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martedì 7 dicembre 2010

GUEST: DOUGLAS HENDERSON - ELISA MONALDI | Museo San Francesco | SAN MARINO


GUEST

DOUGLAS HENDERSON - ELISA MONALDI

17 DICEMBRE – 24 GENNAIO 2011
vernissage venerdì 17 dicembre, ore 18.00

La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino è lieta di annunciare con la doppia personale dedicata a Douglas Henderson e Elisa Monaldi, la terza mostra della rassegna GUEST.

Il progetto, organizzato dalla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea e curato da Massimiliano Messieri, offre l'opportunità agli artisti sammarinesi di relazionarsi e dialogare con altrettanti artisti di diversa nazionalità attivi già da anni a livello internazionale. Due le sue significative funzioni, quella di indagine sul fare arte a San Marino e di raccordo con i circuiti internazionali. Il progetto è supportato dal critico militante Valerio Dehò, affiancato in ogni bi-personale da un giovane critico sammarinese, in questa occasione Francesca Buonfrate. La terza mostra del ciclo Guest mette a confronto l'artista-compositore di Baltimora Douglas Henderson con la sammarinese Elisa Monaldi, due artisti che usano come mezzo espressivo della loro poetica l'installazione. Douglas Henderson presenta alcune installazioni sonore di grandi dimensioni, nelle quali si intuisce il concetto di cronotopo. La manipolazione del tempo e dello spazio prodotta dalle opere di Henderson producono eventi psico-uditivi differenti per ogni fruitore, richiamando alla mente non un luogo preciso, ma una dimensione immaginaria del mondo arcaico. Parafrasando Resnik è un viaggio il cui fine è quello di trovare un luogo, di immaginare uno spazio che possa prestare il corpo o essere il corpo che permette ai pensieri smarriti di ritrovarsi. Elisa Monaldi presenta alcune installazioni in ceramica e legno. Con queste opere l'artista sammarinese punta l'attenzione verso gli oggetti quotidiani a noi familiari. Ci mostra come la materia trasformata in oggetto possa aiutarci a capire il cambiamento in atto nelle società contemporanee. Sottolineando il biologo Waddington, i caratteri evolutivi che sono relativamente insensibili ai cambiamenti ambientali si possono chiamare stabili, mentre quelli relativamente sensibili si possono chiamare labili.

GUEST
Douglas Henderson – Elisa Monaldi
17 dicembre - 24 gennaio 2011
Museo San Francesco (via Basilicius, San Marino)
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino

A cura di Massimiliano Messieri
Testi critici di Valerio Dehò e Francesca Buonfrate

Orari d'apertura: tutti i giorni 9.00 – 17.00

Per informazioni:
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Scala Bonetti, 2 – 47890 San Marino
tel. 0549.885414 –
info.museidistato@pa.sm







sabato 4 dicembre 2010

Michael Dean alla Nomas Foundation di Roma - 9dicembre / 25 febbraio


Michael Dean - La nostra permanenza quotidiana

A cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni

9 Dicembre 2010 – 25 Febbraio 2011

Inaugurazione giovedì 9 Dicembre 2010 – ore 19,00

Nomas Foundation, Viale Somalia, 33 – Roma

Nomas Foundation presenta La nostra permanenza quotidiana, la prima mostra personale di Michael Dean (Newcastle Upon Tyne, UK, 1977) a Roma.

La nostra permanenza quotidiana è un dialogo fra voci che si confrontano sui concetti di permanenza e temporaneità, storia e immanenza, corrispondenze fisiche e intermittenze emozionali.

In risposta alle stratificazioni che restituiscono visivamente il passare della storia nella città di Roma, l’artista incentra la sua riflessione sull’elemento della colonna nella sua materialità e immaterialità. La colonna rappresenta una storia materiale di immanenza e durata: pietra trasformata in una struttura portante che con il tempo ritorna pietra. La forma è sottoposta ad una ulteriore trasformazione in corrispondenza della nostra presenza fisica, in relazione al collo, alla gola e conseguentemente alla nozione di voce.

Le voci di un dialogo che si ripete apparentemente all’infinito, compongono un libro che sarà disperso per la città di Roma per la durata della mostra. Le pagine, strappate man mano dal volume, saranno distribuite per circolare nel mondo: da qualche parte, in nessun luogo, infinitamente le pagine viaggeranno nel tempo e nello spazio, assumeranno un nuovo significato e valore all’interno di una permanenza quotidiana, diventando una nuova e sottile declinazione del monumentale.

Il dialogo si traduce negli oggetti e nelle forme esposte negli spazi di Nomas Foundation: variazioni della forma cilindrica dell’analogo collo/gola, posizionati su dei piedistalli che corrispondono all’altezza dell’opera in relazione al corpo dell’artista. Due lastre di cemento che hanno funzione di sedute sono posizionate sul pavimento come fossero una morena artigianale. Sul muro, due schermi verticali presentano un’ulteriore mutazione del dialogo. La struttura architettonica prende la forma immateriale di un movimento ondulatorio composto di luce colorata. Quasi un’ecografia, è la palpabile fluttuazione della voce recitante. La presenza tangibile del lavoro pervade lo spazio e rimanda al testo. La nostra permanenza quotidiana è la traduzione di una traccia fisica, che innescando una reciprocità tra parole, oggetti e tempo, apre a una nuova visione della storia, quella di una permanenza. La nostra permanenza quotidiana.

The Look of Touch, seconda tappa del progetto sviluppato da Michael Dean per Roma, sarà visibile dal 10 dicembre 2010, presso Galleria Lorcan O’Neill Roma.

Note biografiche


Michael Dean (Newcastle, 1977) vive e lavora a Londra. Tra le mostre già all’attivo: Face, Supportico Lopez, Berlino; Symmetry of Intimacy, Laing Art Gallery, Newcastle Upon Tyne; The Floor is the Object, INDEPENDENT, New York; tolerance, Scaramouche, New York; Her body in the same place as my body, Alessandro De March, Milano, Blindsides, Laura Bartlett Gallery, Londra, Fade Into You, a cura di Nicky Verber, Herald Street Gallery, Londra.

Fondata nel 2008 da Stefano e Raffaella Sciarretta, la fondazione ha l’obiettivo di sostenere e promuovere la ricerca artistica contemporanea. Il programma, curato da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, riflette sullo stato attuale del linguaggio dell’arte e delle sue strutture attraverso l’analisi di pratiche artistiche critiche ed emergenti a livello internazionale.

Nomas Foundation

Viale Somalia, 33

00199 Roma

Info: press@nomasfoundation.com

Tel: +39 06 86398381

Mob: + 39 338 2362095

mostra arte la strada mia di paolo bucello

Mostra personale di pittura "La strada mia" di Paolo Bucello

Abbiamo il piacere di inviarvi di seguito il comunicato stampa della Mostra d'arte "La strada mia" di Paolo Bucello che si terrà presso showroom pavart dal giorno 16/12/2010 al 19/12/2010, in via dei genovesi n.12/a a Trastevere, in occasione della manifestazione "Passeggiando per i sanpietrini di Trastevere Ripa". 9 – 21 (orario continuato)

Vernissage giovedì 16 dicembre 2010 ore 18:30

Opere di Paolo Bucello

"La strada mia"

Comunicato stampa

"La strada è lunga, ma er deppiù l'ho fatto……" , raccontava in una poesia il grande Trilussa.

L' artista de "La strada mia" presenta una seria di opere di piccole e grandi dimensioni che rappresentano la sintesi dell'ultimo quinquennio della sua produzione artistica. Se ci lasceremo guidare dal cuore resteremo affascinati da opere originali, ritrovando intatto il passato verace di un' Italia costituita da gente vera, che sapeva "ricreare lo spirito" con poco : un bicchiere di vino, una giocata a carte, un giro alle giostre. La tecnica della pittura si impara, ma l' arte di tenere il pennello, l'armonia simultanea di suoni e colori, sono come una bacchetta magica, che nasce dall' anima. Paolo Bucello, artista emergente del panorama della pittura romana, predilige colori decisi, forti e robusti, di grande intensità, capaci di cogliere testimonianze del vissuto. In una costante di semplicità cromatico visiva, che pare a volte rammentare la grandezza di Guttuso , si manifestano uno ad uno gli splendidi, unici ed imperdibili lavori di Paolo Bucello.

Quest'ultimo riesce a cogliere l'essenza delle semplicità con i quadri in mostra presso lo spazio espositivo pavart dal 16 al 19 dicembre prossimo venturo. Una raffica di vento arriverà da "La Giostra" un' opera attraverso la quale l'artista, con estrema abilità, riesce a dare una durevole veridicità alla rappresentazione dei cavalli, che, immobili e pur vivi e scalcitanti, offrono all'osservatore un'immagine dal vago sapore umano. Incrocio di sguardi e sensazioni di sofferenza fisica lo spettatore le potrà ammirare soffermandosi davanti a "llanto por Ignacio", opera ispirata dalla poesia omonima del grande poeta spagnolo Federigo Garcia Lorca . Il talento personale dell' artista dona alla mostra il colore della vita che sarà avvertito dal fruitore come suo, lasciandolo, in questo tempo contemporaneo, fatto solo di incertezze, desideroso delle semplicità di una volta…

Cordiali saluti.
Velia Littera - pavart srl
Via dei Genovesi, 12/a - 00153 Roma

mercoledì 1 dicembre 2010

LA CULTURA DELL'OSPITALITA' - Le collezioni degli albergatori in Valle d'Aosta

Regione autonoma Valle d'Aosta
Assessorato Istruzione e Cultura

COMUNICATO STAMPA
LA CULTURA DELL'OSPITALITÀ

Le collezioni d'arte degli albergatori in Valle d'Aosta

Aosta, Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas,12
4 dicembre 2010 – 25 aprile 2011

Sarà inaugurata venerdì 3 dicembre 2010, alle ore 18.00, presso il Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas ad Aosta, La cultura dell'ospitalità, un'inedita esposizione di opere collezionate dagli albergatori valdostani.
La mostra, organizzata dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta e promossa in collaborazione con l'Associazione degli Albergatori della Valle d'Aosta, indaga un aspetto poco noto del collezionismo in Valle d'Aosta, legato alla nascita dell'industria turistica e allo sviluppo della cultura dell'accoglienza.
L'esigenza di ospitalità evidenziata dai primi viaggiatori sul finire del Settecento diventa in Valle d'Aosta il motore per la creazione di strutture ricettive ad opera dei più intraprendenti valligiani. Se la domanda iniziale era dovuta alla ricerca di paesaggi incantevoli che facessero dimenticare i disagi da affrontare in quell'epoca per raggiungerli, la richiesta di ospitalità crebbe con l'offerta di cure termali e trovò nuova linfa con la nascita e la diffusione dello sci nel secolo appena trascorso.
Accanto alle montagne e ai paesaggi incantevoli, la Valle d'Aosta offriva inoltre al visitatore numerose e ben conservate vestigia romane, monumenti e opere d'arte.
Nelle oltre ottanta opere, tra quadri e sculture, selezionate per la mostra da una équipe di esperti con la cura di Alessandro Parrella, il percorso espositivo permetterà di scoprire il volto artistico del Sen. Amintore Fanfani accanto ai grandi paesaggisti del tardo Ottocento e ai pittori del Novecento (Mario Sironi, Andrea Tavernier, Alessio Nebbia, Cesare Maggi, Luigi Balzola, Leonardo Roda, Leonardo Bazzaro e Giovanni Giani, e altri). Sono presenti inoltre opere di autori valdostani: Italo Mus, Francesco Nex, Franco Balan, Etto Margueret, Chicco Margaroli, Massimo Sacchetti, Barbara Tutino Elter, Franco Grobberio, Tonino Yaku, Giancarlo Zuppini, Siro Viérin, tra gli altri.
L'Assessore Laurent Viérin sottolinea "Sono particolarmente lieto di presentare al pubblico questa esposizione che nasce da un'idea condivisa con l'Associazione degli Albergatori della Valle d'Aosta e vuole far scoprire un aspetto poco noto del collezionismo della nostra regione, favorendo la fruizione e la valorizzazione del patrimonio artistico locale. Il visitatore potrà così ripercorrere le sale di un albergo ideale e soffermarsi ad ammirare le opere in mostra costituite da una selezione di dipinti e sculture. Nel corso degli anni le strutture alberghiere valdostane non si sono solo limitate a fornire servizi attraverso la cultura dell'ospitalità ma hanno cercato di appagare anche la sensibilità degli ospiti attraverso l'arte".
L'importanza di questa esposizione nelle parole di Silvana Perucca, Presidente ADAVA: "Il progetto di questa esposizione nasce dal desiderio di approfondire il significato di accoglienza negli alberghi della Valle d' Aosta; l'acquisto di un'opera d'arte è per un albergatore il prosieguo di una continua ricerca volta a soddisfare le aspettative dei propri ospiti non solo dal punto di vista del servizio quanto per la capacità che le opere d'arte hanno di trasmettere emozioni e suggestioni spesso legate alla tradizione ed alla cultura del nostro territorio.
Ringrazio dunque l'Assessore regionale all'Istruzione e Cultura Laurent Viérin per il risalto che l'esposizione ha voluto dare alla cultura della nostra ospitalità ed alla passione che ogni giorno gli albergatori valdostani investono nel loro lavoro".
La mostra, che resterà aperta sino al 25 aprile 2011, sarà accompagnata da un catalogo-agenda bilingue italiano-francese, che contiene un testo critico del prof. Marco Cuaz, edito dalla Tipografia Duc, Saint-Christophe, e posto in vendita al costo di euro 12,00.
Biglietti: € 3,00 intero, € 2,00 ridotto, riduzione 50% soci TCI, gratuito per i minori di 18 anni e per i maggiori di 65.
Per ulteriori informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Servizio attività espositive: tel. 0165.274401
E-mail: u-mostre@regione.vda.it
Museo Archeologico Regionale: tel.0165.275902
Internet: www.regione.vda.it; www.parellarte.com


Scheda riepilogativa
LA CULTURA DELL'OSPITALITÁ
Le collezioni degli albergatori in Valle d'Aosta

Aosta, Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas, 12
4 dicembre 2010 – 25 aprile 2011
Cura: Alessandro Parrella con la collaborazione della storica
dell'arte Federica Caneparo
Ideazione:Ass. Istruzione e Cultura della Regione Autonoma VdA
Progetto: Associazione Culturale Parrellarte
Orari: tutti i giorni, 9.00 – 19.00
Ingresso: intero 3€ - ridotto 2€, riduzione 50% soci TCI, gratuito
per i minori di 18 anni e per i maggiori di 65.

Catalogo: catalogo-agenda 2011 bilingue, italiano-francese
testi di Laurent Viérin, Marco Cuaz, Alessandro Parrella, Federica Caneparo
Stampa: Tipografia Duc
Prezzo: 12 €
Allestimenti: Paola Ciaschetti
Fotografie: Bruno Domaine
Grafica: Pier Francesco Grizi
Ufficio stampa: Nadia Camposaragna
Internet e comunicazione web: Paola Ugliano
Patrocini: Ass. Istruzione e Cultura della Regione Autonoma VdA,
ADAVA
Info: www.regione.vda.it
www.parrellarte.com
Tel: Museo Archeologico Regionale (+39) 0165.275902
Regione autonoma Valle d'Aosta – Ass. Istruzione e Cultura
Servizio attività espositive (+39) 0165.274401
Fax: 0165.230710
E-mail: u-mostre@regione.vda.it
Inaugurazione: venerdì 3 dicembre alle 18.00
presenzieranno: Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, l'Assessore all'Istruzione e Cultura Laurent Viérin, il Presidente della Parrellarte Alessandro Parrella

Progetto Bancartis: FRANCESCO TORALDO, composizioni musicali

Sabato 18 dicembre, nell’ambito del progetto BANCARTIS, ormai giunto alla sua quarta edizione, presso la Sala De Cadorna del centro direzionale BCC Mediocrati di Rende, verrà presentata l’opera Buster Williams del pittore Francesco Toraldo. Il dipinto è un’anticipazione della mostra che il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) dedicherà all’artista a partire da marzo 2011.

Nato a Catanzaro nel 1960, Toraldo è un pittore la cui peculiarità espressiva è data da un suggestivo e coinvolgente intreccio di narrazioni figurative che non provengono tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria e dalle emozioni. Dalla biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle. A suo tempo, infatti, egli non ha voluto portare a termine gli studi accademici, che gli sono comunque stati utili come base di apprendistato. Il suo vero maestro è stato il padre Enzo, anch’egli pittore, il quale ha saputo infondergli l'amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toraldo si effondono nella sua opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri che sono evidenti sintomi di un animo che non ama certo tenere sotto controllo la propria fantasia, interpretando il mondo attraverso il filtro delle emozioni; un pittore dotato di un’estrema sensibilità per la rivelazione del particolare inserito in un contesto visivo dove prevale un espressionismo venato di dolcezze post-romantiche.

L’opera che entra a far parte della collezione BANCARTIS, è un esempio quintessenziale dell’arte di Toraldo. A colpire immediatamente lo sguardo dello spettatore è il rosso brillante del contrabbasso, esaltato dal contrasto con le mani bianche del musicista che sembrano volare sopra lo strumento, sfiorandolo e sfumando nel passaggio tra le note, quasi fossero fatte di polvere di gesso. Il tutto da vita ad una figurazione calda intrisa di vibrazioni, di palpiti e di passione, fatta di un’immediatezza segnica che sembra nascere direttamente dal colore, senza la necessità di un disegno preparatorio. Il dipinto si genera dall’intreccio istintivo dei colori sulla tela che scaturisce in un’opera informale su cui, successivamente, il pittore costruisce le sue magnifiche figurazioni astratte.

Francesco Toraldo ha tradotto la sensibilità Fauve, lo studio sul movimento tipico dei Futuristi – e di Balla in particolare –, i visi espressionisti leggermente deformati, in una capacità tutta personale di dipingere la musica, di fare del jazz con gli strumenti della pittura, perdendosi in raffinati assoli fatti di esplosioni cromatiche e tempeste segniche.

Progetto BANCARTIS.

FRANCESCO TORALDO, composizioni musicali

Luogo: BCC MEDIOCRATI, Sala “De Cardona”, Centro Direzionale BCC Mediocrati - Via Alfieri, Rende (Cs)

Curatore: Federico Bria

Vernissage: 18 dicembre 2010 ore 17:00 (l’opera rimarrà in esposizione fino al 17 dicembre 2011)

info: BCC Mediocrati – tel. 0984841811

ufficio stampa MACA – tel. 0119422568, maca@museovigliaturo.it

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