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sabato 9 novembre 2019

L'artista parmigiana Giovanna Tomasi commemorata nella Capitale a sette anni dalla scomparsa

Giovanna Tomasi commemorata nella Capitale a sette anni dalla scomparsa
Welleda Tomasi Cantù nella Chiesa degli Artisti di Roma in occasione della 7^ commemorazione della figlia Giovanna Tomasi.jpg
Welleda Tomasi Cantù nella Chiesa degli Artisti di Roma per la commemorazione della figlia Giovanna Tomasi - ph. Francesca Caggiati
A marzo prossimo a Roma a Palazzo Ferrajoli mostra antologica della madre e pittrice Welleda Tomasi Cantù
Noceto (PR), 9 novembre 2019 – E' stata commemorata nei giorni scorsi a Roma Giovanna Tomasi, artista parmigiana e madrina del Magmatismo, prematuramente scomparsa sette anni fa. Alla messa, celebrata nella Basilica di Santa Maria in Monte Santo in piazza del Popolo - meglio conosciuta come Chiesa degli Artisti – ha partecipato anche il Marchese Giuseppe Ferrajoli.
Giovanna Tomasi, ricordata più volte durante la funzione, può a pieno titolo essere considerata la fautrice di una nuova corrente artistica, che consiste nel “magmare” gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli con l'oro, l'argento e il rame, da qui il termine magmatismo, approdato nel linguaggio artistico grazie alla artista parmigiana, ma romana d'adozione. In realtà, era cittadina del mondo e le gratificazioni arrivavano da Parigi, Montecarlo e infine dalla Capitale.
Nel 2005 Giovanna dona una sua opera a Papa Benedetto XVI e da lì il legame con Roma si è via via consolidato, tanto da diventare negli ultimi anni la sua dimora principale.
Nella Capitale organizza importanti iniziative artistico-culturali a Palazzo Ferrajoli - dove Giovanna ha anche vissuto per un certo periodo di tempo – e dove ha allestito mostre ed eventi frequentatissimi da amici, personaggi dello spettacolo e del jet set, come Elettra Marconi e il Principe Guglielmo Giovanelli, nipote del celebre fisico ed inventore.
In occasione della sua trasferta romana per partecipare alla commemorazione della figlia, Welleda Tomasi Cantù, pittrice conosciuta anche all'estero per i suoi quadri raffiguranti in particolare soggetti floreali e come ambasciatrice di arte e cultura, ha posto le basi per un nuovo importante evento che si terrebbe a marzo 2020 proprio a Palazzo Ferrajoli: una mostra antologica della pittrice nocetana per celebrare gli oltre cinquant'anni di carriera artistica, in cui saranno esposte anche alcune opere della figlia Giovanna per continuare ad esporre insieme come era già successo a Parigi in occasione di diverse edizioni di Art Capital.

venerdì 11 ottobre 2019

Monica Zarba ritorna alle origini con una personale in Caplèra

Monica Zarba, ritorna alle origini con una personale in Caplèra
La pittrice Monica Zarba con una delle sue opere

La pittrice nocetana inaugura domenica 13 ottobre la sua nuova mostra dal titolo “Dentro”
Parteciperanno il pittore Rino Sgavetta e le Amministrazioni Comunali di Noceto e Medesano
"Medesano - PR) Ritorna alle origini Monica Zarba, pittrice nocetana da anni trasferitasi a Trento, per inaugurare domenica 13 ottobre alle 15.30 alla Caplèra – in strada Costa Garibalda, 11  a Medesano - una mostra personale dal titolo “Dentro”, nata per sottolineare l’introspezione e il legame tra passato e presente che caratterizza molte sue opere. Il passato con i suoi punti oscuri e il presente da vivere, in continua evoluzione e divenire.
Monica Zarba si avvicina alla pittura dieci anni fa, come espressione dell’incontro con le sue emozioni più profonde e la necessità di farle emergere nella loro alternanza. La ricerca del gesto pittorico e la stesura del colore in modi differenti diventano il filo conduttore che si ritrova nei suoi paesaggi, nei quadri astratti e nelle figure femminili.
Gli scuri che rappresentano il vuoto, il buio, l’oscurità vengono sovrastati dagli aranci che rappresentano la vitalità, l’energia, la luce della vita che vince sulla morte.
Nelle sue opere si ritrova una particolare attenzione nel riempire il vuoto, come espressione di un amore e una fiducia nella vita, nonostante le avversità incontrate nel suo cammino.
Ci racconta qualcosa di sé?
“Ho sempre amato l’arte in generale. La mia famiglia mi ha trasmesso l’amore per la musica classica: mio padre era tenore dilettante e mio fratello Francesco clarinettista suona in varie orchestre stabili ed è maestro di due bande della provincia. In passato ho cantato per molti anni come solista, ma mai avrei pensato di scoprire questa passione per la pittura; poi nel 2009 la svolta. La pittura è riuscita a tradurre le mie emozioni più nascoste. Ho iniziato a dipingere campi di papaveri, ispirati alla mia terra di origine, Noceto, visto che già all'epoca mi ero trasferita in Trentino. Decido così di frequentare alcuni corsi di pittura a Trento e tutti mi dicono che i miei quadri trasmettono qualcosa, ma essendo autodidatta non ho il coraggio di esporle, fino al 2016 quando incontro una persona che mi incoraggia a fare la mia prima mostra in trentino e poi nel 2018 la mia prima mostra personale nella Rocca di Noceto e una collettiva in cui ho avuto occasione di esporre anche insieme ad altri pittori nocetani e nel 2019 espongo a Pergine nella corte di Casa Stelzer con un evento dedicato al mondo femminile.”
Cosa significa dipingere per Monica Zarba?
“Dipingere è un cammino che va di pari passo con la vita stessa, è un divenire che si concretizza nel gesto ed è in quel gesto e in quella pennellata che si cerca di immortalare quell'attimo, come se fosse per sempre. Una consapevolezza che solo l’amore per se stessi e per l’altro può essere il mezzo di riscatto alla morte stessa e che serve a raggiungere la felicità. Dipingo per incontrarmi con le mie emozioni più profonde e farle emergere nella loro alternanza di gioia e tristezza, nostalgia e sogno, buio e luce, solitudine e comunione.”
Come nascono i suoi quadri?
“I paesaggi nascono dal richiamo forte dei luoghi cari alla mia infanzia, vissuta nella campagna parmense fra campi di grano, papaveri uniti ad affetti carissimi. Rivivono in me nella luce di quel tempo e si aprono ad una nuova dimensione, come sogno di una natura intatta in cui fondermi. Gli astratti invece sono un’espressione istintiva di segni, forme e colori che si muovono sulla tela a ritmo di musica e creano immagini, pensieri e sensazioni nuove. Infine, le figure femminili sono il mio corpo che sente, che vibra in una continua danza che alterna vissuti di vita e di morte. Le donne parlano con il proprio corpo che diventa tramite non verbale, pensiero.”
Che opere esporrà nella mostra che verrà inaugurata domenica 13 ottobre in Caplèra?
“Principalmente astratti che fanno parte del mio ultimo periodo e i paesaggi, in cui c’è un ritorno alle mie origini, in quanto nata e cresciuta a Noceto sono fortemente legata a questa terra. Terra come madre e materia che - in antitesi al cielo - rappresenta tutto ciò che è solido, tangibile e concreto. Il cielo è aria, libertà e spiritualità.”
Quali tecniche utilizza nei suoi quadri?
“Mi piace sperimentare, amo la matericità, utilizzare materiali naturali come il legno, i gusci di uovo negli astratti, la foglia oro, il caffè, ma dipingo anche molto ad olio, utilizzando una vasta gamma di colori e sfumature, dal nero all’arancio acceso”.
Durante l’inaugurazione ci sarà anche un sottofondo musicale che accompagnerà la scoperta delle sue opere: come mai questa scelta?
“Quando si guarda un dipinto vengono coinvolti l’occhio e l’anima, quando si ascolta una musica è l’orecchio e l’anima. Voglio far vivere un’esperienza multisensoriale che coinvolga i sensi, le emozioni. Già in passato ho abbinato durante l’inaugurazione delle mie mostre la musica e l’olistica e questa cosa è piaciuta molto. Vi aspetto numerosi in Caplèra domenica 13 ottobre, sarà l’occasione per conoscere i miei quadri e fare un brindisi tutti insieme.”

All'inaugurazione - con ingresso gratuito e brindisi finale interverranno il pittore Rino Sgavetta, molto conosciuto a Parma, e famoso anche all'estero, con il quale  Monica Zarba ha un rapporto di amicizia e condivisione dell’arte e i delegati delle Amministrazioni comunali di Noceto Medesano.

Campo di papaveri olio su tela di Monica Zarba

mercoledì 4 aprile 2018

Evento benefico nella Grande Mela: all'asta un quadro della pittrice Welleda Tomasi Cantù

Evento benefico nella Grande Mela: all'asta un quadro della pittrice Welleda Tomasi Cantù

Il ricavato della vendita andrà a favore dell’Ospedale di Borgotaro (PR)

L’iniziativa è promossa dalla “Valtarese Foundation”



È in partenza da Parma una nutrita delegazione di valtaresi per l’atteso evento annuale organizzato dalla “Valtarese Foundation”, attiva oltreoceano da ormai ventotto anni e presieduta da Francesco, per amici Frank, Capitelli.

La comunità parmense presente a New York festeggia anche quest’anno al ristorante Maestro’s Caterers in Bronxdale Avenue con un evento a scopo benefico che si terrà domenica 8 aprile: un pranzo di gala inframmezzato da momenti ufficiali in cui sarà messo all'asta un quadro della pittrice parmigiana, ma valtarese d’adozione, Welleda Tomasi Cantù.

L’artista, conosciuta da anni nella Grande Mela, festeggia il ventennale della sua partecipazione all'appuntamento fisso con la Valtarese Foundation, ed ha preparato appositamente un quadro olio su tela 70x50 cm, dal titolo “Flowers along the Taro river” e raffigurante colorati iris e girasoli su uno sfondo d’acqua dolce.

Il quadro della pittrice Welleda Tomasi Cantù – che andrà all’asta domenica 8 aprile 2018

La pittrice parmense, da sempre sensibile alle iniziative degli italiani all'estero, in particolare con sfondo umanitario e benefico, anche quest’anno ha voluto fare omaggio di una sua opera, affinchè il ricavato dell’asta possa essere di aiuto - insieme alle altre raccolte fondi portate avanti dalla fondazione dei valtaresi a New York - all'Ospedale di Borgotaro, terrà alla quale è particolarmente legata e di cui è diventata cittadina onoraria.


L’evento newyorkese premierà inoltre il direttore del reparto di Radiologia dell’Ospedale di Borgotaro Carlo Fortunati e la direttrice senior dell’Istituto di Energia Nucleare Americano di Washington Monica Trauzzi, originaria della Valtaro.

Ad accompagnare la delegazione parmigiana, il vice Sindaco del Comune di Borgotaro Matteo Daffadà e il direttore di filiale della banca sponsor Bper di Borgotaro Cristiano Delmaestro, unitamente al vice direttore generale e capo area Bper Pier Pio Cerfogli.

La pittrice parmigiana Welleda Tomasi Cantù

La pittrice Welleda Tomasi Cantù sarà in più ricevuta in forma ufficiale al Consolato Generale d’Italia di Park Avenue, per portare al Console Generale Ministro Plenipotenziario Francesco Genuardi, un cadeau del Museo Glauco Lombardi di Parma, città della Cultura 2020, unitamente ai saluti della direttrice Francesca Sandrini e del sindaco di Borgotaro Diego Rossi.

Oltre ai momenti istituzionali, sono previste visite guidate alla città e una giornata a Washington, prima del rientro in Italia il prossimo 11 aprile.

Francesca Caggiati

lunedì 12 febbraio 2018

Art Capital a Parigi: tra gli espositori anche due artiste parmigiane

Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù espongono al Grand Palais di Parigi per Art Capital



La madrina del magmatismo Giovanna Tomasi continua a vivere attraverso le sue opere grazie alla madre Welleda Tomasi Cantù

Art Capital è il principale evento della comunità artistica francese e internazionale con espositori e visitatori che provengono da tutto il mondo, che viene organizzato al Grand Palais di Parigi sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. 

Annoverato nella tradizione storica dei salotti artistici, Art Capital è nato dall'unione di diversi saloni: Confronti, il Salone degli Artisti Francesi, Disegno e pittura con l'acqua e il Salone degli Artisti Indipendenti. 

Negli anni è divenuto il più importante momento di incontro e di riflessione sulla creazione artistica: riunisce infatti tutte le forme di espressione e consente l'incontro tra artisti, amanti dell'arte, galleristi e collezionisti, diventando fucina dei grandi artisti di domani e precursore di correnti artistiche all'avanguardia.

Quella del 2018 sarà un’edizione particolarmente ricca, con oltre duemila artisti provenienti da tutto il mondo, e sarà inaugurata con un vernissage esclusivo su invito domani martedì 13 febbraio alla presenza del Ministro della Cultura francese Madame Françoise Nyssen e aperta al pubblico dal 14 al 18 febbraio 2018.

Tra le rappresentanti italiane che espongono alla mostra parigina due artiste parmigiane Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù.

Giovanna Tomasi, madrina della corrente artistica denominata "Magmatismo" e prematuramente scomparsa alcuni anni fa, continua a vivere e vivrà per sempre attraverso le sue opere, che grazie alla madre vengono esposte in importanti kermesse artistiche in Italia e all'Estero.

Art Capital è allestita in uno dei più bei palazzi storici di Parigi, il Grand Palais, ed è un evento dinamico e multiforme, come l’arte di Giovanna Tomasi, che ha saputo precorrere i tempi e le modalità di espressione artistica contemporanea.

Giovanna Tomasi con la sua opera “Venere degli Abissi” in esposizione ad Art Capital 2018

Pittori, scultori, incisori, fotografi, architetti, artisti e talenti in genere, si incontrano ogni anno a Parigi dal 1884, anno di fondazione della Società degli Artisti Indipendenti, che da allora organizza il salone.

Giovanna Tomasi, commemorata pochi mesi fa nella Chiesa degli Artisti di Roma a cinque anni dalla prematura scomparsa, partecipa ad Art Capital 2018 con un’opera particolare: la "Venere degli Abissi", creata con reti, conchiglie, stelle marine magmate tra di loro e ricoperte d'oro.

L’artista parmigiana, a pieno titolo è considerata la fautrice della corrente artistica denominata “Magmatismo”, che consiste nel “magmare” appunto gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli con l'oro, l'argento e il rame.

Quel “ferma l’attimo” o “carpe diem” che permette di cogliere e immortalare un istante, una sensazione, un vissuto, per renderlo eterno e fruibile nel tempo.

Tante le sue partecipazioni ad importanti eventi artistici parigini: oltre ad Art Capital, varie edizioni del Salon du Patrimoine Culturel che si tiene al Carousel du Louvre, ma anche esposizioni a Montecarlo, Firenze e Roma, diventata la sua residenza principale negli ultimi anni.


Un particolare dell'opera di Giovanna Tomasi esposta ad Art Capital 2018

Giovanna Tomasi è figlia d’arte, cresciuta in un ambiente stimolante e ricco di ispirazioni artistiche.

La madre, Welleda Tomasi Cantù, sensibile pittrice di origine parmigiana, ma proiettata da sempre in una dimensione metafisica, propone nei suoi quadri olio su tela soprattutto natura e soggetti floreali, in particolare dipinge girasoli, a cui è particolarmente legata.

La pittrice Welleda Tomasi Cantù

Per la partecipazione ad Art Capital 2018 Welleda Tomasi Cantù ha dipinto un quadro che raffigura un bosco autunnale, dal titolo "Il bosco incantato", che ha già iniziato a perdere il manto di foglie per dar spazio ai colori tenui dell’autunno. 

Rappresenta lo scorrere del tempo e della vita, che a volte costringe a fermarsi e a prendere un momento di riflessione, a fare un bilancio e a riflettere sul nostro futuro.

L'opera in esposizione al Grand Palais di Welleda Tomasi Cantù – “Il bosco incantato” – olio su tela, 100x80 cm, anno 2018

Welleda Tomasi Cantù annovera importanti esposizioni in Italia, ma soprattutto all'estero, oltre a Montecarlo Parigi che frequenta annualmente dal 2006, anche a New York con un appuntamento fisso che la vede protagonista ad aprile di ogni anno.

Rientrare nel parterre degli artisti che espongono al Grand Palais, non solo è motivo di orgoglio per la pittrice parmense, ma le consente di continuare ad esporre anche le opere della figlia Giovanna, a mantenere in vita il suo ricordo e a sentirla sempre presente.

La kermesse artistica parigina Art Capital è visitabile mercoledì 14, venerdì 16 e domenica 18 febbraio dalle ore 11.00 alle ore 20.00, giovedì 15 e sabato 17 febbraio 2018 dalle 11.00 alle 22.00

Francesca Caggiati

venerdì 14 aprile 2017

LA BELLEZZA NELL'UNIVERSO DELL’ARTE: collettiva di pittura, scultura e poesia

LA BELLEZZA NELL’UNIVERSO DELL’ARTE
Pittura, Scultura e Poesia

25 artisti per 75 opere esposte a Villa Soragna di Collecchio (PR)

Curatori: Mauro Buzzi, Claudio Cesari e il critico d’arte Marzio Dall’Acqua

Inaugurazione domenica 7 maggio 2017 alle ore 11.00



Intervengono l’Onorevole Romanini, il Sindaco Bianchi e l’Assessore alla Cultura Zanetti

Collecchio (PR), 14 aprile 2017 - Pittura, scultura e poesia si fondono nel nuovo appuntamento “La Bellezza nell'Universo dell’Arte”, mostra collettiva di arte contemporanea e d’avanguardia, promossa dal Comune di Collecchio e curata da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e Marzio Dall’Acqua, che inaugura domenica 7 maggio 2017 alle ore 11.00 al Centro Culturale di Villa Soragna, nel Parco Nevicati di Collecchio (PR).

In tutto venticinque artisti che interpretano il tema della bellezza, dalle molteplici sfaccettature e connotazioni diverse: Bottioni, Buzzi, Caccioli, Cesari, Pelosi, Scapinelli, Vernizzi e Violi danno voce alla bellezza attraverso opere pittoriche; Beretti, Bigliardi, Canforini, Cassano, Coruzzi, Guida, Lucchetti, Monica, Montecchi, Ortolani e Sabini invece interpretano il bello con sculture e opere tridimensionali; infine Amoretti, Ramploid, Tinti, Tomasi, Ulivieri e Vignoli mettono in versi la bellezza, creando un trait d’union tra le creazioni artistiche e l’arte dello scrivere per eccellenza: la poesia.

Le opere faranno parte di un catalogo a colori, una pregiata pubblicazione dedicata alla mostra con i contributi scritti di Bartolotti, Carrera, Dall'Acqua, Del Sante, Galli, Guidotti, Marchetti, Ortolani, Pioli, Provinciali e Sabini che sarà presentata durante l’inaugurazione, a cui interverranno anche l’Onorevole Giuseppe Romanini, il Sindaco di Collecchio Paolo Bianchi e l’Assessore alla Cultura Michela Zanetti.

I cataloghi delle mostre curate da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d’arte Marzio Dall’Acqua sono a tutti gli effetti libri d’arte, già presentati presso importanti librerie come La Feltrinelli.

La mostra è liberamente visitabile nelle sale del Centro Culturale di Villa Soragna fino al 28 maggio 2017 nei seguenti giorni e orari: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica solo al pomeriggio.

giovedì 9 marzo 2017

IN MOSTRA A PARMA OLTRE CENTO QUADRI PER UN'ASTA BENEFICA A FAVORE DI SNUPI ONLUS

IN MOSTRA A PARMA OLTRE CENTO QUADRI PER UN'ASTA BENEFICA A FAVORE DI SNUPI ONLUS


(Parma, 8 marzo 2017) - Si terrà sabato 11 marzo alle ore 16.00 nello storico Palazzo Pigorini in via Repubblica, 29/a a Parma l'evento "Un quadro per SNUPI", l'asta benefica a favore dell'Associazione SNUPI presieduta da Giulio Orsini, che dal 2001 opera a sostegno delle nuove patologie intestinali, organizzando iniziative per la raccolta di fondi volti ad aiutare il Reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Ospedale Maggiore di Parma, diretto dal Prof. Gian Luigi de' Angelis, attraverso l'acquisto di strumentazioni medicali di ultima generazione, ma anche il sostegno a pazienti e loro famiglie, e l'aiuto a giovani medici specializzandi con borse di studio e stage all'estero.



In esposizione più di cento quadri, che partono da una base d'asta compresa tra i 100 e i 500 euro, donati da Marco Rosselli, di oltre venti artisti parmensi e nazionali, con originali e prove d'autore, tra cui Arnaldo Spagnoli, Ubaldo Bertoli, Augusto Vignali, Luigi Tessoni, Enzo Bioli, Sergio Sergi, Alberto Valeo, Remo Gaibazzi, Proferio Grossi, Bruno Manini, Ettore Mossini, Giuseppe Marchesi, Rino Ferrari, Ennio Calabria, Bruno Caruso, Giacomo Manzu’, Renato Guttuso, Antonio Castaldo, Tono Zancanaro, Germano Pessarelli, Antonio Nocera, in mostra dall'11 febbraio scorso per poter dare possibilità di opzione agli acquirenti interessati.

Il Presidente di Snupi Onlus Giulio Orsini

Il banditore d'asta Cristian Valenti aggiudicherà le opere al miglior offerente e l'intero ricavato sarà impegnato per riacquistare le attrezzature recentemente oggetto di furto presso l'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma.
L'iniziativa è nata con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, con i patrocini dell’Università degli Studi di Parma e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e la collaborazione dello CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, che ha offerto la propria consulenza per gli allestimenti.


Francesca Caggiati




Ulteriori informazioni su www.snupi.it - info@snupi.it - ph. 333 9612297

lunedì 20 febbraio 2017

ART CAPITAL, TRAMPOLINO DI LANCIO PER ARTISTI D’AVANGUARDIA


ART CAPITAL, TRAMPOLINO DI LANCIO PER ARTISTI D’AVANGUARDIA

Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù da Parigi già proiettate per importanti eventi a Cannes e a New York

Il Grand Palais, location della mostra Art Capital
Parigi, 19 febbraio 2017 – Si è appena concluso al Grand Palais di Parigi Art Capital, il più grande e importante appuntamento internazionale dedicato all’arte, costituito da quattro saloni che si svolgono in contemporanea: il “Salon des Artistes Indépendants”, “Comparaisons”, il “Salon des Artistes Français”e “Dessin & Peinture à l’eau”, in cui ogni anno si incontrano pittori, scultori, incisori, fotografi, architetti e artisti in genere. L’esposizione, che vede protagonisti oltre duemila artisti selezionati e d’avanguardia provenienti da tutto il mondo, è stata visitata in pochi giorni da più di quarantamila persone.
Questa mostra è anche un trampolino di lancio per giovani talenti, come lo sono stati Seurat, Cézanne, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Braque, Léger, Modigliani e Mondrian, che negli ultimi decenni è diventato famoso esponendo in tutto il mondo.
Una kermesse di altissimo livello, a cui hanno partecipato anche una dozzina di artisti italiani, tra cui le parmigiane Giovanna Tomasi e la madre Welleda Tomasi Cantù.
Art Capital, patrocinata dal Presidente della Repubblica francese Francois Hollande, è un evento dinamico e multiforme, proprio come l’arte di Giovanna Tomasi, che ha saputo precorrere i tempi e le modalità di espressione contemporanea, diventando madrina di una nuova corrente artistica denominata "magmatismo", che consiste nel “magmare” gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli su diversi supporti e dipingendoli con colori sgargianti come l'oro, l'argento, il viola, il rosa e il verde.
L’artista, prematuramente scomparsa nel 2012, continua a vivere attraverso le sue opere che, grazie alla madre, vengono esposte in importanti mostre d’arte in Italia e all'Estero.
L'artista Giovanna Tomasi con la sua opera "Venere degli Abissi"
L'opera magmata di Giovanna Tomasi esposta ad Art Capital 2017

L’opera di Giovanna Tomasi esposta ad Art Capital si intitola “Attimo magmato”: circolare come il ciclo della vita, rappresenta, la nascita - o meglio la continua rinascita - e l’eternità dello spirito che ci accompagna nella vita terrena e ultraterrena, fissata con i colori dell’oro e dell’argento. Quel “ferma l’attimo” o “carpe diem” che permette di cogliere e immortalare un istante, una sensazione, un vissuto, per renderlo eterno e fruibile nel tempo.
Giovanna è figlia d’arte, cresciuta in un ambiente stimolante e ricco di ispirazioni artistiche. La madre, Welleda Tomasi Cantù, sensibile pittrice proiettata da sempre in una dimensione metafisica, propone nei suoi quadri olio su tela soprattutto natura e soggetti floreali, in particolare girasoli, da cui è particolarmente ispirata. Il fiore qui diventa simbolo e persona, quasi a voler trasporre su tela emozioni fatte di luce, brezza, colori intensi e percezioni olfattive, cariche di pathos e ricordi.

Welleda Tomasi Cantù, pittrice e madre di Giovanna Tomasi

L'opera in esposizione al Grand Palais di Welleda Tomasi Cantù


Per la partecipazione ad Art Capital Welleda Tomasi Cantù ha dipinto un quadro intitolato “Emanazione colorata dello spirito”, che rappresenta lei e la figlia Giovanna salita in cielo, ma presente e viva come l’aria che respira. Un legame forte che continua a vivere attraverso le loro opere e rappresenta concretamente l’amore eterno tra madre e figlia.

Diverse le mostre in Francia a cui hanno partecipato, insieme o singolarmente, le due artiste parmigiane: più volte ospitate alla Camera di Commercio Italiana a Parigi con mostre personali, al Salon Du Patrimoine Culturel al Carousel du Louvre e ininterrottamente dal 2007 ogni anno ad Art Capital, ma anche nel Principato di Monaco.
Nel Palazzo dei Congressi di Montecarlo è tuttora esposta una delle opere di Welleda Tomasi Cantù, donata dalla pittrice alla Principessa Grace Kelly alla fine di una mostra personale, a cui hanno partecipato i regali monegaschi.
Per Welleda Tomasi Cantù il prossimo appuntamento sarà in aprile a New York per la festa della Valtarese Foundation presieduta da Frank Capitelli, in cui verrà messo all’asta un quadro donato dalla pittrice e il cui ricavato andrà a favore dell’Ospedale di Borgotaro.
Le opere di Giovanna Tomasi invece sono state selezionate per partecipare ad un’altra importante esposizione francese che si terrà a Cannes nel mese di giugno.
Francesca Caggiati

mercoledì 15 febbraio 2017

Art Capital al Grand Palais di Parigi: due parmigiane in mostra



Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù espongono ad Art Capital fino al 19 febbraio al Grand Palais di Parigi

La madrina del magmatismo Giovanna Tomasi continua a vivere attraverso le sue opere grazie alla madre Welleda Tomasi Cantù

L'artista Giovanna Tomasi, madrina del Magmatismo

Parigi, 15 febbraio 2017 - Apre oggi a Parigi Art Capital, la prima e più importante mostra d’arte a livello internazionale che si tiene ogni anno nella capitale francese, un evento unificante a cui partecipano artisti provenienti da tutto il mondo e rappresentanti le diverse tendenze artistiche emergenti e che dal 2006 viene allestita nella dimora storica del Grand Palais

Tra le rappresentanti italiane che espongono alla mostra, le artiste parmigiane Giovanna Tomasi e Welleda Tomasi Cantù. 

Giovanna Tomasi, madrina della corrente artistica denominata "Magmatismo" e prematuramente scomparsa qualche anno fa, continua a vivere attraverso le sue opere, che grazie alla madre vengono esposte in importanti kermesse artistiche in Italia e all'Estero.

Art Capital, che fino a domenica 19 febbraio sarà allestita in uno dei più bei palazzi storici di Parigi, è un evento dinamico e multiforme, come l’arte di Giovanna Tomasi, che ha saputo precorrere i tempi e le modalità di espressione artistica contemporanea.

Pittori, scultori, incisori, fotografi, architetti, artisti e talenti in genere, si incontrano ogni anno a Parigi dal 1884, anno di fondazione della Società degli Artisti Indipendenti, che da allora organizza il salone.

L'opera magmata di Giovanna Tomasi esposta ad Art Capital 2017

Giovanna Tomasi, commemorata pochi mesi fa nella Chiesa degli Artisti di Roma a quattro anni dalla prematura scomparsa, espone un’opera circolare, magmata con i colori oro e argento, rappresentante la nascita o meglio la continua rinascita e l’eternità dello spirito che ci accompagna nella vita terrena e ultraterrena.

L’artista parmigiana, a pieno titolo, può essere considerata la fautrice della nuova corrente artistica denominata Magmatismo”, che consiste nel “magmare” appunto gli oggetti del vivere quotidiano, i momenti della vita, fissandoli con l'oro, l'argento e il rame.

Quel “ferma l’attimo” o “carpe diem” che permette di cogliere e immortalare un istante, una sensazione, un vissuto, per renderlo eterno e fruibile nel tempo.

Tante le sue partecipazioni ad importanti eventi artistici parigini: oltre a varie edizioni di Art Capital e del Salon du Patrimoine Culturel che si tiene al Carousel du Louvre, anche esposizioni a Montecarlo, Firenze e Roma, diventata la sua residenza principale negli ultimi anni.

In realtà, Giovanna Tomasi è sempre stata cittadina del mondo, spesso in viaggio tra la Capitale, Parma - sua città natale - e la tanto amata Isola d’Elba, dove trascorreva le vacanze estive e creava le sue opere più significative, come la “Venere degli Abissi”.

L'artista Giovanna Tomasi con la sua opera "Venere degli Abissi"

Giovanna è figlia d’arte, cresciuta in un ambiente stimolante e ricco di ispirazioni artistiche.

La madre, Welleda Tomasi Cantù, sensibile pittrice di origine parmigiana, ma proiettata da sempre in una dimensione metafisica, propone nei suoi quadri, olio su tela, soprattutto natura e soggetti floreali, in particolare dipinge girasoli, a cui è particolarmente legata.

Il fiore diventa qui simbolo e persona, quasi a voler trasporre su tela emozioni fatte di luce, brezza, colori intensi e percezioni olfattive, cariche di pathos e ricordi.

Welleda Tomasi Cantù, pittrice e madre di Giovanna Tomasi

L'opera in esposizione al Grand Palais di Welleda Tomasi Cantù

Per la partecipazione ad Art Capital Welleda Tomasi Cantù ha preparato un quadro che rappresenta lei e la figlia Giovanna, salita in cielo, ma presente e viva come l’aria che respira. 

Un legame forte che continua a vivere attraverso le loro opere e rappresenta concretamente l’amore eterno tra madre e figlia.

Francesca Caggiati

martedì 24 gennaio 2017

A Parma inaugurato lo spazio espositivo "Parma per le Arti"

A Parma inaugurato lo spazio espositivo "Parma per le Arti" 

In mostra fino al 4 febbraio opere di artisti italiani dell’800 e ‘900

Da sx Michele Bersellini (Presidente) - Francesca Asti (Curatrice mostra) - Arch, Alberto Cacciani (Vice Presidente)

Parma, 24 gennaio 2017 – E’ stato inaugurato nei giorni scorsi, con notevole affluenza di pubblico, il nuovo spazio espositivo “Parma per le Arti” in borgo del Gallo 6, in pieno centro storico a Parma. Una nuova realtà che si occupa di arte e cultura a tutto tondo, nata dalla passione dei soci promotori Michele Bersellini e l’architetto Alberto Cacciani, rispettivamente presidente e vice presidente della neonata società cooperativa che gestisce lo spazio, coadiuvati da Francesca Asti, storica dell’arte e curatrice della mostra in corso: “La meraviglia della luce. Pittori italiani tra ‘800 e ‘900”.
Una mostra di oltre trenta opere tra dipinti olio, tempera, pastello, acquerelli e sculture di bronzo in stile Liberty, provenienti da collezioni private e dalla Galleria Farart di Tortona, specializzata in secondo Ottocento e primo Novecento italiano.
In esposizione autori di grande interesse artistico come: Giuseppe Pellizza da VolpedoEmilio Longoni, e Antonio Fontanesi, per la sola giornata inaugurale, Ettore TitoAngelo VernazzaEnrico SartoriGiulio Aristide SartorioOdoardo BorraniGuido CarmignaniCecrope BarilliRiccardo FainardiAmos NattiniPio JorisMichele GordigianiGiuseppe CasciaroSalvatore MarchesiAmedeo Bocchi e Matteo Olivero, in cui il tema della luce viene ripreso e interpretato, in modo sempre diverso e originale, per tutto il periodo espositivo. Un excursus storico tra vite e sensibilità differenti, che hanno saputo raccontare un passato non troppo lontano attraverso le loro opere.
“Parma per le Arti” vuole essere non solo galleria d’arte moderna e contemporanea, sede di mostre personali e collettive, ma punto di incontro per la cultura a Parma, che grazie ai diversi ambienti dislocati su due livelli, ospiterà anche corsi, presentazione di libri, incontri con artisti e altre iniziative culturali, allo scopo di valorizzare le forme artistiche della città, ma più in generale del Paese, nelle sue diverse espressioni.
Un nuovo punto di riferimento per gli appassionati d'arte, che si propone di offrire a giovani artisti locali e nazionali la possibilità di farsi conoscere e apprezzare, ma anche di fornire una ricollocazione e rivalutazione ad artisti del passato meno conosciuti, ma di alta qualità e pregio.
La società cooperativa ha infatti già in programma due importanti esposizioni: la prima comprenderà un'ampia cerchia di opere legate alla corrente del "divisionismo" in Italia; la seconda, invece, sarà dedicata esclusivamente a opere del celebre pittore Guido Reni e dei suoi seguaci.
La mostra in corsoad offerta libera, è visitabile fino al 4 febbraio tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.30, il mercoledì e il sabato anche al mattino dalle 10.00 alle 13.00.

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