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mercoledì 26 dicembre 2012

comunicato stampa




comunicato stampa



Gent.mi della redazione,


Il 29 dicembre 2012, alle ore 18.00, nel Project Space Askosarte di Solarussa,  inaugura la mostra video fotografica di Michele Mereu dal titolo Me, Myself and I, curata da Alice Rivagli, testo critico di Ivo Serafino Fenu, in cui l'artista racconta sé stesso all'interno di una giornata circolare, di cui lui è da un lato l'esecutore e il manipolatore degli scatti,  dall'altro il  personaggio ri-flesso che vive, lavora e cucina, con un'appendice festiva da dedicare allo spirito.
L'indagine identitaria, lungi dal far conoscere, ri-consegna un'individualità che risulta  risucchiata in un magma impenetrabile.

Alle ore 18.30 "IO CHE NON SONO IO SONO IO -
estrazioni, libere letture dell'IO da Gadda, Beckett e Pessoa"
di Sara Giglio.

La mostra resterà aperta fino a domenica 13 gennaio 2013, tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20.00-
L'ingresso è libero.
I n f o
3407201761
askosarte@yahoo.it
Cordiali saluti

Michele Mereu
me myself and I

Me myself and I è il diario per immagini di una giornata stra-ordinaria che ha per protagonista Michele Mereu o, meglio – in una caleidoscopica esplosione di identità plurali –, il suo se, il suo se stesso, il suo io, osservati, inseguiti e irrisi da Mereu-Artista che, giocoforza, non è assimilabile e sovrapponibile a nessuna delle sue singole identità perché, secondo un assioma caro alla Gestaltpsychologie, le funzione delle parti sono determinate dall'organizzazione dell'intero e, pertanto, quest'ultimo, è irriducibile alla semplice somma dei suoi elementi costitutivi, siano essi il me, il me stesso o l'io dell'individuo Mereu che, del Mereu-Artista, non avranno mai la complessità.
            Del resto, quello dell'Identità, nell'epoca della frammentazione e/o della frantumazione dell'Io, dell'essere e del non essere o dell'essere uno, nessuno e centomila, dell'Identità e delle Identità plurime, intercambiali e indefinibili, ambigue e sfuggenti in rapporto alle distinzioni e alle gerarchie della società o, viceversa, rapportate alle esperienze del singolo, delle Identità schizoidi e non ricomponibili, delle Identità in prestito o del Prestito delle Identità, è divenuto, e non poteva essere altrimenti, viste le implicazioni di natura sociale e individuale, uno dei temi più scottanti, più controversi e, necessariamente, più dibattuti in seno all'arte contemporanea.
            In quest'ottica e in rapporto a una temporalità definita eppure accidentale e contingente, Michele Mereu, l'Artista, in un delirio narcisistico, egocentrico e autoreferenziale affatto contemporaneo, si offre allo spettatore come creatura Una e multipla, costituita da entità plurali e interscambiabili, che possono proporsi, senza copyright, nelle più svariate e autonome operazioni artistiche, assemblate e raccordate, appunto, in una giornata stravagante, resa "probabile" dai consueti e rassicuranti riti della quotidianità e "improbabile" da una dimensione onirica, surreale e inquietante, una giornata che impone una sospensione di giudizio, una giornata particolare, scandita da rispecchiamenti, sdoppiamenti e iperbolici nonsense, una giornata nella quale è più facile perdersi che ritrovarsi.
Ivo Serafino Fenu
 
























lunedì 24 dicembre 2012

Me, Myself and I


ME, MYSELF AND I

Il 29 dicembre 2012, alle ore 18.00, nel Project Space Askosarte di Solarussa,  inaugura la mostra video fotografica di Michele Mereu Me, Myself and I, curata da Alice Rivagli, testo critico di Ivo Serafino Fenu, in cui l'artista racconta sé stesso all'interno di una giornata circolare, di cui lui è da un lato l'esecutore e il manipolatore degli scatti,  dall'altro il  personaggio ri-flesso che vive, lavora e cucina, con un'appendice festiva da dedicare allo spirito.
L'indagine identitaria, lungi dal far conoscere, ri-consegna un'individualità che risulta  risucchiata in un magma impenetrabile.

Alle ore 18.30 "IO CHE NON SONO IO SONO IO -
estrazioni, libere letture dell'IO da Gadda, Beckett e Pessoa"
di Sara Giglio.

La mostra resterà aperta fino a domenica 13 gennaio 2013, tutti i giorni, dalle 17.30 alle 20.00-
L'ingresso è libero.
I n f o
3407201761
askosarte@yahoo.it

Michele Mereu
me myself and I

Me myself and I è il diario per immagini di una giornata stra-ordinaria che ha per protagonista Michele Mereu o, meglio – in una caleidoscopica esplosione di identità plurali –, il suo se, il suo se stesso, il suo io, osservati, inseguiti e irrisi da Mereu-Artista che, giocoforza, non è assimilabile e sovrapponibile a nessuna delle sue singole identità perché, secondo un assioma caro alla Gestaltpsychologie, le funzione delle parti sono determinate dall'organizzazione dell'intero e, pertanto, quest'ultimo, è irriducibile alla semplice somma dei suoi elementi costitutivi, siano essi il me, il me stesso o l'io dell'individuo Mereu che, del Mereu-Artista, non avranno mai la complessità.
            Del resto, quello dell'Identità, nell'epoca della frammentazione e/o della frantumazione dell'Io, dell'essere e del non essere o dell'essere uno, nessuno e centomila, dell'Identità e delle Identità plurime, intercambiali e indefinibili, ambigue e sfuggenti in rapporto alle distinzioni e alle gerarchie della società o, viceversa, rapportate alle esperienze del singolo, delle Identità schizoidi e non ricomponibili, delle Identità in prestito o del Prestito delle Identità, è divenuto, e non poteva essere altrimenti, viste le implicazioni di natura sociale e individuale, uno dei temi più scottanti, più controversi e, necessariamente, più dibattuti in seno all'arte contemporanea.
            In quest'ottica e in rapporto a una temporalità definita eppure accidentale e contingente, Michele Mereu, l'Artista, in un delirio narcisistico, egocentrico e autoreferenziale affatto contemporaneo, si offre allo spettatore come creatura Una e multipla, costituita da entità plurali e interscambiabili, che possono proporsi, senza copyright, nelle più svariate e autonome operazioni artistiche, assemblate e raccordate, appunto, in una giornata stravagante, resa "probabile" dai consueti e rassicuranti riti della quotidianità e "improbabile" da una dimensione onirica, surreale e inquietante, una giornata che impone una sospensione di giudizio, una giornata particolare, scandita da rispecchiamenti, sdoppiamenti e iperbolici nonsense, una giornata nella quale è più facile perdersi che ritrovarsi.
Ivo Serafino Fenu
 








giovedì 20 dicembre 2012

22 dicembre: nell'ambito della mostra "Buffet" Performance su "Un canto di Natale", di Charles Dickens - disegni di Federico Maggioni

Nell'ambito della mostra "Buffet"
a Santa Maria della Pietà
Piazza Giovanni XXIII – Cremona

Performance di teatro e danza basata su "Un canto di Natale", di
Charles Dickens

Sabato 22 dicembre festeggiamo l'imminente arrivo del Natale in mezzo
alla mostra "Buffet".
Alle 16 accompagneremo i visitatori alla scoperta della mostra, alle 17
invece inizierà una performance tra teatro e danza incentrata sulla
nuovissima pubblicazione illustrata da Federico Maggioni "Un canto di
Natale", fresca di tipografia.
La performance è ideata e interpretata da Massimiliano Pegorini,
Alessia Stradiotti, Claudia Stradiotti e Roberta Taino.
Alle 18 ancora buffet, questa volta con panettone e spumante...
La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Cremona, la
Provincia di Cremona
Con il patrocinio di: Centro Fumetto Andrea Pazienza, Associazione
Illustratori, Sàrmede - Paese della fiaba
Partner tecnici: Fantigrafica, Macrocoop
Media partner: La Provincia, Uggeri Pubblicità

ORARI da martedì a venerdì 10-13, 15.30-18; sabato e domenica 10-13,
15.30-19.30
La mostrà rimarrà chiusa il 25 dicembre 2012e il 1 gennaio 2013, mentre
sarà aperta il 26 dicembre 2012
INGRESSO gratuito

Abbiamo recentemente pubblicato le foto dell'inaugurazione della
mostra, le si possono vedere qui:
www.tapirulan.it/photogallery.php
Per informazioni:
Associazione Tapirulan
347/6881328 – 328/8518849
info@tapirulan.it
www.tapirulan.it/buffet


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Canto di Natale di Charles Dickens, disegni di Federico Maggioni

A più di un secolo e mezzo dalla sua prima edizione, "Canto di Natale"
di Charles Dickens è una storia senza tempo che, come ogni classico che
si rispetti, ha ancora molto da dirci.
È un racconto che unisce presente e passato, che parla di solitudine,
disincanto ed errori passati che tornano a bussare alla porta della
nostra coscienza, delle catene che ognuno di noi si costruisce nel
percorso, a volte nodoso, che prende la quotidianità. Ma Canto di Natale
è soprattutto una storia di speranza, risolutiva, un potente aneddoto
contro la sfiducia e la diffidenza. Scrooge, il piccolo Tim, i tre
spiriti e tutti gli altri personaggi, tornano a vivere in una nuova
edizione pubblicata da Corraini e illustrata dalle meravigliose tavole
di Federico Maggioni al quale, tra l'altro, è dedicata una sezione
speciale della mostra "Buffet", visitabile a Santa Maria della Pietà
fino al 27 gennaio 2013. I disegni di Maggioni, grazie alla loro
ricchezza di colore, danno un volto nuovo, inedito e originale a questo
classico della letteratura e del Natale.
Sabato 22 Dicembre alle ore 17 a Santa Maria della Pietà,
l'Associazione Tapirulan, per presentare l'uscita del volume e al
contempo per festeggiare l'arrivo del Natale promuove una performance di
teatro e danza tratta da questa nuova versione del testo di Dickens.

http://www.tapirulan.it
http://www.facebook.com/pages/Tapirulan
http://twitter.com/tapirulan
http://www.myspace.com/tapirulan
http://www.tapirulan.it/iniziative/calendario/buffet_progetto_scuole.pdf

lunedì 10 dicembre 2012

Mario Piana espone alla Galleria Sabrina Falzone di Milano




MARIO PIANA
"TERRE D'ACQUA"

Esposizione e testo
a cura di Sabrina Falzone



Dal silenzio e dall'osservazione nascono gli acquarelli di Mario Piana, nei quali ricorre il tema simbolico dell'acqua.
La padronanza tecnica ed esecutiva dell'artista affiora sia dall'amabilità con la quale la mano si muove leggera e spontanea sulla carta, sia dall'intuizione grafica dell'autore di matrice classica.  Se, infatti, Mario Piana si dedica agli acquerelli meno disegnati, dove il gioco artistico si concentra più sulla relazione tra colore ed acqua, è anche vero che l'artista riesce a superare il modello di "classicità" pervenendo a sperimentazioni più libere ed attuali senza, tuttavia, congedare l'arte del disegno.
Tale consapevolezza, valorizzata da un connubio di novità espressiva e di canoni classici, ha determinato una strada per Piana: la poliedrica dedizione a dipingere nelle innumerevoli modalità che l'acquerello consente.

Mini-personale presso:
Galleria Spazio Museale Sabrina Falzone,
Saletta Guttuso,
Via Giorgio Pallavicino 29, MILANO
Orari di visita: da martedì a venerdì dalle ore 16,00 alle 19,00;
sabato mattina dalle ore 10,00 alle 12,00.  Chiuso lunedì e domenica
Dal4 al 14 dicembre 2012
www.mariopiana.com - www.galleriasabrinafalzone.com



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Redazione del CorrieredelWeb.it


Incontro con l'autore: RICCARDO FEDERICI sabato 15 dicembre ore 17.00 @ Comics Boulevard Roma




Presentano

INCONTRO CON

RICCARDO FEDERICI

SABATO 15 DICEMBRE ALLE ORE 17.00

Presso la fumetteria
“COMICS BOULEVARD”
via dei Latini 31 (Roma, San Lorenzo) - tel. 06.45.50.42.50
 
RICCARDO FEDERICI presenterà la sua ultima fatica “SARIA: La porte de l’ange” (Edizioni DELCOURT) a Comics Boulevard, sabato 15 dicembre ore 17.00.
  
RICCARDO FEDERICI
Nato a Roma il 2 Settembre del 1976, fin da giovanissimo si appassiona e si dedica al disegno ed alla pittura, senza disdegnare le altre forme d’arte tra cui la musica dove si specializza come batterista. Nel 2005 conosce il noto disegnatore italiano Giancarlo Caracuzzo che lo spinge a dedicarsi più intensamente al mondo dei fumetti e, nel 2006, inizia la sua collaborazione con la casa editrice Robert Laffont. Nel 2008 disegna su testi di Francois Riviere “La Madone de Pelini” (Edizioni Robert Laffont). La sua ultima opera è “SARIA: La porte de l’ange” (Edizioni Delcourt). Attualmente insegna presso la Scuola Romana dei Fumetti.

domenica 9 dicembre 2012

Scicli Galleria Koinè presenta 'nero luce' di Salvatore Difranco





Scicli (Ragusa - Sicilia), 9 dicembre 2012

 

"nero luce" di Salvatore Difranco

A cura di Giovanni Scucces e Bartolo Piccione

Testi critici in catalogo di Giovanni Scucces e Giuliano Guatta

15 dicembre 2012 – 15 febbraio 2013

Galleria Koinè
Via F. M. Penna, 40 – Scicli (Rg)


Sabato 15 dicembre 2012 sarà inaugurata alla galleria Koinè di Scicli la mostra "nero luce" di Salvatore Difranco, a cura di Giovanni Scucces e Bartolo Piccione.
Il giovane artista siciliano, di Comiso, presenta una quindicina di disegni a matita su carta caratterizzati da "linee frenetiche e taglienti" che delineano figure umane e paesaggi. La grande capacità tecnica gli permette di "rendere luminoso ciò che per antonomasia è la negazione della luce, il nero appunto".

Volti, talvolta scarni e privi d'identità, atemporali e quasi eterei, si alternano - scrive il curatore Giovanni Scucces nella sua presentazione in catalogo - a ritratti dalle linee più distese, "tarate", in cui l'adesione al soggetto è scrupolosa, in alcuni casi sorprendente, segno tangibile di un percorso evolutivo e di ricerca in pieno svolgimento.
Negli scenari campestri, invece, "potrebbero essere ravveduti l'influenza e il richiamo esercitati dal proprio luogo d'origine", in opposizione alle visuali architettoniche ove "scorgere la grande voglia di evasione da una piccola realtà come quella iblea, a favore dell'ambiente cosmopolita di una grande metropoli, figurata dalle baracche ai margini di periferia e ancor più dai palazzoni così tanto simili ai parallelepipedi da lui disegnati". Si tratta di "rappresentazioni visionarie di luoghi privi del genius loci, senza identità".
La mostra rimarrà allestita fino al 15 febbraio e potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalle ore 17.30 alle 20.30, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 17.30 alle 20.30.


Biografia

Salvatore Difranco è nato a Comiso nel 1988. Ha compiuto gli studi all'Istituto Statale d'Arte della sua città natale e successivamente all'Accademia di Belle Arti "Mediterranea" di Ragusa. Attualmente frequenta il biennio specialistico in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2009 è vincitore della sezione Grafica Accademia del Premio Arte Mondadori. Nel 2010 si aggiudica il Premio Internazionale Biennale d'Arte di Asolo, nella sezione pittura. E' autore del manifesto del Donnafugata Film Fest 2011. Vive fra Comiso e Roma.



Informazioni:

Galleria koinè – Via F. M. Penna 40 - Scicli (Rg)
Vernissage: 15 dicembre 2012, ore 19.00
Titolo della mostra: "nero luce"
Artista: Salvatore Difranco
Curatori: Giovanni Scucces – Bartolo Piccione
Periodo: 15 dicembre 2012 – 15 febbraio 2013
Orari: dal martedì al venerdì ore 17.30 - 20.30, sabato e domenica ore 10.00 - 12.30 / 17.30 - 20.30

Contatti
www.koinescicli.com
e-mail koinescicli@email.it
tel. +39 0932 843812 / +39 333 9648536
facebook.com/koine.scicli
www.salvatoredifranco.it

Comunicazione, Relazioni Pubbliche e Media Relations
Giovanni Scucces
mobile +39 338 1841981
skype giovanni.scucces
e-mail giovanni.scucces@gmail.com





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Redazione del CorrieredelWeb.it


Lancio OK 2 Evaluna Sabato 15 dicembre 2012, ore 18.30/Angelo Baccanico/"Blu e Fuochi"/Mostra a cura di Maurizio Vitiello

Angelo Baccanico con "Blu e Fuochi"

a "Evaluna", Napoli

a cura di Maurizio Vitiello.

 

Nell'accogliente e centralissimo spazio,  diretto con passione da Lia Polcari, di "Evaluna", Piazza Bellini, 72 - 80138 Napoli  (tel. 081.29.23.72) sabato 15 dicembre 2012, alle ore 18.30, sarà inaugurata, nell'ambito degli eventi de "La Notte Bianca" a Napoli, la mostra, curata dal critico d'arte Maurizio Vitiello, intitolata "Blu e Fuochi", con opere recenti dell'artista Angelo Baccanico. Vengono proposte recenti pitture di un'espressività in cui si rincorrono motivi certi di un'inquietudine contemporanea. Sino a sabato 5 gennaio 2013; orario 19-24.

 

 

Breve bioscheda

 

Angelo Baccanico è nato a Boscoreale (Napoli) il 16 settembre 1940, vive e opera a Napoli al Centro Direzionale. Ha seguito gli studi a Napoli e ha insegnato materie artistiche. Ha partecipato a rassegne e a collettive, sino a "Mattinarte, centocinquanta loghi d'artista per Il Mattino" al PAN, dal 1° al 30 dicembre 2012, mostra accompagnata da un testo critico di Achille Bonito Oliva. Ha realizzato varie personali in tutt'Italia e all'estero. Alcune delle sue opere sono in collezioni private italiane ed estere. Hanno scritto e/o commentato: Monzurrò, Piero Girace, Guido Della Martora, Genny Bruzzano, Domenico dell'Era, Guido Pavese, Bruno De Stefano, Pino Cotarelli, Nando Romeo, Maurizio Vitiello, Davide Guzzardi, Daniele De Luca, Pietro Mignogna, Nicoletta Belli, Paola de Ciuceis e altri.

 

Scheda della mostra "Blu e Fuochi", a cura di Maurizio Vitiello.

 

Angelo Baccanico è diretto, senza mediazioni.

Nella sua pittura si rincorrono ombre in fuga, quasi smaterializzazioni di silhouettes, accennate con tagli rapidi di occhi e di sguardi in un paesaggio, per metà mitico e per metà gioiosamente epico, su cui vola una mano divina a difendere il terreno, il territorio, il bene comune e una sorgente di fuoco attende lontano il suo momento per poter far sentire la sua voce confusa tra vomitanti ruggiti e bagliori accecanti, se mai dovesse un giorno risvegliarsi il vulcano; il Vesuvio, che si staglia tra griglie blu, per il momento, raccoglie il respiro di febbricitanti ritmi e di tacite frenesie.

Angelo Baccanico imposta la redazione delle sue opere con variegati impasti cromatici, talvolta accesi.

Il "focus" dell'azione pittorica di Angelo Baccanico cerca di estroflettere immagini forti; è emblematico il dipinto "Vesuvio in gabbia" in cui viene esaltata la rete blu sulla montagna blu, da cui fuoriescono frammentate cromie rosse.

L'artista assegna il suo stile a una personalissima scala di colori e il suo itinerario pittorico, sostanziato da suggestioni e visioni simboliste, nelle quali si percepiscono accadimenti possibili o prossimi futuri tracciati da figure semioniriche, da ombre danzanti e da presenze variegate, raccoglie e assembla, seguendo palpitanti e calde visioni, un esercizio cadenzato di tocchi e di determinazioni di sostegno.

La pittura di Angelo Baccanico snoda sequenze e inquadrature di un universo raccolto da risposte di uno specchio intimo, che guarda anche al mondo, alla nostra terra toccata dalla mani dell'uomo, al nostro territorio sfregiato, al nostro orizzonte futuro.

Le fratte stesure, premiate da rossi infuocati, da blu notte o da blu di prussia, aprono nuove frontiere di un percorso sensibile, che intende curare l'assoluto divenire con coniugazioni cromatiche certe e rifilare campi leggendari dell'origine per meglio intendere i profili del futuro, ma non solo.

 

Maurizio Vitiello

Napoli, Dicembre 2012

martedì 4 dicembre 2012

Pentamorfosi #5: Davide Dall'Osso

"PENTAMORFOSI" #5: DAVIDE DALL'OSSO

CLAUDIO ASSANDRI, FRANCESCO BOTTAI, DAVIDE DALL'OSSO, ROBERTO FERRI, PIERA SCOGNAMIGLIO

 

A cura di Simone Schiavetta
Presentazione di Carlotta Monteverde
Organizzazione e comunicazione Takeawaygallery

 

Testi critici di: Maria Arcidiacono, Viana Conti, Maurizio Scaparro, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati

 

La rassegna Pentamorfosi, dedicata al linguaggio figurativo contemporaneo, che ha visto già esporre le opere di  Claudio Assandri, Francesco Bottai, Roberto Ferri e Piera Scognamiglio, giunge a conclusione, con la presentazione dell'ultimo lavoro in calendario, Gocce di Davide Dall'Osso, in mostra presso la Galleria Opera Unica dall'11 al 22 dicembre.

Scrive Viana Conti nel testo critico in catalogo «sicuramente l'artista, pur avendo mantenuto del tutto inalterata la sua ricerca personale-artistica, sulla spiritualità dell'uomo contemporaneo, ha trasformato, invertendolo, il proprio processo creativo. Mentre nei suoi primi anni di ricerca la materia era finalizzata alla parte finale dell'espressione della ricerca stessa, oggi i materiali plastici che utilizza nella fusione, sono lo stimolo principale della sua realizzazione. Il suo attuale lavoro sui policarbonati verte sulla possibilità/impossibilità di arrivare, attraverso la fusione, ad un grado zero della materia, alla ricerca di un vuoto dal quale il processo creativo possa rigenerarsi. Un vuoto impossibile di materia umana, che lasci soltanto un movimento nell'aria, un fremito attraverso la pelle di chi per un attimo si sofferma, come un ricordo improvviso che non si riesce a mettere a fuoco perché già passato, come essere per una parentesi di tempo di nuovo spirito».

 

Info:  

mostra di pittura e scultura

 

PENTAMORFOSI: Claudio Assandri, Francesco Bottai, Davide Dall'Osso, Roberto Ferri, Piera Scognamiglio

 

CLAUDIO ASSANDRI, testo critico di Claudio Strinati: 13 - 22 Ottobre
ROBERTO FERRI, testo critico di Vittorio Sgarbi: 27 Ottobre - 8 Novembre

PIERA SCOGNAMIGLIO, testo critico di Maria Arcidiacono: 10 - 22 Novembre
FRANCESCO BOTTAI, testo critico di Maurizio Scaparro: 24 Novembre - 9 Dicembre
DAVIDE DALL' OSSO, testo critico di Viana Conti: 11 - 22 Dicembre

 

INAUGURAZIONE: martedì 11 dicembre ore 18.30

Dall'11 al 22 dicembre 2012

 

Galleria Opera Unica

Via della Reginella 26, Roma - 06.68809645

L'opera è visibile 24 ore su 24

 

Contatti: takeawaygallery@gmail.com

 

 

 

6 Dicembre 2012 - Invito - Gli Italiani dell'Altrove - Gli Arbëreshë

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

Siamo lieti di invitarLa all’incontro

 

 

GLI ITALIANI DELL’ALTROVE: L’ITALIA DEGLI ARBËRESHË

che si terrà presso

 

ISTITUTO CENTRALE  PER LA DEMOETNOANTROPOLOGIA,

Museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari,

Piazza Guglielmo Marconi 8Roma

 

 

Roma 6 dicembre 2012 - ore 10.00-18.30

 

 



In Italia sono riconosciute dodici Minoranze Linguistiche Storiche, ovvero etnie di lingua non italiana, che, nel corso della storia si sono variamente stanziate e integrate sul territorio nazionale fino a diventare una parte essenziale della nostra complessiva identità di italiani.

Il progetto “Gli Italiani dell’Altrove” vuole contribuire a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche Storiche d’Italia, con il loro peculiare patrimonio culturale immateriale.

In particolare,s’intende richiamare l’esperienza storica condivisa di accoglienza e integrazione, ma anche di conservazione dell’identità di “altri” che vengono da “altrove”, senza dimenticare l’attualità del tema dell’immigrazione del nostro Paese.

Si è deciso di iniziare con gli Arbëreshe, in considerazione del fatto che quest’anno si celebra il centenario dell’indipendenza albanese, festeggiamenti cui partecipa anche l’Italia.

La prospettiva adottata cerca di considerare gli aspetti storico-scientifici ed etno-antropologici del patrimonio culturale immateriale delle Minoranze Linguistiche Storiche, in un’ottica centrata sulla contemporaneità.

Il contesto istituzionale (il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari e l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia) nel quale si propone il progetto testimonia l’attenzione che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso le sue strutture specialistiche, dedica alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.

È fra l’altro tuttora in corso la discussione politica su importanti scelte in materia di tutela e riconoscimento e sugli strumenti legislativi messi a disposizione delle Minoranze per continuare ad esistere con vigore e significatività.

Le storie di immigrazione e integrazione di cui le Minoranze Linguistiche Storiche in Italia sono testimonianza vivente, rappresentano una parte consolidata del loro patrimonio culturale immateriale e riguardano il tema attualissimo del rapporto fra diverse etnie e culture che, appartenendo ad un’unica nazione, cercano costantemente di trovare un equilibrio di convivenza.

 

 

 

In allegato la locandina e la brochure dell’evento

 

 




PROGRAMMA


PARTE I - ore 10.00-12.30

Introduzione
Present. Gli Italiani dell’Altrove: storia di un progetto

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Arch. Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MiBAC
Dott.ssa Daniela Porro, Direttore dell'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Dott.ssa Emilia De Simoni, Coordinatore Scientifico del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari

Coffee break 11.00-11.15

Finestra sul pomeriggio

Carmine Abate vincitore del Premio Campiello 2012
Da Hora alla Collina del vento e ritorno: la ricerca dell’identità di uno scrittore

Luoghi e identità: la dialettica partire-restare
Prof. Vito Teti, Università della Calabria, Direttore del Dipartimento di Filologia

Buffet 12.30-14.00 - I sapori tipici della cucina Arbëreshe
Il cuoco Franco Nicoletti, ristorante Agorà di Civita (CS), racconta e propone i sapori tipici della cucina Arbëreshe


PARTE II - ore 14.00-18.30

Gli Arbëreshë - Tavola rotonda

Festa - Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, dott.ssa Luciana Mariotti, Etnoantropologa
Musica - dott.ssa Roberta Tucci, Etnoantropologa ed etnomusicologa
Lingua - Università della Calabria, prof. Francesco Altimari, Direttore del Dipartimento di Linguistica
Testimonianza - dott. Astrit Cani, Scrittore e traduttore albanese

Coffee break 16.00-16.15

 

 



Gli Arbëreshë - Il Racconto ore 16.30-18.00

Le stagioni di Hora (Mondadori 2012) di Carmine Abate
Reading letterario con musica arbëreshë
Letture di Carmine Abate, Musica e canti di Francesco Mazza
Dialogherà con l’autore il prof. Francesco Altimari

Brochure: http://www.idea.mat.beniculturali.it/images/stories/EventiNews/2012/documenti/arbereshebrochure.pdf


Locandina: http://www.idea.mat.beniculturali.it/images/stories/EventiNews/2012/documenti/arbereshelocandina.pdf


* * *

Coordinamento organizzativo: Emilia De Simoni
Coordinamento tecnico: Stefano Sestili
Segreteria di comunicazione web: Laura Ciliberti, Francesca Montuori


Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia - Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
Direttore (interim): Daniela Porro - Piazza Guglielmo Marconi 8/10 - Roma EUR
Telefono: 06/5926148-06/5910709 - Fax: 06/5911848 - mail: ic-d@beniculturali.it
www.idea.mat.beniculturali.it - https://www.facebook.com/ICDEA - https://twitter.com/MuseoTradizioni

Trasporti: Metro Linea B (EUR Fermi) - Autobus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791

 

 

 

 

 

 

lunedì 26 novembre 2012

Mostra Evento dedicata alla Donna

La condivisione è stato l'elemento che ha caratterizzato la Mostra
Evento dedicata alla Donna svoltasi ieri, domenica 25 Novembre, in
occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle
donne. Donne e uomini uniti dalla passione per l'arte, dalla voglia
di raccontare e raccontarsi. L'arte per rappresentare sentimenti e
condizioni contrapposte: una nuova vita che viene al mondo e la morte
dell'anima incarcerata dietro le sbarre di una cultura che limita ogni
forma di libertà personale; le gioie e la passione di una storia
d'amore e le ferite inferte all'anima da un amore violento, che non
può definirsi tale; la difficoltà di comunicare e lo voglia di urlare
al mondo la propria sofferenza, la vergogna di essere continuamente
umiliate e maltrattate. Emozioni e stati d'animo riprodotti su tela,
nelle opere scultoree in marmo e in quelle in creta, narrate anche
attraverso le pagine di un romanzo e decantante in versi. Circa trenta
tra artisti, artigiani, scrittori e poeti trapanesi, di entrambi i
sessi e di tutte le età, hanno aderito con entusiamo all'iniziativa
organizzata ieri a Trapani da "Il Comitato delle Donne" con il
patrocinio del Comune di Trapani. "Vogliamo dare voce a chi non ne
ha- ha detto Vanessa Galipoli, tra le fondatrici de "Il Comitato delle
Donne"- per questo motivo è nato due mesi fa il comitato. Siamo dalla
parte delle donne, vogliamo continuare a creare occasioni di
aggregazione e di sensibilizzazione. Per violenza non si intende,
infatti, solo quella fisica ma ogni abuso e sopruso atto a ferire,
mortificare ogni persona che lo subisce. Ringrazio coloro che con
entusiasmo e un filo d'emozione hanno contribuito a realizzare questa
nostra prima iniziativa". Alla manifestazione hanno aderito le
associazioni: Aism, Astarte, Croce Rossa, Tuluile Bantu e Pari e
Libera . Quest'ultima ha promosso l'attività del Centro di Ascolto
"Stop alla violenza" che ha sede presso Palazzo del Governo, a piazza
Vittorio Veneto a Trapani, a pian terreno. Nato nel 2009 grazie ad un
protocollo con la Provincia Regionale di Trapani, lo sportello è
aperto dal lunedì al venerdi dalle 9.00 alle 13.00 e il lunedì
pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30. E' gestito da cinque assistenti
sociali e si avvale della collaborazione, a titolo volontario e
gratuito, di esperti psicologi, counselor familari, avvoccati etc.
Dall'inizio dell'anno ha già dato assistenza concreta a 53 vittime di
violenza nel solo capoluogo. " Si tratta prevalentemente di donne, tra
i 35 e i 45 anni- ha spiegato Caterina Maria Peraino, presidente "Pari
e Libera"- nella maggior parte dei casi sono vittime di violenza
domestica, non solo fisica ma anche psicologica. Questo genere di
violenza investe anche i figli che vivono contesti familiari
drammatici. Abbiamo anche dei casi di donne vittime di stalking. Noi
assicuriamo l'anonimato e quando è necessario facciamo allontanare la
vittima dalla casa in cui vive trasferendola presso comunità che
possano ospitarla. E' stato inoltre attivato il numero verde 800
453552 che rappresenta il primo step attraverso il quale una persona
può chiedere aiuto. E' importante, infatti, avere consapevolezza del
problema per premevenire situazioni più gravi. L'associazione Pari e
Libera ha aderito a questa iniziativa perchè è indispensabile fare
attività di informazione e sensibilizzazione fra la gente. Per questo
svolgiamo formazione anche nelle scuole. Il nostro numero verde,
inoltre, è stato inserito nella rete nazionale antiviolenza del 1522
che da assistenza h 24". La Mostra Evento dedicata alla Donna si è
articolata nell'arco dell'intera giornata di ieri. Su un maxi schermo
è stata proiettata una raccolta di immagini dal titolo "L'amore è
un'altra cosa" a cura dell'architetto e design romano Claudio Vagnoni.
L'aerografista Damiano Lotta ha realizzato live un quadro lungo la
via Torrearsa, sempre ispirato al tema della violenza sulle donne. In
esposizione, tra gli altri, quadri a cura dell'associazione Biennale
Trapani e foto dell'artista palermitano Stafano Fogato e del trapanese
Pasquale Fiorenza. Alle prime cento persone che si sono iscritte a "Il
Comitato delle Donne" è stata donata una spilla in tessuto a forma di
fiore realizzata dall'artigiana Francesca Corso. Il primo
uomo-politico iscritto all'associazione è stato il sindaco di Erice,
Giacomo Tranchida. A breve sul sito www.comitatodelledonne.it e sulla
pagina facebook i nomi di tutti gli artisti, le aziende e i service
che hanno partecipato alla Mostra Evento dedicata alla Donna.
Nella foto con il gruppo delle artiste, al centro in prima fila da
sinistra: Daniela Armato, Vanessa Galipoli e Cristiana Bertasi,
rispettivamente vice presidente, presidente e tesoriere de "Il
Comitato delle Donne".

Incontro con MARCO GERVASIO (Disegnatore di Topolino e Paperinik) @ Comics Boulevard (Roma) SABATO 1 DICEMBRE ORE 16,00

Presentano

INCONTRO CON

MARCO GERVASIO

SABATO 1 DICEMBRE ALLE ORE 16.00

Presso la fumetteria
“COMICS BOULEVARD”
via dei Latini 31 (Roma, San Lorenzo) - tel. 06.45.50.42.50
Incontro con dediche a Comics Boulevard, questa volta l’ospite è MARCO GERVASIO, sceneggiatore e disegnatore di Topolino e Paperinik!
MARCO GERVASIO
Ex allievo e da anni docente della Scuola Romana dei Fumetti, lavora dal 1996 per la Walt Disney Italia, in particolare alla serie “Paperinik New Adventures”. La sua prima opera come autore completo è del 2002 e ha come protagonista Paperinik. Realizza copertine per i periodici “Topolino”, “Paperinik Cult” e “Tesori Disney”. Attualmente scrive e disegna storie dei paperi e nel mese di novembre 2012 è in edicola la sua miniserie “Fantomius”, dedicata al ladro gentiluomo che ha ispirato Paperinik.

domenica 25 novembre 2012

Tapirulan presenta "Buffet - Mostra internazionale di illustratori contemporanei"- Ospite speciale Federico Maggioni "Che la festa cominci"

Buffet
Mostra internazionale di illustratori contemporanei

Ospite speciale
Federico Maggioni
Che la festa cominci


LUOGO
Santa Maria della Pietà – Cremona

DATE
1 dicembre 2012 – 27 gennaio 2013

ORARI
da martedì a venerdì 10-13, 15.30-18; sabato e domenica 10-13,
15.30-19.30

INGRESSO
gratuito

CATALOGO
Edizioni Tapirulan

INFORMAZIONI
Associazione Tapirulan
www.tapirulan.it
info@tapirulan.it
347/6881328 – 328/8518849



COMUNICATO STAMPA:

CREMONA – Il mondo ruota intorno a un tavolo. Che sia imbandito in modo
sfarzoso ed elegante oppure informale poco importa, perché il buffet è
il momento conviviale per eccellenza, un'occasione per nuovi e forse
inaspettati incontri: si possono intrecciare relazioni interessanti,
bizzarre o noiose, magari si può trovare il grande amore... Ma il buffet
è anche teatro di aspre lotte tra personaggi ingordi e famelici
determinati ad accaparrarsi più cibo possibile. E infine è il tema
dell'ottava edizione del concorso per illustatori di Tapiruan e della
relativa mostra degli autori selezionati: quest'anno 44 sugli oltre 600
partecipanti da tutto il mondo. In mostra ci sono anche i vincitori
delle passate edizioni e una grande antologica dedicata a Federico
Maggiori, ospite speciale dell'edizione 2012 e presidente di giuria del
concorso. Proprio Maggioni ha firmato l'illustrazione del manifesto
della mostra che si terrà a Cremona presso Santa Maria della Pietà
(piazza Giovanni XXIII) dal 1 dicembre 2012 fino al 27 gennaio 2013.
Federico Maggiori è senza dubbio uno dei più importanti illustratori
italiani. La sua carriera inizia nel 1969 quando viene quando viene
assunto alla Domenica del Corriere. Segue un breve periodo al Corriere
dei Piccoli e poi, nel 1972, entra nella redazione del nuovo periodico
Corriere dei Ragazzi. Nel 1980 pubblica il suo primo libro, Là nel
selvaggio West, realizzato insieme a Tiziano Sclavi. Ne seguiranno molti
altri, pubblicati dalle maggiori case editrici italiane (Rizzoli,
Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Salani, Zanichelli, Elle, Editori
Riuniti, Bruno Mondadori, Fatatrac, La coccinella, Elemond). Da questo
momento i suoi disegni appaiono su testate come Corriere della sera,
Epoca, Amica, Grazia, Brava, Salve, Internazionale o Abitare. La mostra
ripercorre il percorso della sua carriera attraverso i suoi lavori più
importanti, circa ottanta opere tratte da libri (Promessi sposi, Mostri,
L'arguto bolognese, Il cavaliere inesistente), riviste, pubblicità.
Un'occasione per scoprire i molteplici stili e tecniche di Federico
Maggioni, che spazia con disinvoltura da tavole di grande formato
realizzate con tecniche tradizionali a lavori in digitale, passando per
una grande passione per il bianco e nero, vero e proprio protagonista in
molti dei suoi lavori, con segni duri, essenziali ma incredibilmente
affascinanti.. A completamento dell'avvenimento la casa editrice
dell'associazione, Edizioni Tapirulan, ha curato l'edizione dei
cataloghi della mostra, sia quello degli autori selezionati del
concorso, sia quello della mostra di Federico Maggiori con una
prefazione di Antonio Faeti.
L'evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Cremona e la
Provincia di Cremona, patrocinato dal Centro Fumetto Andrea Pazienza,
dall'Associazione Illustratori e da Sàrmede – Le immagini della
Fantasia; ed ha, inoltre, ottenuto il sostegno dei partner La Provincia,
Fantigrafica e Macrocoop.

venerdì 23 novembre 2012

Leone Lodi. I segreti dello scultore | Palazzo del Podestà, Soresina (CR)


 


Il Comune di Soresina e l'Associazione Leone Lodi

con il sostegno

della Provincia di Cremona e della Fondazione Cariplo

presentano la mostra

 

Leone Lodi. I segreti dello scultore

a cura di Chiara Gatti 

8 dicembre 2012 – 17 marzo 2013

 

Sala del Podestà, Sale Comunali

Palazzo del Podestà, Soresina (CR)

 

Il Comune di Soresina festeggia i suoi cinquant'anni di storia con una grande mostra dedicata allo scultore Leone Lodi (1900-1974), un maestro dell'arte del Novecento, nato nell'antico centro cittadino.

Dopo l'importante retrospettiva dedicatagli nel 2006 nelle sedi della Triennale e di Palazzo Isimbardi a Milano e al Museo Civico di Crema, Leone Lodi torna nella sua città natale, che ancora oggi ospita il suo studio-laboratorio, con una mostra realizzata in collaborazione con l'Associazione Leone Lodi e allestita nelle antiche sale espositive del Palazzo del Podestà.

La mostra, a cura di Chiara Gatti, offre una panoramica di circa quaranta lavori, fra gessi, marmi e bronzi, alcuni inediti, realizzati dagli esordi all'ultima fase dell'attività del maestro, che unitamente a un nucleo di disegni scelti nel ricchissimo patrimonio del suo archivio svelano per piccole tappe cronologiche evoluzioni, eredità, temi, ricerche tecniche e sperimentazioni espressive, che hanno segnato le differenti fasi della sua produzione.

Il suo talento di scultore monumentale, capace di concepire immagini di grandi dimensioni come parte vitale dello spazio urbano, gli assicurò la simpatia di molti architetti, come Agnoldomenico Pica, Marcello Piacentini, Paolo Mezzanotte, Giuseppe Pagano, Giulio Minoletti, Eugenio Faludi, oltre alla stima del collega Mario Sironi, che coordinò, insieme a Ponti, i cantieri delle Triennali a partire dal '33 e che trovò in lui un collaboratore importante.

Le opere di Lodi, perfette nello studio dei materiali, delle patine e delle tonalità delle pietre, dialogano a meraviglia con gli elementi della costruzione, le superfici, i rivestimenti, in linea con l'idea – nata in seno al Bauhaus – di un'armonia ideale fra architettura, scultura e pittura. La stessa che si ritrova, per esempio, negli altorilievi con i quattro elementi, collocati nel 1930 alla base delle colonne del Palazzo della Borsa; o nei rilievi della Torre dei venti, meglio nota come la Torre dell'autostrada all'uscita di Bergamo; o, ancora, in altri altorilievi, come quelli modellati per L'Università Luigi Bocconi e di cui, in mostra, si possono ammirare oggi alcuni gessi preparatori.

La sensibilità di Leone Lodi per i toni della materia, naturali, oppure ottenuti con sapienti processi di colorazione e patinatura, gli permise di creare episodi, figure e brani immersi in una vena di eternità, ereditata dalla poesia di Adolfo Wildt e in sintonia con la riflessione di Arturo Martini. Questa vicinanza con tali maestri del Novecento, rappresenta un importante capitolo indagato dalla mostra. Dallo studio delle pose dei singoli personaggi, figure sacre o mitiche, ritratti o nudi algidi, emerge infatti la sua attitudine nel relazionarsi costantemente con lo spazio, in termini assoluti.

La mostra di Soresina è la prima tappa di un percorso che mira a valorizzare la figura del maestro attraverso una mappa di visita alle opere distillate nel territorio, ma soprattutto, grazie all'importante progetto, in fase di definizione da parte del Comune di Soresina, di un museo monografico dedicato all'opera di Leone Lodi allestito nel centro storico della città, dove confluirà una scelta dei suoi lavori e la documentazione d'archivio.

Completa il percorso espositivo, una sezione documentaria ricca di foto d'epoca e un video realizzato appositamente per l'antologica che, partendo dagli ambienti del suo studio a Soresina, racconta la fortuna del maestro ricercato per commissioni pubbliche in tutta Italia. In concomitanza con questa grande retrospettiva, sono stati predisposti da Ada Ceola e Daniela Lodi alcuni laboratori didattici e percorsi guidati alla scoperta dei temi, ma soprattutto dei materiali, dei colori, delle tecniche segrete della scultura di Lodi.

Biografia

Leone Lodi nasce a Soresina il 14 ottobre del 1900. Trascorre parte della sua infanzia a Biasca nel Canton Ticino, paese d'origine della madre, e a nove anni viene affidato a dei cugini di Soresina, che lo avviano alla professione di  scalpellino. Giovanissimo, nel 1914, inizia a esercitare a Milano dove continua la sua attività di artigiano decoratore, frequentando i corsi serali dell'Accademia di Brera e quelli della Scuola Superiore d'Arte Applicata del Castello Sforzesco. Negli stessi anni comincia a farsi conoscere come riproduttore e sbozzatore presso gli atelier d'importanti scultori milanesi, primo fra tutti Adolfo Wildt, alla cui memoria rimane sempre affezionato. L'avvicinamento al Novecento italiano, movimento guidato da Margherita Sarfatti, sfocia nel 1929 nella partecipazione alla Seconda Mostra del gruppo allestita al Palazzo della Permanente di Milano con il Busto di Agnoldomenico Pica. Il culmine della sua attività è segnato dalla statuaria monumentale per il palazzo della Borsa di Paolo Mezzanotte (1930-1931), oltre che dalla collaborazione con Mario Sironi in occasione della V Esposizione triennale di arti decorative di Milano del 1933 e ancora dallo scambio dialettico con l'architetto Agnoldomenico Pica per il concorso per le porte del duomo di Orvieto e per il monumento a Giuseppe Grandi a Milano. Nel 1937, con il bassorilievo per l'Exposition Universelle di Parigi, inaugura uno stile più originale che nasce da una rivisitazione personale della scultura classica. Fanno parte di questa fase il monumento ai caduti di Bergamo, oggi distrutto, i rilievi per la sede del "gruppo rionale Fabio Filzi", per il nuovo Palazzo di Giustizia progettato da Marcello Piacentini (1938) e per la nuova sede dell'Università Bocconi di Milano di Giuseppe Pagano (1940). Nel 1943, a seguito della perdita della casa e dello studio di Milano a causa dei bombardamenti, Lodi si trasferisce a Soresina, suo paese natale, dove continua a operare realizzando i monumenti ai caduti di molte città del cremonese, il progetto della facciata del Cimitero di Soresina e la serie di sculture per il Teatro Manzoni di Milano. Muore il 13 settembre 1974 a Soresina.

LEONE LODI (1900-1974) I segreti dello scultore
a cura di Chiara Gatti
8 dicembre 2012 – 17 marzo 2013

Sala del Podestà, Sale Comunali – Palazzo del Podestà
Via Matteotti 4, Soresina (CR)

Orari: SALA MOSTRE sabato e festivi 10 - 12 e 15 – 19, venerdì 16 – 19, Natale 16 – 19,
lunedì chiuso; martedì, mercoledì e giovedì a disposizione per gruppi, previa prenotazione nei
giorni feriali dalle 9 alle 12 al numero 0374349414, referente Daniela Corda; STUDIO di Via
Verdi 8, sabato 10-12 e 15-19, altri giorni su prenotazione.

Ingresso gratuito

UFFICIO STAMPA ANTEA

anteapress@gmail.com

















































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