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mercoledì 2 settembre 2015

Mostra del Cinema di Venezia: venerdì 4 e lunedì 7 settembre proiezioni di Pantelleria Natura Ancestrale


presenta


"Pantelleria Natura Ancestrale – Pantelleria Primal Nature" 
(Studio formale per film documentario)
Regia Gianpaolo Rampini – coproduzione Gianpaolo Rampini - SOLOPANTELLERIA©

72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Lido di Venezia:

venerdì 4 settembre, ore 9:30 - Sala Pasinetti (Palazzo del Cinema):
Proiezione del documentario
lunedì 7 settembre, ore 19:00 - Terrazza Biennale (Palazzo del Cinema):
Proiezione del documentario, oltre a due short doc, con cocktail a base di vini e passiti d'eccellenza
(Cantina Basile, in rappresentanza  dell'agricoltura eroica isolana)


"Pantelleria Natura Ancestrale" – Studio formale per film documentario - 22' - 
(ITA, 2015)
Dalla simbiosi tra uomo e natura nasce un'opera d'arte realizzata nel corso dei millenni: questa è Pantelleria.
L'origine vulcanica di quest'isola al centro del canale di Sicilia e la sua esposizione agli elementi naturali (vento, sole e mare) hanno imposto forme di antropizzazione uniche al mondo.
Dalla sua natura ancestrale possono nascere visioni e soluzioni innovative per il futuro.

Gianpaolo Rampini – regia e coproduzione
Videographer indipendente, operatore televisivo, regista video live per la compagnia norvegese di danza contemporanea WEE, Giampaolo Rampini si occupa dal 2007 di sviluppo urbano informale, mediante lavori documentali nelle aree con maggiore concentrazione di slum. E' Media Consultant presso WWF ITALIA Contract Professor presso SISSA ed Università Cattolica di Milano. Responsabile di Single Mothers Project presso Invisible Cities Project aps. Invisible Cities è diventato nel 2008 un progetto di cooperazione decentrata, con l'apertura a Nairobi di una scuola di videogiornalismo indipendente che opera nel campo della videoadvocacy e dal 2010 anche a Mostar (BiH).
Come auto-produttore ha realizzato numerosi documentari, tra i quali: "Tsukamoto and Tokyo. A documentary -interview" (Japan, 2000), "ZMVM: la forma della città doppia" (Mexico, 2008), il docu-drama "Industry Hotel " (Kenya, 2010), la serie di 7 documentari chiamata "Storie dagli slum di Nairobi" per Rainews 24, "I segreti di Kabiria" (Kenia, 2013 – Vincitore Menzione Speciale Festival del Cinema Africano) e 12 short doc per la campagna nazionale del WWF Italia del 2013 " Il petrolio mi sta stretto" in cui ha avuto il ruolo di Media Consultant.

SOLOPANTELLERIA© - coproduzione
"Esiste una terra antica al centro mediterraneo, un luogo dove l'incontro simbiotico tra uomo e natura ha plasmato una tipologia di architettura unica al mondo. Questa terra è solo Pantelleria, terra di dammusi, le abitazioni rurali 'indigene'. Il dammuso non è una semplice abitazione e Pantelleria non è semplicemente un'isola delle tante, il dammuso è natura, anima, arte e materia di questa terra.
SOLOPANTELLERIA seleziona e propone i dammusi più rappresentativi e affascinanti dell'isola offrendo una tipologia di accoglienza autentica e alternativa agli standard dettati dalla moderna concezione del turismo. Ogni dammuso è un piccolo mondo a sé, ognuno esprime con originalità la sensibilità, il gusto e la personalità dei proprietari, spesso artisti, persone creative ed eclettiche che viaggiano e vivono il mondo, ma che qui han deciso di coltivare e riservarsi un piccolo grande rifugio dell'anima. SOLOPANTELLERIA ne condivide il piacere e l'amore per l'accoglienza, e assieme a loro si adopera per far sì che il soggiorno di chi giunge sull'isola non sia una semplice vacanza ma un vero e proprio viaggio nell'essenza del luogo, oltre a mettersi a disposizione di chi sogna di poter vivere un giorno nel proprio dammuso.
Si dice di Pantelleria che non sia un'isola per tutti, e questa fortunatamente è una sacrosanta verità: è un luogo che si svela a chi lo cerca consapevolmente, è un luogo imprendibile che si regge su delicati equilibri e necessita quindi di conoscenza, comprensione, è un patrimonio da tutelare perché raro e fragile."
Luca Genovese (Fondatore e titolare Minimi Sistemi/SOLOPANTELLERIA©)

Il mondo e la vita son tutt'uno.
La vita fisiologica naturalmente non è "la vita".
E nemmeno quella psicologica.
La vita è il mondo. L'etica non tratta del mondo. L'etica deve essere una condizione del mondo, come la logica.
Etica ed estetica son tutt'uno.
Ludwig Wittgenstein
da Quaderni 1914-1916

Etica. Estetica. Due termini in apparente contraddizione.
Solo apparente.

La parola "aesthetica" ha origine dalla parola greca ασθησις, "sensazione", e dal verbo αἰσθάνομαι, "percepire attraverso la mediazione del senso". In filosofia, l'aspetto della conoscenza che riguarda l'uso dei sensi. L'estetica è dunque in qualche modo la percezione soggettiva (ma condivisa) del nostro legame con l'ambiente, legame caratterizzato da una profonda ed equilibrata armonia dinamica.
L'etica (dal greco antico θος (oppure ἦθος), èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") è invece la branca della filosofia indica che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli secondo un ideale modello comportamentale. L'etica può dunque esser vista come la capacità, soggettiva e intersoggettiva, di concepire e compiere azioni capaci di mantenere sano ed equilibrato il legame con l'ambiente.

Abbandonando le speculazioni filosofiche, torniamo coi piedi sulla terra.
Perché è la terra stessa a chiederci un differente modo di guardare ad essa.

Pantelleria ne è un esempio, quasi archetipico.
Isola – isolata.
Uno scoglio in mezzo al Mediterraneo, per millenni crocevia di culture diverse che hanno lasciato tracce di sé senza stravolgere i delicati equilibri di un sistema ambientale e culturale unico.
Per millenni.
Fino a qualche decennio fa. Quando sull'Isola, dopo Sesioti, Fenici, Romani ed Arabi, sono sbarcati i "Turisti Moderni"…

La 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia al Lido di Venezia (2/12 settembre 2015) accoglierà "Pantelleria Natura Ancestrale" (Studio formale per film documentario) di Gianpaolo Rampini, che avrà la sua anteprima venerdì 4 settembre alle ore 9:30, presso la Sala Pasinetti.

Il documentario è il primo atto di una serie d'iniziative di imminente svolgimento (a partire da Novembre 2015) legate al concept etica>estetica, un inedito progetto pionieristico di promozione del territorio Isola, che possa essere preso a modello virtuoso per la promozione della conoscenza di altri preziosi e delicati territori nel mondo.

E non è un caso che proprio Venezia, città unica al mondo, dalla bellezza travolgente e dalla fragilità estrema, messa a durissima prova da un turismo di massa troppe volte irrispettoso e distruttivo, abbia aperto le braccia a questo progetto.

Il turismo moderno, così come la moda, si sono spesso dimostrati un grave limite all'esperienza pura nonché alla conoscenza di un territorio, la cui fruizione non-consapevole ha portato ad una progressiva omologazione, standardizzazione dell'offerta: questo approccio ormai sovrasta ed obnubila tutte le peculiarità e le sfumature che rendono un territorio reale ed unico, cosicché il fruitore moderno, divenuto" turista" e non più viaggiatore, potrebbe oggi ritrovarsi in qualsiasi luogo purché impacchettato nello stesso rassicurante modello. Questo approccio inconsapevolmente deleterio condiziona il territorio, contribuendo al progressivo dissolvimento del genius loci.

"Intendiamoci bene: viaggiare, sì, bisogna viaggiare, bisognerebbe viaggiare. Ma soprattutto non fare del turismo. Le agenzie che hanno suddiviso la Terra in percorsi, in soggiorni, in club accuratamente preservati da ogni prossimità sociale indesiderata, che hanno trasformato la natura in un «prodotto», sono le prime responsabili della trasformazione del mondo in finzione, della sua derealizzazione - in realtà, della conversione degli uni in spettatori e degli altri in spettacolo."
Marc Augé
da "Disneyland e altri non luoghi" (1999)

Pantelleria è uno dei più straordinari emblemi occidentali di un territorio che, grazie al suo isolamento, pressoché totale fino ai tempi più recenti, ha conservato in sé, vive e tangibili, l'anima e le tracce di ogni tempo remoto. Solo questo ha permesso all'isola fino ad oggi, di difendersi e non ridursi a un malinconico museo di sé stessa. Non dobbiamo, infatti, trasformare il territorio in un museo, perché il museo è la raccolta di cose "morte", o (ri)costruite artificialmente.
Il territorio "reale", invece, i segni dell'identità collettiva, della socializzazione, del patrimonio culturale comune sono chiaramente visibili, perché "fissati" nello spazio.

L'Isola è sempre più "ritratta", narrata per immagini, sui rotocalchi come sulla pellicola.
Non deve però diventare la riproduzione iconografica di sé stessa.
Uno stereotipo errato dell'immagine di Pantelleria può portare a conseguenze irreparabili per il suo equilibrio: l'isola e gli isolani, già messi dapprima a dura prova dalla moderna insostenibilità economica di un'agricoltura eroica e di qualità mai adeguatamente tutelata, indi dall'abbandono e dal progressivo deterioramento del patrimonio artistico, naturale, architettonico (muretti a secco, terrazzamenti, dammusi, giardini arabi…) rischierebbero di veder dissolversi quell'ultimo flebile e intangibile fuoco ancestrale. Questo patrimonio fatto di delicati e fragili equilibri è oggi potenzialmente a rischio.
E' quindi necessario intervenire dando vita a  forme di  tutela funzionali alla vocazione naturale del territorio.

etica>estetica intende evidenziare, mettere in luce il bello mediante la promozione di fatti ed eventi atti e far riemergere ciò che oggi è nascosto e domani rischia di esser perduto.
Occorre un "protocollo" che indichi la strada.
La direzione è quella della riscoperta della storica bioarchitettura, della valorizzazione dell'agricoltura eroica, della tutela della pesca tradizionale, del rispetto delle tradizioni, del consumo consapevole a Km 0…
Ma anche quella della corretta comunicazione di un territorio.

"Pantelleria Natura Ancestrale" ne è un perfetto esempio.
Gianpaolo Rampini la persona giusta per raccontare l'Isola.
Videographer indipendente, Rampini ha integrato nel suo lavoro un approccio partecipativo attraverso la cooperazione internazionale e progetti di tutela ambientale. Negli anni ha sviluppato un nuovo campo della comunicazione chiamato "Social Media Empowerment" (un rafforzamento della società civile attraverso la comunicazione), di cui è docente all'Università Cattolica di Milano. Triestino, è arrivato nel 2013 a Pantelleria, per testimoniare con le sue immagini la lotta del WWF e soprattutto del popolo dell'Isola contro i progetti di trivellazione nel Canale di Sicilia. E da Pantelleria non se ne è più andato, mettendo la sua capacità di vedere e di far vedere al servizio di questo territorio dalla bellezza "ancestrale" e dall'equilibrio delicatissimo, e soprattutto del progetto etica>estetica. La sua principale attività sul campo, attualmente, è lo sviluppo a Pantelleria del primo esperimento in Italia di processo partecipativo per la tutela del mare, sviluppato interamente dai cittadini dell'isola.
SOLOPANTELLERIA ©, infine, il giusto promotore.
Se la fusione di etica ed estetica sembra un paradosso, il coinvolgimento in prima linea di un operatore turistico in un progetto che sembra di fatto rinnegare il concetto attuale di turismo per convertirsi alla promozione del "viaggio" come esperienza di consapevolezza, mettendo l'aspetto commerciale in secondo piano rispetto al fattore culturale.
Luca Genovese, Real Estate Agent & Property Manager di SOLOPANTELLERIA ©, è un altro pantesco d'adozione, che nell'Isola ha visto la realizzazione del concetto del 'Tutto è connesso' di Barry Commoner, il biologo pioniere dell'ecologia moderna. "La prima legge dell'ecologia: ogni cosa è connessa con qualsiasi altra", scriveva nel 1972 in "Il cerchio da chiudere": quest'affermazione è una barriera intellettuale che si rompe, il 'salto' di cui possiamo essere protagonisti, un salto nel futuro attraverso l'immersione nella materia primordiale, che a Pantelleria è evidente ovunque.

L'ennesimo paradosso.
Del resto il paradosso è un potente stimolo per la riflessione, per la ricerca di nuove strade.

Nelle prossime settimane il progetto sarà raccontato con gli spazi e la profondità necessari.
Oggi è il momento di iniziare a scoprire il vero volto di uno dei luoghi più emblematici nella sua peculiarità, imparando allo stesso tempo un modo diverso di conoscere ed interagire con i luoghi del mondo in cui il legame uomo-ambiente è un vincolo essenziale, e la cultura, le tradizioni, persino l'economia autoctona sono, da secoli, il corretto modo per conservare integrità e dignità al territorio.

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