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lunedì 14 dicembre 2009

CASA DI BAMBOLA Violenza sulla donna.Dall'arte alla cronaca


Nella foto: Massimiliano Robino, Nefertiti 1, olio su tela,70x100x5, 2009

Tavola rotonda

Strada sotterranea – Castello Sfozesco di Vigevano
19 dicembre ore 21:00

Apertura: Letture dantesche. Francesca Da Rimini, Pia dei Tolomei e Piccarda Donati
a cura di Bianca Garavelli (scrittrice e critica letteraria)

Robert Gligorov, autore di Dura Madre, opera site-specific
Claudio Monnini, autore di No Harm, La Vergine dei Polimeri e Mesopotamia
Cesare Giardini, pittore ed autore de La bambola, opera site-specific
Paolo Manazza, giornalista de Il Corriere della Sera e critico d'arte
Antonella Mairate, Assessore alle Pari Opportunità Comune di Vigevano,
Riccardo Agostini, psichiatra
Gabriele Moroni, giornalista-inviato de Il Giorno
Modera: Mariangela Maritato, giornalista e curatrice della mostra Casa di Bambola
Buffet: Dolci natalizi, tè e cioccolata calda

La mostra "Casa di Bambola" si fa teatro di incontro e dibattito. Il 19 dicembre alle 21 si svolgerà
presso la strada sotterranea del Castello di Vigevano una tavola rotonda dal titolo "Violenza sulla donna. Dall'arte alla cronaca" intorno alla quale si confronteranno artisti, critici, giornalisti ed esperti. Un appuntamento che vuole fare il punto sulla condizione femminile partendo dall'arte,dalle opere esposte al Castello Sforzesco fino ad arrivare a fatti di cronaca, alle patologie ed alle
soluzioni politiche del fenomeno violenza.
Dalla sua inaugurazione, lo scorso 25 novembre, Casa di bambola, "una mostra nel suo farsi" si è arricchita di nuovi contributi. Un' installazione di Marta Manfredini affronta il tema dell'aborto e dei figli desiderati e mai nati. Un dipinto site-specific del pittore vigevanese Cesare Giardini raffigura, nell'inconfondibile stile dell'artista, una bambola sospesa tra lo spazio del sogno e della realtà. Il 5 dicembre, nella serata Work in progress, si sono aggiunte all'esposizione le suggestive opere fotografiche di Andrea Simoncini Gibson.
Tra le opere esposte, spicca l'installazione Dura Madre di Robert Gligorov: una bambola carillon, dalle sembianze di una barbie, di dimensioni reali che svela sotto un foulars attributi sessuali maschili. Scrive il curatore nel catalogo dell'esposizione:
"Nella prigione dei generi storicamente determinati da processi di produzione e riproduzione, le soggettività tendono ad assumere una nuova centralità. I conflitti tra potere maschile e femminile,
tra uomini e donne, tra donne e donne, tra uomini e uomini, iniziano a disegnare nuovi scenari, complessi e ordinari. Sugli scenari tradizionali dei conflitti sociali e culturali all'interno del mondo occidentale irrompono variabili impreviste.
Casa di Bambola è la collettiva organizzata a Vigevano in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne (International Day for the Elimination of Violence against Women) da Pro(G)Art (Comitato per le arti e la cultura a Vigevano). La violenza, sul corpo e sulla psiche femminile, è stata tradotta nel linguaggio delle immagini e della materia, sintatizzata cioè "nel concetto che prende forma" da Francesca Crocetti, Valentina Gusella, Mirta Kokalj, Marta Manfredini, Claudio Monnini, Massimiliano Robino, Andrea Simoncini Gibson e Robert Gligorov (special guest). Il titolo dell'esposizione riprende quello dell'omonimo testo teatrale
scritto da Henrik Ibsen (Et Dukkehnjem) nel 1879, una pungente critica sui tradizionali ruoli dell'uomo e della donna nell'ambito del matrimonio durante l'epoca vittoriana.
"Ci sono due tipi di leggi morali - scrisse Ibsen nei suoi primi appunti per la commedia - due tipi di coscienze, una in un uomo e un'altra completamente differente in una donna. L'una non può comprendere l'altra; ma nelle questioni pratiche della vita, la donna è giudicata dalle leggi degli uomini, come se non fosse una donna, ma un uomo". Il legame tra questo testo teatrale e la città di Vigevano è rappresentato
dalla figura di Eleonora Duse, attrice nata a Vigevano il 3 ottobre 1858. Negli anni '90 fu proprio Duse a portare sulle scene italiane i drammi di Ibsen, tra i quali Casa di Bambola, interpretando la parte di Nora. La sede dell'esposizione è la Strada sotterranea del Castello Sforzesco di Vigevano in via XX settembre, a pochi metri dalla casa in cui nacque la grande attrice italiana. Le riprese video
sono realizzate da Marco Lamanna.
La mostra Casa di Bambola,patrocinata dal Comune di Vigevano, è stata realizzata grazie al contributo del Credito Artigiano. Sponsor: Etica Bmw. Concessionaria Mini, libreria Nutrilamente (Vigevano)

CASA DI BAMBOLA (DOLL'S HOUSE)

Francesca Crocetti, Valentina Gusella, Mirta Kokalj, Marta Manfredini, Claudio Monnini,Massimiliano Robino, Andrea Simoncini Gibson, Marco Lamanna (videomaker)
Special Guest: Robert Gligorov
Mostra ideata e curata da Mariangela Maritato
Patrocinio: Comune di Vigevano
Dal 25 Novembre al 24 Dicembre 2009
Catalogo Bocca Editori
Castello di Vigevano – Strada sotterranea
Via xx settembre, Vigevano (Pavia)
Ingresso gratuito Orari: lu-dom 9:30 – 18:30
Info: progart@live.it http://progartvigevano.blogspot.com

sabato 5 dicembre 2009

Casa di bambola....WORK IN PROGRESS


Castello Sforzesco, Strada sotterranea /via XX settembre/ Vigevano (Pavia)/

5 dicembre ore 18:00


Work in progress... è la serata performance nel corso della quale sarà realizzata un'installazione site-specific e verranno aggiunte all'esposizione in corso al Castello di Vigevano le opere fotografiche di Andrea Simoncini Gibson. Nel corso della serata, saranno raccolti fondi di beneficienza per la Charity Mission del progetto, sarà presentato il libro-catalogo Casa di bambola (Doll's House) il cui video, realizzato appositamente per l'occasione, sarà proiettato nella strada sotterranea del Castello. Questo evento artistico andrà ad arricchire la collezione di opere esposte, tra le quali spicca l'installazione Dura Madre di Robert Gligorov: una bambola-carillon, dalle sembianze di una barbie,di dimensioni reali che svela sotto un foulars attributi sessuali maschili.

Scrive il curatore nel catalogo dell'esposizione:
"Nella prigione dei generi storicamente determinati da processi di produzione e riproduzione, le soggettività tendono ad assumere una nuova centralità. I conflitti tra potere maschile e femminile, tra uomini e donne, tra donne e donne, tra uomini e uomini, iniziano a disegnare nuovi scenari, complessi e ordinari. Sugli scenari tradizionali dei conflitti sociali e culturali all'interno del mondo occidentale irrompono variabili impreviste.
L'identità non può essere un luogo chiuso di auto-definizione rispetto al mondo esterno, agli "altri". E' invece "un campo aperto di riflessione ed elaborazione sulla propria singolare esperienza che sempre si sviluppa in relazioni plurali, in direzioni molteplici. Nello spazio e nel tempo"

Casa di Bambola è la collettiva organizzata a Vigevano in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne (International Day for the Elimination of Violence against Women) da Pro(G)Art (Comitato per le arti e la cultura a Vigevano). La violenza, sul corpo e sulla psiche femminile, è stata tradotta nel linguaggio delle immagini e della materia, sintatizzata cioè "nel concetto che prende forma" da
Francesca Crocetti, Valentina Gusella, Mirta Kokalj, Marta Manfredini, Claudio Monnini, Massimiliano Robino, Andrea Simoncini Gibson e
Robert Gligorov (special guest).

Il titolo dell'esposizione riprende quello dell'omonimo testo teatrale scritto da Henrik Ibsen (Et Dukkehnjem) nel 1879, una pungente critica sui tradizionali ruoli dell'uomo e della donna nell'ambito del matrimonio durante l'epoca vittoriana.
"Ci sono due tipi di leggi morali - scrisse Ibsen nei suoi primi appunti per la commedia - due tipi di coscienze, una in un uomo e un'altra completamente differente in una donna. L'una non può comprendere l'altra; ma nelle questioni pratiche della vita, la donna è giudicata dalle leggi degli uomini, come se non fosse una donna, ma un uomo". Il legame tra questo testo teatrale e la città di Vigevano è rappresentato dalla figura di Eleonora Duse, attrice nata a Vigevano il 3 ottobre 1858. Negli anni '90 dell' Ottocento fu proprio Duse a portare sulle scene italiane i drammi di Ibsen, tra i quali Casa di Bambola, interpretando la parte di Nora.
La sede dell'esposizione è la Strada sotterranea del Castello Sforzesco di Vigevano in via XX settembre, a pochi metri dalla casa in cui nacque la grande attrice italiana.
Le riprese video sono realizzate da Marco Lamanna.
Mariangela Maritato è giornalista professionista e critica d'arte, vive a Vigevano. Scrive dal 2003 per il Sole 24 ore. Ha collaborato con l'Agence France Presse, Quaderni Radicali, la Gazzetta del Sud, Arslife.com ed altre testate specializzate in arte contemporanea. Laureata in Scienze della Comunicazione con Tesi in Storia delle Relazioni internazionali presso la Lumsa di Roma, è laureanda in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Ha curato diverse mostre d'arte contemporanea presso enti pubblici, musei e gallerie private.

La mostra, patrocinata dal Comune di Vigevano, è stata realizzata grazie al contributo del Credito Artigiano. Sponsor: Etica Bmw. Concessionaria Mini, libreria Nutrilamente (Vigevano)


CASA DI BAMBOLA (DOLL'S HOUSE)
Francesca Crocetti, Valentina Gusella, Mirta Kokalj, Marta Manfredini, Claudio Monnini, Massimiliano Robino, Andrea Simoncini Gibson, Marco Lamanna (videomaker)
Special Guest: Robert Gligorov
Mostra ideata e curata da Mariangela Maritato
Patrocinio: Comune di Vigevano
Dal 25 Novembre al 24 Dicembre 2009
Catalogo Bocca Editori
Castello di Vigevano – Strada sotterranea
Via xx settembre, Vigevano (Pavia)
Ingresso libero
Orari: lu-dom 9:30 – 18:30.
Serata Work in Progress: sabato 5 dicembre ore 18:00
Info: progart@live.it http://progartvigevano.blogspot.com

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