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venerdì 29 gennaio 2016

Bari, Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto" visita guidata mostra in corso

Bari, Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto"
ogni domenica visita guidata alla mostra in corso

Da Terra di Bari a Città Metropolitana
Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960


 
La mostra Da Terra di Bari a Città Metropolitana Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960, inaugurata il 12 dicembre scorso resterà aperta sino al 30 aprile.

Ogni domenica sarà tenuta una visita guidata inclusa nel biglietto di ingresso.
Le visite guidate, condotte da personale specializzato, avranno inizio alle ore 10:45



"… questa non è solo una mostra dedicata ai paesaggi, alle

marine e alle vedute urbane del territorio di Terra di Bari, solo

in parte coincidente con l'attuale Città Metropolitana, che

ne rappresenta la progressiva, e non sappiamo se definitiva,

riduzione.

L'attenzione, infatti, non è esclusivamente dedicata allo specifico

pittorico, cioè agli artisti che ne hanno dato la rappresentazione,

all'esame del loro linguaggio e a quanto quest'ultimo

fosse più o meno simile, e, infine, a quanto questo stesso

linguaggio sia andato modificandosi nel corso dei cento

anni (1860-1960) che costituiscono l'ambito cronologico entro

cui si è scelto di muoversi. In realtà si tratta anche di una

mostra "storica" sui generis, volta ad illustrare, attraverso le

immagini del territorio riflesse nella pittura, i cambiamenti

che lo hanno interessato".
Clara Gelao




Pinacoteca metropolitana "Corrado Giaquinto"
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 – Bari - Tel. 080/ 5412420-2-3-4-5-7 
www.pinacotecabari.it


Alla Pinacoteca  metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all 'ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale "Pane e Pomodoro", ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all'altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell'ex  Provincia dove, al IV piano,  ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

ORARIO: dal martedì al sabato ore: 9.00 – 19.00
                    domenica ore: 9.00 – 13.00
lunedì e festività settimanali: chiuso
(La biglietteria chiude 30 minuti prima dell'orario di chiusura).

PREZZI D'INGRESSO: INTERO   € 2,58
RIDOTTO  € 0,52:
- soci COOP – muniti di tessera di iscrizione;
- soci  TOURING – muniti di tessera di iscrizione;
- possessori coupon QUI!CULTURA.

GRATUITO:
-studenti universitari e di istituti AFAM (Accademie di Belle Arti e Conservatori Musicali) – muniti di libretto di iscrizione;
-giornalisti - muniti di tesserino;
-minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
-tesserarti  ICOM;
la prima domenica di ogni mese.

Ingresso libero in occasione di inaugurazioni, cerimonie e particolari iniziative in programma



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www.CorrieredelWeb.it

giovedì 28 gennaio 2016

GióMARCONI | Allison Katz | 11.02.2016


 
 

Allison Katz
AKA

Inaugurazione giovedì 11 febbraio 2016 dalle 19 alle 21

Dal 12 febbraio al 19 marzo 2016
martedì – sabato, 11 – 19



Giò Marconi ha il piacere di annunciare AKA, la prima personale di Allison Katz in galleria.

AKA è un postscript a All is On, titolo della mostra che l'artista ha inaugurato lo scorso settembre alla Kustverein di Friburgo – sua prima personale in un museo pubblico – a cui la mostra da Giò Marconi è intimamente connessa. Da Giò Marconi un nucleo di dipinti provenienti da Friburgo sono presentati insieme a una nuova serie di lavori appositamente realizzati per questa mostra.

AKA - altrimenti detto - introduce pseudonimi, alias, soprannomi, così come le iniziali dell'artista, con l'aggiunta di una A.
Le associazioni linguistiche hanno un ruolo fondamentale nel lavoro di Allison Katz. L'artista indaga il gap tra parola e immagine, capovolgendo le convenzioni tra linguaggio verbale e rappresentazione visuale.
Katz reinventa continuamente se stessa, il suo lavoro abbraccia pittura figurativa, realismo magico e astrazione geometrica.

AKA - come parola palindroma – si riferisce all'architettura del progetto site specific in mostra da Giò Marconi.
La formula AKA suggerisce l'andare avanti e indietro delle pareti installate nella galleria.
Lo spazio espositivo è strutturato come un percorso a doppio senso di marcia che può essere letto sia entrando che uscendo dalla sala.

Oltre ai dipinti, una sequenza di manifesti è esposta all'ingresso della galleria.
In questo nuovo gruppo di lavori l'artista reinventa le immagini più iconiche dei suoi dipinti, aggiungendo una componente pop e grafiche vintage.



Allison Katz (n. Montreal, Canada, 1980) vive e lavora a Londra.

Tra le più recenti mostre personali: "All Is On", Kunstverein Freiburg, Friburgo (2015); "Rumours, Echoes", Boatos, San Paolo (2014); "Regardless", Laura Bartlett Gallery, Londra (2013).
Tra le più recenti mostre collettive: "Off Cardinal Points, DAS INSTITUT with Allison Katz", Kraupa-Tuskany Zeidler, Berlino (2015); "The Violet Crab", David Roberts Art Foundation, Londra (2015); "Yes, We're Open", Gió Marconi, Milano (2015) "Call and Response", Gavin Brown's Enterprise, New York (2015); "Puddle, Pothole, Portal", Sculpture Centre, New York (2014); Gaylen Gerber, John Henderson and DAS INSTITUT with Allison Katz, Family Business, New York (2012).



Giò Marconi
via Tadino, 20
20124 Milan
tel +39 02 2940 4373
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com

MM Linea 1: fermate Porta Venezia - Lima
MM Linea 3: fermata: Centrale
Autobus n. 60 - 81 fermata B. Marcello


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Allison Katz
AKA

Opening Thursday, February 11th 2016, from 7 to 9 pm

From February 12th till March 19th
From Tuesday to Saturday, 11-19



Giò Marconi is very pleased to announce AKA, Allison Katz's first solo show at the gallery.

AKA is a postscript to All Is On, the title of Katz's exhibition at Freiburg Kunstverein opened last September – her first solo show in a public museum – to which the show at Giò Marconi is intimately connected. At Giò Marconi several paintings from Freiburg are featured with a new series of works, specifically produced for this exhibition.

AKA, also known as, introduces pseudonyms, aliases, nicknames and refers to the artist's initials with an extra A.
Words' associations play an essential role in Katz's work. The artist inspects the gap between words and images and overturns the conventions  between language and visual presentation.
Katz relentlessly reinvents herself, her work embraces figurative painting, magic realism and geometric abstraction.

AKA – as a palindrome word – introduces the architecture of the site specific project on exhibit at Giò Marconi.
The abbreviation AKA insinuates the back and forth of the triangle shaped walls installed in the gallery.
The exhibition space is structured as a two-way route that can be read both forward and backward.

Besides the paintings several posters are on display at the entrance of the gallery.
In these new body of works the artist reinvents the most iconic images of her paintings adding a pop component and a vintage design.



Allison Katz (b. Montreal, Canada, 1980), lives and works in London.

Most recent solo exhibitions: "All Is On", Kunstverein Freiburg, Freiburg (2015); "Rumours, Echoes", Boatos, Sao Paulo (2014); "Regardless", Laura Bartlett Gallery, London (2013).
Most recent group exhibitions: "Off Cardinal Points, DAS INSTITUT with Allison Katz", Kraupa-Tuskany Zeidler, Berlin (2015); "The Violet Crab", David Roberts Art Foundation, London (2015); "Yes, We're Open", Gió Marconi, Milan (2015) "Call and Response", Gavin Brown's Enterprise, New York (2015); "Puddle, Pothole, Portal", Sculpture Centre, New York (2014); Gaylen Gerber, John Henderson and DAS INSTITUT with Allison Katz, Family Business, New York (2012).


Giò Marconi
via Tadino, 20
20124 Milan
tel +39 02 2940 4373
fax +39 02 2940 5573
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com

How to get there:
Underground:
Line 1 Red: stops Porta Venezia - Lima
Line 3 Yellow:  stop Centrale
Surface transport:
bus n. 60 – 81 stop B. Marcello
                                                                                                              
 


 

TORNA IN MOSTRA LA "NATIVITÀ" DI GERACI, UNICA COPIA COEVA DEL CARAVAGGIO




Restaurata dal Fai Catania la "Natività" del Geraci, unica copia coeva di Caravaggio

«SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO PER IL RECUPERO DEI BENI CULTURALI»
Ieri a Castello Ursino la consegna del quadro alla presenza di autorità istituzionali

CATANIA – «Un monumento unico, un monumento da illuminare, un monumento di cui prendersi cura. Tutti insieme». È questo lo scopo del progetto "Puntiamo i riflettori" promosso dal Fai – Fondo Ambiente Italiano in tutto il territorio nazionale, e fatto proprio dalla Delegazione di Catania con la scelta di restituire alla città la seicentesca tela "Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi" del siciliano Paolo Geraci. Un dipinto che è testimone di una bellissima storia che va a ritroso nel tempo, fino al genio di Caravaggio.
Durante la cerimonia ufficiale di consegna – che si è svolta ieri (27 gennaio) al Castello Ursino – il capodelegazione Antonella Mandalà ha ribadito l'obiettivo alla base del progetto: «"Adottare" un bene locale importante per la storia della nostra comunità, finito in stato di abbandono o vittima di degrado, al fine di concentrare gli sforzi per restituirlo ai cittadini. Sotto la tutela della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, ci siamo occupati dunque del restauro della tela del Geraci, eseguito da Giovanna Comes, diffondendo la conoscenza della sua storia e restituendogli tutta la dignità che merita».
L'importanza del progetto e il valore del quadro hanno richiamato l'attenzione e il plauso di numerosi cittadini, catanesi e non solo, primo fra tutti il sindaco del capoluogo etneo Enzo Bianco: «Anche a Catania – ha detto – si realizza così una forma di collaborazione tra pubblico e privato fondamentale per il recupero dei beni culturali del Paese. Questa iniziativa è una spinta verso una nuova logica di sinergia con il Fai, per poter realizzare a Catania ciò che è già avvenuto in altre grandi città: il recupero e la cura di grandi monumenti». A confermare questa volontà di collaborazione è stato il vicepresidente nazionale del Fai Marco Magnifico, presente a Catania proprio per l'occasione: «Le amministrazioni pubbliche possiedono una quantità enorme di beni culturali ma non sempre hanno risorse e capacità per poterli mantenere e farli fruire in modo adeguato. Il Fai quindi si pone come strumento di tutela di una parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità».
Alla consegna della tela è intervenuta anche la Soprintendente di Catania Fulvia Caffo, sottolineando «la sensibilità e il senso civico con cui i volontari del Fai hanno contributo al progetto. Questa tensione della società civile, insieme al nostro lavoro quotidiano di catalogazione dei beni, può arginare fenomeni di degrado e abbandono del patrimonio comune». Alla cerimonia erano presenti anche l'assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro, la presidente regionale del Fai Sicilia Giulia Miloro, Luisa Paladino quale responsabile per la Soprintendenza della Collezione Finocchiaro a cui appartiene l'opera del Geraci, e l'esperto di Caravaggio Alvise Spadaro.

LA STORIA DELLE DUE OPERE
Paolo Geraci, pittore siciliano contemporaneo di Michelangelo Merisi, realizzò il dipinto nel 1627 mantenendo le dimensioni dell'originale. Si tratta di una riproduzione così fedele, da essere stata esposta in autorevoli mostre sull'artista lombardo. Geraci lavorò su commissione di don Gaspare Orioles, in seguito il quadro passò al presidente della Suprema Corte di Palermo Giovan Battista Finocchiaro, il quale nel 1826 lo donò al Comune di Catania.
L'opera originale, di dimensioni notevoli (misurava 268x197 cm), fu dipinta da Caravaggio nel 1609: in essa sono ritratti la Sacra Famiglia assistita da un angelo planante, forse San Giacomo e, in primo piano, San Lorenzo e San Francesco d'Assisi. Fu uno dei capolavori tardi del maestro lombardo, tristemente noto anche per essere stato trafugato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo, forse ad opera di balordi. Finito nelle mani dei capi mafia palermitani – che ne fecero oggetto di ostentazione nelle loro riunioni segrete – il dipinto non è mai più stato ritrovato. È probabile che il destino di questo capolavoro rimarrà uno dei tanti misteri italiani irrisolti, oggi inserito nella lista dell'FBI delle dieci opere d'arte rubate più importanti al mondo, e valutato più o meno trenta milioni di euro.

FABRICA ECCLESIAE: OVVERO IL FARSI E RIFARSI DELLA CHIESA

L'evento espositivo fino a martedì 9 febbraio 2016 al Museo Diocesano, Chiostro di Sant'Apollonia

FABRICA ECCLESIAE:  OVVERO IL FARSI E RIFARSI DELLA CHIESA

Ogni giorno ore 16.00,  una serie di incontri  (alle ore 16:00), dove le arti i mestieri e le tradizioni verranno presentate da esperti della materia. Si va dalla scultura lignea alla decorazione, dall'arte orafa e dell'incisione al mosaico e al ricamo


FABRICA ECCLESIAE è un evento espositivo-performativo, mostra ed installazione artistica nel Salone del Museo Diocesano a Sant'Apollonia che ospiterà sessioni e incontri didattici e culturali. Affrontando il tema del Carnevale 2016, nel suggestivo Salone del Museo, un tempo chiesa di Ss. Filippo e Giacomo, è allestita una esposizione di opere ed oggetti che testimoniano la complessità del "cantiere chiesa", ove arti, mestieri e tradizioni si intrecciano per costruire il complesso palinsesto di arte e bellezza che ogni luogo di culto rappresenta. 

Una esposizione curata dall'architetto don Gianmatteo Caputo, direttore del Museo, che si concretizza in eventi / performance, in cui saranno coinvolti restauratori e artigiani che quotidianamente arricchiranno il programma espositivo illustrando i trucchi del mestiere e le tecniche tradizionali della loro arte. 

La mostra è stata inaugurata venerdì scorso mostrando al pubblico, dopo il restauro,  la pala "Il Redentore fra san Gallo e san Marco" di Tintoretto, proveniente dalla chiesa di San Gallo, un'opera che non veniva esposta al pubblico da quasi trent'anni.

Inoltre, per tutti i giorni del Carnevale, fino a martedì 9 febbraio 2016,  si susseguiranno una serie di incontri  (alle ore 16:00), dove le arti i mestieri e le tradizioni verranno presentate da esperti della materia. Si va dalla scultura lignea alla decorazione, dall'arte orafa e dell'incisione al mosaico e al ricamo. 


CALENDARIO EVENTI


 29/1 venerdì, ore 16:00

L'arte dei mosaicisti
Il Mosaico antico e il restauro contemporaneo
con Giovanni Cucco e Luca Chiesura e Presentazione della App iTorcello che illustra i mosaici della Basilica di S. Maria Assunta

30/1 sabato, ore 16:00
L'arte dei ricamatori
Tessitura e Ricamo nei paramenti sacri
con Simonetta Giacomini


31/1 domenica, ore 16:00
Esposizione Fabrica Ecclesiae
con visita guidata alla Mostra delle Icone presso il Museo Diocesano

2/2 martedì, ore 16:00
L'arte degli scultori
Restauro dei manufatti lignei
con Maximilian Leuthenmayr

3/2 mercoledì / 
4/2 giovedì, ore 16:00
Arte Mide presenta "Merlettaie
Performance sull'arte del merletto


5/2 venerdì, ore 16:00
L'arte degli orafi
L'oreficeria sacra
con Gianluca Bastianello e Silvia Pichi 

6/2 sabato, ore 16:00
L'arte dei mosaicisti
Il Mosaico antico e il restauro contemporaneo
con Giovanni Cucco e Luca Chiesura

7/2 domenica, ore 16:00
Esposizione Fabrica Ecclesiae
con visita guidata alla Mostra delle Icone presso il Museo Diocesano

8/2 lunedì, ore 16:00
L'arte del restauro
Restauro dei manufatti lignei
con Francesco Grimaldi

9/2 martedì, ore 16:00
Esposizione Fabrica Ecclesiae
con visita guidata alla Mostra delle Icone presso il Museo Diocesano

Per informazioni sulla mostra
Tel. 041 2413817- 2771702 - Fax 041 7241124
www.veneziaubc.org


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mercoledì 27 gennaio 2016

Lush Bologna ospita una mostra in nome dell'amore e dell'uguaglianza in occasione di Arte Fiera

Lush presenta "Tim e Tom sulla barca dell'amore", l'esposizione dell'artista Mattia Caracciolo realizzata in occasione di Arte Fiera
La collezione dei prodotti Lush di San Valentino diventa protagonista delle opere del giovane disegnatore, per lanciare anche attraverso l'arte un messaggio di amore e uguaglianza


In un percorso narrativo unico e originale, il giovane disegnatore Mattia Caracciolo dà nuova vita alla collezione di San Valentino Lush: i prodotti si trasformano in nuovi e meravigliosi protagonisti della magica storia d'amore tra Tim e Tom, la coppia di fidanzati di carta creati dall'artista che si muovono e amano circondati dagli oggetti del mondo reale.

Così la bomba da bagno Lover Lamp, con le sue note di cioccolato e agrumi, si trasforma in un magico meteorite, Unicorn Horn, lo spumante da bagno all'irresistibile fragranza di neroli e lavanda, diventa la vela colorata di una speciale barca dell'amore, e il nuovo sapone all'essenza di rosa di Damasco Roses All The Way si trasforma nel cuore magico che insegna alle persone a riconoscere tutte le forme dell'amore.

L'incontro tra Lush e la produzione artistica di Mattia Caracciolo si propone di porre ancora una volta l'accento sull'impegno di Lush nella lotta per l'uguaglianza dei diritti LGBT, aspetti per i quali il brand è da sempre attivo attraverso iniziative speciali e campagne dedicate.

Dopo i successi delle campagne #SignOfLove nel 2013-2014 e di #GayIsOk nel 2015, Lush ha dato il via al nuovo anno supportando #SvegliatItalia, la campagna ideata dal progetto di comunicazione sociale CondividiLove in collaborazione con Angelo Cruciani per tutte le associazioni LGBT italiane che hanno partecipato alla mobilitazione nazionale del 23 gennaio, per sensibilizzare l'opinione pubblica e compiere un primo importante passo in Italia verso la piena uguaglianza.

Le opere del giovane artista saranno esposte nel negozio Lush di Bologna, via Massimo D'Azeglio 4/F, dal 29 gennaio al 1 febbraio 2016. Inoltre il 31 gennaio, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, Mattia Caracciolo sarà presente in negozio per presentare l'esposizione "Tim e Tom sulla barca dell'amore" e intrattenere il pubblico con un'esclusiva live performance, guidando i clienti alla scoperta della sua arte e dell'importante messaggio d'amore e uguaglianza. 

Art1307 presenta Latitude 36 – 40

Art1307 
presenta

Latitude 36 – 40

mostra collettiva di Marco Abbamondi, Stefano Ciannella, Max Coppeta, Mina Di Nardo, Dino Izzo, Amedeo Sanzone, Ttzoi, Carla Viparelli

a cura di Yasunari Nakagomi

dal 20 al 28 marzo 2016

Tokyo Metropolitan Art Museum - 8-36 Uenokoen, Taito, Tokyo 110-0007, Giappone


Con il Patrocinio della Regione Campania

Info e contatti: www.art1307.com, info@art1307.com, FB: https://www.facebook.com/art1307

Instagram: ISTITUZIONE_CULTURALE_ART1307

Pinterest: Art1307



2016: ricorre il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone e 500 anni di storia di relazioni culturali tra i due paesi.

Otto artisti "Napoletani"chiamati a rappresentare uno spaccato dell'arte Italiana contemporanea saranno i protagonisti, insieme ad altrettanti artisti giapponesi, di "Latitude 36 – 40", mostra scambio promossa da Art1307  che si terrà, nella sua prima sessione, dal 20 al 28 marzo 2016 presso il Tokyo Metropolitan Art Museum di Tokyo, e nella seconda sessione dal 12 al 30 maggio 2016 a Napoli presso Villa Di Donato. Sotto la curatela di Yasunari Nakagomi, Direttore della Association of international Artists, e Cynthia Penna, direttore artistico di Art1307, Marco Abbamondi, Stefano Ciannella, Max Coppeta, Mina Di Nardo, Dino Izzo, Amedeo Sanzone, Ttzoi, Carla Viparelli esporranno le loro opere nell'ambito di un progetto di scambio fra Italia e Giappone. L'iniziativa gode del patrocinio morale della Regione Campania.

Cynthia Penna, curatrice e direttrice scientifica di Art1307, che ben conosce l'operato degli otto artisti coinvolti sulla base delle numerose occasioni di collaborazione fra questi ultimi e l'Istituzione Culturale Internazionale di cui lei è fondatrice insieme a Renato Penna, scrive nel suo testo critico alla mostra: "Gli otto artisti vivono e lavorano nella città di Napoli, città a volte dura e difficile, ma sempre, costantemente sveglia, recettiva, creativa, fucina di idee e contenuti. Fu dal 16° al 19° secolo una delle maggiori Capitali di un grande Regno Europeo, forse seconda solo a Parigi. Tutto ha sopportato nella sua complessa storia socio-politica e tutto ha inglobato, tutto ha ingoiato, anzi fagocitato, rielaborando lo "straniero" a proprio modo ed integrando qualsiasi forma di cultura, religione e credo. Il "melting pot" di Napoli risale a tempi antichissimi: la sua popolazione, mai autoctona, si è mischiata nel corso dei secoli agli "invasori"e ai popoli colonizzatori, inglobandoli e, a sua volta, "colonizzandoli" spiritualmente e culturalmente, creando così una vera convivenza di culture, di animi, di spiritualità e una specificità del pensare e del sentire che la connota e che è la "cifra" particolare della sua popolazione: accoglienza e rispetto, accettazione della diversità come casualità della vita, come momento di vita, di eventuale sviluppo, di opportunità. Oggi si parla tanto di integrazione, ma si può affermare che il più grande esempio storico di integrazione di culture e di diversità è stato realizzato da questa città. In questo melting pot culturale e ideologico, tuttora la città sopravvive e si reinventa. E in questo melting pot forma i suoi abitanti ed ovviamente i suoi artisti.
Essi esprimono la difficoltà del vivere, ma anche e soprattutto la Bellezza dell'arte e della filosofia che connotano la città. Non sono artisti locali perché parlano al cuore dell'essere umano in un Universalismo del dire che tocca corde profonde del comune sentire. L'emozione, l'epifania della scoperta, la Natura che si concede all'uomo in tutta la sua potenza e che sempre lo sovrasta, il senso del fato come casualità che viene subito rielaborata e riespressa alla maniera"napoletana" con ilarità e irriverenza: questi sono solo alcuni dei temi toccati dalla ricerca artistica dei nostri. In Ciannella e Abbamondi il perenne dualismo tra levità, leggerezza dell'essere e del sentire e pesantezza della realtà in una esistenza che deve fare i conti con nefandezza e bruttura. Una umanità dolente e felice al tempo stesso che muta, si modifica non solo e non tanto col passare del tempo, ma attraverso lo scambio con l'altro. Una umanità che "viaggia" intraprendendo l'eterno viaggio dell'esistenza e nel contempo si modifica, muta al mutare del tempo. Levità e forza che si trova nella Natura potente di Di Nardo i cui semi di ciliegio esprimono tutta la forza del mutamento di cui è capace la Natura. La meraviglia e il mistero della creazione tutta contenuta in un fragilissimo e piccolo seme che emana la vita. Contrasto tra Natura e tecnologia in Coppeta che sostituisce a gocce di pioggia, gocce di materiale sintetico che invadono lo spazio: metafora del cambiamento e del mutamento cui stiamo assistendo nel nostro presente. Ancora mutamento della materia nelle opere di Ttozoi che, producendo vere e proprie muffe su tela con un impasto di farina ed acqua, esprime la bellezza della modificazione della realtà naturale; l'estetica di un mutamento che vede Natura e Uomo alternarsi in una gestualità che sovrappone azione e reazione: un'alternanza di passi che ricorda una danza magica foriera di creazione. Viparelli parla dell'attualità della frammentazione di Uomo e Natura: pezzi di realtà che si compongono e scompongono continuamente così come la nostra vita è un'alternanza di frammenti che ne compongono il tutto. L'eterna diatriba tra Natura e Scienza viene realizzata attraverso video-animazioni o quadri in movimento che raccontano un percorso, un "viaggio" di conoscenza. Umanità sfumata che si intravede attraverso un velo fatto di scrittura, di parole, di racconti che compongono la vita stessa dell'uomo: questa la tematica di Dino Izzo che sfuma i suoi personaggi, i suoi paesaggi sotto un velo di parole: comunicabilità o incomunicabilità della società contemporanea? l'eterno dilemma che ci attanaglia da oltre un secolo. La parola come creazione, comunicazione, linguaggio, tradizione e radici: la parola che tutto sovrasta e tutto crea: lo scambio di culture, esperienze, vissuti, che forma Nazioni, Comunità, intere esistenze. Sanzone invece pone la sua umanità all'interno di una superficie specchiante che la riflette tutta proprio come in uno specchio: nell'immensa distesa del nulla in cui l'essere umano viene proiettato, un elemento lo "assiste" per riportarlo alla realtà, alla concretezza e alla impossibilità di perdersi e disperdersi. Un supporto di legami, di amicizia, di amore, di credo, gli viene incontro come per offrirgli un appiglio da cui ripartire costantemente e nuovamente per un altro viaggio di ricerca. Artisti che vivono, lavorano e si esprimono insieme ad una città che palpita, una città dove il confine tra magia e realtà, tra realtà e fantasia, tra reale e surreale è lievissimo, quasi inesistente; dove tutto è magia e tutto è, al tempo stesso, realtà; dove tutto può accadere e non accadere mai. Una città senza tempo, uguale a se stessa eppure sempre mutevole; una città "sregolata" nella sua conformazione intellettuale con una grande anima e una un grande pensiero.

martedì 26 gennaio 2016

M4A - MADE4ART, Milano: mostra "Sergio Armaroli | Sleeping With One Eye Open" - con gentile richiesta di segnalazione

Sergio Armaroli | Sleeping With One Eye Open

M4A - MADE4ART, Milano
3-10 febbraio 2016
Inaugurazione mercoledì 3 febbraio, ore 18.30

Made4Art di Milano presenta Sleeping With One Eye Open, personale di Sergio Armaroli a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo con una selezione di lavori che focalizza l'attenzione su diversi aspetti della produzione dell'artista.
In mostra presso Made4Art una serie di disegni su carta, oli e tecniche miste su tela, lavori di diverso formato che, all'interno di un particolare allestimento e accompagnati dalla presenza "disturbante" di una colonna audio composta dall'artista secondo un'idea di controllata casualità, forniranno all'osservatore impulsi visivi e suggestioni sonore, sollecitazioni e richiami in grado di trasportare all'interno dello stimolante universo di Sergio Armaroli, dove la componente musicale e poetica rimane una costante per condurre a nuove e inaspettate esperienze percettive.
Accompagna la mostra un catalogo con testi critici dei due Curatori e le immagini delle opere in mostra; Sleeping With One Eye Open, con data di inaugurazione mercoledì 3 febbraio alle ore 18.30, rimarrà aperta al pubblico fino al 10 dello stesso mese.

Sergio Armaroli (1972) ha compiuto gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano diplomandosi in pittura con il massimo dei voti e presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano dove ha conseguito il diploma in Musica Elettronica, Jazz e Strumenti a Percussione. Si è perfezionato presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma e presso l'Accademia del Teatro Alla Scala di Milano. Ha studiato inoltre "percussion popular" presso l'I.S.A. Instituto Superior de Arte de La Habana (Cuba).
Ha suonato e suona in numerose orchestre, ensemble cameristici e in qualità di solista in Italia e all'estero (Polonia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Messico, Gran Bretagna e Francia). Ha al suo attivo numerose registrazioni (ArtAche, Stradivarius, Rugginenti, BMG Ricordi, Red! e Dodicilune). L'ultimo suo lavoro per marimba sola dal titolo "Early Alchemy" ha avuto un generale consenso di critica in Italia e negli Stati Uniti. Come "attore musicale" realizza alcuni progetti multimediali e performativi progettando alcune installazioni sonore.
Ha esposto in Italia in mostre personali e collettive. Nel 2013 presso lo spazio Made4Art ha partecipato al progetto artistico Black&White. Astrazione negli opposti (24 maggio-7 giugno). Nel 2014, sempre presso lo spazio Made4Art, si è tenuta la personale Camera d'eco (EchoChamber) (21-31 gennaio) e il 21 ottobre si è svolta la presentazione di una monografia dedicata ai suoi vent'anni di attività, volume edito da Vanilla Edizioni con testi a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni. Del 2015 è la personale Sergio Armaroli. Confusio Rerum Confusio Verborum (17-22 marzo), progetto di sound installation / active soundwork inserito nel Festival 5 Giornate - Milano: Cinque Giornate per la Nuova Musica.

Sergio Armaroli | Sleeping With One Eye Open
a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo
3-10 febbraio 2016
Inaugurazione mercoledì 3 febbraio, ore 18.30
Lunedì ore 16-19, martedì-venerdì 10-13 e 16-19, sabato su appuntamento
Catalogo a cura di Made4Art
M4A - MADE4ART
Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura
Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872
Media partner: Espoarte

sabato 23 gennaio 2016

Berlino in Arte 2016. Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea

Berlino in Arte 2016

Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea
Dal 26 al 31 gennaio 2016
Vernissage 26 gennaio dalle ore 18:30 alle 20:00
Presso Auguststr. 35, BERLINO


Espongono gli artisti:

RICCARDO DAMETTI
Dì BERG
ALISSA GRÜN
OXANA KOZHEMYAKINA
LUCA MARCHETTI - L M ART
MAURO MARTIN
LYDIA MOAWAD
SUSAN N. McCOLLOUGH
MARIANO PIERONI
TONY PRIOLO (1925-2010)
EVA ROSSI-KIVIMAKI
HAYAT SAIDI
GEORGETA STEFANESCU
LUIGI TOSTI
LUISELLA TRAVERSI GUERRA
FRANCO TREVISAN
YAYA
ZENO DA VERONA

Ecco a Berlino l'immancabile appuntamento annuale con il progetto espositivo "Berlino in Arte 2016", curato dall'équipe di Sabrina Falzone e dedicato all'arte contemporanea internazionale. La mostra, fissata per l'ultima settimana di gennaio nel vivace quartiere berlinese del Mitte, vedrà la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo, che lo storico dell'arte Sabrina Falzone ha avuto l'onere e l'onore di selezionare in base ai requisiti di qualità artistica e novità espressiva.

Tra gli artisti scelti ricordiamo i più importanti in Italia: Riccardo Dametti, Dì Berg, Luca Marchetti L M Art, Mauro Martin, Mariano Pieroni, Luigi Tosti, Luisella Traversi Guerra, Franco Trevisan, Yaya, Zeno Da Verona e lo storico artista Tony Priolo (1925-2010) grazie al figlio Ferdinando Priolo, che sta omaggiando la memoria paterna facendo conoscere in tutto il mondo il contributo storico-artistico del compianto maestro Priolo.

Mentre dall'estero sono stati scelti gli artisti di talento: Alissa Grün dalla Francia, Oxana Kozhemyakina dalla Russia, Lydia Moawad dal Libano, Susan N. McCollough dagli Stati Uniti d'America, Eva Rossi-Kivimaki dalla Finlandia, Hayat Saidi dal Marocco e Georgeta Stefanescu dalla Svizzera. Così la Auguststrasse, la rinomata "via delle gallerie", sarà teatro di nuove tendenze d'arte dal 26 gennaio. Un evento da non perdere.

Info:
Vernissage: 26 gennaio h.18.30/20:00
Indirizzo: August 35, Auguststr. 35, 10119, BERLINO
Orari di apertura: h.17.00/20.00; chiuso domenica
Ingresso libero
www.sabrinafalzone.info



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Bari, Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto" visita guidata domenicale mostra in corso

Bari, Pinacoteca Metropolitana "Corrado Giaquinto"
ogni domenica visita guidata alla mostra in corso

Da Terra di Bari a Città Metropolitana
Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960


La mostra Da Terra di Bari a Città Metropolitana Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari 1860-1960, inaugurata il 12 dicembre scorso resterà aperta sino al 30 aprile.

Ogni domenica sarà tenuta una visita guidata inclusa nel biglietto di ingresso.
Le visite guidate, condotte da personale specializzato, avranno inizio alle ore 10:45

"… questa non è solo una mostra dedicata ai paesaggi, alle
marine e alle vedute urbane del territorio di Terra di Bari, solo
in parte coincidente con l'attuale Città Metropolitana, che
ne rappresenta la progressiva, e non sappiamo se definitiva,
riduzione.
L'attenzione, infatti, non è esclusivamente dedicata allo specifico
pittorico, cioè agli artisti che ne hanno dato la rappresentazione,
all'esame del loro linguaggio e a quanto quest'ultimo
fosse più o meno simile, e, infine, a quanto questo stesso
linguaggio sia andato modificandosi nel corso dei cento
anni (1860-1960) che costituiscono l'ambito cronologico entro
cui si è scelto di muoversi. In realtà si tratta anche di una
mostra "storica" sui generis, volta ad illustrare, attraverso le
immagini del territorio riflesse nella pittura, i cambiamenti
che lo hanno interessato".
Clara Gelao



Pinacoteca metropolitana "Corrado Giaquinto"
Via Spalato 19 / Lungomare Nazario Sauro 27 – Bari - Tel. 080/ 5412420-2-3-4-5-7 
www.pinacotecabari.it

Per informazioni: Tel: 080/5412421-2-3-4




Alla Pinacoteca  metropolitana di Bari si può arrivare in treno (dalla stazione 10/15 minuti a piedi), in aereo (30 minuti per giungere in centro città col taxi o col terminal), pullmann provenienti da varie destinazioni. Diversi autobus cittadini si fermano dinanzi all 'ex Palazzo della Provincia.
Se si giunge in auto, è consigliabile lasciare la vettura nel grande parcheggio comunale "Pane e Pomodoro", ubicato nel tratto sud del Lungomare, e di lì prendere la navetta B, che si ferma all'altezza del Palazzo della Regione, distante pochi metri dal Palazzo dell'ex  Provincia dove, al IV piano,  ha sede la Pinacoteca. Il parcheggio per 24 h e la navetta costano € 1,00.

ORARIO: dal martedì al sabato ore: 9.00 – 19.00
                    domenica ore: 9.00 – 13.00
lunedì e festività settimanali: chiuso
(La biglietteria chiude 30 minuti prima dell'orario di chiusura).

PREZZI D'INGRESSO: INTERO   € 2,58
RIDOTTO  € 0,52:
- soci COOP – muniti di tessera di iscrizione;
- soci  TOURING – muniti di tessera di iscrizione;
- possessori coupon QUI!CULTURA.

GRATUITO:
-studenti universitari e di istituti AFAM (Accademie di Belle Arti e Conservatori Musicali) – muniti di libretto di iscrizione;
-giornalisti - muniti di tesserino;
-minori di 18 anni e maggiori di 65 anni;
-tesserarti  ICOM;
la prima domenica di ogni mese.

Ingresso libero in occasione di inaugurazioni, cerimonie e particolari iniziative in programma
ITOR


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