CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Reggio Emilia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Reggio Emilia. Mostra tutti i post

sabato 25 novembre 2017

Mostra di Fausto De Nisco, a cura di Sandro Parmiggiani a Reggio Emilia, 1 dicembre 2017 - 13 aprile 2018

BFMR & Partners

Dottori Commercialisti Revisori Legali

1 dicembre 2017 – 13 aprile 2018

FAUSTO DE NISCO

Intrichi e radure nel bosco della pittura

A cura di Sandro Parmiggiani

Inaugurazione: venerdì 1 dicembre, ore 19.00

BFMR & Partners, studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali di Reggio Emilia che fa capo a Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio ospita, dal 1 dicembre 2017 al 13 aprile 2018, "Intrichi e radure nel bosco della pittura" di Fausto De Nisco, artista modenese che sonda le infinite possibilità del segno, della forma e del colore.
Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra raccoglie una trentina di opere pittoriche realizzate negli ultimi tre anni: dipinti ad olio su tela di grandi dimensioni e lavori a tecnica mista su carta, nei quali si registra un abbondante uso del collage, tecnica d'elezione per lo studio della composizione. 
Il percorso espositivo è inoltre completato da un piccolo nucleo di carte degli anni Novanta.
«I dipinti di Fausto De Nisco – scrive il curatore – sono una sfida persistente a chi pensi di poterne immediatamente cogliere la bellezza e il senso attraverso uno sguardo fuggevole e sommario. Le linee che in un punto s'intrecciano e in un altro divergono, andando a formare geometrie della più varia ampiezza e natura, i colori, accostati con perizia, che trapassano da un punto, s'inabissano nel nulla e poi riaffiorano in un'altra parte del dipinto, le figurazioni che qua e là paiono germinare e prendere forma, per presto svanire e dissolversi in qualche lampo tonale: tutto concorre a definire le opere di De Nisco come luoghi di un mistero e di una rivelazione che, per coglierne qualche lacerto della genesi e dell'essenza segrete, esigono che si ripercorrano i sentieri lungo i quali si è inoltrato l'artista e si ricostruiscano le mappe che lui ha tracciato. De Nisco, riprendendo e sviluppando alcune esperienze della pittura europea ed americana del secolo scorso, parte, nella realizzazione dei suoi dipinti, da un nucleo, figurativo o geometrico, dal quale germinano e si dipartono liane che vanno a insediarsi in un'altra parte dell'opera, dando vita a una sorta di bosco in cui s'alternano intrichi e slarghi, viluppi e radure. L'arcipelago di isole che così si va formando è generato da suggestioni che attingono alla memoria personale dell'artista, alle sue passioni pittoriche, letterarie e musicali, all'innata e via via conquistata sensibilità per i rapporti, fondati sull'alternanza di equilibri e di scarti improvvisi, tra segni, forme, colori».
In occasione del vernissage su invito, previsto per venerdì 1 dicembre a partire dalle ore 19.00, sarà visitabile l'anteprima della mostra, aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00. 
Per informazioni: tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it.

Fausto De Nisco è nato a Sassuolo (Modena) nel 1951, dove vive e lavora. Espone, dal 1984, in mostre personali e di gruppo, in gallerie private e in spazi pubblici, in Italia e all'estero. La sua opera ha riscosso l'interesse di critici e storici dell'arte, quali, tra gli altri, G. Celli, F. Caroli, C. Cerritelli, B. Bandini, S. Parmiggiani, C. Spadoni, R. Pasini, L. Conti, G. Granzotto. La sua prima mostra personale si è tenuta proprio a Reggio Emilia nel 1985, alla Galleria La Minima. Da allora, l'artista ha mantenuto uno stretto legame con la città che si è concretizzato con le personali "La fluidità della visione" (Palazzo Casotti, Reggio Emilia, 2009, testi di Sandro Parmiggiani e di Leonardo Conti) e "Frammenti nella memoria" (Galleria Radium Artis, San Martino in Rio, Reggio Emilia, 2013-14).

BFMR & Partners è uno studio di Dottori Commercialisti Revisori Legali fondato nel 2007 da Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio. Accanto all'attività professionale, sostiene da anni l'arte e la cultura attraverso la promozione di esposizioni dedicate ad artisti e fotografi (Daniele Vezzani, Carlo Mastronardi, Nani Tedeschi, Angelo Davoli, Nadia Rosati, Wal, Toni Contiero, Riccardo Varini, Richard B. Datre, Giuliano Della Casa, Marco Paoli, Carlo Ferrari, Luca Gilli, Corrado Tagliati, Stanislao Farri, Carlo Vannini, Domenico Grenci, Ermanno Foroni, Alessandra Binini, Giuseppe Maria Codazzi) e la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali (Attività di Palazzo Magnani 2009 e 2010, "Fotografia Europea" 2010-2017).

Fausto De Nisco
Intrichi e radure nel bosco della pittura
A cura di Sandro Parmiggiani
1 dicembre 2017 – 13 aprile 2018
Inaugurazione su invito: venerdì 1 dicembre 2017, ore 19.00
Orari: da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 e 16.00-18.00.

Per Informazioni:
BFMR & Partners Dottori Commercialisti Revisori Legali
Facco Mazzocchi Riccio & Partners
Piazza Vallisneri, 4
42121 Reggio Emilia
Tel. 0522 455000

mercoledì 7 ottobre 2009

Mostra Giorgio Griffa "8 Cicli"

Alla Galleria d'Arte 2000&NOVECENTO

di Reggio Emilia

dal 10 Ottobre al 30 Novembre 2009

GIORGIO GRIFFA

7 CICLI


Questa personale di Giorgio Griffa alla Galleria 2000&Novecento di Reggio Emilia, che in questa occasione festeggia i 10 anni di attività, si presenta con la caratteristica di una concisa antologica che ripercorre agilmente tutto l'excursus creativo dell'artista piemontese. Il complesso delle opere è diviso per cicli di lavoro (da qui il titolo della mostra 7 Cicli), quindi si offre con un percorso cronologico che facilita la compressione delle metamorfosi tematiche, tecniche e concettuali dell'autore.

L'inizio della ricerca di Griffa si manifesta come un ritorno all'analisi, agli strumenti più specifici del fare pittorico, con un recupero di attenzione al supporto, alla tela (sempre libera e volante), al colore, al gesto, una sottile riflessione dunque, al quadro inteso come luogo specifico del segno, della pittura. L'etichetta più usata per queste ricerche, che iniziano per Griffa alla fine del 1967, è quella di "nuova pittura". Ovvero la riduzione al minimo dell'emotività per identificare la nozione di spazio, e di spazio-tempo, con la realtà stessa della tela (sempre grezza), quindi arte in quanto azione, o esperienza della realtà del corpo - ovvero del braccio che traccia un segno - sempre con gli stessi caratteri, ma sempre diversi a seconda dell'energia della mano che percorre la tela col colore. In tutto questo sono insite le costanti del lavoro successivo di Griffa, che comunque non è stato mai alieno da interessantissime metamorfosi.

Successivamente hanno infatti iniziato ad intrecciarsi tra di loro segni molto diversi (sia orizzontali che verticali, sia spessi che sottili), oppure la pittura è posata su frammenti di tela, che vengono disseminati nello spazio, così da dar vita a veri sistemi installativi. In un altro ciclo, all'inizio degli anni '90, dominano tre linee e un arabesco che intrecciati determinano un processo iconografico sempre mutante, connotato dalla presenza di un numero progressivo. Dopo un lustro nel lavoro di Griffa nasce il ciclo delle numerazioni che evidenziano i processi creativi crescenti all'interno dell'opera. Subito dopo troviamo un altro ciclo che dà conto della memoria pittorica dell'autore, in esso si trovano tracce delle suggestioni tratte da artisti amati di ogni epoca e genere. Non è inutile ricordare che le ultime opere dell'artista torinese vertono sul "rapporto aureo", ovvero un numero infinito che non esclude però una volontà di armonia, che è comunque interna a tutto questo lavoro.

Un lavoro che ci appare anche oggi fuori dagli schemi, dai luoghi comuni, sempre

propositivo, una miniera da sondare e scavare.

Giorgio Griffa. 7 Cicli.

Mostra a cura di Gianfranco Rossi.

Introduzione di Luigi Abbate, testo di Marisa Vescovo.

Catalogo in Galleria.

Reggio Emilia, Galleria d'Arte 2000&NOVECENTO

Inaugurazione: sabato 10 Ottobre 2008, ore 18.00 alla presenza dell'artista

10 Ottobre - 30 Novembre 2009

Orari: 10 – 12,30 / 16 – 19,30

(Chiuso la mattina giovedì – Aperto domenica e festivi)

Per informazioni:

2000&NOVECENTO Galleria d'Arte

Via Emilia San Pietro, 21 – 42100 Reggio Emilia

Tel.: 0522 - 580143 Fax: 0522 – 496582

venerdì 20 marzo 2009

Reggio Emilia – "Echi ad incastro" di Franco Santamaria

Reggio Emilia – "Echi ad incastro" di Franco Santamaria

Sabato 28 marzo 2009, alle ore 17.00, a Reggio Emilia, presso la sede dell'Associazione Culturale "Blugaf" in Via Bismantova 2/C (poco distante dall'ospedale S. Maria Nuova - Ponte S. Pellegrino), Annalena Foracchia e Giulia Troise presentano il libro "Echi ad incastro" di Franco Santamaria (Joker editrice, Novi Ligure 2004).
Quest'opera rappresenta un continuum poetico, dopo "Storie di echi" (Ferraro, Napoli), di un progetto di poesia rivolta al "sociale", la singolare predisposizione del poeta a indagare la realtà per rilevarne problemi e sofferenze e farli diventare sue personali inquietudini. Lontana dall'essere come tanta poesia di denuncia o intimista, la poesia di "Echi ad incastro" è lirica pura, dove l' "io" del poeta è sovrastato dal "noi" dell'umanità sofferente per ingiuste cause, della quale Santamaria si fa voce o meglio cassa di risonanza degli "echi" che da essa provengono e s'incastrano nella sua coscienza.
Sono echi di dolore, ma anche di speranza e di reazione vitale che si intrecciano in una trama fitta di figure retoriche (primeggiano la metafora e l'analogia) che fugano il pericolo della caduta in declamazioni ideologiche o in banale commiserazione dell'angoscia esistenziale.
Le letture sono a cura di Annalena Foracchia e dell'Autore.
Info: Giulia Troise, cell. 329 1360116; e-mail: giuliatroise@libero.it

____________________________

Franco Santamaria
ECHI AD INCASTRO
Prefazione di Sandro Montalto
Joker, Novi Ligure 2004
ISBN 88-7536-007-3; pp.72, euro 11,50
___________

Il libro
L'opera di Franco Santamaria – in poesia come in pittura, disciplina nella quale l'autore concretizza con accesa espressione le proprie angosce – è eminentemente politica, sociale: si fa coraggiosamente e caparbiamente carico delle sofferenze altrui non immaginando di sottrarle al prossimo ma condividendole ed approfittando con generosità della propria facoltà, essendo egli un artista, di levare il proprio canto sopra la palude di conformismo ed oppressione che smorza il grido di chi artista non è. Non c'è, tuttavia, nell'opera di Santamaria la componente dell'illusione: egli sa bene che l'artista proprio in quanto tale è costituzionalmente ostacolato, messo a tacere, eliminato, e proprio per questo egli sfrutta al massimo ciò che il comune nemico (la mediocrità, l'egoismo, lo strapotere…) gli permette di esprimere, organizzandolo in forme verbali o pittoriche le quali si nutrono sempre di un sanguinoso agon, di una lotta incessante, corpo a corpo, violenta e senza esclusione di colpi.
Una componente della poesia del lucano Santamaria è certo la sua connotazione fortemente meridionale (...), esaltata dalla propria apertura e dalla propria profonda escavazione e metabolizzazione degli stilemi tipici della poesia meridionalistica più lontana da semplici confessioni o stucchevoli pittoricismi.
[...]
Soprattutto la poesia di Santamaria conserva di certa poesia meridionale la capacità di evocazione e simultaneamente sospensione del tempo. Ma allora, si dirà, queste oasi liriche o comunque di calma allontanano il poeta dai drammi della quotidianità, allentano quella tensione che dovrebbe essere ininterrotta: ebbene no, egli opera piuttosto come faceva Beethoven, componendo simultaneamente la quinta e la sesta sinfonia, rispettivamente il trionfo delle sofferenze e dell'utopia umana e la placida imperturbabilità della natura che tutto circonda e tutto, probabilmente, tornerà a divorare (...).
Un contrasto provocato, insomma, che è nutrito e ad un tempo nutre l'osservazione e la riflessione. Ecco: direi che alla base dell'operazione artistica del nostro sta la provocazione di occasioni di riflessione, il gesto consapevole di chi ben sa come a cadere nell'oblio si faccia in fretta, di come rimandare significhi lasciar morire.
[...]
L'atavico si fonde con l'ideale, la memoria si potenzia alla luce della sacralità della vita e dei valori fondamentali, e così la rievocazione ai limiti dell'edenico del sud si tramuta seduta stante in un desiderio di valori duraturi.
[...]
Legittimamente in questa poesia c'è la denuncia ma anche la speranza nella rinascita, l'espressione dell'angoscia ma anche lo sprone a rifondare le basi del mondo: è ciò che nobilita l'opera di Santamaria e la distingue dal vago mormorio di tanta sedicente poesia di protesta, non meno liberticida di ciò che vorrebbe denunciare. Santamaria sa farsi corda vibrante per simpatia, sconfiggendo quel soggettivismo soffocante che l'uomo coltiva da sempre, un'interpretazione della propria sofferenza come riflesso del patire umano, sofferenza esistenziale più che condizione di dolore personale. Ecco cosa distingue, anche, questa poesia da quella di un Pasolini (...).
Come salvarsi? Ricorrendo, come il nostro fa, frequentemente alla metafora e all'analogia, procedimenti che permettono di esorcizzare il rischio di un appiattimento descrittivo, della volgarità del "volantinaggio poetico" e della asettica riproduzione della realtà. Così facendo ogni testo di Santamaria (e, crediamo, molte sue immagini) non è strettamente la rappresentazione di una situazione ma è soprattutto l'evocazione di un reticolo concettuale conscio della necessità di una riforma a tutto campo.
[...]
(Dalla Prefazione di Sandro Montalto)

Si sono diffusamente occupati di "Echi ad incastro":
Anna Aita, Fabiano Alborghetti, Marco Baiotto, Massimo Barbaro, Federico Batini, Mariella Bettarini, Monica Borettini, Reno Bromuro, Alessandro Cabianca, Luigi Cannillo, Sandra Cervone, Antonia Chimenti, Alberto Dell'Aquila, Mariella De Santis, Raoul Elia, Matteo Fantuzzi, Mauro Ferrari, Gianfranco Franchi, Massimo Giannotta, Giacomo Guidetti, Giulia Iannucci, Lino Lista, Maria Teresa Manganiello, Piera Mattei, Gian Domenico Mazzocato, Raffaele Messina, Sandro Montalto, Federico Moro, Giovanna Mulas, Claudio Perillo, Mariacristina Pianta, Raffaele Piazza, Franco Piri Focaldi, Thomas Pistoia, Gian Mario Quinto, Paolo Ragni, Alfredo Rienzi, Maria Teresa Santalucia Scibona, Francesca Santucci, Spectator/Dreams, Adam Vaccaro, Marina Zatta.

L'Autore
FRANCO SANTAMARIA, scrittore e pittore, è nato a Tursi, cittadina della provincia di Matera. Dopo lunghe permanenze a Taranto, Napoli, Afragola (Napoli), ora risiede a Poviglio-San Sisto (Reggio Emilia). Ha pubblicato: Primo lievito (poesie - Gastaldi, Milano), Storie di echi (poesie – Ferraro, Napoli), Echi ad incastro (poesie – Joker, Novi Ligure), Se la catena non si spezza (racconti - Bastogi, Foggia), Passaggi d'ombra (racconti - El Taller del Poeta, Pontevedra-Spagna); su Internet (www.modulazioni.it): Parola e Immagine (opera sperimentale di poesia-pittura), L'Immagine (catalogo dei dipinti) e alcune opere ancora inedite di poesia e di narrativa.
È presente in numerose riviste e antologie letterarie, in decine di siti web e in gallerie d'arte. È presente, altresì, in antologie critiche, tra cui "Forme concrete della poesia italiana" di Sandro Montalto (Joker, 2008).
In qualità di pittore, ha esposto con successo sia in Italia che all'estero. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private. Un'opera è stata donata alla BNL Gruppo Paribas per Telethon 2006.

Franco Santamaria, Scrittore, Pittore, Membro Onorario CDAP-UPCE
Via Parma 149 - Poviglio-San Sisto (Reggio Emilia)
www.modulazioni.it - frasmari_fs@alice.it

***
Collaboriamo tutti per una nuova umanità senza ingiustizie e violenze sull'uomo, sugli animali, sulla natura!

martedì 4 novembre 2008

Franco Santamaria: Se la catena non si spezza


COMUNICATO / INVITO

Reggio Emilia – Franco Santamaria presenta "Se la catena non si spezza"

Sabato 8 novembre 2008, alle ore 17.00, a Reggio Emilia, presso la sede dell'Associa-zione Culturale "BLUGAF" in Via Bismantova 2/C (poco distante dall'ospedale S. Maria Nuova - Ponte S. Pellegrino), Franco Santamaria presenta il suo libro di racconti "Se la catena non si spezza" (Bastogi editrice), Primo Premio "Mondolibro" 2008.
Con l'Autore intervengono la scrittrice Annalena Foracchia e la pittrice Giulia Troise.
Buffet al termine.
Per informazioni: Giulia Troise, cell. 329 1360116; e-mail: giuliatroise@libero.it


"Ti legherò a questa catena nell'angolo del salotto, qui, e sarai il mio affezionato cane da guardia." (p. 44)


Franco Santamaria
Se la catena non si spezza
Prefazione di Letizia Lanza
Postfazione di Pasquale Matrone
Bastogi Editrice, Foggia 2005

Il libro
… Scarno il dettato, ispirato ai canoni del colloquiale – ossia del linguaggio dialettale parlato, reso più vivido dall'insistita ripetizione di idee e di espressioni; rapida la narrazione, talora scandita da tempi verbali in successione martellante. Senza leziosità o lenocinii retorici, senza ammiccamenti vani – al contrario, con brutale efficacia – la parola narrativa di Santamaria si disnoda consapevolmente realistica, benché non di rado invenata di squarci surreali o comunque fortemente allusivi...
(dalla "Prefazione" di Letizia Lanza)

… I racconti di Franco Santamaria sono fatti di pietre poggiate l'una sull'altra con impietosa e consapevole determinazione, non per edificare case eleganti e dalla architettura sofisticata bensì solamente aridi e sinistri muri a secco ricoperti di tetti di lamiera e di sterpaglie, pronti a ospitare dannati dalla schiena piegata da ingiustizie secolari e da una rassegnazione priva di confini che ne dichiara e ne consacra la resa definitiva a una sorta di irreversibile ferinità…
(dalla "Postfazione" di Pasquale Matrone)

Ne hanno parlato:
Anna Antolisei, Giuseppe Bearzi, Monica Borettini, Alfonsina Campisano Cancemi, Luigi Cannillo, Antonia Chimenti, Lucia Visconti Cicchino, Enza Conti, Aurelio De Rose, Calogero Di Giuseppe, Fioretti (www.limpidamente.it), Monica Florio, Antonella Iozzo, Letizia Lanza (Prefazione), Gianmario Lucini, Pasquale Matrone (Postfazione), Sandro Montalto, Federico Moro, Raffaele Piazza, Thomas Pistoia, Enzo Rega, Giulio Stocchi.

L'Autore
FRANCO SANTAMARIA è nato a Tursi, cittadina della provincia di Matera. Dopo lunghe permanenze a Taranto, Napoli, Afragola (Napoli), ora risiede a Poviglio-San Sisto (Reggio Emilia).
Nonostante il lungo distacco, ha mantenuto vivo nel tempo il legame affettivo con la terra natia, simbolo del disagio e della sofferenza delle popolazioni del Sud, di cui si fa sincero portavoce.
Laureato in Lettere Classiche, ha coperto la cattedra di Letteratura Italiana e Storia, per molta parte della docenza e fino al collocamento in pensione, presso l'Istituto Professionale di Stato di Afragola (Napoli), attivandovi numerose iniziative a difesa della legalità in un contesto geografico molto a rischio di contaminazione camorristica.
Ha pubblicato: Primo lievito (poesie - Gastaldi, Milano), Storie di echi (poesie – Ferraro, Napoli), Echi ad incastro (poesie – Joker, Novi Ligure), Se la catena non si spezza (racconti - Bastogi, Foggia), Passaggi d'ombra (racconti - El Taller del Poeta, Pontevedra-Spagna).
In www.modulazioni.it, oltre alle opere inedite, ha pubblicato da alcuni anni Parola e Immagine (opera sperimentale di poesia-pittura) e L'Immagine (catalogo dei dipinti).
È presente in numerose riviste e antologie letterarie e in un centinaio di siti web e gallerie d'arte. È presente, altresì, in antologie critiche tra cui "Forme concrete della poesia italiana" di Sandro Montalto (Joker, 2008).
In qualità di pittore, ha esordito da autodidatta nei primi anni Ottanta, esponendo con successo in Italia e all'estero. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private; un'opera è stata donata alla BNL Gruppo Paribas per Telethon 2006. Ha rappresentato (per la pittura) l'Italia alla Quarta Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea di Firenze - 2003.

Franco Santamaria
Via Parma 149 - Poviglio-San Sisto (Reggio Emilia)
frasmari_fs@alice.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *