natale della classe di Musica d'Insieme per Fiati della professoressa Grazia Rossi. Il programma riprenderà dopo le Feste a partire dal 14 gennaio, abbinato alla mostra Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento.

Il tutto organizzato dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, che propone per le ore 16 una visita guidata alla mostra al prezzo speciale di € 4 (gratuito per i bambini fino a 7 anni) e, appunto un'ora dopo, l'accesso al concerto (più aperitivo) al costo di € 6. E' comunque necessario prenotare (055.20066206 - mg.geri@bardinipeyron.it). Comodissimo e gratuito il vicino parcheggio nel piazzale del Forte Belvedere.

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