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venerdì 3 luglio 2020

Un Amore così grande _ Tenore Silvio Eupani - Première Youtube

PREMIERE YOUTUBE: 1a visione video

programmata per domenica 5 luglio 2020 alle ore 16:00


                (sx:  il M° Silvio Eupani con il M° Mario Del Monaco)

02.07.2020: A quattro mesi dalla triste scomparsa di mio papà, il Prof. Cav. M° Silvio Eupani, ho composto, sulla traccia della canzone "Un amore così grande" da lui cantata, una video-slide in suo ricordo con alcuni fra i suoi più bei ritratti in B&N da foto di scena in costume (concerti e opere liriche) ed artistiche in borghese.

Ho scelto un brano da lui cantato spesso in concerti e récitals, una canzone melodica moderna anziché operistica o tradizionale, pensando che Silvio aveva dedicato alla sua sposa, l'Ins. Caterina Cera, ogni romanza d'amore da lui cantata ma forse questa in particolare l'ha sempre emozionata in modo particolare e spero che riascoltarla possa esserle in qualche modo di conforto.

E' risaputo come la voce del tenore Silvio Eupani, assieme ai suoi importanti pluri-premiati libri realizzati quale ricercatore di storia patria ed alla sua indefessa attività al servizio della Comunità, ha reso questo grande uomo immortale, ancor più delle 5 medaglie d'oro ricevute per meriti al valor civile, ancor più del Cavalierato e delle innumerevoli onorificenze e premi di cui è stato insignito durante tutta la sua vita.

Sono stati 23 i ruoli operistici da lui interpretati quale protagonista e performati in altrettanti Paesi del mondo.


Questo brano, scritto da Ferilli e Maggio per il M° Mario Del Monaco che lo incise nel 1977 come conclusivo prima di ritirarsi dalle scene, mi dà modo altresì di illustrare per musica e immagini il rapporto importantissimo che mio papà ebbe con lui che fu il suo mentore, co-insegnante di canto (assieme al fratello Marcello), lo incoraggiò ad intraprendere in via esclusiva la carriera professionale di tenore lirico e lo considerò sempre il suo degno successore elettivo. Oltre alla tecnica sopraffina di entrambi, nella voce li accomunava la morbidezza timbrica, il colore, lo squillo, la potenza, l'estensione fino al do acuto e di petto e, soprattutto, la grande umanità che traspariva da tutte le loro interpretazioni così coinvolgenti per il pubblico da creare momenti magici di forte comunicazione, anche emozionale.

Un noto detto afferma: "Da Corelli a Del Monaco e dopo del Monaco solo Dio"...  Io penso che, poco prima, un bel posticino sia stato riservato anche al M° Silvio Eupani.

Ciò che ha compiuto con tanta passione e maestria rimarrà scolpito nella storia e resterà indimenticato nei cuori di tutti coloro che, come me, hanno avuto il dono e privilegio di conoscerlo.

Negli anni '90 fui spesso io ad accompagnarlo all'estero per fargli da interprete in audizioni di teatri importanti come a Praga e a Budapest e in esibizioni straordinarie e indimenticabili in prestigiosi teatri come a Dusseldorf (quando ottenne la più lunga ovazione in piedi durata oltre 15') e a Tokio dove vidi incredula una platea di giapponesi in lacrime per la commozione durante le sue esibizioni.

Con lui ho condiviso tensioni ma anche tante gioie e soddisfazioni... Sono sicuramente stata la sua fan n. 1 e mi conforta sapere quanti come me lo adoravano.

Per una decina d'anni ho svolto in via intermittente l'attività di ufficio stampa e diffusione web e vorrei tanto aver fatto di più ma anch'io ho attraversato anni di forte impegno nella mia carriera professionale, dapprima all'estero e poi in Italia.

Non smetterò di fare il mio possibile per diffondere la memoria di Silvio Eupani così come la sua inarrivabile e straordinaria voce.

Angela Eupani
(web diffusion Stefano Wolf)



Brano: "Un Amore così grande"
Autori: Ferilli, Maggio
Cantante: Tenore Silvio Eupani
Pianoforte: Daniela Pancrazi
Video & foto editing: A. Eupani

Fotografie: varie dal mio personale archivio digitale composto da documentazione che negli anni mio papà (fortunatamente!) mi ha consegnato dopo ogni sua realizzazione ed impresa importante, autorizzandomene la diffusione personale e mediante miei colleghi.
2a Foto di copertina di questo video e del Cd dal quale é stata ricavata la traccia: Lorenza Sardei.

Incisione coperta da copyright, inserita nell'album Cd "Canti del Cuore" - Brani d'Opera, d'Operetta, Lieder, Canzoni classiche napoletane e canzoni d'amore - 

Siae Prodotto 2009, cat. 1 Cd N. aut.: V10012200648

Produttore fonografico e proprietario dell'opera registrata: S.E. Silvio Eupani. Tutti i diritti riservati

(Salvo specifiche autorizzazioni *scritte*, sono vietati la duplicazione, il noleggio, il prestito, il download, la ripubblicazione di questo supporto fonografico, nonché la sua pubblica esecuzione e la radiodiffusione).

venerdì 11 ottobre 2019

Monica Zarba ritorna alle origini con una personale in Caplèra

Monica Zarba, ritorna alle origini con una personale in Caplèra
La pittrice Monica Zarba con una delle sue opere

La pittrice nocetana inaugura domenica 13 ottobre la sua nuova mostra dal titolo “Dentro”
Parteciperanno il pittore Rino Sgavetta e le Amministrazioni Comunali di Noceto e Medesano
"Medesano - PR) Ritorna alle origini Monica Zarba, pittrice nocetana da anni trasferitasi a Trento, per inaugurare domenica 13 ottobre alle 15.30 alla Caplèra – in strada Costa Garibalda, 11  a Medesano - una mostra personale dal titolo “Dentro”, nata per sottolineare l’introspezione e il legame tra passato e presente che caratterizza molte sue opere. Il passato con i suoi punti oscuri e il presente da vivere, in continua evoluzione e divenire.
Monica Zarba si avvicina alla pittura dieci anni fa, come espressione dell’incontro con le sue emozioni più profonde e la necessità di farle emergere nella loro alternanza. La ricerca del gesto pittorico e la stesura del colore in modi differenti diventano il filo conduttore che si ritrova nei suoi paesaggi, nei quadri astratti e nelle figure femminili.
Gli scuri che rappresentano il vuoto, il buio, l’oscurità vengono sovrastati dagli aranci che rappresentano la vitalità, l’energia, la luce della vita che vince sulla morte.
Nelle sue opere si ritrova una particolare attenzione nel riempire il vuoto, come espressione di un amore e una fiducia nella vita, nonostante le avversità incontrate nel suo cammino.
Ci racconta qualcosa di sé?
“Ho sempre amato l’arte in generale. La mia famiglia mi ha trasmesso l’amore per la musica classica: mio padre era tenore dilettante e mio fratello Francesco clarinettista suona in varie orchestre stabili ed è maestro di due bande della provincia. In passato ho cantato per molti anni come solista, ma mai avrei pensato di scoprire questa passione per la pittura; poi nel 2009 la svolta. La pittura è riuscita a tradurre le mie emozioni più nascoste. Ho iniziato a dipingere campi di papaveri, ispirati alla mia terra di origine, Noceto, visto che già all'epoca mi ero trasferita in Trentino. Decido così di frequentare alcuni corsi di pittura a Trento e tutti mi dicono che i miei quadri trasmettono qualcosa, ma essendo autodidatta non ho il coraggio di esporle, fino al 2016 quando incontro una persona che mi incoraggia a fare la mia prima mostra in trentino e poi nel 2018 la mia prima mostra personale nella Rocca di Noceto e una collettiva in cui ho avuto occasione di esporre anche insieme ad altri pittori nocetani e nel 2019 espongo a Pergine nella corte di Casa Stelzer con un evento dedicato al mondo femminile.”
Cosa significa dipingere per Monica Zarba?
“Dipingere è un cammino che va di pari passo con la vita stessa, è un divenire che si concretizza nel gesto ed è in quel gesto e in quella pennellata che si cerca di immortalare quell'attimo, come se fosse per sempre. Una consapevolezza che solo l’amore per se stessi e per l’altro può essere il mezzo di riscatto alla morte stessa e che serve a raggiungere la felicità. Dipingo per incontrarmi con le mie emozioni più profonde e farle emergere nella loro alternanza di gioia e tristezza, nostalgia e sogno, buio e luce, solitudine e comunione.”
Come nascono i suoi quadri?
“I paesaggi nascono dal richiamo forte dei luoghi cari alla mia infanzia, vissuta nella campagna parmense fra campi di grano, papaveri uniti ad affetti carissimi. Rivivono in me nella luce di quel tempo e si aprono ad una nuova dimensione, come sogno di una natura intatta in cui fondermi. Gli astratti invece sono un’espressione istintiva di segni, forme e colori che si muovono sulla tela a ritmo di musica e creano immagini, pensieri e sensazioni nuove. Infine, le figure femminili sono il mio corpo che sente, che vibra in una continua danza che alterna vissuti di vita e di morte. Le donne parlano con il proprio corpo che diventa tramite non verbale, pensiero.”
Che opere esporrà nella mostra che verrà inaugurata domenica 13 ottobre in Caplèra?
“Principalmente astratti che fanno parte del mio ultimo periodo e i paesaggi, in cui c’è un ritorno alle mie origini, in quanto nata e cresciuta a Noceto sono fortemente legata a questa terra. Terra come madre e materia che - in antitesi al cielo - rappresenta tutto ciò che è solido, tangibile e concreto. Il cielo è aria, libertà e spiritualità.”
Quali tecniche utilizza nei suoi quadri?
“Mi piace sperimentare, amo la matericità, utilizzare materiali naturali come il legno, i gusci di uovo negli astratti, la foglia oro, il caffè, ma dipingo anche molto ad olio, utilizzando una vasta gamma di colori e sfumature, dal nero all’arancio acceso”.
Durante l’inaugurazione ci sarà anche un sottofondo musicale che accompagnerà la scoperta delle sue opere: come mai questa scelta?
“Quando si guarda un dipinto vengono coinvolti l’occhio e l’anima, quando si ascolta una musica è l’orecchio e l’anima. Voglio far vivere un’esperienza multisensoriale che coinvolga i sensi, le emozioni. Già in passato ho abbinato durante l’inaugurazione delle mie mostre la musica e l’olistica e questa cosa è piaciuta molto. Vi aspetto numerosi in Caplèra domenica 13 ottobre, sarà l’occasione per conoscere i miei quadri e fare un brindisi tutti insieme.”

All'inaugurazione - con ingresso gratuito e brindisi finale interverranno il pittore Rino Sgavetta, molto conosciuto a Parma, e famoso anche all'estero, con il quale  Monica Zarba ha un rapporto di amicizia e condivisione dell’arte e i delegati delle Amministrazioni comunali di Noceto Medesano.

Campo di papaveri olio su tela di Monica Zarba

lunedì 23 ottobre 2017

Il segno e il suono. La mostra dedicata a Salvatore Sciarrino a Palazzo Reale, dal 23 ottobre al 3 dicembre 2017

Partiture e documenti dell'Archivio Storico Ricordi svelano la scrittura e la tecnica del compositore a cui è dedicata la 26° edizione del Festival Milano Musica.



Ha inaugurato questa mattina la mostra Salvatore Sciarrino - il segno e il suono, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Archivio Storico Ricordi, in occasione della 26° edizione del Festival Milano Musica, in collaborazione con Fondazione Paul Sacher, Festival Milano Musica, Teatro alla Scala e in programma a Palazzo Reale fino al 3 dicembre 2017. 

L'esposizione presenta una selezione di documenti provenienti dall'Archivio Storico Ricordi e dalla Fondazione Paul Sacher di Basilea (Collezione Salvatore Sciarrino), insieme a contributi musicali, in un percorso visivo, parallelo all'ascolto delle partiture eseguite durante il Festival, per scoprire la figura del compositore anche attraverso la sua scrittura. La Sala delle Cariatidi ospita un'istallazione sonora che riproduce musiche dell'autore in un allestimento di particolare suggestione.

La mostra mette in luce una delle peculiarità della scrittura di Sciarrino, quella che consente alla sua musica di essere percepita non solo attraverso l'udito ma anche attraverso la vista. I segni e i suoni dell'opera Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985) conducono alla Sala dei Ministri di Palazzo Reale, in cui i documenti esposti restituiscono le fasi attraverso cui le idee musicali prendono forma.

L'immagine del suono è testimoniata dai diagrammi di flusso tracciati per Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985), III Sonata (1987), Morte di Borromini (1988), Trovare un equilibrio, è necessario? (2015), pagine testimoni del processo creativo che da più di cinquant'anni Sciarrino compie prima di passare alla notazione tradizionale.

Si procede con i documenti dedicati all'ultima opera composta Ti vedo, ti sento, mi perdo (2017) messa in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala, contemporaneamente alla mostra; alla visualizzazione di un «serbatoio di segni» tratti dai materiali genetici di Sonata da camera (1971); alla scoperta delle varie fasi di definizione del testo verbale di Vanitas (1981); alle pagine di una delle prime grandi (e incompiute) prove orchestrali di Sciarrino, Da a da da (1970); fino alla scoperta di una dimensione privata dello scrivere attraverso le sue pagine di diario, riprodotte in successione anche grazie all'approntamento di un blocknotes di appunti non solo musicali.

In mostra anche il documento Addio di Sciarrino alla Tavola, supporto che fino al 2010 ha permesso a Sciarrino di creare la sua musica ovunque si trovasse e su cui lui ha scritto una poesia di addio. Per tutta la mostra i visitatori sono guidati dalla voce dello stesso compositore che, in un video appositamente registrato per l'occasione, si sofferma su alcuni degli aspetti più importanti del suo orizzonte creativo.

Una mostra Comune di Milano – Cultura Palazzo Reale, Archivio Storico Ricordi
In collaborazione con Fondazione Paul Sacher, Festival Milano Musica, Teatro alla Scala
A cura di Angela Ida De Benedictis e Gabriele Dotto

Salvatore Sciarrino – il segno e il suono
Palazzo Reale, Milano
23 ottobre 2013 – 3 dicembre 2017
Ingresso libero

Lun 14.30-22.30
Mar Mer Dom 9.30-20.00
Gio Ven Sab 9.30-22.30
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura – Chiusura anticipata alle 20.00 il 23 ottobre

venerdì 13 ottobre 2017

Al via la Mostra-spettacolo "CHAGALL. Sogno di una notte d'estate" > al Museo della Permanente, Milano


Arriva a Milano, da domani, l'incredibile mostra-spettacolo dedicata a Marc Chagall.
Per la prima volta in Italia musica, tecnologia e arte raccontano la vita e le opere di uno dei più grandi Maestri del '900.
Una forma del tutto inedita di vivere l'arte, una grande emozione che mette insieme spettacolo, musica, tecnologia e arte.

CHAGALL. Sogno di una notte d'estate

14 ottobre 2017 - 28 gennaio 2018

Museo della Permanente, Milano  

 

Nulla a che vedere con quanto già visto in Italia nelle cosiddette "mostre immersive": non parliamo di semplici proiezioni di immagini, ma di una regia sapientemente costruita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, una colonna sonora curata da Luca Longobardi, capace di coinvolgere, travolgere ed emozionare i visitatori.

CHAGALL. Sogno di una notte d'estate, dal 14 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 presso il Museo della Permanente di Milano, è una forma nuova di conoscenza dell'arte, forse quella che più le si addice perché le restituisce la funzione primaria che è quella di raccontare, stupire ed emozionare.

"Crediamo moltissimo in questo progetto – dice Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia che ha deciso di investire su questa nuova espressione dell'arte – perché non si tratta di uno di quei prodotti preconfezionati che stanno avvilendo il mondo delle mostre d'arte; questo è un progetto di altissimo livello, che ha alle spalle un enorme lavoro creativo, ed è una riuscita sintesi tra il meglio dell'artigianalità italiana e della tecnologia. Il risultato è sorprendente, è un sogno."

Con il Patrocinio del Comune di Milano, la mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate è promossa dal Museo della Permanente di Milano ed è prodotta in Italia dal Gruppo Arthemisia con Sensorial Art Experience.

Prodotta in Francia da Culturespaces a Carrières de Lumières, unico posto dove è stato realizzato prima d'ora questo progetto, la mostra ha avuto oltre 500.000 visitatori.

"Il Museo della Permanente - commenta il Presidente Emanuele Fiano - si conferma quale polo di attrazione nel panorama milanese con la mostra multimediale su Marc Chagall, che rappresenta un approfondimento essenziale per chi vuole conoscere in chiave contemporanea l'eclettico talento dell'artista russo. Il percorso proposto sa trasmettere emozioni uniche tramite un connubio d'arte che unisce magicamente musica e pittura già sperimentato con grande successo in altre occasioni. La qualità dei curatori rappresenta un sigillo di garanzia per tutti coloro che nelle prossime settimane vorranno venire in via Turati a gustare fino in fondo un crescendo di spettacolo e cultura."

La mostra-spettacolo è un viaggio per tappe, quelle della creazione artistica di Marc Chagall e della sua vita che si snoda in 12 macro sequenze: Vitebsk, piccolissimo villaggio russo in cui Chagall è nato, la vita, la poesia, i collages, la guerra, le vetrate, l'Opéra Garnier, Daphnis e Chloé, i mosaici, il circo, le illustrazioni per fiabe, la Bibbia.

Il mondo creativo di Chagall, in tutte le sue sfaccettature e diversità delle fonti d'ispirazione, si dipanerà davanti, attorno e dentro il pubblico.

I temi universali della sua opera - quali l'amore, la famiglia, le sue radici, umane e artistiche, i paesaggi, la musica, per come si sono sviluppati nei suoi lavori - appariranno in tutta la loro forza, effervescenza e libertà interpretativa.

Per la prima volta, il pubblico avrà piena contezza di certi dettagli meravigliosi del suo fare artistico, nonché di alcune opere della collezione del Musée National Marc Chagall di Nizza. In questo nuovo modo di fruire l'opera il visitatore-spettatore sarà in grado di percepire l'enorme densità e la ricchezza espressiva del mondo onirico di Chagall.

Accanto alle opere pittoriche, lo spettacolo mostra i suoi collages, le sue vetrate, i mosaici e tutta l'ampiezza del talento artistico di Chagall, in un assieme che inonda lo spazio scenico di colori vivi e cangianti, caratteristici della sua pittura, impregnata di un'atmosfera lirica e poetica.

Perché l'opera è tutta attorno, a 360 gradi, mentre il racconto e la musica procedono, parte integrante dell'opera stessa, in una nuova ed emozionante conoscenza dell'arte. Forse quella che molti artisti hanno sognato e che ha come fine ultimo non solo la meraviglia e la capacità di stupire ed emozionare, ma quella di raccontare coinvolgendo l'immaginazione e i sensi dello spettatore, che diviene attore e protagonista del sogno che sta vivendo.

La mostra è sponsorizzata da Generali Italia grazie al programma Valore Cultura, attraverso il quale la Compagnia sostiene le migliori iniziative artistiche e culturali per renderle accessibili ad un pubblico sempre più vasto e per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.

Valore Cultura vuole avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell'arte, supportando iniziative che favoriscano la partecipazione e il coinvolgimento di un pubblico ampio ed eterogeneo, con particolare attenzione ai giovani, alle famiglie e agli over 65.

In occasione della mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate, per avvicinare i più piccoli al mondo dell'arte, Generali Italia in partnership con Arthemisia, offre 80 laboratori didattici gratuiti per circa 2000 bambini delle scuole materne e delle scuole elementari. I Laboratori "Sognando Chagall" rappresentano una preziosa occasione di condivisione e un utile strumento di crescita per i bambini partecipanti, consentendo loro di creare un'interazione diretta tra esperienza visiva e creativa.

Nel 2016, anno del suo avvio, Valore Cultura ha raggiunto importanti risultati: sostegno a 15 iniziative culturali, oltre un milione di visitatori, 15.000 persone nei teatri, circa 1000 studenti e ragazzi coinvolti in progetti culturali e laboratori, 350 over 65 invitati al Teatro la Scala, agevolazioni per i 10.000 dipendenti di Generali Country Italia.

La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, Colore Ufficiale Giotto, brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.

L'evento è consigliato da Sky Arte HD.



INFO  E PRENOTAZIONI
T. +39 02 89 29 711

ORARI
Tutti i giorni 9.30 – 19.30
(La biglietteria chiude un'ora prima)

giovedì 19 aprile 2012

PaintBoard Cristian Sonda, Miss Eu., Mister G., Mask


Carrara Skatepark il 5 maggio ospiterà gli artisti Cristian Sonda, Miss Eu, Mister G. e Mask che realizzeranno le loro opere sulle pareti esterne ed interne della struttura. L'evento sarà l'occasione per una inedita festa all'insegna dello skate e della street art, il tutto condito da buona musica. Saranno lasciate disponibili al pubblico alcune superfici da decorare.

L'evento artistico PaintBoard, organizzato da Carrara Skatepark, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pigmento, e curato da Virginia Bertani costituisce la fusione di skateboard, writing e musica: Sonda, Miss Eu., Mister G., Mask, dipingeranno con spray e acrilici le pareti interne ed esterne dello skatepark.

Oltre alle rampe saranno messi a disposizione 15 metri di muro per i writers che vorranno collaborare all'evento. Per partecipare si dovrà inviare il bozzetto della propria opera all'indirizzo mail ass.pigmento@katamail.com, che poi verrà pubblicato sulla pagina Facebook dell'evento "PaintBoard". Tra i 10 bozzetti che riceveranno più "mi piace" verranno selezionati i 5 writers che avranno accesso al muro.

Sabato 5 maggio sarà una lunga giornata di festa con evoluzioni sulle tavole, arte contemporanea e musica che avrà inizio alle ore 17:00 e si protrarrà fino alla mezzanotte. Una festa all'insegna della creatività e dello sport a cui tutti sono invitati e dove non mancherà neppure la classica grigliata! Sarà possibile vedere all'opera Cristian Sonda, Miss Eu., Mister G. e Mask sin dal mattino.

Lo skatepark costituisce un punto di aggregazione unico nel suo genere nella provincia di Massa Carrara, garantisce la possibilità di praticare lo skate in un contesto sicuro e controllato

o di socializzare nella zona chill-out avendo sempre una piena visuale delle strutture.

Per poter accedere all'area skate è necessaria l'iscrizione all'associazione Area 52. Per chi non fosse mai stato al Carrara Skatepark è prevista un'iscrizione provvisoria gratuita di un giorno. Per i minori vi è l'obbligo di casco e protezioni.

Carrara Skatepark e Pigmento vi aspettano!

Di seguito il programma

Sabato 5 Maggio

Ore 10:00 artisti all'opera

Ore 16:00 assegnazione spazi liberi

Ore 17:00 apertura skatepark

Ore 21:00 inizio grigliata

Ore 24:00 chiusura skatepark

Titolo: PaintBoard

Artisti: Cristian Sonda, Miss Eu., Mister G., Mask

Sede: Via Passo della Volpe n. 110, Avenza, Carrara (MS)

Ingresso: area skate 6,00 € / Chill out zone Libero

Info: Associazione Area 52 www.carraraskatepark.comarea52.skate@gmail.com

Associazione Culturale Pigmento www.facebook.com/associazionepigmento - ass.pigmento@katamail.com

Curatore: Virginia Bertani

Date: 5 maggio 2012

lunedì 5 dicembre 2011

"All Tomorrow's Parties-Andy Warhol, la Factory e i Velvet Underground"


Comunicato Stampa

Giovedì 15 dicembre 2011 alle ore 18.00 verrà inaugurata a Bologna la mostra “All Tomorrow’s Parties - Andy Warhol, la Factory e i Velvet Underground” ideata, realizzata e promossa da ONO Arte Contemporanea con il patrocinio, non oneroso, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna.
Molte sono state le mostre su Andy Warhol e sul suo lavoro ma poche si sono incentrate su di lui; è per questo che la mostra bolognese racconterà per la prima volta in maniera intima e quotidiana il personaggio e l’uomo, non l’artista. Verrà descritto attraverso più di 85 scatti a opera di fotografi di fama internazionale come per esempio David McCabe, che sono allo stesso tempo amici, artisti e membri della Factory, l’epicentro creativo della New York degli anni ‘60.
Oltre al materiale fotografico, arricchiranno l’esposizione video di repertorio, documentari e materiali cartacei originali. Le opere, documentano la vita personale di Andy Warhol, ma anche il suo rapporto di amicizia con i Velvet Underground, un sodalizio intellettuale e creativo breve, ma intenso, che va dal 1965 al 1970 anno in cui Lou Reed lascia il gruppo. Un viaggio elettrizzante nella storia dell’arte e del rock, studiato appositamente per un pubblico preparato e non.

Andy Warhol è il “principe della pop art”, ma non solo: è noto anche come creatore di opinioni, costume e spettacolo. Nel 1962 dà vita alla Factory, uno studio permanente che è allo stesso tempo centro di cultura, arte e feste all’ avanguardia, il luogo in cui sperimentare le sue intuizioni e testarle sulla pelle dei suoi collaboratori, dei suoi collezionisti e dei suoi ammiratori, creativi di ogni genere, pittori, fotografi, musicisti, filmmakers. La mostra documenterà proprio quegli anni, il dietro le quinte, i rapporti di amicizia, le confidenze di un mondo sfrenato e geniale, di un uomo che ancora oggi risulta attuale e innovativo.
Il percorso espositivo documenta anche il primo incontro di Andy con i Velvet Underground: siamo nel 1965, al “Cafè Bizarre” nel quartiere del Greenwich Village a New York quando il gruppo, dopo l’esibizione, viene licenziato su due piedi perché considerato scandaloso e volgare dagli organizzatori; al contrario, l’ Andy spettatore ne rimane folgorato. Iniziano così gli anni di collaborazione alla Factory, che sarà messa a disposizione da Warhol come sala di prova.
Warhol li lancerà in performances multimediali d’impatto devastante e farà loro da supervisore estetico. Produrrà il primo LP dei Velvet Underground dal titolo “The Velvet Underground and Nico”, (chiamato anche "banana album" per via dell’immagine in copertina disegnata da Andy Warhol) registrato nella seconda metà del ‘66 e pubblicato nel ‘67. Sarà Andy stesso a proporre ai Velvet la cantante tedesca Nico, che apporterà al disco un’anima ancora più metropolitana.
“All Tomorrow’s parties, scelto per rappresentare la mostra bolognese, è una delle tracce di questo primo album, e rappresenta già la frizione tra Nico e Lou Reed, le due anime all’interno del gruppo, e l’incrinarsi di un fragile equilibrio. Questo brano era il preferito da Andy Warhol, che lo considerava la riscrittura della favola di Cenerentola, nonché, come avrebbe detto Lou Reed, la perfetta descrizione della gente che frequentava la Factory in quel periodo, ed è proprio per questo che è stato scelto come titolo della mostra. Andy Warhol seppe unire la sensibilità musicale dei Velvet alla sua sensibilità visiva, la trasgressione dei testi a quella dell'immagine. I Velvet Underground, Nico e Warhol, moderni come nessun altro loro contemporaneo, crearono uno stile. Il loro album è considerato uno dei più importanti e influenti nella storia del rock."

Gli artisti presenti in mostra: Anton Perich, i suoi lavori, nella maggior parte ritratti, mostrano tutto quel mondo di personaggi che orbitavano attorno a Warhol, alcuni resi celebri solo grazie a lui, come nel caso delle sue Superstar, altri invece artisti già affermati attirati comunque dalla sua magnetica personalità. Anton Perich era anche pittore, video artista e fotografo per la rivista “Interview” di Andy Warhol e fu colui che nel 1977 inventò la macchina per la pittura meccanizzata, il trait d'union tra la Pop Art e l'arte digitale.
Fred McDarrah “documentarista ufficiale” dell’espressionismo astratto e di tutta quell’avanguardia degli anni ’50 e ’60 che prese poi il nome di “New York School”; i suoi lavori sono quelli che ritraggono con più oggettività i giorni, ma soprattutto le notti della Factory di Andy. McDarrah documenterà anche lo spettacolo “The Exploding Plastic Inevitabile” evento multimediale ante litteram che debuttò nel 1966 al Trip di New York.
David McCabe documenta per un anno, il 1964, la vita privata di Andy Warhol su richiesta dell’artista; Ugo Mulas che frequenta anche lui la Factory e la riporta nei suoi “click” e molti altri tra cui Ron Spencer, Elliot Landy, e Jarry Schatzembergher.
Saranno gli scatti di Lisa Law e Adam Ritchie, quest’ultimo parteciperà anche all’inaugurazione della mostra, ad immortalare quella che fu molto di più di una collaborazione tra Andy Warhol e i Velvet Underground. Un altro importante contributo alla mostra è stato dato da materiale di archivio del critico americano Johan Kugelberg, autore del libro The Velvet Underground – music ed arte a New York.


Oltre alle opere fotografiche la mostra sarà arricchita da alcune opere della Collezione Rosini Gutman, opere concesse da Gianfranco Rosini della Rosini Gutman Gallery di Riccione e Marco Zanardi di Orea Malià a Bologna.
Le opere saranno visibili da ONO sino al 18 Gennaio, data dopo la quale torneranno all'interno della “Collezione Rosini Gutman” per essere esposte nella Grande Mostra dedicata ad Andy Warhol, con oltre 70 opere del Grande Andy ed il contributo straordinario di un ritratto fotografico di Greg Gorman.
La Mostra nello Spazio Orea Malià si svolgerà dal 29 Gennaio al 31 Marzo 2012, in via Ugo Bassi 15, con entrata libera ed orario continuato dalle 10 alle 18.

venerdì 1 luglio 2011

7.7.7. EXhibition EXperience 2011: l’Istituto Quasar trasforma l’Auditorium di Roma

L’Istituto Quasar trasforma
lo Spazio Risonanze dell’Auditorium

in uno spettacolo mutevole di leggerezza e luminosità
attraverso un allestimento in continua mutazione,
capace di rendere mobile e pulsante
il limite tra spazio fisico e ambiente digitale


VIDEOMAPPING

MULTIPROIEZIONE PANORAMICA

GIOCHI INTERATTIVI

NOHAYBANDATRIO LIVE CONCERT

DIGITAL BUFFET

Festa di fine anno dell’Istituto Quasar
Giovedì 7 luglio alle ore 19:00
Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

Giovedì 7 luglio alle ore 19:00 (o come da tradizione il 7.7.7.) l’Istituto Quasar renderà unico lo Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica di Roma convertendolo, per l’occasione, in un entusiasmante spettacolo dove il pubblico potrà immergersi in un avvolgente sistema di suoni, colori e proiezioni.

La scelta dell’Auditorium non è casuale: l’Istituto Quasar è una realtà ormai consolidata e di spicco sia a livello formativo che culturale a Roma, apprezzata in tutto il mondo. L’occasione di festeggiare la conclusione dell’anno accademico al Parco della Musica permette ancora una volta alla Scuola di collaborare con uno dei principali protagonisti del panorama culturale e artistico della città con un evento altrettanto prestigioso.

L’allestimento in continua mutazione, capace di rendere mobile e pulsante il limite tra spazio fisico ed ambiente digitale, trasformerà l’architettura dello Spazio Risonanze in un emozionante spettacolo di leggerezza e luminosità.

Singolari opere di videomapping e un’imponente multiproiezione panoramica faranno vivere ai presenti un’atmosfera coinvolgente ed unica, quasi “trasportandoli” in un’altra dimensione.

Il digital buffet concederà un assaggio dei migliori lavori degli studenti di quest’anno, tra cui i progetti realizzati per importanti aziende, come Barilla, passando dal re-design di un innovativo sistema bancomat fino alle “giocose” interfacce interattive.

A seguire finger buffet & happy drink offerti dall'Istituto Quasar ai graditi ospiti con concerto del terzetto romano punk-rock-jazz-core “Nohaybandatrio”, le cui incredibili performance live, tra l’improvvisazione e la melodia, sono note per la doppia strumentazione per componente.

Luogo dell'evento:
Auditorium Parco della Musica - Spazio Risonanze
Viale Pietro de Coubertin 30 - Roma
7 Luglio 2011 a partire dalle h. 19:00
Ingresso libero con prenotazione e registrazione obbligatoria

Info e Prenotazioni:
Istituto Quasar - Via Nizza, 152 – 00198 Roma
Tel. +39 06 855.70.78 – 06 85.30.14.87
www.istitutoquasar.com

martedì 15 febbraio 2011

Mostra di FRANCESCO TORALDO la MACA di Acri.



A partire da sabato 19 marzo 2011, nell’ambito della quarta edizione del progetto BANCARTIS indetto dalla BCC Mediocrati di Rende, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) dedicherà un’ampia personale a Francesco Toraldo, artista dotato di una grande forza espressiva, i cui quadri – vere e proprie deflagrazioni cromatiche – possono essere paragonati a delle improvvisazioni jazzistiche tanto raffinate quanto vigorose.

Nato a Catanzaro nel 1960, Toraldo è un pittore la cui peculiarità espressiva è data da un suggestivo e coinvolgente intreccio di narrazioni figurative che non provengono tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria e dalle emozioni. Dalla biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle. A suo tempo, infatti, egli non ha voluto portare a termine gli studi accademici, che gli sono comunque stati utili come base di apprendistato. Il suo vero maestro è stato il padre Enzo, anch’egli pittore, il quale ha saputo infondergli l'amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toraldo si effondono nella sua opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri che sono evidenti sintomi di un animo che non ama certo tenere sotto controllo la propria fantasia, interpretando il mondo attraverso il filtro delle emozioni; un pittore dotato di un’estrema sensibilità per la rivelazione del particolare inserito in un contesto visivo dove prevale un espressionismo venato di dolcezze post-romantiche.

La collezione di oltre trenta dipinti che faranno parte della mostra offre la quintessenza dell’arte di Toraldo. A colpire immediatamente lo sguardo dello spettatore sono i colori brillanti degli strumenti musicali, esaltato dal contrasto con le mani bianche dei musicisti che sembrano volare sopra di essi, sfiorandoli e sfumando nel passaggio tra le note quasi fossero fatte di polvere di gesso. Il tutto da vita ad una figurazione calda intrisa di vibrazioni, di palpiti e di passione, fatta di un’immediatezza segnica che sembra nascere direttamente dal colore, senza la necessità di un disegno preparatorio. Il dipinto si genera dall’intreccio istintivo dei colori sulla tela che scaturisce in un’opera informale su cui, successivamente, il pittore costruisce le sue magnifiche figurazioni astratte. Francesco Toraldo ha tradotto la sensibilità Fauve, lo studio sul movimento tipico dei Futuristi – e di Balla in particolare –, i visi espressionisti leggermente deformati, in una capacità tutta personale di dipingere la musica, di fare del jazz con gli strumenti della pittura, perdendosi in raffinati assoli fatti di esplosioni cromatiche e tempeste segniche.

FRANCESCO TORALDO, composizioni musicali

Luogo: MACA – Museo Arte Contemporanea Acri

Piazza G. Falcone, 1 – 87041 Acri (Cs)

Curatori: Boris Brollo e Federico Bria

Vernissage: 19 marzo 2010 ore 18:00

Periodo: dal 19 marzo al 29 maggio 2011

Orario: dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso

info: Museo tel. 0984953309; Ufficio stampa tel. 0119422568,

maca@museovigliaturo.it, www.museovigliaturo.it

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