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venerdì 31 ottobre 2008

Anna Seccia contro il Parkinson. Mostra personale "Le nuvole in cielo e l'Abruzzo in terra"

Anna Seccia contro il Parkinson

"Le nuvole in cielo e l'Abruzzo in terra"

Mostra personale di Anna Seccia

Cappella "Il corpo di Cristo" Sulmona

8 e 9 novembre 2008

Sulmona, 30 ottobre 2008

"Le nuvole in cielo el'Abruzzo in terra". Può sembrare la frase di una dolce poesia dedicata alla nostra terra, ma non è così, è molto molto di più… Un'occasione importante per rimanere uniti in nome della lotta alla malattia, un progetto itinerante e variopinto, ma, soprattutto, un'esperienza artistica tutta dedicata alla solidarietà.

L'organizzatrice dell'evento è Rosetta Rossini, sostenitrice dell'associazione Azione Parkinson onlus di Pescara, nonché donna dotata di coraggio e determinazione che, negli anni, ha investito tutta se stessa nella battaglia contro questa atroce malattia degenerativa con la quale convive e al suo fianco c'è un'amica, una donna con la D maiuscola, una grande artista: Anna Seccia.

'Anna dei colori', come ormai la chiamano tutti i suoi fan, è sempre stata una pittrice impegnata, sensibile alle tematiche sociali, fortemente schierata contro le ingiustizie nei confronti dei più deboli, non ha mai dimenticato, nonostante i successi e i quarant'anni di esperienza, l'angoscia di chi soffre, e ha spesso sacrificato se stessa, pur di "tendere una mano" al prossimo.
Anche questa volta, non si è tirata indietro…

L'artista, che da poco è stata invitata dalla galleria Forum Artis di Modena a partecipare alla fiera di Salisburgo, esporrà, per la prima tappa abruzzese dell'evento, l'8 e il 9 novembre, a Sulmona, una sua opera inedita, appositamente realizzata, intitolata "Nuvola della prima ora" che potrà essere ammirata all'interno della Mostra personale, dedicata alla ricerca, presso la Cappella "Il corpo di Cristo".

Sempre in occasione della manifestazione "Le nuvole in cielo e l'Abruzzo in terra", presentata dal critico d'arte Antonio Picariello, verrà esposto un foulard in seta della serie "Graffi di colore", ideato da Anna Seccia e realizzato in soli 200 esemplari dalla prestigiosa ditta Santostefano di Italo Ferretti. L'accessorio è un ulteriore mezzo per sostenere l'obiettivo che 'Azione Parkinson'con il progetto"Le nuvole in cielo e l'abruzzo in terra " porta avanti:per raccogliere fondi a sostegno della ricerca.
Infine, dulcis in fundo, tutti coloro che interverranno, potranno assistere alla proiezione di un video che ripercorrerà il lungo e fruttuoso percorso artistico di "Anna dei colori", la sua ricerca sociale, l'incontro con la tecnica pittorica dell'happening, le opere collettive, le mille e mille gradazioni che costellano la sua vita artistica non hanno mai smesso di appassionare persone di ogni età.
All'interno della monografia "Anna dei colori", l'illustre critico Giorgio Di Genova spiega: "L'espressione artistica è sempre e comunque un double del proprio io. O meglio dell'identità interiore dell'artista, che appunto attraverso l'altro da sé, cioè lo specifico linguistico scelto, restituisce un autoritratto psicologico-simbolico. Alla stessa stregua dell'identità fisionomica, che, pur trasformandosi col trascorrere del tempo, dalla nascita alla maturità ed oltre rimane sempre la stessa, altrettanto avviene nella produzione di ogni artista, la quale nel tempo mantiene costanti i tratti connotativi di base. Ciò mi ha portato ad asserire che ciascun artista per tutta la vita, mutatis mutandis, fa sempre la stessa opera, … Anna Seccia non sfugge alla regola".

Breve curriculum e caratteristiche artistiche di Anna Seccia

Compiuti gli studi artistici, dopo aver frequentato la facoltà di Architettura, è stata titolare della cattedra di Discipline pittoriche e plastiche presso il Liceo artistico di Pescara.. Ha arricchito la sua formazione sull'espressività artistica con maestri come Diane Waller, Ma Anad Meera, Arno Stern e molti altri.

Esperta in art therapy, cromoattivazione e olodanza, da trent'anni svolge una ricerca innovativa sulle metodologie di insegnamento per lo sviluppo del potenziale creativo attraverso il corpo, il suono, il colore e la materia, che trova il suo sbocco nella creazione del laboratorio di "Artemieutica" e nella realizzazione della "Stanza del colore" come opera d'arte interattiva che ha lo scopo di stimolare la creatività e la libera espressione del sentire attraverso il colore.
Tiene corsi di formazione sulla creatività attraverso l'arte conducendo gruppi e training ovunque in Italia.
Anna Seccia ha incentrato la sua ricerca pittorica nell'ambito del segno come espressione di un linguaggio che rende manifesto il fluire della coscienza attraverso i colori e la sua pittura ha nel blu e negli azzurri il suo valore cromatico centrale.

La sua ricerca ha riscosso consensi e riconoscimenti con recensioni e inserimenti su riviste e cataloghi d'arte con partecipazioni a prestigiose rassegne quali i premi: Termoli, Vasto, Sulmona, Penne, Salvo, Mazzacurati, la triennale di Arte sacra di Lecce, la rassegna Il mare di Molfetta ed esposizioni nelle fiere d'arte di Bologna, Padova, Bari, New York, Los Angeles

Ha inoltre esposto in prestigiosi musei, quali il Haus martfled di Schvlm (Germania), il Chiang kai di Taiwan (Cina), il Centro alfeos el sabio a El Puerto di S. Maria (Spagna), l'Art museum di Monaco, il Salons de la residence du Louvre, (Menton, Francia), il Museo modenese (Modena), il Palazzo ducale di Revere, il Castello dell'Aquila, il Museo della carta a Fabriano ed infine i musei giapponesi di Kausatsu, Adova, Magama, Yocatchi, Minakuchi.

Le sue opere si trovano in qualificate collezioni pubbliche di arte contemporanea, tra cui Museo e Archivio di artisti abruzzesi contemporanei, Castello di Nocciano (PE); museo abruzzese Arti Grafiche, Castel di Ieri (AQ); pinacoteca di Arte contemporanea, Prata d'Ansidonia (AQ); centro San Massimiliano Colbe, Roma; Pinacoteca di Sassoferrato; Fondazione Piccola Opera Caritas, Giulianova (TE); Monaco Modern Art Museum, Fondation Lord Eastlegh, museo delle Generazioni italiane del '900 (Magi '900), Pieve di Cento (BO); Forum Artis Museum, Montese; museo internazionale Mail Art L'Aquila; Pinacoteca Civica di Pianella; Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Casoli d'Atri (TE); Raccolta di Arte Sacra, Parrocchia San Pio X, L'Aquila; Young Museum, Palazzo ducale di Revere (MN); Museo "Valentino" di Castellaneta; museo delle Scienze biomediche, Chieti; Università di Brescia; pinacoteca internazionale di Arte Sacra, Falconara (AN); collezione Villa Rietti Rota, Motta di Livenza (TV), Pinacoteca d'arte Contemporanea di Guglionesi(CB).

La sua pittura è considerata nei volumi 900 Artisti ed Arte in Abruzzo, a cura della Provincia di Pescara e nel II tomo di Generazione anni Quaranta, vol. VI della Storia dell'arte italiana del 900 di Giorgio Di Genova, attualmente in corso di stampa, mentre riferimenti alla sua attività sono nei cataloghi del Monaco Art Museum, del MAGI '900 di Pieve di Cento (BO), del Museo Artisti Abruzzesi di Nocciano (PE).

Capoufficio stampa

Marinica Rivolta

e-mail: kaleidos.arte@libero.it

passages arte architettura design



PASSAGES

arte architettura design

progetto a cura di Marco Petroni

presenta

"Vita nella valle"

mostra di Antonio Annichiarico/Rifiuto Speciale

8 novembre – 5 dicembre 2008

Lecce – foyer Cantieri Teatrali Koreja


Si inaugura sabato 8 novembre alle ore 18:00 nel foyer dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce la mostra "Vita nella valle" realizzata da Antonio Annichiarico/Rifiuto Speciale, primo appuntamento del progetto PASSAGES arte architettura design curato da Marco Petroni e promosso da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il sostegno di Nuovi Mecenati, Ambasciata di Francia, Scena Nomade.

La Vita nella valle di Antonio Annichiarico riprende, nel titolo e nell'impianto teorico, lo scritto di un lavoratore precario. Il tema della precarietà viene rimesso in movimento attraverso il rapporto con la figura dell'angelo, figura emblema di bellezza che nasconde però delle insidie.

La bellezza, la perfezione angelica non appartiene all'"essere" umano. Gli angeli per Annichiarico sono gli operai/lavoratori morti, che non invocano un aiuto quanto piuttosto testimoniano la lacerazione costante e la comprensione della tremenda e incolmabile distanza che ci separa da loro. L'opera proposta dall'artista è un tentativo di capire e di mostrare la genesi di un concetto di sacro nostro contemporaneo. Dalla corruzione dell'anima e del corpo, dalla violenza delle guerre, dall'insinuarsi nei cuori dell'invidia e della superbia nasce un'opera di estrema purezza che fissa in un'immagine il tremendo spirito del nostro tempo.

Alle ore 18:30 si svolgerà un confronto a più voci (ingresso libero) sulle potenzialità progettuali della nostra regione in campo artistico/creativo. VERSO UN OSSERVATORIO DEI FLUSSI CREATIVI SUL TERRITORIO nasce dalla volontà di stimolare la creazione di un osservatorio sui linguaggi della creatività contemporanea: design, architettura, arte, moda, teatro, danza, attivando sguardi e sensibilità capaci di interagire e relazionarsi con i bisogni e i desideri di chi opera sul territorio pugliese attraverso il confronto, lo scambio e la collaborazione con soggetti nazionali e internazionali. L'incontro prende le mosse dal desiderio di correggere una situazione di marginalità del sistema artistico pugliese rispetto al contesto nazionale, internazionale e dall'intento di promuovere e dare maggiore forza e visibilità alla produzione artistica locale.

Partecipano:

Felice Blasi, editorialista del "Corriere del Mezzogiorno"

Manlio Capaldi, docente di Fenomenologia dell'evento artistico-culturale presso l'Università di Bari

Stefano Cristante, docente di Sociologia della comunicazione presso l'Università del Salento, dirige "L'osservatorio sugli eventi della comunicazione politico-culturale" presso l'Università del Salento

Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia

Lino Sinibaldi, storico e critico dell'architettura; collabora con il prof. Francesco Moschini nel corso di Storia dell'arte e dell'architettura contemporanea presso il Politecnico di Bari

Salvatore Tramacere, direttore artistico/regista Cantieri Teatrali Koreja

Franco Ungaro, direttore organizzativo Cantieri Teatrali Koreja

Coordina:

Marco Petroni, giornalista, collaboratore "La Repubblica Bari", storico e critico del design



Dopo Antonio Annichiarico, nel foyer saranno in mostra opere di Paola Navone, Michele Giangrande, Elena Rossella Lana, Zimmerfrei, e il Laboratorio d'architettura Semerano.

Il progetto Passages, a cura di Marco Petroni, racchiude sei differenti modalità di intervento che sfuggono a una definizione formale, generando un campo d'azione nel quale le discipline artistiche si confrontano, si scambiano suggestioni, metodi d'analisi e di comportamento. Transiti che vivono in presa diretta la complessità del loro farsi secondo stimoli provenienti dal mondo della moda, del design, dell'architettura, della musica, del teatro e del cinema.Estensioni dell'immaginario artistico che trovano spazio adatto nel foyer di un teatro, luogo dell'attraversamento, dell'attesa prima del rito, del consumo ostensivo.

INFORMAZIONI

Koreja 0832.242000 – 240752

e-mail: info@teatrokoreja.com

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marco petroni <petroni.press@gmail.com>

GEOMETRIE DELL’INTELLETTO


GEOMETRIE DELL'INTELLETTO
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea


dal 14 novembre al 2 dicembre 2008
Vernissage Venerdì 14 novembre h.20,30
Roma, Caffé Letterario
via Ostiense 83,95


Presentazione Critica di Sabrina Falzone, Critico e Storico dell'Arte


Il progetto espositivo "Geometrie dell'intelletto" è un omaggio alla geometria, intesa come arte intellettuale. Geometrie euclidee, geometrie iperboliche, geometrie ellittiche, dalla storia delle forme alla sperimentazione post-industriale, dagli albori della scienza fino ai nostri giorni, sono questi gli scenari mentali che affiorano dalle opere degli artisti, protagonisti della rassegna d'arte contemporanea.
La curatrice della mostra, Sabrina Falzone, ci spiega: "La monumentalità dell'esperienza visiva si palesa con novità prospettica negli originali scatti in bianco e nero di Irene Taddei e di Christian Milo, proseguendo idealmente nella ricerca artistica di Angelo Zuena, autore dotato di una spiccata creatività.
Città geometriche si estendono nella preziosità dell'ascolto tridimensionale nelle opere di Monia Biscioni e di Edi Sanna, la quale s'immerge in un limpido omaggio ad Ippaso da Metaponto, il matematico e filosofo greco, appartenente alla scuola pitagorica, che descrisse per la prima volta il dodecaedro regolare, dimostrando la sua iscrivibilità in una sfera e a cui è stata attribuita, peraltro, anche la scoperta degli accordi musicali e del concetto di incommensurabilità.
E', invece, un omaggio all'astrattismo geometrico di Kandinskij il lavoro realizzato da Enzo Ventrone, in arte Lim, che sorge su un assetto immaginario dalle valenze cosmiche, ravvisabili nell'acrilico di Massimo Mugavero, sia pure sotto una forma più fluente e libera.
In Nemo diviene nobile arte la composizione, l'incontro e l'incastro di materiali di recupero, ai quali si conferisce un valore aulico, rintracciabile nell'esperienza artistica di Vincenzo Morello in mostra con "Babele", il quale, dietro una rivisitazione palesemente escheriana, s'inoltra sul territorio mentale della geometria, simbolo della vita e intesa come labirinto della psiche. E', infatti, un labirinto caotico quello proposto da Zoom, nome d'arte di Ivan La Ragione, che concepisce l'intelletto come luogo del disordine, fungendo da contraltare alla consistente esigenza di simmetria che si legge nelle opere di Jeanette Rutsche Sperya, di Giacomo Specchia, di Silva Nironi e di Maria Enrica Nardi Menchi.
Si presenta come un triangolo roccioso l'inedito paesaggio onirico di Paolo Hermanin, che nella bicromia del bianco e nero mette in risalto le qualità matematico-logiche dello scatto.
Un vortice formale dall'impostazione centrale si articola con evidente intensità emotiva nelle tele della pittrice olandese Symona Colina e del fotografo Donato Lotito, catturando l'attenzione dell'osservatore.
Il trionfo cromatico vive di luci liriche nel "Sistema lunare" di Marialuisa Sabato. Il segno assurge a traiettoria esistenziale negli apparati pittorici di Dino Ventura (Mat), così come nello scatto di Victor Deleo, mentre filosofie dell'eterno si esprimono nella pregnanza pittorica di Paola Colleoni e nel luogo intellettuale, nato nell'idea di Alessandro Sansoni.
Scansioni dell'intelletto si accentuano, infine, nella pittura radiosa di Francesca Nicoli e in quella più etnica di Hkosmoh, sino a divenire frammento narrativo nell'arte di Augusto Orestini".


Ingresso libero

giovedì 30 ottobre 2008

ASTOLFO FUNES Historias de vida

ASTOLFO FUNES

Historias de vida / Storie di vita

15 novembre – 14 dicembre 2008

Si inaugura sabato 15 Novembre alle ore 19,30 la mostra personale "Historias de vida" con le opere d'arte contemporanea di ASTOLFO FUNES (nato a Maracay, Venezuela nel 1973, dove vive ed opera).

La mostra, che si avvale della presentazione critica e della cura di Dores Sacquegna, intende documentare attraverso la visione di straordinarie opere, la recente produzione pittorica di Astolfo Funes, artista schivo ma determinato che narra con il suo singolare stile i colori della sua terra, l'universo femminile, le "fiestas", la musica, la dignità e il calore della sua gente ma anche le inquetitudini e gli stati d'animo che egli incontra, quando incontra il mondo.

Catalogo in mostra.

Primo PianoLivinGallery

Viale G. Marconi 4 Lecce

tel/fax: 0832.30 40 14

mercoledì 29 ottobre 2008

Caroline Lejeunemostra personale. Galleria Rubin, dall 6 novembre 2008

Caroline Lejeune


7 novembre - 9 dicembre 2008


Inaugurazione giovedì 6 novembre 2008 ore 19.00

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Mostre personali (selezione)2008 Galleria Rubin, Milano 2008 Galerie Odile Ouizeman, Parigi2008 Galerie Jérộme Ladiray, Rouen2006 Face off, Trader Pop Gallery, Maastricht 2004 French made gallery, Munich 2004 A3, Art Ventures, Parigi 2003 Entre deux, Galerie Jacob 1, Parigi 2003 Le réel de l'imaginaire, Trader Pop Gallery, Maastricht 2002 On the road again, Galerie du Haut Pavé, Parigi 2002 Miroir-miroir, Galerie Jacob 1, Parigi 2001 Interstices, Galerie Jacob 1, Parigi 1998 Payseges imaginaires d'après photographies, Dark and Wild, ParigiMostre collettive (selezione)2008 Fleur en Fleur, Galleria Rubin, Milano2007 Agathe(…), Galerie Nivet-Carzon, Parigi 2007 Nomad'sland, Galerie Odile Ouizeman, Parigi2007 Jeune création, Parigi 2007 Peinture 1, Nouvelle génération, Galerie RX, Parigi 2007 Peintures vives, Galerie Prémière Station, Parigi 2004 Galerie Nathalie Gaillard, Loft Sévigné, Parigi 2003 Luxe, Calme et Volupté, Biennale d'Issy-les-Moulineaux, Musée de la carte à jouer2003 Salon Jeune Création, Grand Halle de la Villette, Parigi 1999 Galerie Yoshii, Parigi


Periodo espositivo: 7 novembre – 9 dicembre 2008

Inaugurazione: 6 novembre 2008, ore 19.00

Luogo: Milano, Galleria Rubin, via Bonvesin de la Riva 5

Orario di apertura: martedì - sabato 14.30 - 19.30 e su appuntamento.

Ingresso: libero

Informazioni:

tel. 0236561080 email:inforubin@galleriarubin.com

GRAZIA VARISCO: Quadri comunicanti_galleria il bulino. Roma, 30 ottobre 2008





giovedì 30 ottobre 2008 alle ore 18.30
inaugurazione della mostra

GRAZIA VARISCO
QUADRI COMUNICANTI
30 ottobre - 6 dicembre 2008

Roma, via Urbana 148






Giovedì 30 ottobre 2008 alle ore 18.30, la Galleria Il Bulino artecontemporanea di Roma inaugura la mostra Quadri comunicanti di Grazia Varisco, esponente di spicco dell'arte cinetica e programmata, insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, del Gruppo T di Milano. A quasi vent'anni di distanza dall'ultima personale romana, la Galleria presenta una mostra ispirata all'omonima serie di opere realizzate dalla Varisco nell'ultimo anno, i Quadri comunicanti, completata da un'antologica di piccoli esemplari che documentano il suo costante percorso di ricerca sul rapporto spazio-temporale, iniziato alla fine degli anni Cinquanta. In tutto una ventina di opere che permettono di seguire la coerenza formale e processuale del lavoro di Grazia Varisco, partendo dal presente per terminare con gli oggetti cinetici degli anni Sessanta.
I Quadri comunicanti (2008) segnano un notevole scarto rispetto ai lavori appena precedenti - la serie Strappo alla regola (2007) - che consiste in una maggiore simultaneità delle informazioni contrastanti, legate principalmente alla dialettica tra ordine e disordine, regola e caso. La sala d'ingresso è interamente dedicata a quest'ultima indagine presentata attraverso tre grandi installazioni a parete. Attraverso quella sensibilità delicata e sottile che contraddistingue tutto il suo lavoro più recente, Grazia Varisco non inventa lo spazio, piuttosto lo "ascolta". L'esperienza che viene prodotta è, anche in questo caso, più mentale che fisica; non prende di mira l'intero corpo o più sensi, ma coinvolge principalmente la vista.

Nei Silenzi (2005-2007) protagonista indiscusso è invece il vuoto esaminato attraverso il dispositivo dell'interazione del fruitore con l'opera. La scorrevolezza delle lastre di metallo smaltato che costituiscono l'opera permette, a chi vorrà completare il lavoro, di cambiarne forma e dimensioni. Un vuoto strappato dunque alla regola del pieno e del persistere statico delle immagini. Le Extrapagine (1975-78), partono invece dalla "piega" per inventare nuove geometrie e per verificare l'interferenza tra caso e programma. La piega rende il foglio luogo di effettivi accadimenti e di evoluzioni, suggerisce un gesto e ne contiene il movimento e rompe definitivamente il rigore della sua geometria. La variazione era già stata indagata dalla Varisco anche attraverso modalità ancora più sottili e misteriose negli Spazi potenziali (1973), nei Mercuriali (1969) e, ancor prima, nella serie dei Reticoli frangibili (1968-1969). Allo spostamento minimo dello sguardo la composizione, seppure fissa, pare modificarsi: le maglie del vetro interferiscono con i segni dilatandoli, assottigliandoli, occultandoli. Qualcosa si sottrae al controllo visivo, producendo un'interferenza che rompe uno schema.

La mostra si completa con una selezione di opere dei primi anni Sessanta, legate alle ricerche del Gruppo T. Le Tavole magnetiche, in cui prevale l'aspetto ludico, richiedono l'intervento del pubblico. Uno storico Schema luminoso variabile, in cui evidente è il rapporto con la scienza e la tecnologia, interroga infine la luce allo scopo di produrre costanti stimoli ed effetti percettivi.
In mostra è inoltre esposto il multiplo Duetto, piccola scultura in alluminio smaltato a due colori con tiratura a 50 esemplari, realizzata da Grazia Varisco per le Edizioni Il Bulino di Roma.


CATALOGO IN MOSTRA CON UN TESTO CRITICO DI
ELISABETTA LONGARI


GRAZIA VARISCO, nasce a Milano nel 1937, dove vive e lavora. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano partecipa alle ricerche artistiche in campo cinetico e programmato come esponente del Gruppo T prendendo parte alla serie di mostre titolate Miriorama. Nel 1962 partecipa alle mostre Arte Programmata, organizzate da Bruno Munari, con introduzione in catalogo di Umberto Eco, a Milano, Roma, Venezia e dal 1963 espone, sia in Italia che all'estero, alle rassegne del movimento internazionale Nouvelle Tendance. Nel 2006 il suo lavoro è ampiamente documentato nella mostra Gianni Colombo-Grazia Varisco, allestita presso la Rotonda di via Besana a Milano. A Roma il suo lavoro è stato invece rappresentato di recente in due importanti mostre collettive: Gli ambienti del Gruppo T - Le origini dell'arte interattiva del 2006 ospitata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Il Mito della velocità del 2008, presso il Palazzo delle Esposizioni.


galleria il bulino artecontemporanea
via Urbana 148 - 00184 Roma
tel. e fax +39 06 4742351 - tel. +39 06 47542161
info@galleriailbulino.it

orari: martedì - sabato, 10-13 e 16-19.30

ufficio stampa | Alan Santarelli
tel. 06 99702002 | mob. 348 415367

alan.santarelli@gmail.com

Speciale Arte Contemporanea: ASTOLFO FUNES/Historias de vida


NEWS EVENTI***

ASTOLFO FUNES

Historias de vida / Storie di vita

15 novembre – 14 dicembre 2008

Si inaugura sabato 15 Novembre alle ore 19,30 la mostra personale "Historias de vida" con le opere d'arte contemporanea di ASTOLFO FUNES (nato a Maracay, Venezuela nel 1973, dove vive ed opera).

La mostra, che si avvale della presentazione critica e della cura di Dores Sacquegna, intende documentare attraverso la visione di straordinarie opere, la recente produzione pittorica di Astolfo Funes, artista schivo ma determinato che narra con il suo singolare stile i colori della sua terra, l'universo femminile, le "fiestas", la musica, la dignità e il calore della sua gente ma anche le inquetitudini e gli stati d'animo che egli incontra, quando incontra il mondo.

Catalogo in mostra.

Primo PianoLivinGallery
Viale G. Marconi 4 Lecce
tel/fax: 0832.30 40 14
http://www.primopianogallery.com/

Première fiera Vintage a Udine, dal 31.10 al 02.11

Arriva a Udine la prima edizione di WONDERFUL VINTAGE MARKET, mostra-vendita organizzata dalla "Meeting & Congressi" di Udine.

(Per la terza edizione, in programma dal 30 ottobre all'1 novembre 2009, é possibile visualizzare il post aggiornato sul blog Eventi Vintage.)
(Per la seconda edizione, in programma dal 3 al 5 aprile 2009, é possibile visualizzare il post aggiornato sul blog Eventi Vintage.)
L'intenzione é quella di fondare un solido punto di incontro nel Nord-Est d'Italia per gli appassionati del Vintage più glamour alla caccia di articoli "cult" tra abbigliamento e accessori ricercati e d'altri tempi. Una sorta di contenitore della moda dove poter ammirare, provare e acquistare abiti e accessori griffati dagli anni '50 agli anni '80 del Novecento. Spazio anche al pubblico dei giovani con una vasta gamma di proposte casual dall'ottimo rapporto qualità-prezzo. Una dozzina di espositori provenienti da varie parti d'Italia (Emilia-Romagna, Veneto, Friuli, Toscana, Lombardia, Piemonte) e anche direttamente da Londra, proporranno occhiali, foulards, abiti, borse, calzature, gioielli e tessuti esclusivi, compresa l'oggettistica ed i complementi d'arredo di modernariato, nelle signorili sale decorate a stucchi al piano nobile del neoclassico Palazzo Kechler di Piazza XX Settembre a Udine.
Con l'avvicinarsi delle strenne natalizie, una rassegna sulla moda d'epoca nel Nord-est d'Italia, ancora poco servito da questo settore, appare quanto mai azzeccata, soprattutto per chi cerca un regalo esclusivo e per chi vuole farsi un regalo memorabile!
Riferimenti:
DATE: 31 OTTOBRE / 2 NOVEMBRE 2008
ORARI: 10/20 (continuato)
INGRESSO: LIBERO
INDIRIZZO: Udine, Palazzo Kechler, Piazza XX Settembre stucco
CONTATTI E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Tel. 0432-1790522
WEB: www.palazzokechler.com

Ulteriori informazioni e foto possono essere visualizzate sul blog Eventi Vintage


lunedì 27 ottobre 2008

ROMAEST: Mongelli, mostra “Arte e Scienza”

Invito alla stampa

A ROMAEST arriva Mongelli con la mostra "Arte e Scienza".

Giovedì 30 ottobre alle ore 12,00 incontro con la stampa. Partecipano: Il Maestro Alfio Mongelli, il dott. Federico Cimbelli, Direttore di ROMAEST, la dott.ssa Alessia D'Epiro, Direttore artistico della rassegna GallerArt. Seguirà aperitivo.

Si terrà dal 30 ottobre al 5 dicembre presso il Centro Commerciale ROMAEST (uscita Ponte di Nona dalla Roma – L'Aquila) la mostra "Arte e Scienza", con opere del Maestro Alfio Mongelli, unico scultore italiano presente a Pechino in occasione delle ultime Olimpiadi con la sua maxi scultura H2O, una monumentale opera dedicata all'acqua che è stata allestita in modo permanente davanti all'avveniristico Water Cube.

Nelle sculture di Mongelli, la logica scientifica viene resa fruibile ed estrinsecata attraverso l'arte, grazie ad una evidente leggibilità spaziale delle sue formule matematiche e chimiche, di assiomi biologici e di leggi astronomiche. Mongelli è oggi uno degli artisti più noti e dinamici dello scenario romano e nazionale, le sue opere sono in tutto il mondo, a rappresentare l'arte italiana ed una lettura originale della scienza e dell'uomo.

La mostra, la prima del genere a Roma, è patrocinata dal Comune di Roma e fa parte della rassegna GallerArt, coordinata da Alessia D'Epiro, che porterà al Centro Commerciale Roma Est iniziative ed eventi culturali di alto profilo.

" Siamo convinti che sempre di più il Centro Commerciale non possa essere pensato solo come riferimento per lo shopping e per il consumo. Oggi il Centro è diventato a tutti gli effetti un pezzo di città, una piazza di nuova concezione, nella quale le persone si incontrano, parlano, si confrontano. Non più un "non luogo" quindi, ma un nodo del tessuto connettivo e comunitario, che deve quindi essere riempito di contenuti nuovi. E questi contenuti non possono che essere anche quelli della cultura e dell'arte. – ha dichiarato Federico Cimbelli – Con Mongelli non vogliamo solo proporre una mostra, ma una idea ed una riflessione sul rapporto tra arte e scienza, tra uomo e scienza, tra lo spazio ed il pensiero. Per questo ci sembra che sia un ottimo connubio quello tra Mongelli e ROMAEST.".

Disponibili su richiesta le fotografie delle opere esposte.


--
dott.ssa Arianna Fioravanti
In Media Res Comunicazione srl
fioravanti@inmediarescomunicazione.it

Donne create in Italia

Buongiorno,

mi pregio di segnalarvi un importante evento artistico a cui prenderò parte dal 31 ottobre al 2 novembre 2008.
Questo evento gode dei seguenti patrocini: Istituto italiano di cultura a New York, Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, Provinca di Reggio Calabria, Prefettura di Reggio Calabria, Consigliera Pari Opportunità, Comune di Reggio Calabria, Movimento Rosa Donne di San Luca, Presidenza del Consiglio Regionale, Ministero dei Beni Culturali.
Qui sotto riporto una breve descrizione del progetto.

Gli artisti sono invitati alla collaborazione di un evento artistico davvero speciale.
Dal 31 ottobre fino al 2 novembre, tutti gli artisti si incontreranno e vivranno insieme in un B&B per poter parlare del progetto artistico e accedere al paesino di San Luca, per decenni segnato dalla \'ndrangheta, ognuno con i propri mezzi espressivi per interpretare l'essenza delle donne che collaborano con il Movimento Rosa delle Donne di San Luca.
Le opere confluiranno in una esposizione a New York, dal titolo "XX Women made in south Italy – Donne create in Italia" e poi presso il Palazzo della Provincia di Reggio Calabria.
La regione Calabria con questo evento artistico mai stato fatto prima, vuole comunicare all'Italia e al mondo che San Luca, in passato punto focale della \'ndrangheta, oggi è un paese che si sta risanando e che vuole la pace.
Al Movimento delle Donne di San Luca e alla sua fondatrice, nonché collaboratrice dell'Accademia di Reggio, Rosy Canale, è stato conferito il Premio del Giugno Locrese anche conosciuto come Premio Paolo Borsellino, Premio che viene conferito come segno di "ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d\'impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione sociale e politica contro la violenza e l\'ingiustizia, ed in modo particolare per l\'impegno profuso in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità".
Molte delle donne di San Luca ancora oggi non hanno ben capito cosa significhi ricevere un simile riconoscimento, ma questo ha fatto storia.
La notizia è rimbalzata su tutti i quotidiani, riviste mensili e sulle emittenti televisive di tutto il mondo.
Ad inizio ottobre il "Los Angeles Times" ha dedicato a questo e alla storia di Rosy Canale (che presto della sua esperienza pubblicherà un libro) un incredibile reportage. Anche "Il Sole 24" il 3 ottobre 2008 ha dedicato un articolo a questa vicenda.

La conferenza stampa avrà luogo venerdì 31 ottobre alle 12.00 presso il palazzo della provincia di Reggio Calabria. Presenzieranno il Prefetto di Reggio Calabria, gli artisti e i curatori.

Per maggiori informazioni potete consultare il mio sito al link
http://www.nicolabettale.com/?go=user_pages/agenda_user&login=bett&expo_id=52615&section=detail



Da: Ni.Be. Photography <ni.be_ph@libero.it>

Enzo Cucchi: “LE DONNE SONO ENTRATE NELL’ARTE, ANDIAMO DALL’ALTRA PARTE”

ENZO CUCCHI

foto: Andrea Malizia

"LE DONNE SONO ENTRATE NELL'ARTE, ANDIAMO DALL'ALTRA PARTE"

FONDAZIONE VOLUME!

Roma, Via San Francesco di Sales 86|88

Inaugurazione 30 ottobre 2008

A cura di

Angelo Capasso ed Emanuela Nobile Mino

Il 30 ottobre la Fondazione Volume! presenta il lavoro che Enzo Cucchi ha espressamente concepito per lo spazio di Via San Francesco di Sales.

L'intervento riassume in sé un esaustivo tracciato delle direzioni d'indagine che Cucchi ha sviluppato negli anni - dal suo debutto ufficiale nell'ambito artistico internazionale fino ad oggi – permettendo di apprezzare la sorprendente varietà e ricchezza iconografica della sua opera che, ad una rivisitazione in chiave contemporanea della figurazione accosta, da sempre, un'attenta meditazione sulle esperienze delle avanguardie storiche.

L'intervento progettato per la Fondazione Volume! si presenta non solo come operazione estetica specificatamente immaginata per e sul luogo, ma anche come gesto caricato di intenti politici. L'idea è quella di far sì che l'opera scenda in strada, interagisca concretamente con la realtà circostante e amplifichi il suo contesto specifico (lo spazio espositivo) al di fuori del perimetro deputato connettendosi agli edifici adiacenti – in primis con la dirimpettaia "Casa delle Donne" – tentando non solo di attivare un dialogo con il contesto culturale e topografico dell'area, ma di riaccendere uno scambio dialettico attorno ad argomentazioni di stampo socio-politico (ruoli, poteri, strategie, classificazioni, pregiudizi), per cercare di decodificarne i codici attraverso un approccio intellettuale.

L'intervento si arricchisce della straordinarietà di una "manovra" inedita che Cucchi ha visualizzato come parte integrante del progetto immaginando di attribuire mobilità al proprio lavoro dotandolo di una reale funzionalità. La grande anta (la cui foggia richiama l'immagine di una casa vista in prospettiva, iconografia che spesso ricorre nelle opere pittoriche di Cucchi) apposta in corrispondenza dell'ingresso della Fondazione, potrà alternativamente aprirsi sulla strada, arrivando ad impedirne temporaneamente la percorribilità ancorandosi all'edificio antistante, e chiudersi, sbarrando l'accesso allo spazio espositivo. La forza visionaria dell'immaginario di Cucchi si materializza in una mastodontica macchina da festa che, oltre a mettere in atto un collegamento concreto tra il luogo dell'arte e l'ambito urbanistico, rimanda, idealmente, all'usanza barocca di utilizzare la strada come luogo di celebrazione collettiva che prevedeva e favoriva la partecipazione attiva della popolazione nel rituale di mobilitazione di sculture sceniche e macchinose concepite appositamente per eventi cerimoniali o commemorativi, sia religiosi che politici.

L'anta trascina con se sulla strada una delle trasposizioni più autentiche ed intriganti del segno simbolico di Cucchi: la scultura in bronzo, declinata in forma di "idoli" che, a mo' di borchiatura, contrassegnano il perimetro dell'opera come frammenti di rappresentazioni autonome e autosufficienti.

Il bronzo – per il modo aspro con cui il segno in questo si afferma - è la materia il modo più congruo a tradurre in forma tridimensionale certe prerogative espressive che Cucchi solitamente mette in atto nel disegno.

Le due diverse modalità tecniche sembrano, infatti, allo stesso modo, da un lato assecondare la libertà indisciplinata del suo segno grafico - che domina se stesso auto censurandosi nel vuoto dei pertugi viziosi delle fenditure del bronzo come nella profusione ossessiva del tratto sulla carta - dall'altro, assolvere la necessità che questo ha di "riposare", che soddisfa indistintamente annidandosi nel buio delle cesellature della materia, come implodendo nel nero degli strati inchiostrati nel disegno.

Per la mostra a Volume! l'artista ha ideato un catalogo-oggetto, prodotto in edizione limitata: un nastro lungo 5 mt che riporta su un lato lo slogan che dà il titolo alla mostra, sull'altro la riproduzione di alcuni degli idoli bronzei.



ENZO CUCCHI

Morro d'Alba (Ancona) 1949. Vive e lavora tra Roma ed Ancona.

Considerato l'artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. Già dalla fine degli anni Settanta l'artista, trasferitosi a Roma e abbandonata momentaneamente la poesia per dedicarsi quasi esclusivamente alle arti visive, entra in contatto con gli artisti Francesco Clemente e Sandro Chia, con i quali instaurerà uno scambio dialettico ed intellettuale.

La pittura è per Enzo Cucchi mezzo di aggregazione di più forme, di più concetti, di più materiali, si avvale dell'espressione invasiva del gesto, attraverso il quale la tela assurge a ricettacolo di immagini e pensieri, veicoli di un discorso frastagliato in mille sospensioni. La presenza di simboli disparati, di matrice classica o onirica, strappati all'attualità o alla memoria, si sovrappongono e dialogano sul tessuto cromatico da cui sembrano, in concomitanza, emergere. La perdita delle coordinate spazio temporali e l'incursione continua nel territorio culturale e in quello delle emozioni, coincidono con un indisciplinato uso dei colori, addensati, poi stirati, violenti, poi accennati, e con una sperimentazione ad ampio raggio delle tecniche artistiche, dalla pittura alla ceramica, al mosaico, al bronzo. L'interesse per l'interazione tra arti e discipline diverse ha portato, infatti, l'artista a muoversi in ambiti diversi (dalle arti visive all'architettura, al design, alla moda), e a cogliere l'importanza e la fertilità di alcuni incontri. E' da tali intuizioni che nascono le collaborazioni con Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass per l'ideazione di progetti editoriali (I Disuguali, progetto di Cucchi e Sottsass dell'edizione periodica di tavolette in ceramica), la realizzazione di opere a quattro mani e la condivisione di esperienze espositive.

Negli ultimi anni, ben quattro opere permanenti sono state appositamente realizzate dall'artista per quattro diverse città: il mosaico per il Museum of Art di Tel Aviv, la ceramica monumentale per l'Ala Mazzoniana della Stazione Termini a Roma, i due lavori in ceramica per la Stazione Salvador Rosa, progettata da Mendini, nella metropolitana di Napoli e il mosaico per l'aula delle udienze del nuovo Palazzo di Giustizia di Pescara. Lavori che dimostrano come l'attualità di un linguaggio fondato sul cortocircuito tra forza narrativa del segno e seduzione formale della materia, possa rapportarsi con la complessità dello spazio urbano e con i singoli contesti culturali con i quali questo entra in comunicazione.

Tra i lavori significativi in questo senso vanno inoltre citati gli affreschi della Cappella di Monte Tamaro, vicino a Lugano, progettata dall'architetto Mario Botta (1992 - 1994) e l'ideazione del sipario del teatro La Fenice di Senigallia (1996).

Enzo Cucchi ha realizzato numerose mostre personali, e ha preso parte a mostre collettive, nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, Rivoli (To), il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Il Musèe d'art modern di Saint-Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni museali del mondo e nelle più prestigiose collezioni private nazionali e internazionali. Nel 2007 il Museo Correr di Venezia ha celebrato l'opera di Enzo Cucchi dedicandogli una mostra monografica inauguratasi in concomitanza con l'apertura della 52a Biennale Internazionale d'arte.

L'archivio ufficiale di Enzo Cucchi è consultabile presso il Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (To).

Nella sede degli uffici della Fondazione Volume!, in via dell'Anima 15, sarà esposta un'opera dell'artista e alcuni scatti fotografici di Andrea Malizia che ritraggono particolari del lavoro di Enzo Cucchi.







FONDAZIONE VOLUME!

Roma, Via San Francesco di Sales, 86| 88

press@fondazionevolume.com

tel./fax+39066892431

CASTELLO DI RIVARA 4 NOVEMBRE 2008

Esercizi

Martedì 4 novembre 2008

Dalle ore 19.00

Fino al 10 dicembre 2008

Orari: Sab/dom 10.30-12.30; 15.00-18.00

(telefonare al num. 0124 31122 per prenotare la visita)


In occasione di Artissima 15, il Castello di Rivara propone, nelle sale del castello medievale, una serie di piccole personali, intime, raccolte e intense, ognuna raccontata in una sola stanza, dedicate ad artisti che hanno collaborato con Franz Paludetto in passato e che tornano ad occupare gli spazi rinnovati del castello, affiancati da artisti che si trovano per la prima volta a confrontarsi con il luogo.

Carlo Gloria con l'installazione pittorica Radical chic, dialoga con un suo lavoro precedente realizzato nel vano scale del castello medievale, con un campionario di personaggi che ruota attorno ad una figura centrale, svelando la propria natura comune. Alle pareti di un ironico boudoir, Titti Garelli costruisce due fiabe erotiche e leggere, tratteggiate su tele libere di grandi dimensioni e contraddistinte dal consueto gusto per il particolare bizzarro e per il sapore dissacratorio e scanzonato, dal titolo Le guardiane delle oche, curata da Linda Giusti.

Gosia Turzeniecka riempie lo spazio della sala a lei dedicata con una installazione di nuovi lavori, mentre Carlo D'Oria occupa il terrazzo del castello con i suoi ingranaggi in bronzo, terracotta e resina, entrambe curate da Diletta Benedetto.

La città dei clochard si aggiunge a Campo 6 nelle sale al piano superiore per confermare la potenza espressiva delle grandi sculture architettoniche in cartone dal titolo Quando scultura fa rima con architettura dell'artista romano Gilberto di Stazio. Domenico David presenta l'ultima serie di dittici dal titolo Minimi miracoli, pubblicati sul catalogo a cura di Elena Pontiggia, Prearo edizioni, mentre Agnese Guido allestisce nella sala di fianco My own private idols, tecnica mista su tela di dimensioni variabili.

Enzo Bodinizzo presenta un suo lavoro inedito, a cura di Franz Paludetto, composto da elementi, oggetti, suggestioni raccolte in più di vent'anni vissuti intensamente tra il mondo dell'arte e quello del sociale, Carlo Bernardini buca i volumi del piano superiore delle Scuderie in un intreccio di fibre ottiche luminose, le Interrelazioni nello spazio.

Infine una serie fotografica curiosa ed inedita, curata personalmente da Franz Paludetto, che contiene immagini dall'archivio del mitico gallerista Alexandre Jolas, di Man Rey e di Andy Warhol. Oltre alla serie di lavori dell'artista ceco Vaclav Jirasek.








In concomitanza:

Giancarlino Benedetti presenta martedì 4 novembre alle ore 21, la commedia Fracasso e Silenzio scritta insieme a Laura Rosso, nell'ambito della mostra inaugurata al Castello di Rivara il 4 ottobre 2008 La Stracciarola.

Fausto delle Chiaie, Finalmente dentro

Ufficio stampa:

info@castellodirivara.it – Tel/fax 0124 31122



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MoMant: manifestazione per Carpi

MoMAnt
Mostra mercato
nazionale
dipinti
antichi e moderni

24-26 ottobre 2008
Palazzo dei Pio, Carpi




Il MoMant: una manifestazione per Carpi

Bilancio decisamente positivo per il MoMant - la Mostra Mercato di Alto Antiquariato dedicata ai dipinti antichi - conclusasi domenica 26 ottobre al Palazzo dei Pio di Carpi.
L'evento, unico del suo genere, ha saputo distinguersi non solo per la qualità dell'offerta proposta ai visitatori, ma anche per l'ambientazione suggestiva in cui sono stati presentati i dipinti.

Una formula che è stata apprezzata dal grande pubblico che ha affollato le stanze del Castello, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica. Visitatori interessati che sono arrivati da ogni parte di Italia per ammirare le opere proposte da alcune delle migliori Gallerie d'arte del paese.
Essendo una mostra mercato, è positivo anche il bilancio delle vendite, visto che durante la tre giorni del MoMant sono state trattate opere il cui valore superava i 300.000 Euro.
Successo anche per l'apertura di Palazzo Foresti – evento correlato al MoMant – che ha visto raddoppiare le visite guidate per rispondere alla grande interesse dimostrato dai visitatori.

La prima edizione del MoMant si chiude quindi con i migliori auspici per la prossima edizione. La formula innovativa - portare l'arte nei luoghi dell'arte, come il Castello di Carpi - è sicuramente vincente. Offrire a Carpi l'opportunità di esprimere la propria capacità ricettiva, anche con settori di alto livello, come il miglior antiquariato, è sicuramente un investimento che non può che portar benefici a tutta la città.



Maggiori informazioni:
SGP Eventi
Tel. 059 643 664
Tel. 3482304484


sgp@carpi.net

giovedì 23 ottobre 2008

SISSA: SPACE ART UNIVERSO IN MOSTRA DA DOMENICA 26 OTTOBRE

23 ottobre 2008

SPACE ART

Da domenica 26 ottobre l'Universo in mostra al Science Centre

Immaginario Scientifico di Trieste

Paolo Salucci, astrofisico della Sissa: «Unendo la cosmologia al mondo delle arti, presentiamo la bellezza dell'Universo»

Space Art, l'Universo in mostra. Aprirà i battenti domenica 26 ottobre e sarà visitabile ogni domenica dalle 10 alle 20 fino al 28 dicembre, presso il Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste, museo della scienza interattivo e multimediale del Friuli Venezia Giulia.

L'esposizione multimediale è organizzata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati in collaborazione con l'Osservatorio astronomico di Trieste, il Dipartimento di astrofisica dell'Università degli Studi di Trieste e l'Università di Durham.

Immagini straordinarie dell'Universo, ottenute mediante i grandi telescopi situati sia a terra sia nello spazio, e spettacolari simulazioni delle strutture cosmiche documentano le più recenti scoperte nel campo dell'astrofisica accompagnando i visitatori in un viaggio affascinante tra arte e scienza.

«Space Art - illustra il curatore scientifico Paolo Salucci, astrofisico della Sissa - presenta i misteri dell'Universo sotto una nuova luce, unendo arte e cosmologia. Gli autori delle videoinstallazioni sono alcuni tra gli oltre 80 scienziati del calibro internazionale, provenienti dalle più importanti università italiane e straniere, presenti a Trieste, alla Sissa, in occasione del workshop Novicosmo 2008: The Impact of Simulations in Cosmology and Galaxy Formation. E proprio a conclusione del workshop abbiamo voluto inaugurare l'esposizione, che aprirà al pubblico da domenica prossima fino al 28 dicembre».

«Attraverso la mostra – continua Salucci – desideriamo far incontrare scienza e società attraverso la bellezza del Cosmo e la capacità di simulare l'Universo».

Il percorso della mostra prevede l'immersione del visitatore in un'atmosfera suggestiva, creata dalle simulazioni cosmologiche, mentre il Wide World Telescope lo guiderà alla scoperta del misterioso fenomeno della materia oscura.

«L'obiettivo - conclude Salucci - è incuriosire, affascinare e coinvolgere un pubblico eterogeneo: lo studente e l'appassionato di cosmologia per il valore e l'accuratezza scientifica della mostra, bambini e adulti che potranno osservare il cosmo con occhi diversi e divertirsi in maniera intelligente, l'artista che potrà farsi sedurre dall'incomparabile bellezza dell'Universo in un gioco di luci e colori che si sussegue lungo l'intero percorso».

--  Simona Regina  Ufficio Comunicazione SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Via Beirut 2/4 34014 Trieste Phone: +39 040 3787 557 Email: regina@sissa.it 

Apre il MoMant


MoMAnt
Mostra mercato
nazionale
dipinti
antichi e moderni

24-26 ottobre 2008
Palazzo dei Pio, Carpi



Didascalie foto:

Gianfranco e Stefano Iotti Antiquari
Reggio Emilia
Attribuita a Pietro Paltronieri – il Mirandolese – (Mirandola, 1673 – Bologna, 1741), Paesaggio con rovine architettoniche e viandanti, coppia di tempere, cm. 250 x 160

Galleria d'Arte Bentivegna
Montecatini Terme
Vincenzo Irolli (Napoli, 1860 – 1949), FIGURA CON ORCIO, olio su tela, cm. 50 x 70
Varie pubblicazioni.

Luigidiciotto di Margherita Manfredi
Piacenza
Bartolomeo Arbotori (Piacenza, 1594 – 1676), NATURA MORTA, olio su tela cm 110 X 150
Il dipinto è stato confermato da Alberto Crispo, Ferdinando Arisi e Lanfranco Ravelli.


Comunicato stampa:

Apre il MoMant
Da venerdì 24 a domenica 26 ottobre, il Palazzo dei Pio di Carpi ospita la prima edizione della Mostra Mercato di Alto Antiquariato dedicata ai dipinti antichi. Unica in Italia, il MoMant, offre una vetrina importante della pittura che va dal Seicento al Novecento storico.
Il salone è aperto nelle sale del Castello di Carpi, P.zza Martiri 68, dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

L'arte del MoMant nel Castello dei Pio
Più di venti fra i più importanti antiquari del paese espongono nelle sale affrescate tra la metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, per mano di Giovanni del Sega e Bernardino Loschi, pittori di corte di Alberto III Pio, signore di Carpi.
Sono gli ambienti del Palazzo dei Pio, appena tornati all'antico splendore di corte rinascimentale, grazie ad un imponente restauro iniziato nel 2003. E' questa la suggestiva ambientazione in cui si viene a trovare il visitatore del MoMant, che camminando all'interno della mostra viene coinvolto in una esperienza profonda sia dal punto di vista artistico, storico ed estetico.

Le importanti opere in mostra
La pittura, soprattutto quella antica, è l'ambito del mercato dell'antiquariato che gode di maggior vitalità. Uno studio di Nomisma, riporta infatti, che il 46% delle compravendite del settore sono rappresentate dai dipinti. Il MoMant di Carpi si pone, in questo senso, come una delle più importati vetrine per tutti i collezionisti e gli appassionati di antiquariato, visto il valore delle opere esposte e l'importanza delle gallerie che vi partecipano.
Fra gli artisti di primo piano, le cui opere si possono ammirare a Carpi in questi giorni, ricordiamo Giovanni Serodine (1594-1631), Luca da Reggio (1605-1654), Francesco Simonini (1561-1629), Jan Cossiers (1600-1675) e Simone Cantarini (1612-1648). Anche i preraffaelliti e la pittura neoclassica fanno parte della mostra con Vincenzo Capobianchi (1863-1928), Ettore Forti (1880-1920) e George Edward Robertson (1864-1920), questi ultimi particolarmente ricercati sul mercato.


Maggiori informazioni:
SGP Eventi
Tel. 059 643 664
Tel. 3482304484
SGP <sgp@carpi.net>

mercoledì 22 ottobre 2008

Mostra JAM SESSION 1


White Project arte contemporanea
russo/bianchini

presenta Jam Session 1


cristiano betto jonatah manno fabrizio tropeano giona
bernardi
testo di Patrick Gosatti
Inaugurazione sabato 25 ottobre 2008 ore 19:00

La galleria White Project di Pescara, coerentemente con il
proprio programma espositivo mirato a far emergere i
giovani linguaggi artistici nazionali ed internazionali,
affida lo spazio espositivo di piazza Garibaldi a 4 giovani
artisti, tutti provenienti dall'accademia di Brera, per
inaugurare la prima di una serie di Jam Session che la
galleria proporrà durante le programmazioni future.

Umberto Eco definisce un'opera aperta come un contenitore
duttile e malleabile che appare tanto più interessante
quanto più numerosi pensieri, mondi e attitudini si
incrociano e interagiscono. L'apertura di un'opera
d'arte è intesa come la possibilità di un pluralismo
interpretativo e ontologico che la caratterizzano e la
costituiscono. Se in un certo senso l'apertura è propria
di ogni opera d'arte, le creazioni artistiche dell'epoca
contemporanea l'hanno evidenziata ampliandone le
possibilità e accentuandone le potenzialità. La
necessità pertanto di mantenere una struttura comunicativa
e significativa attraverso le molteplici stratificazioni
rimane uno dei punti fondamentali della creazione artistica
e di fatto "la possibilità di una comunicazione tanto
più ricca quanto più aperta risiede nel delicato
equilibrio di un minimo di ordine consentibile con un
massimo di disordine" 1. Da questo punto di vista le opere
musicali e in particolare le musiche improvvisate possono
essere considerate come paradigmi di opere aperte. Infatti,
l'improvvisazione è da sempre apparsa come parte
integrante e costitutiva delle pratiche musicali, dalle
cadenze nella musica medievale e barocca alle composizioni
di Cage, Coltrane e Zorn.
Se Jam Session 1, primo evento di una serie di esposizioni
al White Project arte contemporanea, rimanda chiaramente e
senza ambiguità all'universo della cultura jazz, il
rimando è più strutturale che contenutistico. Jam
Session 1 non è dunque una mostra sulla musica, né sulla
relazione che quest'ultima intrattiene con il mondo
dell'arte contemporanea, piuttosto un evento estemporaneo,
un'occasione nella quale una formazione composta da
quattro giovani artisti – Giona Bernardi, Cristiano Betto,
Jonatah Manno e Fabrizio Tropeano – favorisce un dialogo
nel quale forme e contenuti, si confrontano e in parte
interagiscono. Sotto questo punto di vista Jam Session 1
può essere considerata come un Interlplay, terreno fertile
che favorisce inevitabilmente l'occasione per sviluppare
nuove modalità espressive e inedite possibilità
interpretative.

Il catalogo/manifesto sarà presentato all'opening in
galleria con un testo di Patrick Gosatti , curatore presso
lo spazio d'arte contemporanea La Rada ( Locarno) e
produttore indipendente presso la Galerie Eva Presenhuber
(Zurigo)

Jam Session 1 – cristiano betto jonatah manno
fabrizio tropeano giona bernardi

dal 25 ottobre al 30 novembre 2008
White Project arte contemporanea
russo/bianchini
Piazza Garibaldi 7 65127 Pescara
Tel +39 085 9151744
Tel +39 349 3999037 - + 39 328 1769386
E mail info@whiteproject.net
martedì- venerdi 10:00 - 13:00 17:00 – 20:00 sabato
17:00 – 20:00
Chiuso il lunedì foto digitali ad alta risoluzione
disponibili su richiesta

DITTICI. Narrazioni fotografiche


Galleria Marconi

presenta

Fabio Mantovani, Kei Nagayoshi, Marco Scozzaro

in
Dittici
Narrazioni fotografiche
a cura di
Luca Panaro
L'inaugurazione si terrà domenica 2 novembre alle 18:00
La mostra termina il 27 novembre
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica
La rassegna di mostre Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi prosegue con il suo secondo appuntamento. Dopo il successo della collettiva sPRIGIONIe la seduzione della costrizione, che ha aperto la stagione espositiva, proponendo uno spaccato dei fermenti artistici provenienti dalla Sicilia, domenica 2 novembre alle 18.00, alla Galleria Marconi di Cupra Marittima, infatti, si inaugura la collettiva DITTICI. Narrazioni fotografiche, con Fabio Mantovani, Kei Nagayoshi, Marco Scozzaro. La mostra è ideata da Luca Panaro.
"Quando due immagini sono intimamente accostate, per volere dell'autore oppure del caso, nasce fra queste una magica relazione, una sorta di cortocircuito spazio-temporale. A differenza dei dittici medievali dipinti su tavola, nel caso del doppio fotogramma, ad essere avvicinate non sono soltanto due figure, bensì pezzi di mondo. Questi vengono decontestualizzati e inseriti uno accanto all'altro formando una realtà distinta, possibile solo in fotografia e frutto del contatto fra le immagini. […] Fabio Mantovani, Kei Nagayoshi e Marco Scozzaro si servono della macchina fotografica per indagare aspetti differenti della realtà, ma scelgono il dittico come linguaggio comune. Probabilmente il doppio fotogramma è utilizzato dai tre autori per rafforzare le possibilità narrative della fotografia; offrendo una lettura univoca del soggetto rappresentato, oppure, al contrario, ricercando quella pluralità di significati che il mezzo è pronto a restituirgli". (Luca Panaro)

Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi
Un urlo agghiacciante fa tremare i vetri della Galleria. È un caldo pomeriggio di ottobre e tutto sembra scorrere per il meglio. Sul tavolo ci sono la solita bottiglia di ginger, il solito pacchetto di patatine, riviste d'arte a libera consultazione e tutte le altre cose che fanno sì che un ambiente si possa chiamare casa, anche quando è una galleria d'arte. La mostra si avvicina e si è in pieno fervore organizzativo, il telefono è bollente e il computer lavora a pieno regime per mandare i comunicati stampa, quando…
quando l'ADSL si punta e non vuol saperne di andare avanti. Ecco allora l'urlo del gallerista, con l'occhio vitreo e iniettato di sangue alla ricerca di qualcuno che faccia il miracolo e rimetta il PC in rete. Un altro piccolo contrattempo sulla strada dell'arte.
Allo stress di una mostra, collaboratori di vario tipo aggiungono stress, ritardi, piccole/grandi inefficienze che un povero gallerista si trova a dover affrontare, perdendo i capelli e/o facendosi venire i capelli bianchi. Eccolo buttarsi su massicce dosi di tachipirina per affrontare l'immancabile febbre pre-mostra, mettersi ai fornelli per preparare pasti con innumerevoli portate e quantità capaci di sfamare interi reggimenti, eccolo infine perdere l'attimo atteso ogni giorno come la manna dal cielo: il riposino pomeridiano. Una vita dura fatta dalle piccole insoddisfazioni di ogni giorno e dalle grandi soddisfazioni di ogni mese.
Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi è l'omaggio a quella cosa bellissima ed entusiasmante che è l'organizzazione di una mostra, cosa bellissima, ma anche snervante e stancante. Ecco che aumenta il numero delle sigarette fumate fuori dalla porta, ecco che i chiodi e le viti si accumulano sul pavimento. Poi si inaugura, si parla, si ride e il giorno dopo si pulisce. Questa è la "tragica" routine che accompagna la vita di un gallerista. Ma non bisogna dimenticare però la bellezza di una mostra, il piacere di una chiacchierata con gli amici, l'emozionarsi sempre nuovo che ripaga da ogni affanno. I rapporti umani, e non solo professionali, con artisti, critici e curatori, sono il vero collante dell'attività e il motore che rende sempre nuova la voglia di andare avanti.
Solo un grazie a chi ci permette di poter seguire ed apprezzare il mondo dell'arte nel suo continuo movimento.
scheda tecnica/technical card

curatore/curator by Luca Panaro
testo critico/art critic by Luca Panaro
ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri
traduzione di/translation by Patrizia Isidori
relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci
progetto grafico/graphic project maicol e mirco
webmaster
dal 2 novembre al 27 novembre
from 2th november to 27th november
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m.

Galleria Marconi di Franco Marconi

C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703

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