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giovedì 30 luglio 2015

I bambini raccontano le opere di "Tracce di contemporaneo" > Villa Filippini, Besana in Brianza | Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno | Villa Tittoni, Desio | Villa Brivio, Nova Milanese | Museo d¹Arte Contemporanea, Lissone




Tracce di contemporaneo








Collezioni di Arte italiana da Lucio Fontana alla contemporaneità nelle ville della Brianza


Villa Filippini, Besana in Brianza
Villa Tittoni, Desio
Villa Brivio, Nova Milanese
Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno
Museo d'Arte Contemporaneo, Lissone



Gli occhi dei bambini raccontano le opere del progetto "Tracce di Contemporaneo".
"Misteriosa, fa un pochino paura… Mi piace!". Ogni opera d'arte ha tanto da raccontare, specialmente di fronte agli occhi di un bambino.


Ogni opera d'arte ha tanto da raccontare, specialmente di fronte agli occhi di un bambino. Per questo motivo, nell'ambito del progetto espositivo "Tracce di contemporaneo. Collezioni di Arte italiana da Lucio Fontana alla contemporaneità nelle ville della Brianza", la società ViDi - Visit Different – società che idea, produce e organizza grandi mostre d'arte - ha deciso di realizzare un video con undici bambini che raccontano una particolare opera d'arte contemporanea esposta nelle cinque splendide sedi storiche della Brianza coinvolte nell'iniziativa: Villa Tittoni di DesioVilla Brivio di Nova Milanese, Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, Villa Filippini di Besana in Brianza e il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone.

L'idea nasce dalla volontà di spiegare e di presentare l'arte contemporanea, molto spessa incompresa anche da un pubblico adulto, nel modo più semplice possibile e, quindi, attraverso la fervida immaginazione e la libertà di pensiero che contraddistingue i bambini.  L'arte comunica qualcosa di unico a ognuno di noi e i bambini, grazie alla loro capacità di andare oltre gli schemi della vita di tutti i giorni, riescono a coglierla nel modo più genuino possibile.
Ai piccoli visitatori coinvolti è stato chiesto, senza alcun tipo di preparazione o di spiegazione, di raccontare una serie di lavori di importanti artisti quali "Senza Titolo" di Alberto Biasi esposto nella Villa Tittoni di Desio, "Foresta Distesa" di Giò Pomodoro esposto nella Villa Brivio di Nova Milanese"Forma Cranica" di Enrico Baj esposto nelle sale affrescate del Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, "Concetto spaziale, attesa" di Lucio Fontana esposto al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone e "Notte anavi, Yucatan" di Alessandro Savelli esposto nella Villa Filippini di Besana in Brianza. 

Diverse le reazioni, i commenti e le interpretazioni che sono nate, in modo del tutto spontaneo, davanti a questi capolavori e che vi invitiamo a scoprire attraverso il video pubblicato al seguente link: 

https://www.youtube.com/watch?v=I0OKKPd4KHM 



Il video è stato ideato da ViDi e realizzato da Miyagi grazie al sostegno della Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani.







Il progetto espositivo "Tracce di contemporaneo. Collezioni di Arte italiana da Lucio Fontana alla contemporaneità nelle ville della Brianza" è stato realizzato in occasione di "Meet Brianza Expo_Fuori Expo in Brianza"- iniziativa finanziata da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Monza e Brianza, con il coordinamento della Provincia di Monza e della Brianza -  ed è promosso dal Comune di Nova Milanese, realizzato grazie al Bice Bugatti Club, in collaborazione con Heart Pulsazioni culturali e i Comuni di Nova Milanese, Cesano Maderno, Besana in Brianza, Desio e Lissone.








"Tracce di contemporaneo. Collezioni di Arte italiana da Lucio Fontana alla contemporaneità nelle ville della Brianza" presenta una serie di mostre di arte contemporanea allestite nelle splendide cornici di alcune delle più suggestive ville di delizia e sedi storiche della Brianza. L'obiettivo è anche quello di valorizzare ulteriormente il patrimonio artistico e culturale del territorio brianteo creando un armonioso dialogo tra opere contemporanee e ville storiche. un tour all'insegna dell'arte, dal Novecento fino ai giorni nostri, che percorre le strade del collezionismo brianteo, insieme alla scoperta di bellezze architettoniche del territorio.


La curatrice, Simona Bartolena, propone un percorso di visita per un vero e proprio tour all'insegna dell'arte contemporanea in splendide dimore storiche della Brianza:

1. Prima tappa: l'arte informale a Villa Brivio, Nova Milanese.
Il nostro racconto di "Tracce di contemporaneo", un percorso nella storia dell'arte contemporanea vista dai collezionisti del territorio, comincia con la sede di Nova Milanese. Villa Brivio - recentemente restaurata - ospita oggi una biblioteca dinamica e aggiornata, ma ha anche un'area dedicata alle esposizioni temporanee. Nelle stanze dell'area espositiva è ospitata la prima mostra del nostro percorso: la sezione dedicata agli artisti di area informale
In mostra sono esposte le opere di alcuni dei massimi rappresentanti di questa stagione in Italia. L'eterogeneità dei linguaggi testimonia la complessità di questa tendenza, ben difficile da racchiudere in un'unica definizione. Nelle scelte stilistiche sono rappresentate alcune delle molteplici vie espressive di questa generazione: dalla pittura segnica di Capogrossi al colore impetuoso di Chighine, dalla riflessione sulla materia di Burri al tocco dinamico di Tancredi

2. Seconda tappa: Gli anni Cinquanta e Sessanta al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone.
Dopo Nova Milanese proseguiamo il nostro itinerario verso Lissone, dove ci attende il Museo d'Arte contemporanea della città. In dialogo con le splendide opere delle collezioni del Museo - provenienti dalle vicende dello storico Premio Lissone - abbiamo collocato sette capolavori di artisti che hanno gravitato nella Brera dei primi anni Sessanta, intorno alla lezione di Lucio Fontana e all'esperienza di Azimut. In mostra sono esposte opere di Manzoni, Castellani, Dadamaino, Bonalumi, Agnetti e dello stesso Fontana

3. Terza tappa: Spazialisti, nucleari e anni Settanta al Palazzo Borromeo, Cesano Maderno.
Si riprende proprio da Fontana e dai suoi spazialisti nella terza sede, quella di Cesano Maderno. Il secentesco Palazzo Arese Borromeo, con i suoi affreschi e i suoi ambienti sontuosi offre la cornice ideale per una serie di opere firmate dagli artisti del movimento fondato da Fontana e di quello nucleare: da Dova a Crippa, da Baj a Colombo. Nelle altre sale della villa il racconto prosegue con un omaggio al Gruppo del Cenobio (con opere di Vermi, Verga, Sordini, Ferrara e La Pietra) e con un'indagine sulla pittura aniconica degli anni Settanta,  con lavori di Tirelli, Pinelli, Griffa, Uncini, Aricò e altri. Concludono il percorso nella villa opere di Schifano, Gilardi, Angeli, ma anche alcune sculture (Schiavocampo, Spagnulo, Valentini, Maraniello, Staccioli...), che aprono un dialogo straordinario con gli splendidi ambienti affrescati della villa. Una sezione speciale è dedicata poi alle presenze nel collezionismo locale di alcuni artisti che attualmente lavorano e insegnano all'Accademia di Brera

4. Quarta tappa: un omaggio a Bonalumi nella Villa Tittoni di Desio.
Dopo Cesano Maderno arriviamo a Desio dove ci attendono le architetture ottocentesche di Villa Tittoni, con i suoi ambienti neoclassici ed eclettici. Forte è il contrasto con le opere esposte: tutte firmate da artisti che hanno lavorato con le percezione, come gli esponenti dell'arte programmata (Gruppo T e gruppo N) o personalità complesse quali Scaccabarozzi, Nigro e Secomandi. A Villa Tittoni c'è anche una sezione interamente dedicata a Bonalumi: omaggio indispensabile a un artista che a Desio ha risieduto. 

5. Quinta tappa: Villa Filippini di Besana in Brianza, la più contemporanea delle sedi.
Per l'ultima tappa del nostro tour ci dirigiamo verso Besana Brianza. A Villa Filippini, splendido esempio di palazzo neolassico, sono riuniti quegli artisti nati tra gli anni Cinquanta e l'inizio del decennio successivo, le cui opere sono entrate nelle collezioni private della zona soprattutto negli anni Novanta. La sede più contemporanea del progetto presenta quindi una serie di opere di artisti noti e meno noti, tutti comunque da (ri)scoprire. 
E qui si chiude il nostro percorso nell'arte vista con gli occhi di collezionisti e mecenati. 






Le mostre possono essere visitate come mostra "diffusa", fruibile come unico percorso, ma anche per singole sedi.
Informazioni
www.traccedicontemporaneo.it

Prezzi
Biglietto cumulativo: 12,00 euro per tutte le sedi (utilizzabile in più giorni)
Biglietto singolo: 5,00 euro 

Sedi, date e orari di apertura:

> Villa Filippini, Besana in Brianza
Indirizzo: Via Viarana, 14 - Besana in Brianza
Date: 28 giugno – 6 settembre 2015 (chiusa dal 10 al 23 agosto)
Giorni e orari di apertura: mercoledì, sabato 10.00-12.00 / 15.00-18.00 | domenica 10.00-12.30 / 15.00-18.00
Aperture serali: 1, 2, 3, 4, 10 e 17 luglio > 20.00-22.00

> Museo d'Arte Contemporanea, Lissone
Indirizzo: Viale Padania, 6 - Lissone
Date: 3 luglio – 20 settembre 2015 (chiusa dal 10 al 23 agosto)
Giorni e orari di apertura: mercoledì 10.00-13.00, giovedì 16.00-23.00, venerdì 10.00-13.00, sabato e domenica 10.00-12.00 / 15.00-19.00
Eventi speciali con ingresso gratuito: 16 luglio visita guidata ore 21.00, 18 luglio inaugurazione del seconda fase del Premio Lissone ore 18,30, 30 luglio dalle ore 18 visite guidate alle mostre in corso e concerto alle ore 19.00, 17 settembre visita guidata ore 21.00.

> Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno
Indirizzo: Via Borromeo, 41 - Cesano Maderno
Date: 11 luglio – 4 ottobre 2015 (Chiusa per tutto il mese di agosto)
Giorni e orari di apertura: da giovedì a domenica 10.00-18.00
Ogni domenica visite guidate nei seguenti orari : 11.00 - 15.30 – 16.00 – 16.30 – 17.00
Aperture serali: 10 - 18 e 24 luglio 20.30-24.00

> Villa Tittoni, Desio
Indirizzo: Via Giovanni Maria Lampugnani 62 – Desio
Date: 11 luglio – 30 agosto 2015 (chiusa dal 14 al 16 agosto)
Giorni e orari di apertura: per il mese di luglio da martedì a domenica 15.00-18.00, per il mese di agosto da sabato a domenica 15.00-18.00

> Villa Brivio, Nova Milanese
Indirizzo: Via Giussani, 9, Nova Milanese
Date: 12 luglio – 30 agosto (chiusa dal 10 al 23 agosto) 
Giorni e orari di apertura: da martedì a sabato 9.00-18.00, domenica 9.30-12.30 / 15.00-18.00

giovedì 23 luglio 2015

Mostra "Yarn: Thread or Story": il racconto della bellezza made in Como, dal 29 luglio alle Serre di Villa del Grumello (CO)

Mostra
YARN: THREAD OR STORY
Il Racconto della bellezza Made in Como
Como, Serre di Villa del Grumello
29 luglio - 3 settembre 2015
Inaugurazione: 28 luglio ore 18


Tessuti e accessori, sete e prodotti tessili che raccontano la bellezza e l'eccellenza del Made in Como: è quanto proporrà la mostra "Yarn: Thread or Story", allestita dal 29 luglio al 3 settembre nel suggestivo spazio delle Serre di Villa del Grumello sulle rive del lago a Como.

Una mostra unica al mondo promossa da comON Creativity Sharing, un progetto giunto all’ottava edizione, con il supporto di Unindustria Como, per contribuire alla diffusione di idee creative, avvicinando i migliori talenti alle aziende del distretto industriale di Como e promuovendo l’interazione fra realtà imprenditoriali differenti, Università, Scuole di formazione, giovani studenti, professionisti, in un laboratorio di formazione e contaminazione permanente.

Tessuti e accessori, messi a disposizione da sette primarie aziende tessili comasche, (Canepa SpA, Effepierre SpA, Girani SpA, Ratti SpA, Seride srl, Taroni SpA, Luigi Verga SpA) che racconteranno la storia di chi li ha progettati, realizzati e indossati. Una sorta di dietro le quinte per svelare risvolti e aneddoti che spesso sono sconosciuti ai più: dai personaggi famosi che li hanno indossati in occasioni particolari, ai grandi stilisti che li hanno trasformati in abiti da sogno, senza tralasciare alcuni interessanti aspetti legati anche alla tecnologia.
Come il tessuto jacquard di Effepierre, indossato da Michelle Obama, o un foulard creato da Ratti per Versace che è stato utilizzato anche per uno dei volumi della sua collana “Vanitas”. E ancora un disegno di Tessitura Verga stampato e dipinto a mano, inserito nella collezione di Dries Van Noten (e diventato un altro abito indossato da Michelle Obama), campioni di tessuto di Ratti degli anni ’80-’90 per Ferrè e Dior, o i disegni stampati da Seride per Antonio Marras e Nicole Miller, un doppio raso di seta pura prodotto da Taroni e utilizzato per sfilate di Balenciaga e Dior (in mostra anche una poltrona rivestita da questo eccezionale tessuto), e un disegno molto complesso realizzato da Girani con un processo manuale per Stella McCartney.

La mostra è stata presentata giovedì 23 luglio 2015 alle ore 17.00 presso la Sala Meeting al 4° Piano di Palazzo Italia – EXPO 2015 Milano, con l’introduzione di Graziano Brenna (Vice Presidente Unindustria Como) e gli interventi di Fabrizio Grillo (Responsabile Organizzazioni Internazionali EXPO 2015), Ambrogio Taborelli (Presidente Camera di Commercio di Como), Maurizio Cortese (Direttore Generale IED), Claudio Taiana (Presidente del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como) in collegamento in diretta con New York City da Milano Unica New York, e Andrea Taborelli (Project Leader di comON).
Salvatore Amura, Amministratore Unico IED Accademia Galli, coordinerà la presentazione.

Durante la serata inaugurale, in programma il 28 luglio 2015 dalle 18.00, si terrà la performance “The thread of the story. Le fil de l'histoire. El hilo de la historia. Der thread de geshichte” della Compagnia Varco di Emergenza: un flow motion con figure in movimento, danze sinuose che richiamano il tessuto mosso dal vento, filati che costruiscono uno spazio instabile. La performance si terrà all’aperto, nello spazio antistante le Serre, dove un filato color magenta – filo conduttore della mostra – avvolgerà come un bozzolo di seta i tavolini e le sedie, che saranno poi “liberati” dai performer. La coreografia è di Laura Banfi, gli interpreti sono Laura Cislaghi, Ilaria De Lorenzo, Beatrice Libertino, Simone Piuri.

Il concept e l'allestimento della mostra verranno curati dal Dipartimento di Visual Arts dell'Accademia di Belle Arti Aldo Galli IED di Como e saranno coordinati da Monica Sampietro, assistita da Gabriella Mondelli. Per la parte di sviluppo creativo e di lavoro con le imprese, il coordinamento è stato affidato a Nigel Joyce della New Age Design, con il supporto del garden designer Matteo Bernasconi.

Il tema di comON 2015 è la #Creatività.

Ingresso libero.

Mostra “Yarn: Thread or Story”
Dal 29 luglio al 3 settembre 2015
Serre di Villa del Grumello, Via per Cernobbio 11 – Como
Orari: da martedì a domenica 10-12.30 e 14-18. Lunedì chiuso.

Informazioni: www.comon-co.it



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L'antico e le palme mostra mercato dell'antiquariato a milano marirttima dal

L'Antico e Le Palme Mostra Mercato Antiquariato  Milano Marittima

31 luglio, 1 e 2 agosto 2015


Ad animare il centro di Milano Marittima nel week end di fine luglio- inizio agosto  una interessante e prestigiosa mostra-mercato di antiquariato ed una mostra di cartografia antica di grande fascino e valore storico-culturale  . E' L'antico Le Palme, che vanta una esperienza ventennale nel settore, l'organizzatore  dei due interessanti eventi Una tre giorni di grande appeal all'insegna dell'antico prestigioso con pezzi importanti e rari che si legano a storia, cultura  e tradizioni.
Si terrà a partire dal 31 luglio fino al 2 agosto, tutti i giorni dalle  17.00 alle 24.00
L'iniziativa è organizzata in collaborazione con ASCOM e Confesercenti Cervia oltre che patrocinata dal Comune di Cervia.

Mercato "Antiquariato Milano Marittima"
La fiera  mercato dell'antiquariato si estenderà nell'area pedonale che va dalla rotonda 1° maggio lungo viale Matteotti  fino alla prima traversa.  Sono circa 50 gli  antiquari provenienti da varie regioni italiane che hanno aderito con entusiasmo alla trasferta al mare di questa interessante mostra-mercato dal nome esotico e un po' misterioso.  Gli esperti esporranno le varie tipologie di pezzi antichi  in stand posizionati lungo l'elegante e frequentatissima via dello shopping di Milano Marittima che durante questo fine settimana  disporrà ,  oltre che delle griffe più famose dello shopping italiano ed estero anche di una importante e pregiata di scelta di  pezzi d'arredo di fattura e stili diversi caratteristici di secoli passati. Si tratta di un percorso prezioso e suggestivo, dalla rotonda della fontana a cinque colonne lungo viale Matteotti  fino al ponticello sul canale immissario delle saline, tra antichi arredi, specchiere, credenze, consolle, poltroncine, sedie, tavoli e tavolini, letti e librerie, nonché  complementi d'arredo di pregio quali vasellame d'argento, candelieri, piatti, statuine di bronzo, ceramiche e porcellane, tappeti ed arazzi, fino ad eleganti vetri d'arte .

Mostra "Eolo  nelle Rose dei Venti"
Questo il titolo suggestivo di una seconda e prestigiosa mostra che si snoderà  a cielo aperto dalla rotonda 1° maggio lungo viale Gramsci creando una interessante  passeggiata culturale fra pezzi unici di grande fascino e valore.
La mostra "Eolo nelle Rose dei Venti", attraverso l'esposizione di oltre 30 carte geografiche originali, databili dal XV al XIX secolo, intende valorizzare il mito del Re del Vento e, al contempo, documentare l'evoluzione della percezione dei confini del bacino del Mediterraneo attraverso i secoli. Il percorso espositivo condurrà il visitatore in un viaggio nella storia, a partire dal Mondo Antico, attraverso l'Epoca Medievale fino ad arrivare al Periodo Moderno, che illustrerà gli sviluppi e le trasformazioni dei sistemi di navigazione legati alla cartografia, oltre alle differenti classificazioni dei Venti, basate sul periodo storico e sull'area geografica di produzione di carte e trattati. La Rosa dei Venti, di sicuro fascino simbolico decorativo, era principalmente una rappresentazione del sistema geografico: attraverso delle linee romboidali, "raggi di sole", si indicava la direzione dei venti, indispensabile elemento per tracciare la rotta di navigazione. Nella selezione di Rose dei Venti esposte si segnala la Rosa dei Venti Italiana a 32 venti, esemplare manoscritto con inchiostro di noce di ferrogallico datato 1477, epoca che coincide con le grandi scoperte, quando le carte nautiche non erano ancora dotate di meridiani e paralleli. La carta, redatta nel XV secolo, verificata con i più moderni sistemi satellitari, è risultata straordinariamente esatta.

Per info: www.mercatiniantiquari.com Tel. 0736.256956 mob. 393.9862023

" Si tratta di una iniziativa importante e orientata alla qualità che riteniamo possa essere coerente con l'atmosfera elegante del centro di Milano Marittima  in quanto propone prodotti e merceologie di altissimo livello. Ritengo inoltre che la Mostra – Mercato, organizzata anche grazie al coinvolgimento delle associazioni del commercio locali, vada a valorizzare il ruolo che gli ambulanti possono giocare per il territorio in una logica di azioni di marketing integrate. – dichiara l'Assessore alle Attività Economiche del Comune di Cervia Rossella Fabbri- Sono quindi convinta che attraverso la Mostra - Mercato si possa fornire un contributo alla rivitalizzazione del centro commerciale naturale di Milano Marittima."



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martedì 21 luglio 2015

Mostra personale: EMPIREO Ove il fuoco eterno impera e regge

Mario Vespasiani
EMPIREO 
Ove il fuoco eterno impera e regge
Sabato 25 luglio alle ore 11,30 sarà inaugurata presso l'Oratorio di San Domenico la mostra di Mario Vespasiani pensata appositamente per la città, dopo l'invito a dipingere il Palio dell'Assunta, in cui l'autore ha immaginato la naturale prosecuzione del drappo che per la prima volta si apre ad una continuazione reale e simbolica con le opere esposte. 

I recenti dipinti di Mario Vespasiani hanno avuto origine dopo la pubblicazione del suo primo libro Planet Aurum interamente dedicato agli scritti, nel quale ha raccontato esperienze reali o immaginarie che per la prima volta, si sono presentate (non in immagini ma in parole) in racconti che diventano "quadri" da dipingere nella mente anziché nello sguardo dei suoi interlocutori.

Empireo descrive un momento particolare di questo percorso, in cui Vespasiani trovandosi in un'area lontana immersa nella natura, si è visto partecipe all'imbrunire di uno spettacolo ordinario quanto eccezionale, di un cielo in cui erano ancora presenti le ultime luci del giorno e tutte le stelle, che dalla volta celeste sfioravano terra grazia ad un inaspettato tappeto di lucciole in volo. 

Proprio questa unità, questa partecipazione fisica quanto sensoriale con ciò che aveva di fronte, ha portato l'autore a fissare prima su carta e poi su grandi tele quegli istanti in cui - nel pieno di una marcia che non aveva ancora considerato simili aspettative e direzioni - si è fermato ad ammirare con stupore ciò che non solo gli si apriva di fronte ma lo circondava per intero, a livello visivo e a un più alto sentimento emotivo.

Il paesaggio coi suoi riferimenti, nel presente ciclo di opere è divenuto così parte di un unico cielo, il più alto, ricollegandosi sia alla teologia medievale - che definiva Empireo un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, dove sono accolti gli angeli e le anime beate - che alle recenti scoperte scientifiche in campo astronomico.

Vespasiani ci guida nelle diverse tonalità di quel suo "blu cosmico" delle tele verticali all'esplorazione dell'energia nascosta della gravità, che dalle pietre risplendenti alle intermittenze delle lucciole, si riversa nell'infinito.

Così come la fisica quantistica insegna che l'esistenza e l'identità delle cose si basano sulla trasformazione e non sull'immutabilità, noi che siamo corpo, anima e linguaggio, sappiamo che la profondità della nostra osservazione modifica ciò che stiamo osservando fino renderci protagonisti partecipi all'opera della creazione.
Nella triplice veste di artista, mistico e scienziato Vespasiani sembra teorizzare l'esistenza di un campo invisibile che riempie tutto lo spazio, dove le particelle prive di massa ne acquisiscono interagendo proprio con tale campo e dimostrando come nell'arte, nella fede e nelle leggi scientifiche sia sempre un principio estetico, la bellezza a determinare il primo indizio della verità.

Empireo racchiude dunque la serie recentissima di opere che, come avviene per le stelle di dimensioni giganti, si spoglia degli strati esterni nell'esplosione di un delicato splendore di piccoli punti che invade per intero la superficie del quadro e che sappiamo essere parte di noi come il sentimento spirituale ma anche come il fosforo, il ferro e il magnesio, elementi per non potremmo possedere se non li avessimo ereditati da generazione di progenitori stellari.

Nel caotico mondo odierno, dove ogni cosa vale per ciò che appare senza rinviare a nient'altro che alla sua evidenza, Vespasiani fa leva su tutti i propri sensi, interni ed esterni, per fondersi col grande "mistero" che prova ogni qual volta l'animo umano si sporge verso l'immensità del creato, dove percepire l'aspetto nascosto delle cose che però vuole farsi intuire e desiderare.

Fin dagli esordi Mario Vespasiani ha ritenuto significativo coinvolgere studiosi di varie discipline per ampliare il raggio di riflessione sulle proprie tematiche ed anche in questa occasione sono presenti in catalogo alcune pregevoli testimonianze dai campi dell'astrofisica e dell'arte. 

Scrive Mario Vespasiani: "con l'invito a dipingere il Palio dell'Assunta ho realizzato questa serie di opere che saranno presentate il 25 con la mostra Empireo. Seguito naturale del drappo che, se per forza doveva rispettare certe caratteristiche iconografiche, mi ha dato lo spunto di immaginare un contesto più ampio col quale esso si relaziona, sia in chiave espositiva (Palio - mostra) che nell'aspetto simbolico (Assunta - cielo). Senza stravolgere i codici del sacro ho lavorato sull'abbinamento dei colori, che sono la mia vera cifra espressiva e dunque sull'impatto alchemico di un'opera che ha insieme un fondamento religioso ed emozionale. Nella tela figurativa come in quelle astratte è presente la stessa energia che si apre come il cielo notturno ad accogliere non solo la nostra ma anche le altre religioni, in quell'infinito che non conosciamo ma verso cui siamo diretti. L'ambizione più materiale invece non è stata quella di creare il Palio migliore di sempre, che sarebbe un discorso relativo e presuntuoso, quanto nel suscitare in chi se lo contenderà la voglia di avere non solo la vittoria, quanto l'opera..."

Oratorio di San Domenico 
Via Francesco Adami
Fermo

Durata e orari: 25 luglio - 23 agosto 2015 - dalle 17 alle 22

Disponibile il catalogo con i testi dell'astrofisico Francesco Bertola, della curatrice Valentina Falcioni e con un dialogo tra Mario Vespasiani e Alberto Di Fabio.


info: www.mariovespasiani.it
e-mail: info@mariovespasiani.com


L'autore:
MARIO VESPASIANI nasce nel 1978 vive e lavora nelle Marche e nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti. E' uno dei talenti dell'arte italiana, con una ricerca che lo sta portando ad innovare il concetto di pittura nelle varie modalità espressive come nello studio delle luminosità del colore. 

Le sue opere adottano un linguaggio simbolico e si rivolgono ad un più vasto itinerario dell'anima, incentrandosi sul profondo mistero della creazione e sulla trasmissione dei moti dello spirito. Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato "La quarta dimensione" attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell'arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca. Il primo avvenne nel 2008 con Mario Schifano mettendo in risalto il colore e il gesto pittorico che contraddistingue il procedere istintivo dei due autori, per l'approccio grintoso, per la carica vitale e mai prevedibile della pittura. 

Nel 2010 presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno le sue opere si affiancarono all'astrattismo lirico di Osvaldo Licini, in questo momento le tele di Vespasiani sempre meno figurative forniscono una panoramica del tratto pittorico che raggiunge soluzioni stilistiche più evanescenti ed essenziali.

Sulla linea colorista, che scende lungo l'Adriatico, nel 2012 presenta il dialogo in tre sedi con i capolavori di Lorenzo Lotto, il quale oltre ad essere uno dei più autorevoli interpreti è anche colui che ha saputo rivoluzionare i codici del ritratto e la mostra ha focalizzato l'attenzione sull'interpretazione psicologica e formale del volto, dalle espressioni comuni alle tensioni umane più profonde. Nel 2015 il gallerista Pio Monti presenta la mostra La quarta dimensione nella fotografia di Mario Giacomelli e Mario Vespasiani dove per la prima volta le sue immagini fotografiche si specchiano nei riflessi comuni e nello sguardo appassionato di Giacomelli, uno dei fotografi più incisivi del '900. 

Con la mostra Gemine Muse espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d'Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45° Biennale di Venezia, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia dedicato ai più interessanti artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell'Arte Italiana edito da Giancarlo Politi.

Tra i primissimi artisti italiani ad espandere l'impronta pittorica dai nuovi materiali alle tecnologie, viene inviato nel 2012 dall'Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo:L'essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all'iPad e nello stesso anno con le opere realizzate mediante l'iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli. Per tutto il 2014 si è dedicato al progetto Mara as Muse sottolineando, in piena controtendenza, il ruolo di una Musa quale figura ispiratrice dell'atto creativo e delle sue molteplici forme espressive.  

Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli di un'arte che torna ed essere simbolo e immagine di un'identità ben precisa e che va oltre le classiche modalità espositive per mostrarsi in una performance nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, in un happening con le opere disposte al vento sulla cima della Torre dei Gualtieri di San Benedetto del Tronto e al 48° Premio Vasto.  

Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell'Assunta dedicandogli contemporaneamente una personale. La città di Santa Vittoria in Matenano gli riserva una grande mostra che raccoglie per la prima volta le opere dagli esordi ad oggi ed una importante pubblicazione generale.

Dal 1998 sono trenta le mostre personali documentate con volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali. Contemporaneamente alla pittura, ha frequentato un workshop di fotografia con Ferdinando Scianna e di cinema con Lech Majewski. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d'arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi.

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